IL CAMMINO DEL SAPIENTE, Federica Soprani. Recensione in Anteprima.



Titolo: Il cammino del sapiente
Serie: Cronache di Daederian #1
Autrice: Federica Soprani
Genere: fantasy
Lunghezza: 320 pagine
Prezzo ebook: € 5,99 – in promozione a € 4,99 fino a fine dicembre
Prezzo cartaceo: € 15,00 – disponibile nelle librerie

Briden Lanser vive già da sette anni alla Torre dei Sapienti. Il Cammino che ha intrapreso lo soddisfa e lì, nel bel mezzo delle montagne, ha tutto ciò di cui ha bisogno: amici, affetti, lavoro. Il passato che ha cercato di lasciarsi alle spalle torna prepotentemente a reclamarlo quando i suoi genitori lo costringono a tornare a Roccabruna. Lo attende un incarico diplomatico di estrema delicatezza: Re Uther, sovrano di Daederian, ha ripudiato la sorella di Briden, Miriana, e ha cacciato Blane, il suo gemello, afflitto ora da un male tanto oscuro quanto privo di soluzioni.

Nella corte splendida e corrotta di Llyle, Briden scoprirà che il Cammino che la sorte gli ha destinato nasconde più insidie del previsto, e che portarlo a termine e diventare un Sapiente significa abbracciare quelle pulsioni che ha a lungo soffocato, rischiando di smarrire prima di tutto se stesso.

Ma mentre lui si dibatte tra i suoi desideri e le sue paure, nubi di tempesta si affacciano sull'orizzonte di Daederian. 

Non solo Briden il Sapiente, ma anche Uther e Maddox il Bastardo, uniti da sempre da un legame apparentemente indissolubile, dovranno presto fare i conti con un nemico ben più grande e terribile delle loro passioni.


Briden Lanser di Roccabruna è un giovane nobile votato a una vita di comunità, studio, sobrietà. Con i suoi “Fratelli” di cammino vive sereno, isolato dal mondo e lontano da una famiglia dove non si è mai sentito accettato e considerato: nella Torre ha iniziato il suo percorso di sapienza da sette anni, e vi ha trovato la giusta dimensione per il suo carattere riservato, benché intelligente e curioso.
A interrompere la routine, però, un giorno arriva un messaggero inviato dalla sua famiglia: la sua presenza è richiesta con urgenza di nuovo a casa. La sorella maggiore, Miriana, dopo essere andata in sposa al Re Uther, è stata da lui ripudiata e cacciata con grande scandalo, mentre è incinta di un bimbo che il Re non riconosce come proprio; il gemello di Briden, Blane, che all’inizio era stato accolto a corte anche lui, con grande successo e cordialità, è ritornato anch’egli con Miriana a Roccabruna. Ma, al contrario di quest’ultima, le sue condizioni di salute appaiono compromesse, e nulla sembra rimanere della proverbiale vitalità e bellezza, consunte da un male ignoto e inarrestabile.
Briden esita, quindi il senso del dovere e la preoccupazione per il fratello hanno la meglio e si avvia a tornare in una dimora dove avrebbe preferito non mettere più piede, sapendo che lo attendono soltanto guai.
Il padre, che non ha perso negli anni i toni bruschi e il comportamento arcigno, gli affida una missione impossibile: presentarsi alla Fortezza, alla corte del Re Uther, ed entrare nelle sue grazie, cercando, se non il perdono della fedifraga, almeno di recuperare la secolare alleanza tra le due casate.
Il giovane Sapiente non se la sente di sottrarsi al tentativo; lo spinge più che altro la curiosità di sapere cosa sia davvero accaduto tra i suoi fratelli e il Re. I due hanno davvero tradito la fiducia di Uther, oppure il re è un “mostro” che li ha puniti e cacciati senza motivo?
Farsi ricevere dal Re non sarà semplice, e le fattezze di Briden, che ricordano a chiunque il gemello ostracizzato, non gli concedono di muoversi in incognito; l’incontro tarderà, procrastinato prima e infine facilitato dall’intermediazione di un figuro singolare, Maddox detto il bastardo, fratellastro di Uther e suo inseparabile sodale.
L’ingresso di Briden a corte e la sua presentazione al Re saranno un banco di prova per il ragazzo. Molti gli intrighi, le cose che non riesce a comprendere, molti i fili di interesse che si aggrovigliano intorno alla sua figura. Briden troverà risposta alle sue domande, ma altre e più devastanti gli si pareranno davanti. Riuscirà tuttavia a mantenere fede a se stesso, ad accrescere la sua conoscenza e a conquistare la fiducia del sovrano, e non solo.

