GAME OVER, ILEANA SECCI. Recensione



Uscita: 13 giugno 2020
Titolo: Game Over
Genere: Erotico
Numero pagine: 446
Self publishing
Disponibile su Amazon, anche per gli abbonati a Kindle Unlimited


Dalla stessa autrice: Probabili Imprevisti Sei colpa mia, Probabili Imprevisti Resta con me, Cocktail d'amore.


Romanzo autoconclusivo, legato alla storia “Cocktail d’amore”


Frank e Megan stanno insieme già da diversi anni e fra loro la passione non è mai scemata, anzi. Si amano alla follia, tanto che lui non vede l’ora di farle la fatidica proposta di matrimonio. Ma, inclemente come uno tzunami, il passato di lei bussa alla porta e, inevitabilmente, travolge la mirifica coppia, portandola alla deriva. Un fine partita, un “game over” che non avevano previsto e che ha segnato il futuro di entrambi. Megan, dopo una vita fatta di menzogne, è costretta a uscire allo scoperto, sebbene lo faccia lontano dagli occhi del suo ex. Frank, invece, succube dell’amore che nutre per colei che riteneva la sua anima gemella, combatte contro la cruda verità: lei l’ha tradito e gli ha mentito per anni. Sa che senza la sua donna può comunque andare avanti, ma è consapevole che non potrà mai più essere lo stesso. Perché Megan l’ha lasciato ed è scappata, senza dargli alcuna spiegazione? Frank scoprirà i segreti che Megan si è tanto svenata di nascondere? E riuscirà mai a perdonarla o a dimenticarla?

Ritorna Ileana Secci con “Game over”, volume che segue “Cocktail d’amore”, uscito lo scorso anno. Si potrebbe parlare a tutti gli effetti di una dilogia, dato che ritroverete tutti i personaggi conosciuti nel precedente volume, ma protagonisti indiscussi sono Frank e Megan. Per come la vedo io, “Game over” potrebbe essere affrontato anche come autoconclusivo, poiché all’interno del romanzo, man mano che la storia procede, sono presenti una specie di riassunto del primo volume e le spiegazioni a ogni episodio che un lettore potrebbe non capire, se non avesse letto il volume precedente. In poche parole Ileana Secci non ha lasciato nulla al caso, come al solito, agevolando e facilitando le cose anche a chi preferisce iniziare da qui. Ma se posso darvi un consiglio da lettrice, vi dico di leggere prima “Cocktail d’amore”, in modo da conoscere Frank in partenza, dato che è uno dei tre protagonisti principali, e il suo rapporto con Megan. E poi, andando a ritroso, non fareste altro che incorrere in tantissimi spoiler. 


Allora, da dove iniziare? Ci sono così tante cose che vorrei dirvi, ma il rischio spoiler è alto e già so che sarà una faticaccia parlare di questo romanzo esprimendo al meglio tutto ciò che mi ha trasmesso. 
Ok, comincio a scrivere mettendovi in guardia, readers: ha sparso più bombe la Secci qui, che un militare in guerra al quale hanno ordinato di minare un campo. 
Le aspettative che mi ero fatta per la storia di Frank e Megan sono state di gran lunga superate, lasciandomi sbalordita e senza parole. Se ricordate bene, il primo volume si conclude in maniera alquanto nebulosa per i due, poiché è forte il sentore che lei stia frequentando il suo ex, nonostante la relazione con Frank vada a gonfie vele. Ed essendo un romanzo appartenente al genere erotico e conoscendo le vicende passate del protagonista, ho pensato: adesso inizierà una nuova relazione a tre, come quella che c’è stata tra Frank, Noah e Patricia. Ebbene non è affatto questo, ciò che leggerete. Ma andiamo per gradi.


Come ho accennato, le cose tra Frank e Megan stanno andando alla grande, tant’è che Frank ha deciso di ufficializzare la loro relazione e iniziare a pensare al loro futuro come coppia. Megan è risultata essere una vera fortuna per lui: ha portato armonia nella sua vita, migliorato il rapporto con i suoi tirannici ed egocentrici genitori e lo ha reso un uomo migliore che crede nell’amore. La corda stretta che aveva attorno al collo, si è allentata con l’arrivo di Megan nella sua vita e da quel momento vive l’esistenza che ha sempre agognato. Ma si sa che, per quanto possa essere saldo il rapporto, tutte le coppie vivono i loro alti e bassi e Frank e Megan non sono l'eccezione alla regola. Da donna follemente innamorata del suo uomo e pazzamente felice della sua relazione con lui, Megan inizia a sprizzare inquietudine da tutti i pori, diventando un completo dissidio tra ragione e sentimento e comportandosi da vera stronza. Un comportamento misterioso, è palese, ma la domanda è: che cosa è cambiato in Megan? Non sembra affatto lei. Le chiamate e gli incontri misteriosi con Brad, l’ex con cui ha convissuto per molti anni, potrebbero entrarci in qualche modo? 

