CONDANNATI, JANE HARVEY BERRICK. Review Tour




Titolo: Condannati
Autore: Jane Harvey-Berrick 
Editore: Hope edizioni
Genere: Contemporary Romance; autoconclusivo
Traduzione: Eleonora Motta
Progetto Grafico: Franlu
Data di uscita: 20 gennaio 2020

Dopo otto anni di prigione, il ventiquattrenne Jordan Kane è l’uomo che tutti odiano.
Costretto a tornare nella sua città natale, durante la libertà vigilata, Jordan scopre che lì niente è cambiato da quando è stato rinchiuso in riformatorio. È un reietto, evitato da tutti, anche dai suoi stessi genitori. Ma la loro avversione non si avvicina nemmeno lontanamente al disprezzo che prova ogni volta che si guarda allo specchio.
Arrangiandosi con alcuni lavoretti per la chiesa locale, Jordan attende il momento opportuno per andarsene da quella arretrata città. Ma la distanza sarà in grado di cancellare i ricordi che lo perseguitano? Intrappolato nella prigione della mente, si domanda se lo strazio di vivere si placherà mai.

Torrey Delaney è nuova in città, è tornata per stare con sua madre, e non si comporta come gli abitanti si aspetterebbero dalla figlia di un pastore. La sua reputazione di ragazza facile è sulla bocca di tutti. Se poi a questo si aggiunge la sua nuova amicizia con il duro ex detenuto, ora uomo tuttofare, sua madre è tutt’altro che felice della brutta strada intrapresa dalla figlia. 
L’amicizia tra i ragazzi diviene via via più profonda, ma due persone segnate dalla vita possono essere in grado di portare la loro relazione a un livello superiore? Torrey riuscirà a convivere con i demoni di Jordan, e Jordan sarà in grado di abbattere le difese di Torrey? Con la disapprovazione di una piccola città che grava pesantemente su di loro, troveranno il loro posto nel mondo? Avranno la forza di lottare contro le avversità o il loro mondo verrà brutalmente fatto a pezzi?

L’amore è una condanna a vita?

Oggi il blog partecipa al review tour di "Condannati", ultimo capolavoro della talentuosa Jane Harvey Berrick, che ancora una volta mi ha sorpreso.

Non potevo avere neppure un fottuto bicchiere d’acqua in quella città.
Jordan Kane è un ex detenuto, uscito da poco di prigione; è in libertà vigilata nella cittadina dove è nato e cresciuto, dove un tempo trascorreva felice le sue giornate, ma che ora invece è un semplice inferno.
È finalmente libero da quegli spazi ristretti, dalle regole ferree del carcere, ma non libero nell'animo. 
Tutti i cittadini lo evitano, lo giudicano, e non fanno altro che "sputargli addosso" tutto il loro odio per ciò che ha commesso. 
L'unica persona che gli tende una mano, perché nauseata da quei comportamenti, è Torrey Delaney, figlia di un pastore donna, che si trova nella cittadina per prendere un po' di distanza dal suo passato.


Torrey è una ragazza schietta, diretta, che se ne frega altamente dei pregiudizi delle persone, e che vive secondo le sue regole. È sulla bocca di tutti proprio per i suoi comportamenti sfrontati, ma ciò che non tollera è il modo in cui Jordan è trattato, o meglio condannato, da tutti. 
Il loro incontro sarà una piccola svolta per il giovane Jordan: lui che ormai si è abituato a sentirsi un reietto trova in Delaney una possibilità di "vita normale", nonostante lui stesso si punisca ogni giorno. 
Quella ragazza così fresca lo mette più di una volta in imbarazzo, cogliendolo di sorpresa, ma non riesce ancora a confidarle la verità di quanto accaduto in passato; è sicuro che, una volta saputo, Delaney lo allontanerà come tutti. 

