QUESTO AMORE SARÀ UN DISASTRO, Anna Premoli. Recensione in Anteprima.

Titolo: Questo amore sarà un disastro
Autore: Anna Premoli
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Contemporaneo
Data di uscita: 7 ottobre 2019


Edoardo Gustani è un rampante golden boy della finanza milanese, esperto di fusioni e acquisizioni, interessato a rilevare la maggioranza della Health Green, in difficoltà in seguito a qualche colpo di testa dell’ultimo amministratore delegato. Per portare a casa l’accordo Gustani deve convincere i membri della famiglia Longo, proprietari da generazioni. C’è solo uno scoglio da superare: avere il parere favorevole di Elena, nipote delle quattro anziane azioniste. Elena non ha più nulla a che fare con la società, da quando il padre le ha preferito il figlio maschio come amministratore delegato. Ha voltato pagina e aperto un centro olistico nel quale le persone possono allontanarsi dal caos quotidiano. Edoardo non riesce a credere che Elena non voglia lasciarsi convincere dalle sue validissime ragioni. La sconfitta non fa parte del suo DNA. Decide quindi di trascorrere qualche giorno nel centro di Elena. È sicuro di riuscire a farla ragionare sfruttando il suo grande fascino. Ma ci sono imprevisti che nemmeno un cinico e calcolatore uomo d’affari può immaginare…

«Anna Premoli è capace di tuffare il genere del rosa nazionale in suggestioni internazionali e ben piantate nello spirito del nostro tempo.»
La Repubblica

