Titolo: Crush
Autore: Tracy Wolff
Serie: Crave#2
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: paranormal romance
Data di pubblicazione: 6 aprile 2021
Sembra una mattinata qualunque alla Katmere Academy, mentre Grace si fa strada fra streghe, vampiri, draghi e licantropi per andare a lezione. Eppure, poco dopo, si rende conto che i suoi compagni la fissano più del solito, che le occhiate insistenti la accompagnano in giro per la scuola a ogni passo. E nel giro di qualche istante scopre che quegli sguardi non sono dovuti solamente al fatto che è la ragazza di Jaxon, il principe dei vampiri: negli ultimi quattro mesi, a sua insaputa, è rimasta pietrificata in forma di gargoyle. Lo shock della rivelazione è grande, ma ancora peggio è venire a sapere che Hudson, lo spietato fratello di Jaxon, potrebbe ancora nascondersi da qualche parte, pronto a fare del male a chiunque. Come se tutto ciò non bastasse, Grace comincia a sentire che qualcosa dentro di lei non va, che in qualche modo il legame con Jaxon è stato compromesso, forse dalla sua nuova natura, o forse da qualcosa di più oscuro. E benché lui si dichiari disposto ad aspettarla in eterno, se necessario, la ragazza riuscirà a tornare ad amare con tutta se stessa il vampiro che le ha rubato il cuore?
Arriva il secondo libro della saga paranormal romance di Tracy Wolff.
La storia riprende qualche mese dopo la fine degli eventi del capitolo precedente, con la nostra protagonista che si sta abituando a tutte le novità della sua vita, come avere appena scoperto di essere un gargoyle o avere il malvagio fratello semi-morto del suo ragazzo intrappolato nella mente.
“Andiamo Grace, mio fratello ti ha chiesto di non mentire”, mi ammonisce Hudson. “Ma puoi essere un po’ più comprensiva? Non è colpa sua se è così dannatamente noioso”. Fisso Hudson. “Smettila! Lui non è noioso!”
Un ruolo sempre importante nella trama è ricoperto dalle relazioni interpersonali dei personaggi, prima tra tutte la relazione tra Jaxon e Grace, chiaramente compromessa dalla costante presenza del fratello di lui e dal legame sempre più stretto che pare svilupparsi tra Hudson e Grace stessi.
Rispetto a “Crave”, anche i personaggi secondari ottengono un ruolo più significativo nella trama, poiché fanno squadra con i protagonisti per cercare di ottenere tutti gli oggetti magici necessari a togliere Hudson dalla testa di Grace. Saranno diverse le peripezie che il gruppo di amici si ritroverà ad affrontare, tra cui un appassionante torneo che prenderà pieghe sempre più significative per il futuro dei protagonisti. Il finale chiude il libro con nuove rivelazioni che lasciano col fiato sospeso in attesa di sapere come la storia prosegua.
Degna di nota sicuramente la crescita dei personaggi principali e soprattutto di Grace, che ormai è maturata ed è pronta a essere sempre più coinvolta nelle vicende che la riguardano, stanca anche di come Jaxon cerchi sempre di proteggerla sobbarcandosi ogni cosa. Nonostante i diversi problemi dettati dalla situazione anche la relazione tra i due, nonostante qualche piccolo litigio, progredisce enormemente. Viene anzi mostrata molto matura poiché cercano sempre di affrontare i loro problemi con conversazioni aperte e cercando di capire il punto di vista dell’altro.
“Grazie per capire quanto sia difficile per me. So che è difficile anche per te e apprezzo quanto provi a far sì che per me sia il più facile possibile” sospira Jaxon stringendo un po’ le sue braccia intorno a me mentre risponde. “Grazie anche a te per capire il mio punto di vista in questo casino. Ti prometto che lo toglieremo dalla tua testa il prima possibile.”
È proprio il personaggio di Hudson, però, a rendere il libro ancora più piacevole rispetto al precedente. Dopo essere stato presentato come il diavolo in terra che per nessuna ragione al mondo doveva essere riportato in vita, ci si trova ora davanti a un ragazzo complessivamente buono e disposto ad aiutare Grace e i suoi amici, nonostante l’esito della missione si potrebbe rivelare enormemente negativo per lui. Così come si sviluppa il legame tra Grace e Jaxon, anche quello con Hudson cresce, complice il fatto che il ragazzo si trova letteralmente nella sua testa e vede e percepisce tutto quello che vede e prova lei. Rimangono un mistero quei mesi passati insieme intrappolati nella mente di Grace e dei quali la ragazza non ricorda nulla, ma che sono stati chiaramente fondamentali per lo sviluppo della loro relazione.
Nonostante l’inizio del libro sia un po’ confuso poiché non solo non riparte da dove si era interrotto il precedente, ma non spiega nemmeno esattamente cosa sia successo, recupera enormemente dopo i primi capitoli con botte e risposte costanti e un’avventura dietro l’altra. La stessa trama è più avvincente, arrivando a coinvolgere e caratterizzare un numero maggiore di personaggi e soprattutto a non riguardare più solo Grace che cerca di adeguarsi alla sua nuova vita. La prosa è piacevole e divertente soprattutto per il modo in cui Hudson la interrompe in modo irriverente facendo dei commenti, poiché di altro non si tratta se non dei pensieri di Grace.
“Come posso non innamorarmi di Jaxon quando mi ricorda, ancora e ancora, quanto ci tiene a me? “Sono fiori, non un viaggio a Parigi”, Hudson dice prendendo un libro dalla scrivania circolare e sfogliando le pagine.”
Rispetto al capitolo precedente sembra quasi esserci stato un forte cambiamento nei personaggi stessi e nel modo in cui vengono presentati, con il personaggio di Jaxon che inizia a passare in secondo piano perdendo di importanza. Sebbene a me non sia dispiaciuto questo forte cambiamento anche rispetto ai toni più cupi di “Crave”, è comunque una forte differenza della quale non si può non tenere conto. Si tratta in conclusione di un ottimo sequel dell’opera precedente che si pone addirittura un gradino sopra per la piacevolezza della lettura e la perdita di quella patina di tristezza che, comprensibilmente, permeava tutto il libro precedente.

























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