TITOLO: Accordi
AUTORE: Amalia Frontali - Rebecca Quasi
EDITORE: self publishing
GENERE: storico
PAGINE: 340
PREZZO: € 1,99 ebook
DATA DI PUBBLICAZIONE: 4 marzo 2021
Vienna, 1904 - Dorothea di Saxe-Coburg e Gotha-Kohary ha appreso da adolescente a riservare al pianoforte tutte le passioni del suo cuore. Alla veneranda età di ventitré anni, nonostante il lignaggio reale e la dote principesca, si trova a dover ridimensionare le proprie aspettative matrimoniali.
Gunther di Schleswig-Holstein è un figlio cadetto con un titolo senza valore, che vanta un singolare talento per il violino e uno spiccato fiuto per gli affari. Alla soglia dei quarant’anni, ciò che gli manca è una moglie di ottima razza, con un patrimonio considerevole.
Determinati ad affrontare il matrimonio con il proverbiale distacco che li accomuna, scopriranno che la musica è un linguaggio che non ammette simulazioni, perché anche gli accordi studiati nei minimi dettagli riservano talvolta bizzarri e impetuosi imprevisti.
“L’imponderabile è il viaggio, non la meta, quindi il suo valore è per definizione incalcolabile.”
L'unica cosa che a una prima occhiata sembra accomunare l'Altezza Serenissima Dorothea di Saxe-Coburg e Gotha-Koháry e il Duca Gunther di Schleswig-Holstein, è la musica: lei suona il pianoforte con talento e passione, mentre il Duca è un virtuoso del violino. Il desiderio di accaparrarsi alcuni spartiti li fa incontrare a un'asta, ma va detto che l'uomo, ormai quarantenne e deciso ad accasarsi, aveva già visto il viso grazioso e gli splendidi occhi blu di Dorothea; il come lo lascio scoprire a voi, perché è davvero curioso questo suo modo di trovare moglie e mi ha colpita anche ciò che Gunther cerca nella donna con cui condividere la vita: leggete le prime pagine e lo scoprirete anche voi!
Dorothea non è una grande sostenitrice del matrimonio, ma purtroppo una donna agli inizi del Novecento non ha grandi alternative, soprattutto se appartenente a una delle famiglie più influenti d'Europa. La sua voglia di indipendenza e di libertà è frustrata da un padre padrone debosciato e malvagio, che la vuole "cedere" in matrimonio al più presto, soprattutto considerando gli scandali che hanno colpito la famiglia e che la stessa Dora ha sempre pagato in prima persona. La reputazione familiare fortemente compromessa dalle azioni dei genitori e persino dell'adorato fratello (quel Leopold che abbiamo conosciuto in Centro, il precedente libro scritto da Amalia Frontali e Rebecca Quasi, che se non avete ancora letto dovete assolutamente recuperare), la condanna a un matrimonio non certo all'altezza del suo lignaggio e senza grandi possibilità di scelta. Ecco allora che la proposta di Gunther, ben più vecchio di lei, la induce a sperare almeno nella possibilità di avere vite separate, con interessi diversi, proprio a causa della differenza di età.
In realtà Gunther è la prima persona a offrirle la possibilità di scegliere e questo tipo di accortezza la dice lunga sulla sensibilità del Duca: all'acuta intelligenza unisce un'imperturbabile calma e pazienza che saranno davvero indispensabili per far fronte al fuoco che cova sotto la cenere di Dora: la giovane è testarda e impulsiva, e sebbene il suo rango l'abbia sempre costretta a reprimere le emozioni, queste se opportunamente sollecitate sono pronte a esplodere.
Sebbene nessuno dei due creda all'amore, entrambi cercano nel vincolo matrimoniale rispetto, stabilità e serenità; Dora senza mezzi termini dice al Duca che non accetterà compromessi e finzioni, rivelando ancora una volta quanto la giovane sia, per il periodo storico, fuori dagli schemi. Il loro modo di confrontarsi diretto e deciso non esclude tuttavia una grande complicità, che si manifesta soprattutto quando suonano insieme, e una sempre maggiore attrazione, per soddisfare la quale l'impeccabile Gunther è disposto a rinunciare a qualcosa di sé…
“L’intesa scattò in quell’indefinibile lasso di tempo che va dal momento in cui si posano le mani sullo strumento a quando stilla la prima nota. Bastò un suono, la battuta d’inizio del pianoforte per fendere l’aria, perché la musica unisse le mani, l’anima e i gesti. Non si guardarono una sola volta per tutta la durata dell’esecuzione, come se le note li guidassero in modo infallibile verso una sintonia personale e musicale capace di far sbocciare armonie innate e perfette.”
I fidanzati trascorrono l'estate separati, lui a Vienna e lei a Parigi, e intrattengono una corrispondenza che rivela come nascondano le loro reali emozioni dietro a compite e garbate lettere di circostanza. Fino al nuovo scandalo che colpisce la famiglia Saxe-Coburg e Gotha-Koháry. Ho provato una reale tenerezza ed empatia per Dora: sebbene tenga una condotta ineccepibile, troppo spesso la sua reputazione è al centro di pettegolezzi proprio a causa delle scandalose vite dei suoi famigliari; questa volta tocca al fratello, e ho trovato commovente che per l'affetto sincero che la lega a lui, Dora fosse disposta a rinunciare alla sua vita. Va detto che questo affetto e senso di protezione è per fortuna reciproco e Leopold dimostrerà più avanti quanto tenga alla sorella, facendo qualcosa che non avrebbe mai fatto se non dietro le preghiere di Dora.
