SAVE US, MONA KASTEN. Recensione


TITOLO: Save us
AUTORE: Mona Kasten 
GENERE: New Adult 
SERIE: Maxton Hall #3
PAGINE: 368
EDITORE: Sperling & Kupfer 
DATA DI USCITA: 15 ottobre 2019


Quando tutto ti sembra perduto, le persone che ami sono la tua unica speranza.

Dopo la sospensione da Maxton Hall, Ruby è disperata e affranta. All'improvviso, Oxford e tutti i sogni che le erano sembrati finalmente a portata di mano vengono messi a repentaglio da una macchia gravissima sul suo curriculum accademico. Il peggio, però, è che tutto parrebbe indicare James come unico responsabile della faccenda.
Inizialmente la ragazza, arrabbiata e delusa, non vuole sentire le sue ragioni - soprattutto non dopo che gli ha appena perdonato un tradimento -, tuttavia, alla fine si convince ad ascoltarlo e insieme i due arrivano a una terribile verità, che sconvolgerà entrambi. Mentre cerca di riabilitare il nome di Ruby a scuola, James passa altri guai con il padre, che è disposto davvero a tutto per tenerlo incatenato all'azienda di famiglia e a un futuro già scritto.
Con Ruby al suo fianco, però, il ragazzo sente di potere lottare contro ciò che il destino e Mortimer Beaufort hanno in serbo per lui. Certo, la strada è in salita e gli ostacoli sono sempre dietro l'angolo. Basterà a James avere accanto la persona giusta per riuscire a prendere finalmente in mano le redini della sua vita?

Siamo arrivati al capolinea, amici lettori. Eccomi qui a parlarvi di “Save Us”, volume conclusivo della trilogia “Save” di Mona Kasten, che mi ha regalato tante emozioni altalenanti e batticuori. Con questo libro si concludono la storia travagliata di James e Ruby e le avvincenti avventure di tutta la compagnia di Maxton Hall. Che cosa attende i lettori in quest’ultimo volume? Commozione, passione e divertimento… e una buona dose di colpi di scena, in stile Kasten! 


Tutto andato, tutto distrutto. Le foto scattate da James, nel primo volume, hanno rubato a Ruby il futuro, tutto quello per cui ha lavorato anni: abbiamo lasciato la nostra protagonista delusa, ancora una volta, da James e con una sospensione da Maxton Hall che, sicuramente, comprometterà la sua ammissione a Oxford. Ora come ora, non crede che le cose prima o poi andranno a posto, è completamente sconvolta e sente che la sua vita ha toccato il fondo. È delusa da James, si sente umiliata e imbarazzata dalla delusione che i suoi genitori nutrono per lei, dopo i recenti sviluppi e infine il suo futuro, il suo grande sogno, è stato distrutto. Peggio di così non potrebbe andare; non ha più nulla da perdere.
“Non mi resta altro che camminare, e farmi deridere dal sole con l’assoluta certezza che nella mia vita non c’è più niente. Né scuola, né famiglia, né ragazzo”
E pensare che, all’inizio della sua carriera scolastica, non avrebbe mai immaginato di finire in una situazione del genere a Maxton Hall. Credeva fosse meglio restare fuori dai radar per non essere attaccabile, il suo unico obiettivo era prendere il diploma, ma l’ingresso di James nella sua vita ha cambiato tutto quanto. Per la prima volta in assoluto si abbandona totalmente alla compagnia degli amici di James, che sembra abbiano iniziato a rispettare e capire il sentimento che unisce i due ragazzi. Loro sono in grado di scacciare i brutti pensieri, le sensazioni negative annidate in fondo all’animo di Ruby, donandole la spensieratezza che le serve a distrarsi da questo momento particolare della sua vita. Che cosa ne sarà adesso di lei? Sarà disposta a perdonare, un’altra volta, il comportamento di James?


