IL MIETITORE, A. ZAVARELLI. Recensione in anteprima



TITOLO: Il mietitore
AUTORE: A. Zavarelli
GENERE: Mafia/Dark Romance
PAGINE: 343 
SERIE: Boston Underworld #2 
EDITORE: Grey Eagle Publications 
DATA DI USCITA: 25 aprile 2019 
PREZZO: € 5,99 ebook



Sasha
È oscuro e misterioso. Silenzioso e letale.
Un mafioso irlandese.
Puro peccato racchiuso in un bel pacchetto. 
Ma c’è anche qualcosa di strano in lui. 
Non prova niente. Non mostra emozioni. 
A volte, mi interrogo sulla sua umanità. 
Non mi parla da due anni. Nemmeno una parola. 
Ma condividiamo un segreto, io e lui. 
E se dovesse mai venir fuori, non ho dubbi nella mia mente... 
Non si farà scrupoli ad uccidere anche me. 

Ronan 
Ho ucciso per lei. Lo farò di nuovo. 
Quando si tratta di Sasha, non c’è confine che non varcherei. 
La guardo. Lei non lo sa. 
Pensa che la odi. A volte, penso che potrei. 
Ma sono sempre lì, in agguato nell’ombra. 
Desiderandola. Cercando di tenere a bada la bestia. 
La terrò al sicuro. Ucciderò chiunque provi a farle del male. 
L’unica cosa che non posso fare… è proteggerla da me stesso. 
Se avete amato il primo capitolo di questa serie, per IL MIETITORE andrete totalmente in visibilio.
Avevo già intuito che il personaggio di Ronan mi sarebbe piaciuto, ma non avrei mai immaginato che il suo sarebbe stato un personaggio così intenso ed emotivamente problematico.

Lo abbiamo intravisto ne IL CORVO come una persona silenziosa, dallo sguardo di ferro e il pugno d'acciaio.
Un muro, apparentemente senza sentimenti, senza emozioni, pronto a tutto per proteggere la famiglia in cui è cresciuto.
Lui deve tutto ciò che è a Lachlan Crow, la sua stessa esistenza, e darebbe la sua vita per lui.


Non ha mai vacillato di fronte a un ordine; MAI.
Ma dietro alla sua calma apparente, si nasconde una profonda rabbia, dettata da un passato inquietante.
Ogni suo movimento o azione sono volutamente dosati, non eccede mai in nulla di più di quello che gli viene richiesto; è preciso, è sistematico e per alcuni tratti, quasi perverso; è quasi angosciante il modo in cui cura minuziosamente i suoi lavori.
Nel suo ambiente è conosciuto come MIETITORE: la sua freddezza nell'uccidere chicchessia è nota alla mafia irlandese, e chiunque lo conosca bene se ne tiene volutamente alla larga.
È nato e cresciuto conoscendo e apprendendo SOLO l'arte di uccidere; ha imparato ad essere spietato, glaciale e diretto.
Sa come ottenere qualsiasi tipo di informazione da chiunque, sa come incutere paura con la sua sola presenza, e sa come estorcere la verità a chi mente.
Non ha mai ricevuto ne dato amore da nessuno, non sa cosa sia l'affetto, ma sa cosa sia il rispetto e la fratellanza.
L'unica persona che per lui conti qualcosa è Crow... e Sasha.


Ronan non ha familiarità con i sentimenti, ma nutre verso quella donna un istinto di protezione primordiale, senza eguali.
Dal primo momento che ha posato gli occhi su di lei, ha totalmente perso il raziocinio e non sa spiegarsi i motivi. 
L'unica cosa che sa per certo, è che nessuna donna l'ha mai guardato come fa lei, nessuna donna gli ha mai sorriso come fa lei, e ad oggi nessuna donna lo guarda con lo stesso odio che prova lei.
Le emozioni che prova per lei sono qualcosa di talmente destabilizzante per lui, da non riuscire a focalizzare cos'è giusto e cos'è sbagliato, cosa fare o cosa dire.
Sono anni che veglia su Sasha senza che lei lo sappia. 
L'ha seguita, ha ucciso per lei, l'ha protetta, ma nonostante questo non riesce a fare un passo verso quella donna che tanto lo attrae.
Quegli occhi tradiscono la sua fredda apparenza con un'innocenza di fondo.
Ci sono volte, come ora, in cui possono essere decisamente benevoli.
Mi esaminano il corpo con una veloce valutazione e poi si rabbuiano.
Non è mai il desiderio che trovo lì, ma la follia.
Oh, adoro quella follia. Perchè la follia è meglio del nulla. Follia significa che non è completamente immune ai sentimenti. Follia significa che non è l'apatia che prova, quando mi guarda.
Sono legati da un segreto che metterebbe entrambi sulla linea di fuoco della mafia, ma più di tutto sono uniti da un legame inspiegabile e viscerale, che nessuno dei due è disposto ad ammettere o comprendere.
Sasha odia Ronan perchè nonostante percepisca i suoi sentimenti nei suoi confronti, lui preferisce tenerla a distanza e trattarla con indifferenza e freddezza.
Ronan odia Sasha per la forza con cui gli scatena emozioni  sconosciute e inspiegabili.

