CINNAMON GIRL, Vera Demes. Recensione.



Titolo: Cinnamon Girl
Autore: Vera Demes
Genere: Contemporaneo
Editore: self-publishing
Pagine: 547
Data di uscita: maggio 2019




"Cinnamon girl. La ragazza dai capelli color cannella. Mai soprannome sarebbe stato più azzeccato di quello. Perché lei sembrava davvero un quadro autunnale. E lui adorava l’autunno".

Capelli rossi, occhi azzurri, un approccio anticonformista e un vero talento artistico: Giuditta Benci ha vent’anni quando parte da Firenze per frequentare uno stage in arti visive alla School of Art di Yale. Non le importa di ciò che si è lasciata alle spalle, non ha nulla da perdere, non ha rimpianti ed è convinta di non aver bisogno di nessuno. Però Giuditta non ha fatto i conti con lui, Liam Blaine, giovane laureando in Legge, studente modello, atleta di successo e rampollo di una famiglia ingombrante. Un tipo molto, troppo ostinato.
Cinnamon Girl e Ragazzo Perfetto.
Dopo una diffidenza iniziale tra i due è attrazione incontrollata. E come potrebbe essere altrimenti? Lei è creativa, passionale, imprevedibile e refrattaria ai legami. Lui è equilibrato e affidabile ma ha proprio voglia di lasciarsi andare e Giuditta, bellissima Cinnamon girl, è esattamente la ragazza che fa per lui.
Nell'avvicendarsi dei mesi, in uno scenario fiabesco, tra la tranquilla routine del campus e dolci fughe negli incantevoli paesaggi del New England, Liam e Giuditta vivono una storia intensa, capace di scuotere nel profondo le loro certezze e di rivelare le reciproche paure.
Ma un giorno tutto cambia.
Liam sa che Giuditta è la ragazza dei suoi sogni, la sua Cinnamon girl, imprevedibile come un temporale estivo e dolce come gli autunni struggenti della sua infanzia. Lui non può fare a meno di lei, proprio come la cannella sulla torta di mele.
Ci sono sapori che sanno rievocare un sentimento, una magia, un istante speciale.
Liam e Giuditta conoscono bene quale sia il loro sapore. E non dovranno far altro che ritrovarlo. Per riallacciare il filo che li unisce.


"Vivi fino all'ultimo respiro ma soprattutto amami."

Qualche giorno fa, nella chat del blog è nata una discussione sulle persone con i capelli rossi; sì, perché io e un'altra collaboratrice del blog amiamo particolarmente le chiome fulve… quello che non ho detto loro è che stavo leggendo un libro scelto proprio perché il titolo fa riferimento a una ragazza con i capelli del colore della cannella e quando l'ho visto non ho resistito. L'ho preso, a scatola chiusa dal momento che non conoscevo l'autrice. Ed è stato amore a prima vista! La storia di Liam Blaine e di Giuditta Benci mi ha conquistato fin dalle prime pagine, per la scrittura poetica ed elegante di Vera Demes, che si va ad aggiungere alle molte brave autrici italiane che ho avuto il piacere di leggere e recensire negli ultimi tempi. Se vi piacciono i romanzi sofferti, dove i personaggi sono spettacolari e la storia si snoda senza esitazione in volute ascendenti e cadute strappacuore, non potete perdervi Cinnamon girl!

