TITOLO: An Aristocratic New Year
AUTORE: Daria Torresan & Brunilda Begaj
GENERE: Mafia romance
EDITORE: self-publishing
PAGINE: 92
Sono trascorsi dodici anni, ma i signori dell’est Europa sono rimasti gli stessi di sempre: potenti, presuntuosi e sexy. La guerra tra le famiglie si è conclusa con la deposizione delle armi e l’unione delle casate. Ma se gli aristocratici credono che la strada davanti a loro sia ormai spianata e in discesa, si sbagliano. Non hanno fatto i conti con le giovani figlie, dotate entrambe dei geni vincenti delle Norik e di quelli boriosi dei Doko. E buon sangue non mente, perché due ragazze di alto rango e di una bellezza celestiale come loro non passano inosservate.
E se attirassero l’attenzione di un compagno di liceo, magari il bad boy della scuola? O, peggio, quella di una guardia del corpo che invece di chinare il capo ed eseguire gli ordini ha la sfrontatezza di sollevare lo sguardo su una di loro? Rezart e Roel saranno anche due padri il cui senso di protezione sfiora l’assurdo, ma questo che sta per arrivare ha tutta l’aria di essere un Capodanno col botto con o senza le loro intromissioni.
Potrebbe esplodere ben più di qualche fuoco d’artificio.
E se attirassero l’attenzione di un compagno di liceo, magari il bad boy della scuola? O, peggio, quella di una guardia del corpo che invece di chinare il capo ed eseguire gli ordini ha la sfrontatezza di sollevare lo sguardo su una di loro? Rezart e Roel saranno anche due padri il cui senso di protezione sfiora l’assurdo, ma questo che sta per arrivare ha tutta l’aria di essere un Capodanno col botto con o senza le loro intromissioni.
Potrebbe esplodere ben più di qualche fuoco d’artificio.
Care readers, se come me avete amato il romanzo “The Aristocrats”, non potete perdervi questo scorcio natalizio della vita delle Norik e dei Doko a distanza di anni, dove ritroverete i protagonisti del primo romanzo, Rezart e Roel soprattutto, nelle vesti di genitori iperprotettivi, gelosi e affettuosi, alle prese con l’adolescenza delle loro figlie. Se ancora non avete conosciuto queste due famiglie, invece, vi invito a leggere il romanzo che li vede protagonisti.
In realtà non posso e non voglio parlare molto, dato che la novella è composta da 90 pagine circa, ma è doveroso dirvi che questo piccolo stralcio che la Torresan e la Bergaj ci hanno regalato, non è solo un modo per ritrovare i personaggi che abbiamo tanto amato, ma getta anche le basi per quello che, mi auguro, sia un futuro volume su Lajza – figlia di Roel e Keleste – e Manol, personaggio che ben conosciamo, da anni a servizio delle donne Norik. Ebbene sì, la novella gira attorno a Bianca, figlia di Rezart e Klesia, che abbiamo già conosciuto nelle vesti di bambina nel volume precedente e Lajza, ma la verità è che la passione di quest’ultima e di Manol, è ciò che cattura di più di questa novella.
Il loro è un amore all’apparenza impossibile, considerata l’ampia differenza d’età, ma non è per questo che la relazione tra i due stenterà a sbocciare. Preparatevi, quindi, a conoscere l’inizio di una storia tanto passionale e disperata, quanto struggente.
La novella è narrata in prima persona nei pov di tutti i protagonisti ed è divisa tra la vicenda dolce e romantica di Bianca, alle prese con il primo amore, e quella molto più esuberante ed esplosiva di Lajza.
In realtà non posso e non voglio parlare molto, dato che la novella è composta da 90 pagine circa, ma è doveroso dirvi che questo piccolo stralcio che la Torresan e la Bergaj ci hanno regalato, non è solo un modo per ritrovare i personaggi che abbiamo tanto amato, ma getta anche le basi per quello che, mi auguro, sia un futuro volume su Lajza – figlia di Roel e Keleste – e Manol, personaggio che ben conosciamo, da anni a servizio delle donne Norik. Ebbene sì, la novella gira attorno a Bianca, figlia di Rezart e Klesia, che abbiamo già conosciuto nelle vesti di bambina nel volume precedente e Lajza, ma la verità è che la passione di quest’ultima e di Manol, è ciò che cattura di più di questa novella.
Il loro è un amore all’apparenza impossibile, considerata l’ampia differenza d’età, ma non è per questo che la relazione tra i due stenterà a sbocciare. Preparatevi, quindi, a conoscere l’inizio di una storia tanto passionale e disperata, quanto struggente.
La novella è narrata in prima persona nei pov di tutti i protagonisti ed è divisa tra la vicenda dolce e romantica di Bianca, alle prese con il primo amore, e quella molto più esuberante ed esplosiva di Lajza.
Ma ve lo ricordate l’atteggiamento dei Doko e delle Norik, nel romanzo a loro dedicato? Il loro essere fieri, orgogliosi, testardi e combattivi? Ecco: le loro figlie non saranno da meno. Ne vedrete delle belle e non mancheranno certo gli episodi divertimenti.
Leggere questa storia è stato come guardare i protagonisti dalla finestra e scorgere le loro vite, viverli ancora, attraverso lo stile intenso, coinvolgente ed estremamente emozionante che caratterizza queste due autrici, che hanno saputo travolgere i cuori delle loro lettrici anche in queste poche pagine.
Che altro posso dire? Nulla, se non che il finale di questa novella mi ha lasciata con il magone, le guance bagnate di lacrime e la speranza nel cuore di poter vedere, il più presto possibile, il volume su Lajza e Manol nel mio kindle.
Vi invito a leggere questo piccolo capolavoro pieno di gioie e dolori, la cui unica pecca è che sia durato troppo poco. Daria, Brunilda: vi prego, non fateci attendere molto!
Leggere questa storia è stato come guardare i protagonisti dalla finestra e scorgere le loro vite, viverli ancora, attraverso lo stile intenso, coinvolgente ed estremamente emozionante che caratterizza queste due autrici, che hanno saputo travolgere i cuori delle loro lettrici anche in queste poche pagine.
Che altro posso dire? Nulla, se non che il finale di questa novella mi ha lasciata con il magone, le guance bagnate di lacrime e la speranza nel cuore di poter vedere, il più presto possibile, il volume su Lajza e Manol nel mio kindle.
Vi invito a leggere questo piccolo capolavoro pieno di gioie e dolori, la cui unica pecca è che sia durato troppo poco. Daria, Brunilda: vi prego, non fateci attendere molto!


























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