ALBEDO, ZOE BLAC. Review party


TITOLO: ALBEDO
AUTORE: ZOE BLAC
EDITORE: SELF Publishing
SERIE: ANIMA DI CRISTALLO 
VOLUME #3 di 3 (Nigredo, Rubedo, Albedo) 
GENERE: CONTEMPORARY Romance (erotic, angst)
PREZZO E-Book: € 2,99 
(PROMO RELEASE a 0,99€ per le prime ventiquattro ore) 
PREZZO CARTACEO: €14,00
DATA DI RILASCIO 17 settembre 2020

Qualcosa si è rotto dentro Rush, Michelle tenta invano di aggiustarlo, ma il dolore recondito che affiora dall’anima sembra più forte di ogni determinazione a superarlo. Nuovi segreti e oscure menzogne minano il legame tra i due amanti e il destino implacabile, ancora una volta, orienta le sorti in un gioco che finirà per separare le loro vite. La guerra per qualcuno sembra vinta, ma si sa che l’ultima parola non è mai detta. Il tempo e le distanze rafforzano o indeboliscono un amore? Cosa vuol dire ritrovarsi con gli stessi occhi eppure profondamente diversi? Albedo è una storia di paure, di passioni irrequiete e brucianti, che si incidono sulla pelle mettendo a nudo le coscienze. Il finale tanto atteso è arrivato, con l’alba di un nuovo giorno si conclude la trilogia di Anima di Cristallo.
Dopo la fine di Rubedo dovevo necessariamente aspettarmi tanto da Albedo, date le circostanze e le premesse e, se così non fosse stato, ne sarei rimasta davvero molto delusa. Non sapevo che cosa avesse in serbo la Blac per questo volume, ma speravo fosse qualcosa con i botti. Ebbene, posso affermare che non avrei potuto mai immaginare, nemmeno nelle mie fantasie più recondite, tutto il finimondo che avrebbe racchiuso il capitolo conclusivo della trilogia. Sappiate sin da subito che non intendo svelare in alcun modo la trama o le vicende che si verranno a creare in Albedo – voglio che lo assaporiate pagina dopo pagina e che impazziate capitolo dopo capitolo –, ma voglio piuttosto concentrarmi sui nostri Rush e Michelle, una delle poche coppie letterarie che mi ha conquistata e a cui ho lasciato un pezzo del mio cuore. 

Ok, ricapitoliamo: con la fine di Rubedo abbiamo lasciato un Rush completamente spezzato da dolore e sensi di colpa dovuti alla misteriosa morte di suo padre; un Rush caduto nel baratro della depressione e che trova conforto solo nell’alcool. L’unica certezza che noi lettori avevamo era la presenza accanto a lui di Michelle, che con il suo immenso amore avrebbe aiutato l’uomo a venir fuori dal luogo buio in cui sembrava essersi rintanato.
“Le rovine sono un dono, la distruzione è la via per la trasformazione”
In Albedo le cose andranno di male in peggio: ciò che è successo a Rush è come un veleno letale che in silenzio lo intossica; lo vedrete pazzo e feroce, preda di reazioni eccessive, il senno completamente perduto. Sarà molto simile a un demone crudele e furioso come una belva insaziabile. La morte di suo padre è una prova dolorosa che non riesce ad affrontare e provoca in lui una rabbia perpetua che faticherà sempre più a sopprimere. Sarà nefasta per voi, readers, la sensazione di vederlo caduto; io ho faticato molto a riconoscerlo e ad accettare questa sua nuova versione, studiando e comprendendo ogni sua sfaccettatura. 

Tutti – la sua famiglia, i suoi amici e persino Michelle – si aspettano da lui qualcosa che non è pronto, né forse disposto a concedere. La situazione precipiterà di male in peggio, a causa di un evento catastrofico dietro l’altro e Rush non farà altro che assistervi inerme. Il dolore, il passato indelebile e le responsabilità eluse, alle quali credeva di essere scampato, detteranno, ancora una volta, il corso della sua esistenza. Chi sarà Rush in Albedo? Un essere spezzato che non sarete più capaci di riconoscere; perderà tutto, si metterà nei guai, cadrà e non riuscirà più ad alzarsi. Ma la cosa peggiore sapete qual è? Che farà del male, nel peggiore dei modi, alla donna per cui prova dei sentimenti che fatica ad ammettere e accettare: Michelle. Vi faccio una domanda: qual è, readers, il peggior tradimento che possiamo compiere durante la nostra esistenza? Far del male a chi ci ama! Rush provocherà molto male a Michelle, ma quel male indegno finirà per lacerare anche lui, in una doppia violenza. Continuamente combattuto tra la ragione che gli dice di spingerla via per proteggerla dalla sua vita dettata da misteri e demoni, e l’istinto che vuole soltanto fondersi con il suo cuore, Rush apparirà come un cristallo fragile pronto ad andare in frantumi al minimo colpo. 
“Spero che almeno tu possa assolvermi. Sei la cosa migliore che io abbia mai avuto”
“Che cosa stai facendo, Rush?” “Che cosa hai combinato, Zoe?”. Sono domande che mi sono posta più volte durante il corso della lettura e sono certa che le stesse domande ve le porrete anche voi, ma a tutto c’è una spiegazione razionale, così come a tutto quanto ci sarà una reazione emotiva. Dolore e biasimo si mescoleranno alla moltitudine di sensazioni che proverete per lui. Il mio cuore ha sanguinato, i miei occhi hanno pianto molto e il fiato mi è mancato nei polmoni. 