“Altezza Serenissima, sto per baciarvi” le annunciò compunto, avvicinandosi ancora mezzo passo. Erano vicini, meno di quel che lui intendeva, molto più di quanto non si aspettasse lei. “L’ho intuito” replicò Dora, tentando di vincere il disagio con la serietà. “È una cosa naturale, procedete.” La preferiva disarmata. Il piglio navigato un po’ lo inibiva.”
Fortunatamente Gunther trova una soluzione che mette tutti d'accordo e la preparazione al matrimonio è uno dei brani più divertenti, soprattutto se penso all'educazione sessuale impartita da zia Margarete e al suo compendio in dieci punti, che renderà la prima notte di nozze davvero interessante! Scherzi a parte, le autrici hanno descritto magnificamente quel momento e Dora è parsa ai miei occhi di una tenerezza quasi commovente. In camera da letto perde il suo carattere autoritario, mentre durante il giorno trova la sicurezza e il piglio deciso che la contraddistinguono, e così le loro giornate assumono una routine particolare: di notte condividono una complicità rara e preziosa, durante il giorno sono invece molto formali e distaccati. Dora infatti è figlia del suo tempo e delle convenzioni sociali che lo governano e che impongono alle coppie di non manifestare apertamente i loro sentimenti, laddove ci siano.
“Gunther prese la mano fra le sue; era calda. E capì che, più di ogni cosa, quella giovane donna lui la voleva proteggere. Perché non lo aveva mai fatto nessuno e lei lo meritava. Meritava di essere difesa, sostenuta e custodita. Era preziosa.”
Ma cosa succederebbe se Gunther scoprisse che Dora ha un segreto, che non può rivelargli nemmeno se messa alle strette? Nel libro vengono sparse qua e là perle di saggezza, riflessioni accurate sulla vita sociale dell'epoca e le autrici anche in questo romanzo dimostrano di conoscere bene il contesto storico in cui si muovono i loro protagonisti, con indicazioni e riferimenti a personaggi e situazioni reali.
È curioso che Dora comprenda l'intensità del rapporto che la lega a Gunther in una situazione assolutamente particolare e fuori dagli schemi a cui è abituata, e che in quella stessa occasione si senta per la prima volta libera da tutte quelle costrizioni sociali a cui il suo rango l'ha sempre obbligata. Ed è ancora durante quella serata speciale che mette al corrente il marito del suo segreto e che comprende come la presenza di Gunther, che la lascia libera di esprimersi, possa davvero fare la differenza: finalmente sono "alla pari", hanno quel tipo di rapporto ha sempre desiderato Dora, lei, così indipendente per natura, ma da sempre soggetta al volere degli altri.
Chi ama un po’ la storia, sa a quale importante, ma disastrosa famiglia abbiano fatto riferimento Amalia Frontali e Rebecca Quasi nel raccontare le avventure di Dorothea e di Gunther; e sa anche che fine ha fatto Louise del Belgio, la madre di Leopold e Dora. È stato emozionante leggere il punto di vista delle autrici (filtrato dalla consapevole saggezza di Gunther), che hanno dato umanità a questa figura controversa: non è quello che si legge sui libri di storia, è la vita tragica di una delle famiglie più importanti d'Europa, che ha incontrato tanto dolore e che nessuna posizione altolocata ha potuto salvare; è il dramma di donne e uomini, figli e madri che hanno sofferto e hanno fatto soffrire a loro volta. Va detto che le autrici, per loro stessa ammissione, hanno anche talvolta piegato la storia a esigenze letterarie, ma questo nulla toglie alla bellezza di questo romanzo.
Sono stata totalmente rapita dalla scrittura di queste due autrici, mi ha colpito la loro preparazione storica, musicale e araldica, ma anche lo stile sublime e prezioso, oserei dire a tratti poetico, e al tempo stesso ironico e divertente, che mi hanno portato a divorare le pagine. Ho amato la velata ironia con cui irridono alla pomposa etichetta del tempo, che non nasconde però un mondo fatto di scandali e pettegolezzi crudeli. Ho ammirato Gunther, che rappresenta per Dora la libertà e quell’amore che non pensava di trovare nel matrimonio, e per tutte le donne una speranza e una certezza che i veri uomini, nobili di cuore più che di sangue, esistono. Ho adorato Dora, così splendida nonostante le avversità della vita, orgogliosa e sensibile, decisa nel proteggere gli affetti della sua vita a qualunque costo.
Non potete non leggere Accordi senza commuovervi in alcuni punti e senza sorridere in altri.
Il libro poi si chiude poi con un gradito regalo che le autrici hanno fatto al loro pubblico: una raccolta di quei siparietti che durante la stesura del romanzo ci hanno fatto compagnia sulle pagine social, quando i personaggi hanno preso vita propria tormentando ripetutamente le “due scribacchine” e facendo divertire tutte noi.
PRODOTTO FORNITO DAGLI AUTORI


























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