EDEN IN THE DARK, ARIANNA DI LUNA. Recensione


Titolo: Eden in the dark
Autore: Arianna Di Luna
Editore: Self-publishing
Data di uscita: 7 settembre 2020
Genere: contemporary romance
Pagine: 282
Prezzo: 2.99 ebook

A ventotto anni Crowley Asker aveva tutto ciò che si potesse desiderare: il talento, la fama, la ricchezza, e tutti i privilegi che solo un atleta del suo calibro può permettersi. Ma la smania di onnipotenza ha un prezzo, e questo, Crowley l’ha imparato a proprie spese: oltrepassare il confine tra ring e vita reale ha messo fine a tutto. Ora, alla soglia dei trent’anni, vive la sua vita lontano dai riflettori. Il mondo lo considera un assassino spietato, nessuno lo ha mai perdonato. Crowley ha perso tutto, e ora si sposta di città in città nel tentativo di sfuggire all’ombra nera che lo perseguita. E la sua prossima tappa è Greycliff, in Ontario.
Eden Blanchard ha appena compiuto vent’anni e del mondo conosce la parte peggiore. Figlia unica di una donna non vedente, vive ai margini di quella città soffocante e ipocrita che odia con tutta se stessa. I boschi sono la sua vera casa. La natura, a differenza delle persone non la spaventa. La natura non è malvagia, le persone lo sono quasi sempre, Eden lo ha sperimentato sulla propria pelle. Nonostante la diffidenza che nutre nei confronti degli uomini, il nuovo arrivato desta immediatamente la sua curiosità: ha affittato un cottage a poca distanza dalla sua casa mobile, ma è talmente schivo che nessuno lo ha mai visto in faccia, nessuno conosce il suo nome. Eden sa che non dovrebbe impicciarsi, ma quell’uomo rappresenta un mistero irrisolvibile e di fronte ai suoi modi bruschi la ragazza non riesce a tenere a freno la lingua. Tra di loro sono subito scintille pronte ad appiccare un incendio.
Eden e Crowley non potrebbero essere più diversi, eppure ciascuno ha qualcosa di cui l’altro ha estremo bisogno: Eden deve imparare a difendersi.
Crowley deve imparare a fidarsi.

Care readers, preparatevi: questo nuovo romanzo di Arianna Di Luna è una bomba! Fin dalle prime pagine la mia testa si è riempita di domande: cosa ha fatto Crowley? Perché ogni quattro mesi trasloca, peregrinando per gli Stati Uniti e ora anche per il Canada? Quali fantasmi lo angustiano? E chi è Nola? Si capisce immediatamente che è tormentato, che la sua vita, fino a pochi mesi prima perfetta, ha subito uno sconvolgimento totale.
Il ritmo è immediatamente incalzante e si è spinti a cercare risposta alle domande, anche grazie allo stile appassionante che caratterizza i lavori di quest’autrice.

Eden Blanchard è uno scricciolo di ragazza con un’enorme forza interiore, lo si comprende dopo aver letto il primo capitolo raccontato dal suo pov: a vent’anni si prende cura della madre cieca con grande responsabilità; vive con lei in un’isolata radura, la foresta è il suo ambiente, la sua protezione e non teme nemmeno il suo nuovo, scorbutico e inquietante vicino, e con coraggio tiene testa a quel bastardo di Kenneth Friant, che da troppi anni la perseguita e la tormenta. 

Crowley si scontra con Eden fin da subito, ma la ragazza non mostra di sentirsi intimorita dal suo aspetto minaccioso e dall’atteggiamento scontroso; lo trova anzi attraente e gli tiene testa senza paura. Da parte sua Crowley, pur non considerandola bella, trova in lei qualcosa che lo stuzzica e lo attrae; forse, oltre alle labbra, sono quelle risposte argute e provocatorie che lei gli dà… comunque anche lui si diverte a sfidarla, forse per vederla arrossire per l’imbarazzo e la rabbia.
“Sbatte la schiena contro il mio petto ed è così piccola che quasi mi scompare tra le braccia. Fa leva con le mani sui miei avambracci e cerca di divincolarsi. Non si arrende, mi costringe a sollevarla da terra. “Bella corsetta, signorina. Bello show. Molto divertente” mormoro con la bocca tra i suoi capelli. Il mio sussurro le riempie il collo di pelle d’oca. Dio, il suo odore. È dolce ed attraente. Devo faticare per non chinarmi su di lei e scoprire di cosa sa.”
Quando Eden rimane vittima per l’ennesima volta della vigliacca violenza di Kenneth, Crowley si offre di aiutarla: le insegnerà a difendersi, dandole lezioni di MMA. Queste però presuppongono un intenso contatto fisico e diventa sempre più difficile ignorare gli effetti della loro vicinanza: la tensione sessuale cresce forte e l’autrice è bravissima a creare un senso di aspettativa e a far lievitare l’ansia in chi legge. Il rapporto tra di loro è fuoco bruciante, è adrenalina allo stato puro, è passione liquida. Piano piano Eden riconosce che un sentimento nuovo e sconosciuto sta crescendo il lei, le risulta molto difficile camuffare queste emozioni e vi confesso che ho ammirato la sua onestà, il suo coraggio; non si nasconde, sebbene l’atteggiamento di Crow la confonda non poco, perché alterna momenti di impassibile indifferenza ad altri di eccitante passione. 
“Basta poco, Eden: devi solo dire che ti dispiace e che non lo farai più e io ti lascerò andare. Provaci, dai: Crow-” sculacciata. “Mi-” sculacciata. “Dispiace.” Sculacciata. “nessuno si è mai permesso di trattarmi così!” “E si vede, te lo assicuro. Un manrovescio particolarmente schioccante le strappa un altro strillo infuriato. Devo usare tutta la mia concentrazione per resistere e continuare a colpirla, invece di stringere e poi mordere e leccare. Tutta la mia concentrazione per tenerla in bilico e non farle sentire fino a che punto me lo sta facendo diventare duro.”
Questa prima parte è pazzesca: l’autrice ha disegnato una trama che appassiona e il rapporto tra Eden e Crowley si fa infuocato, senza perdere mordente: ho trattenuto il fiato in più occasioni, con lo stomaco chiuso per le emozioni ribollenti dentro di me. Penso che poche autrici sappiano descrivere le scene di sesso come Arianna Di Luna. Ora, si sa che negli ultimi decenni è stato sdoganato tutto e mi è capitato di leggere erotici ben scritti e coinvolgenti, ma come quest’autrice carichi le situazioni per poi farle scoppiare in descrizioni disperate e assolutamente intriganti, è un mistero; forse perché il sesso per me è anche una questione di testa (sarà l'età, ragazze), ma quando leggo brani come quelli descritti in Eden in the dark, pieni di rabbiosa e appassionata disperazione sessuale, densi di un desiderio che diventa fame, bramosia, bisogno dell’altro a un livello intimo e profondo, mi sento assolutamente stregata dalla lettura. 