Cosa potrebbe avere in comune un ragazzo americano ricco e bellissimo, primogenito di una delle famiglie più influenti della politica statunitense, destinato a diventare un brillante avvocato e futuro membro dell'entourage del presidente degli Stati Uniti, ligio al dovere imposto dalla famiglia, con una giovane donna italiana, a Yale grazie a una borsa di studio, una spiantata artista della street art, bella, ma malinconica e molto riservata? Di primo acchito, nulla; però, quando Liam, un dongiovanni affascinante e divertente, vede Giuditta per la prima volta e l'approccia con sfrontatezza, subito cade vittima della malia della giovane e quello che era cominciato come un gioco ben presto si trasforma in un sentimento sempre più profondo.
"Ti ha portata il vento.
E il vento non parla.
Tu non parli ma io so leggerti dentro.
E domani voglio portarti in un posto in cui c'è sempre vento.
Non dirmi di no, Giuditta.
Non dirmelo neppure se hai paura.
A domani. Alle otto.
Liam"
Giuditta tuttavia ha un passato doloroso alle spalle, è diffidente per natura e in particolare verso gli uomini ha un atteggiamento distaccato e disilluso. Frequenta saltuariamente qualche ragazzo, ma non vuole legami, perché la vita le ha insegnato che tutto è transitorio, soprattutto l'amore. Ha un talento che è il suo rifugio, il disegno: con i gessetti colorati dà vita a un mondo fantastico, disegnato tra le crepe dei muri e dei pavimenti e in esso si estrania quando la realtà diventa difficile da sopportare. Ora è assediata da Liam, che non demorde, vuole una possibilità con lei, vuole conoscere quella ragazza così affascinante, così bella e così misteriosa. Le scrive biglietti che sono vera poesia, perché nonostante Liam studi per diventare un avvocato, il suo sogno è quello di essere un giornalista; con le parole crea magie, lo capisce Giuditta e lo capiscono tutte quelle persone nel campus che leggono i suoi dissacranti articoli di politica interna, pubblicati sul giornale dell'università sotto pseudonimo, per non andare in contrasto con il freddo e intransigente padre, il senatore repubblicano Blaine, che da sempre con autorità e determinazione dirige la vita della sua famiglia, calpestandone sensibilità e aspirazioni.
Ecco una figura che ho detestato fin da subito: il senatore, che ha un ruolo antagonista, che crea problemi ed è causa di dolore per Liam.
La dolcezza, l'irriverenza e la determinazione di Liam hanno la meglio e Giuditta scopre nel giovane, che aveva inizialmente considerato arrogante e viziato, un uomo sensibile, profondo, intelligente. Un uomo innamorato, che le apre le porte di un sesso spettacolare e dell'amore che dopo tanta paura e incertezza sente di poter contraccambiare; un uomo che le permette di scoprire posti meravigliosi, dove la natura selvaggia dell'autunno americano si mescola alla riscoperta gioia di vivere della giovane e alla sua fiducia ritrovata. Lo stesso Liam scopre che forse il suo sogno, grazie al sostegno di questa ragazza talentuosa, potrebbe trasformarsi in realtà; sente di poter finalmente contrastare il padre, di poter lottare per la prima volta in vita sua per qualcosa scelto e deciso da lui, per un progetto di vita che contempli le pagine di un grande giornale e una giovane donna dai capelli del colore della cannella. Ah, che belle pagine ho letto! La scrittura di Vera Demes mi ha conquistato, il personaggio maschile è così attraente e dolce che non si può non innamorarsi di lui. E la ritrosia di Giuditta lascia il posto alla gioia, all'espressione più pura dell'amore: è una trasformazione dovuta all’affetto, al sostegno e alla vicinanza di Liam ed è bellissimo assistervi. 
"Liam l'attirò a sé e le sfiorò la bocca con la propria in un bacio lieve e dolcissimo. "E non solo uno". Giuditta rise lasciando che lui le prendesse il viso tra le mani. I loro occhi trafitti dalla stessa luce, i loro respiri fusi in uno solo. E baci, decine di baci, baci lunghi e brevi, sulle labbra, sul collo, sul naso, sulla fronte, sui capelli. Baci. Baci d'istinto e di ragione. Baci scomposti, baci piatti, baci ruvidi, baci soffici, baci sospesi. Tanti, tantissimi baci."

Ma un drammatico episodio ribalta le carte in tavola e, a seguire, l'intervento del borioso e odioso senatore e della madre anaffettiva ed egoista di Giuditta allontana i due giovani. Il destino li fa incontrare nuovamente a distanza di parecchi mesi, ma la situazione è cambiata, loro sono cambiati, le incomprensioni sono tante e non sembrano esserci possibilità per un ritorno insieme. Insomma, in questo romanzo la delicatezza e la sensualità si mischiano all'angoscia e al tormento. La parte descrittiva è molto curata, e lascia sorpresi per la bellezza e la dolcezza con cui vengono narrati i luoghi: se amate le atmosfere romantiche e selvagge della East Cost, resterete incantati davanti alle descrizioni della natura e vi sembrerà di avere davanti agli occhi lo spettacolo dell'oceano impetuoso e delle foreste multicolore. E se all'inizio il Kindle mi dava nove ore di lettura, tempo che mi ha un po' spaventata, non sapendo cosa avrei trovato, le pagine sono scivolate via l'una sull'altra a creare un romanzo di grande attrattiva, che incolla il lettore alle pagine e lo ammalia grazie all'intreccio sapientemente costruito. Ho amato Liam e Giuditta, ho penato per le loro vicissitudini, ho tifato per loro, ho gioito e pianto, e infine ho scoperto un'altra grande autrice, alla quale dedicherò sicuramente il mio tempo in futuro.



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