«È la nostra Bridget Jones nazionale.»
Grazia





"Voler bene a qualcuno è un processo graduale, ma rendersene conto coincide spesso con un momento ben preciso" 
"Sono una profonda sostenitrice dell'idea che la solitudine peggiore non sia quella senza qualcuno accanto, ma all'interno di una relazione sbagliata."
Queste due perle di saggezza si trovano all'interno dell'ultimo libro di Anna Premoli; erano entrambe adatte per entrare nel mood creato da Elena ed Edoardo e quindi ho voluto riportarle tutte e due.
Ma partiamo dall'inizio.
In Edoardo Gustani fin da subito si coglie la grande ironia e il tono provocatorio nei confronti di tutti i luoghi comuni della nostra società, delle scelte politiche e anche ecologiste. Per parte sua egli è un cinico e molto, molto sicuro di sé. Con i suoi amici, Lorenzo e Ludovico, ha fondato una società che si occupa di fondi di private equity. Quando un loro cliente gli propone un nuovo investimento che coinvolge una ditta di prodotti cosmetici biologici, in mano alla famiglia Longo da generazioni, la sua indole stacanovista entra subito in gioco: Edoardo, che non smette mai di pensare, di elaborare strategie di acquisizione, inizia a progettare un piano per ridare smalto e vigore alla Health Green. È uno che si è fatto da solo, Edoardo, uno che con una grande forza di volontà ha raggiunto traguardi impensabili; forse proprio per questo non sopporta chi non lavora dando il cento per cento, chi non sa dare valore a quello che la vita gli ha dato.
Elena Longo è colpita da tre cose, quando si trova davanti Edoardo per la prima volta: il fine completo su misura, le larghe spalle squadrate e, suo tallone d'Achille nelle frequentazioni maschili, un'intelligenza di tutto rispetto.
Certo l'incontro non ha l'esito sperato da Edoardo, che però non manca certo di spirito d'iniziativa ed elabora un piano per convincere Elena a vendere le sue quote della Health Green; ma ha trovato pane per i suoi denti…
E se il loro primo incontro mi ha stuzzicata assai, con il secondo ci sono andata a nozze! Sì, perché Elena è una tipa tosta, intelligente, conosce l'animo umano e ha subito compreso le reali intenzioni di Edoardo. Il siparietto a cui danno vita è un piccolo capolavoro di botta e risposta tra due persone grintose, argute e ironiche… Ah! Il match si chiude 1-0 per Elisa. Non parliamo poi della reazione di Edoardo alle regole imposte da Elena nel suo centro olistico! Che risate mi sono fatta immaginando quest'uomo così impettito sottostare a qualcosa che lo priva delle sue sicurezze! Inizialmente Elena riesce a metterlo all'angolo in più di un'occasione. È incredibile come l'autrice sia riuscita a creare dialoghi così provocatori tra i due protagonisti, che si sfidano a suon di battute, allusioni e risposte sarcastiche in un crescendo vertiginoso; nessuno dei due vuole cedere e sono entrambi bravi nell'eludere gli argomenti scomodi.
"Tu non hai una fidanzata del mese", afferma certa "No, ovvio. La semplice definizione di fidanzata è un tantino… come dire… claustrofobica" "Cielo… sei ancora a questo punto. E lo dici pure con fierezza, come se ti aspettassi una medaglia per essere incapace di creare legami che vadano oltre il mero sfruttarsi." "Non farti illusioni Elena, nessuno va oltre il mero sfruttarsi. Nemmeno quelli che fanno proclami di amore eterno. Si sfruttano. Reciprocamente. Fine"
Eh sì, è un tantino cinico il nostro Edo; arrivata a questo punto ero davvero curiosa di scoprire cosa, o chi, lo avesse reso così.
Tra un battibecco e l'altro nasce una strana intesa tra i due, che però si professano per nulla interessati alle relazioni; ma cosa è allora quell'inquietudine, quasi imbarazzo, che li coglie quando sono vicini?
Il talento di quest'autrice tiene il lettore incollato alle pagine anche per non perdersi una sola battuta del loro duello verbale; inoltre la Premoli dimostra tutta la sua preparazione in materia economica spiegando in termini semplici anche concetti difficili per chi, come me, non si è mai occupato di mercati finanziari e affini.
Apprezzo anche molto il fatto che riesca a spargere qua e là, tra un sorriso e l'altro provocati dalla verve verbale di Edoardo ed Elena, riflessioni profonde di ogni genere, ma soprattutto mi hanno colpita quelle riguardanti le relazioni umane: secondo me la Premoli scandaglia obiettivamente e con mente fredda i meandri dell'anima umana e delle sue debolezze, centrando il bersaglio tutte le volte.
Nella storia c'è un altro personaggio che ho amato tanto e che mi ha fatto divertire in più di un'occasione per le sue interazioni con uno dei soci di Edoardo, il bellissimo Lorenzo Vailati: si tratta di Viola Brunello, l'amica avvocato di Elena. Preparatissima, femminista fino al midollo, è un bulldog che azzanna alla gola e spesso riesce a mettere in difficoltà i tre soci. Mi ha fatto davvero piacere sapere (per confessione della stessa autrice nella pagina finale dei ringraziamenti) che potremo leggere un libro dedicato alla storia di Viola e Lorenzo: dai primi incontri tra i due si evince che i ruoli classici si invertono quando di tratta di loro due e se leggerete questo libro, cosa che vi consiglio caldamente di fare, capirete presto il perché!
Va sicuramente menzionato che nel libro viene affrontato il problema della spartizione delle quote rosa nelle grandi aziende. L'autrice si dimostra giustamente sensibile all'argomento, che per quanto dibattuto in politica, non trova ancora piena attuazione nella nostra società, perpetuando una grande discriminazione nei confronti delle donne.
Tornato a Milano, Edoardo invita a cena Elena, a dire il vero la invita due volte e la seconda non vuole essere una cena di lavoro, ma un modo per svelarsi l'uno all'altra.
"Sono sfacciato, me ne rendo conto, ma vorrei che questa sera fossimo entrambi al cento per cento noi stessi, senza sotterfugi, senza forzature, senza maschere. Vorrei scoprire com'è questa donna che mi affascina così tanto, nel momento in cui si lascia andare sul serio; sospetto lo faccia di rado e voglio spingerla in quella direzione … Alla dine, usciti di qui, vorrei che non ci fosse nessun dubbio sulle mie intenzioni molto poco onorevoli: non sto assolutamente cercando di far nascere un'amicizia tra di noi, ma voglio che questa donna perda la testa, come sospetto sia accaduto a me ancora prima di averla anche solo baciata. È uno stato d'animo destabilizzante: da un lato è eccitante, dall'altro terrificante."
È proprio vero, come si dice nel libro, che l'eros è tutto nella testa: arrivata al sessantadue percento del libro, tra i due protagonisti c'era stato solo un leggero bacio sulla guancia, ma la tensione creata dall'autrice è ora così alta, che quando alla fine scoppia, divampa l'incendio…
Certo non è facile avere una relazione quando di mezzo c'è un affare da milioni di euro e un conflitto di interessi grande come un elefante; lo sa benissimo anche Edo, la cui vita è ulteriormente complicata dalla ricomparsa della sorella Laura, foriera di cattive notizie.
La situazione precipita, con Elena che pur ferita profondamente rivela ancora una volta la sua forte personalità e con un Edo che scopre, forse per la prima volta in vita sua, cosa significhi il senso di colpa e che si trova a fare i conti con quel passato che tanto aveva provato a lasciarsi alle spalle. Non vi dico di più, vi consiglio però di leggere questo libro, scritto con penna sicura, ironica e divertente.
Amo profondamente lo stile di Anna Premoli, perché i suoi personaggi, quasi mai drammatici, è vero, ci danno però sempre modo di riflettere su alcune questioni che riguardano la vita dei nostri giorni; spunti interessanti, affrontati con grande intelligenza e sensibilità, e che nello stesso tempo ci vengono presentati quasi con il sorriso sulle labbra, con eleganza e arguzia sottile.
Apprezzatissimo il doppio pov, in particolare nei capitoli dedicati a Edoardo, del quale scopriamo fin da subito la sagace intelligenza, la forte personalità e la volontà di ferro.
Un plauso a questa autrice, che mi ha sempre fatta emozionare, ridere e riflettere contemporaneamente. Ora attendo la storia di Viola e Lorenzo: che la guerra abbia inizio!




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