Ci si può innamorare di una persona senza conoscerla affatto? Sembra proprio di sì: Eden non sa nulla di Crow, della sua vita, del suo passato; non conosce il motivo del dolore che gli legge negli occhi, della sofferenza che non sa nascondere nonostante la maschera di indifferente imperturbabilità, ma nonostante tutto capisce che le emozioni che le si agitano dentro non sono solo dovute all’attrazione e al desiderio. Però sa altrettanto bene che questo sentimento è vietato, non ha speranza e non ha futuro: Crowley stesso l’ha avvertita, l’ha messa in guardia di non innamorarsi di lui, perché se ne andrà e non ritornerà più. 
Nonostante ciò, il sesso è strepitoso: i loro corpi si incendiano al minimo contatto e l’aggressività di Crow trova un perfetto compendio nel bisogno di Eden di scatenare la parte selvaggia che è in lei.
“Ho scoperto che sei bollente, che mi stringi in modo delizioso e che godi se ti parlo mentre ti scopo. E ho scoperto che scoparti è meraviglioso, più di ogni altra cosa io abbia mai fatto. Perché ti piace, e si capisce che ti piace farlo con me. Che è solo con me che vuoi farlo. Vuoi che sia io a farti godere, perché un attimo prima di venire, apri gli occhi e mi guardi.” La sua voce è fatta di cioccolato caldo e denso, continua a sussurrare nel mio orecchio mentre mi riempie, mentre ascolto i nostri corpi sbattere l’uno contro l’altro.”
Non è solo Crowley ad avere un passato ingombrante e doloroso: il segreto di Eden è altrettanto terribile; sono due anime che conoscono il dolore, la rabbia, la vergogna e che si trovano, si incontrano sebbene abbiano entrambe provato a nascondersi al mondo. E traggono forza e gioia dai loro sensuali incontri, pur avendo obiettivi diversi. 
Quando il passato di Crowley torna improvvisamente nella sua vita, vi assicuro che ho provato un dolore fisico al cuore e ho vissuto l’angoscia di Eden, che scopre una realtà amara e straziante; sono rimasta incollata alle pagine del Kindle e ho detestato ogni distrazione che mi ha costretta ad abbandonarlo. Non mi vergogno a dirvi che ho anche pianto, quando Eden si è recata dal dottor Robichaud e che le sue scelte hanno dimostrato ancora una volta che la ragazza è ben più matura dei suoi vent’anni e che la sua forza e la sua determinazione l’hanno sorretta anche quando la vita le ha dato l’ennesimo calcio in faccia. 

Attorno a questi due strepitosi personaggi, si muovono un certo numero di secondari che ho amato molto. Innanzitutto Elise, la mamma di Eden: è riuscita a dare a sua figlia una vita ricca d’amore e la loro complicità gioiosa, l’intesa immediata che corre tra loro, hanno bucato le pagine e mi hanno avvolto in questo senso di protezione amorevole. Poi Jordan: è psicologa e assistente sociale e si occupa di Eden ed Elise; in realtà è più un’amica sincera e si preoccupa per quelle due donne che vivono lontane dal paese e che spesso si trovano in totale difficoltà, un angelo custode che si dimostra corretta nei confronti di Eden, la consiglia e la guida. Phil, così dolce e protettivo, da conquistare il cuore di Elise. E Nola, tenera, affettuosa, bellissima e delicata… 
Ho davvero adorato il doppio pov: in questo libro intenso e per certi versi struggente, vivere le emozioni di entrambi i protagonisti dal loro punto di vista, è stato sicuramente commovente e molto coinvolgente. 

Un libro da leggere assolutamente, che ho divorato, che mi ha fatta innamorare di due splendidi protagonisti e che ancora una volta mi ha convinta del grande talento di quest’autrice!



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