Con l’aiuto del sempre onnipresente Noah, fratello e amico di tutta una vita, Frank deciderà di vederci chiaro sulle stranezze della sua donna perché, sebbene le sue paure gli ribadiscano il peggio, il cuore lo induce a vedere la situazione in tutt’altro modo e lui vuole affidarsi a quest’ultimo, con la speranza che abbia ragione.
“Ho scoperto il vero amore e non lo credevo possibile. Megan è il mio mondo e non voglio perderla, anche se ciò che sto per fare dovesse costarmi la faccia. Cosa diavolo è cambiato? Cosa ho sbagliato, per portarla a distaccarsi? Sono talmente accecato dall’angoscia o sul serio siamo arrivati alla graticola, io e lei? Niente, il mio cervello è andato in pappa e non riesco più a pensare lucidamente”
E che cosa succede? vi starete chiedendo. 
Succede che Frank scoprirà di essere stato ingannato da una Megan che gli ha sempre mentito, nascondendogli eventi importanti della sua vita e che ora è tornata con il suo ex, l’uomo che non ha mai pensato al suo benessere e alla sua felicità. Com’è possibile che si sia sbagliato tanto su di lei? 
Com’è possibile che la donna che ha tirato fuori il meglio di lui, la donna a cui ha donato il cuore, abbia preso a calpestarlo come fosse un pezzo di carta straccia? Come potrà riprendersi Frank da questa stilettata in pieno petto? 

Non saltate subito alle conclusioni e non invocate, a pieni polmoni, la morte di Megan, poiché le cose non sono come sembrano. L’ultima cosa che Megan avrebbe fatto, se non costretta, era ferire e abbondare l’uomo che più ama al mondo, ma cause di forza maggiore hanno deciso per lei. Ferirlo e abbandonarlo, senza ma e senza se, era inevitabile; tuttavia non era pienamente consapevole del dolore che avrebbe causato a Frank e ora resta da chiedersi: come potrebbe mai rimediare agli sbagli commessi, farsi perdonare e far dimenticare a Frank il dolore causatogli? Riuscirebbe Frank a capire e accettare la situazione di Megan se si aprisse con lui? 
Lui era la ragione che la faceva sorridere al mattino; senza di lui tutto è più doloroso, ora che il passato ha bussato alla sua porta e le ha chiesto di saldare il conto.
“Quando scoprirai il perché delle mie scelte, mi odierai e, inoltre, rimpiangerai di essere stato tanto magnanimo con me. Ho troppe colpe da rimproverarmi e gli anni trascorsi a biasimarmi non hanno alleviato la pena, anzi... potrei dire che mi hanno dato coscienza di quanto gravi siano state le mie azioni”
Qui mi fermo perché non posso e tanto meno voglio rivelare di più. Sappiate solo che ciò che vi ho detto è la punta dell’iceberg e non potete immaginare quante vicende siano racchiuse in queste pagine e di come l’autrice le abbia intelligentemente e abilmente intessute tra loro senza buchi o falle. Se ancora non è chiaro, lo ripeto: sono rimasta completamente sbalordita e spiazzata dalla storia, magnificamente concepita e strutturata, che Ileana ha partorito per raccontarci di Frank e Megan; suspense e mistero donano ancora più fascino a tutta la vicenda, ma la cosa che mi ha scioccato fortemente è la metamorfosi bestiale che hanno subito entrambi. MAI avrei pensato che Frank si sarebbe ridotto all’ombra dell’uomo che è sempre stato e MAI avrei giurato che la dolce Megan nascondesse un bagaglio così carico nel suo passato. 