Lui è un forte concentrato delle emozioni più disparate: rimorso per le foto scattate a Ruby; colpa per le devastanti conseguenze; dolore per aver deluso, ancora una volta, la ragazza che ama; paura di non essere perdonato. I suoi progetti per quest’ultimo anno scolastico erano feste, divertimento, tutto senza pensieri e preoccupazioni. Invece è stato l’esatto opposto. I suoi sentimenti per Ruby si sono sviluppati piano piano, fino a diventare un treno che lo ha travolto; maschere e finzioni non esistono con lei. È l’unica persona a cui abbia mai dato tutto se stesso e di certo non sopporterebbe di perderla definitivamente.
“Non so se posso crederti. – la mano che le tengo sulla guancia trema – ti capisco. Finché non ci riuscirai, ci crederò io per entrambi”
Simili intrighi, come quello delle foto, non appartengono più alla sua vita, all’uomo che è diventato o che vorrebbe essere, ma la sfida sta, ora, nel farlo capire a Ruby e cercare di sistemare la situazione. È fortemente intenzionato a rimettere a posto le cose e, ancor di più, a far sì che il sogno di Ruby si realizzi. Ma c’è da chiedersi: chi può aver mandato quelle foto al preside Lexington? La risposta non è difficile, basta chiedersi chi ha interesse a separare i due ragazzi, ma l’antagonista in questione non ha agito da solo. C’è una dinamica più complessa dietro quest’azione e non tutti, giustamente, troveranno redenzione.
“Tu andrai a Oxford – lo dice in tono deciso, come se non dubitasse neppure lontanamente della veridicità delle sue parole – a qualunque costo”
Vi confesso che temevo una delusione da parte di James: è sempre stato comandato e dominato da suo padre, senza avere mai possibilità di scelta, ma gli ultimi avvenimenti gli hanno dimostrato quanto possa essere imprevedibile la vita. Gli hanno insegnato a lottare, hanno risvegliato in lui qualcosa che non ha mai avuto: il coraggio. Alla fine, il momento che avevo tanto aspettato e sperato, è arrivato. Ho sorriso per la gioia ed esultato d’orgoglio per questo personaggio. La sua scelta segnerà la fine di qualcosa di grande e insieme un nuovo inizio colmo di speranza e possibilità, ma non crediate che quest’ultimo volume sia tutto rose e fiori. Se nella prima metà del libro tutti i nodi sembrano sbrogliarsi e tutti, più o meno, trovano equilibrio e serenità, ecco che la storia subisce un forte scossone, che metterà nuovamente tutto in discussione e regalerà numerosi e sorprendenti colpi di scena. Ruby e James decideranno di fare le proprie scelte di vita, andare ognuno per la propria strada. Si riprometteranno di essere sempre sinceri l’uno con l’altra, di sostenersi e di non permettere più che qualcosa li separi, ma solo il tempo potrà dare concretezza a questa promessa.
“Possiamo stare separati così a lungo senza che, a poco a poco, ci allontaniamo inesorabilmente sempre di più?”
Vivranno il presente, sperando in un futuro solido insieme, ma gli ostacoli da superare non mancheranno di certo. 

Non so per voi, readers, ma per me trilogie e serie, se mi coinvolgono molto, sono un’arma a doppio taglio. Arrivati al volume conclusivo mi rimane impressa una sensazione agrodolce: una parte di me rimane sempre emozionata ed euforica per aver avuto risposte, giustizia e soddisfazione; l’altra è nostalgica e un po' triste, come se stessi dicendo addio a degli amici a cui mi sono affezionata e che mi hanno tenuto compagnia per alcune giornate. Quella combriccola di ragazzacci, gli amici di James intendo, mi mancheranno davvero. Credo di aver già accennato di essere una persona che crede molto nell’amicizia e, come tale, ho subito adorato la fiducia e la coesione incondizionata che trasmette questo bel gruppetto. Spero che la Kasten possa lavorare su degli spin off che li veda protagonisti in futuro, dato che, come nel secondo volume, sono state approfondite diverse storyline, a pov alterni, come quelle di Lydia e Graham, Ember e Wren e Alistair e Keshav, piene di sentimento, complicità e intimità tanto quanto il rapporto che vivono Ruby e James. Anzi, credo sia corretto affermare che la Kasten abbia tolto un po' di pathos ai due protagonisti per riversarla in queste tre storie. “Save Us”: un titolo adatto anche alle storie dei personaggi accennati in precedenza. Tutti loro, in qualche modo, si sono salvati a vicenda, riponendo fiducia nell’amore in cui credevano e lottando per viverlo. Trovo quest’autrice piuttosto singolare: c’è molta sostanza, molta emotività nella sua penna fluida e scorrevole e poco materiale “tappabuchi”; in tutta la trilogia ci saranno soltanto un paio di scene sessualmente esplicite, ma ciò non significa certo che tutta la trilogia manchi di sentimento; l’ho trovata passionale in maniera quasi febbrile. In tutta franchezza, però, mi sento in dovere di affermare che mi aspettavo un finale un po' più soddisfacente e diramato. Che altro posso dire? Spero presto di leggere nuove opere di Mona Kasten, che torni presto a emozionarmi e farmi battere il cuore. Intanto, vi lascio con una frase, scritta dalla stessa Kasten, che riassume quanto siano da prendere come esempio i suoi figli di penna.
“Spero che James vi abbia dimostrato che non ci sono sogni troppo grandi o troppo piccoli. Spero che Ruby vi abbia ispirato a essere sempre voi stessi. Spero che Lydia vi abbia dato il coraggio di superare voi stessi. E spero che ciascuno di voi si prenda un pezzetto di Ember, perché un po' più di amore per se stessi non ha mai fatto male a nessuno”

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