Vi giuro ragazze che mi aspettavo tante cose da questa lettura, ma non di rimanerne folgorata ed ammaliata.
Il personaggio di Ronan è stata una scoperta davvero inaspettata, e non ho voluto raccontarvi troppo, proprio perchè va assaporato a piccole dosi durante la lettura.
Mi ha colpito profondamente il suo passato, costellato da ogni tipo di abominio, solo per formarlo e istruirlo all'omicidio.
Soggiogato e traumatizzato in maniera brutale, modellato e plasmato per diventare una macchina assassina senza sentimenti.


Immaginate un bambino cresciuto conoscendo solo la morte e la violenza, come si può sentire senza aver mai avuto un abbraccio sincero da nessuno, senza aver mai potuto vivere la sua infanzia e senza un amico con cui poter parlare.
Mettere fine a una vita non è generalmente qualcosa che faccio senza riflettere.
Uccidere è intimo, quindi dovrebbe esserlo anche l'atto stesso.
Il mio scopo nella vita è sempre stato quello di uccidere. Era l'unica ragione della mia piccola esistenza da piccolo. Imparare a uccidere.
Mi hanno insegnato bene.
Le urla, il buio, il dolore erano le sue uniche compagnie, fino al giorno in cui la rabbia ha preso il sopravvento,   l'istinto di sopravvivenza ha preso il predominio, e il mostro che hanno plasmato si è rivelato in tutta la sua potenza.
Sasha è per lui motivo di tormento, di sentimenti a lui totalmente ignari e la paura di farle del male involontariamente lo costringono a tenersi lontano.
Sente nei suoi confronti un trasporto inappagato e una forte sensazione di dominio che sa di non poter pretendere, ma nulla può alla forza del cuore e quando Sasha si troverà in pericolo, solo una supernova potrà tenerlo lontano dalla donna che scoprirà di poter amare.

Sasha è una giovane donna annientata dalla malattia della madre,  che è stata disposta ad annullarsi per proteggere la sua famiglia.
È stata costretta a condurre una vita che non avrebbe mai scelto di vivere, a subire violenze da un uomo che non amava e a seppellire i suoi veri sentimenti per proteggere l'unica persona che, nonostante la sua freddezza, l'ha sempre portata su un palmo di mano.
Ma è anche tremendamente ferita dal comportamento di Ronan.
Nonostante sappia che è sempre al suo fianco, il muro di silenzio che ha innalzato, la rattrista terribilmente.
Solo il tempo aprirà per loro la porta della vera conoscenza, ed è solo allora che Sasha imparerà a comprendere il vero tormento di quest'uomo spezzato.

Ho AMATO alla follia il doppio pov, ma se fosse stato completamente volto al maschile, non avrebbe minimamente perso di spessore; anzi, forse lo avrebbe migliorato ancora di più.
I pensieri di Ronan si alternano tra passato e presente, ed è così che scopriremo tutto ciò che tormenta la mente di quest'uomo dilaniato.
L'autrice è stata favolosa nella caratterizzazione di questo personaggio che ho trovato appassionante e veritiero, forte eppure dannatamente fragile.
Ho vissuto insieme a lui la sua agonia e la sua frustrazione, la sua inconsapevolezza e ogni scoperta fatta con gli occhi di un bambino nonostante l'età adulta.
Mi fermo. Se continuassi a scrivere, credo che mi ritroverei a dire altre mille volte quanto abbia amato quest'uomo :D
Dovete leggerlooooooooooooo.


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