Ricordate Frank? Giocherellone, ironico, rompiballe e piantagrane? Quell’uomo dal carisma unico, sempre avvenente e affascinante? Scordatevelo per molto tempo durante la lettura! Ho faticato a riconoscerlo in più di un’occasione perché vittima di un dolore troppo violento. Ciò che gli verrà inflitto sarà qualcosa che non riuscirà a sopportare e non saranno rare le volte in cui lo vedrete in una condizione aliena dal suo essere. Per quanto mi riguarda è stato straziante, spaventoso e terribile leggere di lui in quello stato e le lacrime che ho versato non sono state poche: sono sgorgate silenziosamente, una dopo l’altra, nonostante continuassi ad asciugarle; le stilettate arrivate in pieno petto, senza preavviso, sono state silenziose, ma micidiali. È stato così celere il suo disfacimento che ho avuto appena il tempo di capirlo, prima di esserne travolta.
“Ho oltrepassato il limite. Ho varcato quella linea sottile che mi aiutava a mantenere una parvenza di ordinaria stabilità”
Immaginate la sensazione di sentirsi traditi, deturpati nell’animo e ingannati dal sentimento e dalla fiducia riposta nella persona che più si ama al mondo: non ci sono parole per spiegare questa condizione, se non vivendola, ed è naturale indirizzare la rabbia verso tale persona, cosa che ha fatto Frank e pure io. 
Ho pensato che Megan fosse un’idiota, una bestia e una perfetta stronza, ma ancora non sapevo che cosa l’avesse spinta a comportarsi in quel modo. Quando ho saputo sono stata messa K.O. dalla realtà dei fatti, provando pena e dolore anche per lei, poiché rimorso e senso di colpa per azioni passate e presenti non le daranno pace. Provare astio, vergogna e malevolenza per se stessa, sarà già una grandissima punizione, ma Megan dovrà fare i conti anche con il profondo disprezzo di Frank. 
Tutto è tremendamente complicato e i due protagonisti dovranno imparare a sguazzare dentro un mare di ostacoli e difficoltà. 

Senza nulla togliere al volume precedente, “Game Over” mi è piaciuto molto più di “Cocktail d’amore” perché, seppur rispetti il genere erotico – il romanzo non è affatto sprovvisto di scene sessuali descritte dissolutamente in alcuni casi e passionalmente in altri – l’ho trovato molto più intenso, toccante e profondamente emotivo e struggente. E il fatto che possano essere sfiorati tasti delicati non c'entra niente con le sensazioni che ho provato: è la penna della Secci che per me ha dato il massimo in quest’opera; ha saputo farmi sanguinare il cuore e farlo battere forte al medesimo tempo; ha saputo farmi sorridere tra le lacrime e, passo dopo passo, consolarmi lentamente, ma mai del tutto, poiché sentivo che la sofferenza dei protagonisti non era giunta al termine e di conseguenza nemmeno la mia. Lo stile sempre approfondito e dettagliato nel descrivere vicende e personaggi ha riconfermato, anche questa volta, quanto apprezzi la potente penna di questa autrice; i capitoli sono distribuiti equamente in entrambi i pov, in modo da conoscere a fondo pensieri ed emozioni di quasi tutti i personaggi, che vi prego di non dare per scontato: Ileana ha deciso di sorprendere i suoi lettori dalla prima all’ultima pagina e se non mi capite ora, fa nulla, lo farete leggendo! Solo allora comprenderete a pieno di cosa sto parlando e cosa sia riversato in quei capitoli. Chi la conosce, come me, vedrà molti dei valori che per lei contano in quest’opera, come l’amicizia indissolubile e il profondo senso di famiglia. Noah, Patricia, Frank e Megan, assieme a tutta l’allegra ciurma, mi mancheranno follemente, ma ho riservato loro un posto speciale nel mio cuore, assieme alla favolosa penna che li ha creati. Se non l'avete ancora fatto, venite a conoscere la seconda dilogia firmata Ileana Secci e se invece già conoscete “Cocktail d’amore”, scoprite come andrà la tormentosa lotta, tra follia e ragione, di Frank e Megan. 
I giochi giungeranno al termine e come ne usciranno? Vittoriosi o sconfitti? 
Game over, readers! Spero presto in una nuova storia targata Secci.
“Vivevamo un incubo, diverso, ma comunque terrificante e intollerabile, oltre che deleterio per la nostra psiche. Chi in un modo, chi in un altro, abbiamo toccato il fondo e, invece di risalire, fummo così sciocchi da brancolare nel buio e di farlo per anni, senza prendere in considerazione l’idea più ovvia: salvarci a vicenda. O forse l’abbiamo fatto, ma siamo stati così orgogliosi e idioti per accettare la mano tesa davanti a noi e siamo finiti col peggiorare la nostra condizione”


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