E Michelle come reagirà a tutto questo? Dai precedenti volumi abbiamo preso atto che usciva da una storia dolorosa e complicata, che l’ha segnata e ridotta a brandelli. Si era ripromessa di non permettere mai più a un uomo di cambiarla nel profondo, ma credo sia corretto affermare che sia venuta meno alla promessa fatta a se stessa. Ogni cicatrice che Michelle porta ha il nome di Rush. Dovrà ingoiare litri di collera e fiele; arriverà al punto di voler vederlo sparire, di volerlo tenere lontano, di non voler condividere con lui nemmeno l’aria che respira, spegnendo cuore e testa e rinchiudendosi in un luogo oscuro fatto di silenzio e indifferenza. Ha cercato di consolare Rush, di nutrire la sua anima con l’amore che provava per lui e che cosa ha ottenuto? Violenza e rabbia. Ha consegnato il suo cuore a Rush, convinta che ne avrebbe avuto cura. E lui che cosa ha fatto? Glielo ha maciullato e ridotto in pezzi. 


Che cosa rimane adesso a questa donna? Nient’altro che un vuoto assordante, un’angoscia crescente. Il dolore sarà l’unico sintomo che le ricorderà di essere viva, di essere al mondo. Lo smarrimento e la confusione annidati nel suo animo non le permetteranno di pensare lucidamente, portandola a compiere scelte azzardate che le si ritorceranno contro. In questo preciso punto avrei voluto essere lì con Michelle per urlarle tutta la mia disapprovazione; se da una parte ho capito e giustificato le sue gesta, dall’altra ero consapevole che fosse una morte annunciata. Non avete idea di quante lacrime ci sono da versare in questo volume e di quanto doloroso sia ogni capitolo.
“Non aveva idea di chi fosse l’uomo che aveva di fronte, ma ne percepiva il dolore, la confusione e la smania di violenza. Quando Rush provò a parlarle non ricevette alcuna attenzione. Non era un semplice freddo quello che avvertiva, ma l’oceano di ghiaccio che la separava da quell’uomo”
La loro storia prenderà una piega sporca, bugiarda e senza perdono; verrà duramente messa alla prova. Tutte le catastrofi che si abbatteranno su di loro mineranno parecchio la loro stabilità emotiva e nessuno, protagonisti principali e secondari, verrà risparmiato da questo uragano di dolore e struggimento. Ma chissà che tutto lo straziante dolore che dovranno subire, non sia la strada che li condurrà alla rinascita. Lo confesso: per tutte le lettrici che si sono follemente innamorate della storia di Rush e Michelle, sarà una sensazione tremenda vederla ridotta a brandelli, resa ancor più nefasta dalla possibilità di vederla distrutta per sempre. Vi ho messo la pulce nell’orecchio? Non intendo assolutamente dirvi nulla che riguardi il finale, ma non crediate che sia scontato. La Blac non è stata banale dall’inizio, vi pare che inizi ora? Ho temuto fino all’ultimo, perché sarà solo alla fine che conoscerete in modo definitivo le sorti della loro storia. 
Che cosa spingerà Rush ad allontanare Michelle e a comportarsi in maniera indegna con lei? Che cosa spingerà entrambi a schiantarsi contro un muro? 
Nonostante tutto, però, la loro infuocata passione sarà sempre lì, con la stessa intensità dei libri precedenti; solo un po’ più violenta, spinta e selvaggia di come siamo stati abituati a vederla. Quindi sarete felici di sapere che la penna della Blac era e continuerà a essere pregna di erotismo e desiderio. 

Con “Anima di Cristallo” ho conosciuto per la prima volta questa autrice capace di irretire i sensi e portarti alla deriva, coinvolgendo pienamente i suoi lettori nelle vicende che narra. La forte caratteristica di Zoe è indubbiamente quella di saper creare dei personaggi di carta vividi, reali e tangibili, pienamente coinvolgenti e del tutto fuori di testa. Non ho faticato a trasportare Rush, Michelle e tutti coloro che popolano questa trilogia, dalla carta alla realtà e questo sapete perché? Perchè Zoe ha dato vita propria a questi personaggi credendo fermamente in loro, lasciando che loro stessi tracciassero il proprio percorso, munendosi della mano di Zoe per metterlo su carta. Zoe ha creduto in loro e io ho creduto in lei. E non ne sono affatto pentita! Uno stile di scrittura diretto, esplicito, coinvolgente sin dalle prime pagine, che trasmette emozioni, sensazioni e brividi. Una mente ingegnosa che ha saputo tessere una trama avvincente, impreziosendola di misteri, colpi di scena e tumulti d’animo. Se amate le storie forti e dolorose, se siete in cerca di personaggi capaci di sconvolgervi l’animo, se siete in cerca di fenici che rinascono dalle proprie ceneri, con la trilogia Anima di Cristallo andate sul sicuro. 
Terrore e piacere allo stesso tempo; perdizione e follia allo stato puro. Rimorso, rabbia, sconcerto; estasi, agonia e tremenda commozione: ecco il fardello emotivo che alimenta il gran finale. 
Albedo: una creatura oscura e affascinante, tutta da scoprire.
“Qualsiasi cosa sia rimasta in me, qualsiasi cosa sono: ti appartiene”




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