TITOLO: Il santo
AUTORE: A. Zavarelli
GENERE: Mafia/Dark Romance
SERIE: La malavita di Boston #4
EDITORE: Grey Eagle Publications
DATA DI USCITA: 26 settembre 2019
PREZZO: € 5,99 ebook
Scarlett
Quando si va in guerra, ci sono tre regole molto semplici da rispettare.
1. Conoscere il tuo nemico.
2. Essere pronto al sacrificio.
3. Indossare sempre scarpe comode.
Dopotutto, la vendetta è un piatto che va servito freddo.
Ho un buon occhio per questo, e niente ostacolerà il mio cammino.
Nemmeno Rory Brodrick, detto il Santo.
Si sbaglia, se pensa di potermi cambiare. Quando avrò finito con lui, farò sembrare la sua mafia un gioco da ragazzi.
Vuoi incrociare il mio cammino, Signor Brodrick?
Faresti meglio a farti il segno della croce e a sperare di morire.
Rory
Sono un combattente. Un trafficone. Un mafioso.
Ho visto diverse cose nella mia vita.
Ma non ho mai incontrato nulla di simile a lei.
È una bellezza con il cuore di una bestia. La mela avvelenata a cui non riesco a resistere. E sulla sua scia lascia una schiera di uomini che strisciano in ginocchio.
Quello che non sa è che mi piacciono le donne selvagge.
Questo non fa che rendere molto più divertente domarle.
Siamo giunti al quarto capitolo della serie LA MALAVITA DI BOSTON di A. Zavarelli e in questo capitolo conosceremo IL SANTO, Rory Brodrick.
Come tutti gli altri personaggi già presentati nelle precedenti storie, anche Rory fa parte della grande famiglia irlandese di Boston, fatta di uomini d'onore che quando prendono una decisione o fanno una promessa, barattano la loro stessa vita, pur di mantenerla.
Rory è un lottatore: la sua forza sul ring è leggenda e nessuno è in grado di eguagliare la sua potenza e la sua furia.
Cova una rabbia che ha imparato, grazie ai suoi fratelli e a Niall - l'uomo che gli ha fatto da padre - a incanalare nelle giuste dosi e al momento opportuno, ma non è sempre stato così per lui.
Cresciuto da una madre amorevole, con un padre violento perennemente ubriaco, quando era solo un bambino ha dovuto assistere, giorno dopo giorno, al folle accanimento del padre contro la madre; la guardava mentre incassava un pugno dopo l'altro e la rabbia attecchiva profondamente nella sua anima.
Era solo un ragazzino quando, annebbiato dalla collera, ha messo fine alla cattiveria del padre uccidendolo a mani nude, e deve ringraziare solo Niall se non è finito in galera come un delinquente qualunque.
Da quel giorno il suo rispetto e la sua devozione sono rivolte a lui e alla famiglia.
Proprio perché sa cosa voglia dire avere la rabbia radicata nel proprio essere, appena incontra Scarlett capisce cosa si cela dietro il suo sguardo.
Bellissima ma totalmente selvaggia, ama giocare, ma è disposta a farlo solo alle sue regole.
È considerata una “squillo”, eppure non si lascia toccare dagli uomini se non con lo sguardo.
Scarlett è instabile e pericolosa, soprattutto per il cuore di chi si affeziona a lei.
Ed è una bugiarda seriale.
Lei pensa di non avere bisogno di nessuno, ma quando il suo gioco le si ritorce contro, l'unico a poterla aiutare è Rory, ma a che prezzo?
Scarlett non sa cosa voglia dire provare emozioni.
È nata in una famiglia ricca, altolocata e snob, dove si dà molta più importanza all'apparenza che alla salute delle persone che ne fanno parte.
Esiste solo l'etichetta che la famiglia impone, i vestiti giusti, le amicizie giuste e le scuole giuste.
Ma, come dice Scarlett, lei nasce sbagliata e, pur facendo di tutto per seguire le regole e integrarsi, la sua vita scorreva piatta e incolore.
Sono nata sbagliata.
Quei sintomi di cui mia madre si lamentava? Non erano sintomi.
Mi hanno condizionata per tutta la vita.
Non provo sentimenti per persone, oggetti, luoghi o nostalgia sentimentale per vecchi ricordi. Mentre la maggior parte delle persone ha una capacità emotiva che sale e scende in relazione all'oggetto o alla persona, io non sono afflitta da tale impedimento.
Mia madre sapeva che ero sbagliata e non poteva avere una persona sbagliata nella nostra famiglia....
Le dissi una volta che non sentivo nulla. Che ero una linea piatta. E sono rimasta piatta per sempre.
Tutto per lei è stato programmato: cosa indossare, chi frequentare e addirittura chi sposare.
Alexander era, apparentemente, un bravo ragazzo e, quando erano stati ammessi al college, aveva pensato davvero di potersi affezionare a lui, un giorno.
Peccato che, nel giorno della sua iniziazione alla confraternita, ha scoperto chi si celava dietro a quello sguardo adorante e affettuoso: il diavolo in persona.
Lui e altri quattro dei suoi amici l’hanno drogata, stuprata a ripetizione e seppellita: VIVA!
Se una persona nasce già con delle problematiche psicologiche evidenti, non può uscire indenne da un trauma del genere.
Scarlett è riuscita a sopravvivere grazie alla sua forza d'animo e alla perseveranza, e galvanizzata da una nuova emozione mai provata prima: LA RABBIA.
Da quel giorno la indossa come una seconda pelle, vive di odio, se ne nutre e aspetta il giorno in cui otterrà la sua vendetta.
Incontrare Rory sarà la sua più grande fortuna, ma anche la sua più grande debolezza, perché quell'uomo, per la prima volta, smuoverà la linea piatta che costituisce la sua vita, e il suo cuore imparerà a battere.
Inutile dire che la Zavarelli, ogni volta, ci sa trasportare in un mondo oscuro e destabilizzante, ma la cosa che non mi aspettavo, da questa storia, è la personalità schiacciante di Scarlett.
Nonostante fosse già stata nominata nei precedenti libri come amica di Mack, moglie di Lachlan Crow, non era ancora chiaro il suo temperamento.
Questa donna è FOLLE, nel vero senso del termine.
Ossessionata dalla sua vendetta, ossessiva compulsiva nelle sue dinamiche e terribilmente autodistruttiva.
Il personaggio de IL SANTO appare "quasi" marginale ai fini della storia, perché tutto ruota intorno alla donna, al suo passato e a cosa l'ha portata a essere quello che è diventata.
Non nego che l'ho trovata accattivante e maledettamente cazzuta (passatemi il termine) ma... non mi è piaciuto come il personaggio principale sia finito così tanto in secondo piano.
Nonostante i pov alternati e la presa di posizione di entrambi nella costruzione del testo, ho avuto la sensazione - per tutto il tempo - che Rory rimanesse sempre ai margini, quasi fosse di troppo.
Su questa cosa vorrei davvero poter ragionare insieme a voi - quando lo avrete letto - perché mi incuriosisce tanto il vostro pensiero.
Forse è stata solo una mia sensazione?
Mah!
Ve lo consiglio sicuramente: lo stile dell'autrice è sempre magistrale in fatto di descrizioni e adrenalina, ma non mi sento proprio di dare un 5 pieno.
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