Sarà un incontro di anime il loro, un incontro che in un modo o nell'altro metterà sottosopra la loro vita: Delenay spronerà lentamente Jordan ad alzare la testa e andare avanti, a uscire da quel buio che lo assale nella sua mente, a sfilarsi quelle catene immaginarie che lo tengono ancora prigioniero.
La solitudine mi colpì pesantemente. In prigione, mi ero chiuso in me stesso. Qui fuori, non sapevo più quali fossero i miei confini. Era un gioco della vita di cui non conoscevo le regole e non riuscivo a decifrarle. E stavo perdendo. Alla grande.
Leggere questa storia è stato un tormento: dolore, rabbia, tristezza mi hanno tenuto compagnia per tutta la lettura, non ho avuto un attimo di tregua da quei sentimenti così profondi.
Ho iniziato il libro non consapevole di quello che avrei letto, non immaginavo minimamente quanto odio e cattiveria erano nascosti in quelle pagine. 
A inizio lettura, Delaney mi ha un po' deluso, ma andando avanti ho scoperto in lei una vera guerriera; quello che fa per Jordan è qualcosa che va oltre l'amore, è schierarsi dalla parte dei più deboli, è difendere e combattere contro tutto e tutti senza fermarsi mai, e, nonostante sua madre sia un pastore, impartirà anche a lei una bella lezione di vita.
«Lui ce la sta mettendo tutta, ma nessuno gli concede una possibilità» osservai a bassa voce. «Persino i suoi genitori si comportano come se lo odiassero.»
Per Jordan invece non è facile andare avanti, nonostante questa splendida ragazza che lo aiuta; continua a pensare di non meritare di vivere, di non meritare affetto e aspetta con ansia il giorno in cui potrà abbandonare quel posto.
Dopo tutti quegli anni trascorsi in prigione, non è facile per lui prendere decisioni, e non fa altro che chinare la testa davanti a tutti gli insulti che riceve, anche dalla sua stessa madre. Quest'ultima è un personaggio che ho odiato dalla sua prima comparsa all'ultima; è una donna che non è riuscita ad andare oltre il dolore, e che per ben otto lunghi anni non è mai andata a trovare il figlio in prigione. Suo figlio! Sangue del suo sangue. 
Quando ho scoperto cosa avesse fatto Jordan per essere condannato, mi sono schierata immediatamente dalla sua parte; non posso dirvi il perché, poiché vi svelerei il tutto, ma ho capito quanto un pregiudizio possa condannare la vita altrui, nonostante si sia già pagato quel "debito" con la giustizia.


I temi affrontati in questo libro non sono temi semplici, ma l'autrice li espone in modo veritiero e diretto, con una tristezza unica. 
Ho percepito nel mio cuore la pena di Jordan, ho pianto per quel ragazzo impacciato e triste, e ho sperato con tutta me stessa nella sua rinascita; vederlo alle prese con una quotidianità che non gli appartiene più, è stato come assistere un cucciolo che inizia a camminare da solo.
«Non sei solo ora» affermò. E lo sentii. Lo percepii nelle sue parole, nella sua voce e nel suo corpo. Chiusi gli occhi. Non ero più solo.
Jane mi ha sconquassato il cuore, mi ha spinto a pormi delle domande a cui ho dovuto rispondere con il cuore e non con la testa, e ancora una volta si conferma una delle mie autrici preferite, ci fa conoscere due personaggi completamente diversi ma uniti dai pregiudizi. Tutti i personaggi sono stati descritti meravigliosamente senza tralasciare nulla, anche nelle scene erotiche non c'è nulla di finto, è tutto reale.

Condannati è un libro intenso, a tratti angosciante, ma reso un po' più leggero dalla spensieratezza della protagonista; è un libro che non si ferma alle apparenze, un libro vero. 
Non dimenticherò mai questi personaggi, sono incisi nel mio cuore. 

Siete pronte ad assistere al cambiamento di Jordan? Siete pronte a vivere insieme a lui quella condanna? Ma più di tutto, siete pronte ad abbattere insieme a Delaney le sbarre del pregiudizio? 
Una storia che appassiona e fa riflettere, una storia che difficilmente scorderete. 
Buona lettura


PRODOTTO FORNITO DALLA CASA EDITRICE

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