Il Re godette per un momento del conflitto tutto interiore che si combatteva nell’animo del Sapiente. Alla fine, Briden chinò il capo e borbottò un assenso. Uther gli diede licenza di ritirarsi, ma si accertò che fosse scortato da una guardia fino alle sue stanze. Mentre ne udiva i passi allontanarsi lungo il corridoio, il suo sguardo tornò al cielo terso, sgombro di nubi. La pioggia sembrava recalcitrante a piegarsi alla sua volontà quanto quel giovane testardo e irrispettoso. Un lento sorriso gli incurvò le labbra piene. Poco male. Non gli erano mai piaciute le sfide troppo facili.
Questo romanzo è il primo volume di una trilogia, e getta le basi per affezionarci a dei personaggi molto ben descritti e dettagliati; sentiremo di conoscerli fin dentro l’anima, nel loro lati positivi come in quelli oscuri. Le vicende, tuttavia, sono appena all’inizio del loro dipanarsi, e il libro si chiude con un colpo di scena che prelude agli avvenimenti del prossimo romanzo. Quindi occorre avvisare il lettore che dovremo attendere il prosieguo della storia per sciogliere molti degli interrogativi che ci attanagliano.
Non voglio svelare di più sulla trama, né sui rapporti, a volte spontanei e sinceri, altre volte torbidi, che intercorrono tra i personaggi principali: il giovane Briden, il re e il suo fratellastro. Mi piace pensare che il titolo del libro ci faccia intendere che Briden ha un percorso personale da compiere prima di definirsi Sapiente a pieno titolo: tutto quello che gli accade e gli accadrà gli sarà dunque di aiuto per completare la sua formazione e soprattutto portare alla luce quella parte del suo cuore e delle sue emozioni con le quali non è ancora entrato in contatto.
Per il momento, gli elementi fantasy del romanzo si limitano a pochi accenni; prevale infatti la vena razionalista, scientifica, quasi sia la visuale di Briden a predominare, con il suo amore per la conoscenza e per gli studi. Molto rappresentata, invece, è la parte fisica e passionale delle pulsioni. Abbiamo molte scene di sesso anche esplicito, ma mai volgare né gratuito, che ci faranno entrare in connessione immediata con gli impulsi, i sentimenti e le debolezze dei nostri protagonisti.

Spire d’argento si sollevarono a catturare le membra d’oro, avvinghiandosi ad esse con impeto feroce, imprigionandole in un nodo di rabbiosa voluttà. I segni tatuati sulle braccia e sulle gambe di Maddox parvero prendere vita, tramutarsi in spire nere e turchese che strisciavano fuori dalla pelle. Le lenzuola erano un groviglio informe, il letto un campo devastato dalla battaglia che si stava combattendo su di esso, ma nessuno dei due contendenti sembrava intenzionato a cedere, a invocare una resa onorevole.
Le donne escono un po’ mortificate da questo primo volume: avremo una fugace visione della regina ripudiata Miriana, sprezzante e reticente, ma ne intuiamo chiaramente l’animo colmo di astio. Nei capitoli finali faremo poi la conoscenza con la principessa Madelyn, spigliata e anticonvenzionale. Sono pronta a scommettere che entrambe non mancheranno di dare il loro contributo agli eventi, nel proseguire della trilogia.
Lo stile dell’autrice è quanto di più raffinato ed elegante possiamo immaginare; la Soprani padroneggia il linguaggio con abilità assoluta, e il godimento che ho tratto dalla storia è stato pari a quello che mi ha dato questa scrittura fluida, ricca, colta. Forse non si tratta di un registro particolarmente accessibile o immediato, ma di certo regala al lettore emozioni impagabili, e un senso di preziosità e di accuratezza per ogni singola parola scelta dall’autrice.
Ho divorato il libro in due giorni, travolta da un ritmo veloce e da una tecnica narrativa che “salta” abilmente al momento giusto, creando aspettativa ed eliminando ripetizioni e cali di tensione. Mi trattiene dal dare un giudizio di piena soddisfazione il fatto che il libro termina, a mio sentire, troppo in sospeso, e mi ha lasciato con un po’ di amaro in bocca per il taglio eccessivamente netto dato al finale. Non so se si tratti di scelta dell’autrice o dell’editore, in ogni caso invito caldamente entrambi a pubblicare il prima possibile il secondo e il terzo volume, che sono certa non mancheranno di regalarci ancora tante sorprese ed emozioni.

Non poteva parlare di gelosia. Era troppo sicuro del suo ascendente su Briden, e se anche così non fosse stato, lo era ancora di più dei sentimenti di Maddox, della sua inscalfibile lealtà. E tuttavia, di quando in quando, come in quel preciso istante, all’idea di loro due soli, lontani dai suoi occhi, lo sfiorava un turbamento che era più invidia che sospetto, invidia per quella libertà che potevano condividere e che a lui sarebbe stata preclusa per sempre.






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