COME SE TU FOSSI MIO, LUCY SCORE. Recensione


TITOLO: Come se tu fossi mio
AUTORE: Lucy Score
EDITORE: Newton Compton Editori
GENERE: Contemporary romance
PAGINE: 480
DATA DI USCITA: 11 settembre 2019
PREZZO: € 4,99 e-book

Luke Garrison è un eroe cittadino, è membro della Guardia Nazionale ed è pronto a tornare in servizio in caso di necessità. Nonostante sia molto affascinante, preferisce condurre una vita solitaria e l'ultima cosa di cui ha bisogno è una relazione sentimentale. E così quando Harper entra nella sua vita come un fuoco d'artificio, le propone di diventare la sua fidanzata fasulla, per evitare pressioni della sua famiglia affinché metta finalmente la testa a posto.
Ma allora perché baciare Harper provoca in Luke sentimenti tanto contrastanti?


Ciao ragazze, eccomi di ritorno dalle ferie a parlarvi di questo libro, che avevo "puntato" per la trama, ma che non mi ha soddisfatto del tutto.
Harper era sdraiata a terra con la schiena sulla ghiaia. Sentiva un lato del viso che bruciava, ma l’uomo che incombeva su di lei calamitò la sua attenzione. I capelli corti e scuri e un’ombra di barba incolta incorniciavano gli occhi color nocciola più profondi che avesse mai visto. E dietro quella testa intravedeva un tramonto spettacolare. Un’immagine meravigliosa. «Wow», sussurrò lei. «Sono morta?». L’uomo sorrise e lei vide una fossetta comparirgli vicino alla bocca. Santa figaggine. Era sicuramente morta.
L'inizio del libro è stato quasi surreale, la protagonista Harper scopre il suo fidanzato a letto con un'altra donna, così scappa con la macchina, senza borsa, senza telefono, senza portafogli e approda in un parcheggio di una piccola cittadina, perché ha sbagliato strada. E arrivata lì cosa succede? Succede che assiste a una scena dove un uomo grosso il triplo di lei sta malmenando la sua fidanzata, e indovinate cosa fa Harper? Si butta a capofitto sull'uomo, rimediando però solo un occhio nero... 
Sarà proprio in quel frangente che conoscerà Luke, un cittadino di Benevolence, che fa parte della guardia nazionale, amato da tutti. 
L'incontro tra i due è a dir poco "esilarante": da un lato abbiamo Harper, un piccolo uragano di positività, di ottimismo, dall'altro Luke, un uomo riservato e scontroso.
Era strano pensare che adesso avrebbe condiviso il weekend con una persona, almeno temporaneamente. Era arrivato a dare grande valore alla propria solitudine, ma c’era qualcosa d'interessante nello svegliarsi al mattino e trovarsi insieme a lei.
Da subito però l'attrazione che c'è tra i due si fa sentire prepotentemente, e Luke non può e non vuole lasciarsi andare a una relazione, anche perché a breve dovrà ripartire, ma pressato dalla sua famiglia propone a Harper un piccolo patto: far finta di essere la sua fidanzata in cambio di ospitalità, finché non si sarà sistemata definitivamente. Il tutto però deve restare cosi com'è, cioè semplice e pura finzione; Harper però con la sua dolcezza, e i suoi "casini", ribalterà il mondo di Luke ed entrerà nella sua vita quasi in modo indelebile. 


Entrambi sono stati feriti in passato, in modi completamente diversi, ma comunque così importanti da segnare in qualche modo il loro futuro: Harper ha contato sempre e solo su se stessa, orfana sin dall'età di sei anni è passata da una famiglia all'altra; Luke invece si sente responsabile per una perdita, ma ha accanto una famiglia ben solida. 
Due mondi e due esistenze completamente opposte, che in qualche modo riescono però ad amalgamarsi bene, tra alti e bassi.
Due palpiti che scandivano il tempo all’unisono con un ritmo continuo.
I sentimenti che ho provato per questi protagonisti sono stati contrastanti, soprattutto per Harper; da una parte soffrivo con lei per tutte le sue perdite e il perenne stato di abbandono, dall'altro la sua esuberanza e la sua positività a volta mi sembravano eccessive. 
Di certo è una ragazza che non si è mai arresa, che nonostante tutto è sempre andata avanti e questo le fa onore, ma a volte la sua "insistenza" e voglia di amore l'ho trovata esagerata. 
Detto questo, però, ho molto apprezzato i temi affrontati, il dolore, lo strazio, la lontananza e i "demoni" che i militari affrontano, sia in missione, sia al loro ritorno, così come gli abusi sui minori e il sistema di affidamento americano. 

Alla fine devo dire che, dopo un inizio un po' così, sono riuscita a entrare nella storia e, come per gli abitanti di Benevolence, volevo "ficcare" il naso nelle vite di Harper e Luke, e mi sono trovata a fare il tifo per loro. 
L'autrice è stata molto brava a farmi percepire il calore e l'invadenza degli abitanti di Benevolence (ho un debole per le piccole cittadine americane), così come per i personaggi secondari, ben inseriti e collocati in modo giusto. 
Il libro è scritto in terza persona, ma a parte qualche capitolo scorre bene; alla fine mi son dovuta ricredere, tra una risata per le bravate di Harper e la chimica esplosiva tra i due, devo dire che è stata una bella storia d'amore, una piccola avventura che vale la pena di fare. 
Buona lettura!
«Ormai mi conosci, no? C’è qualcosa nella mia intera esistenza che è mai stato a lungo termine? La vita è troppo breve per non aggrapparsi ai bei momenti finché durano». «Sei una donna fantastica, Harper Wilde».


PRODOTTO FORNITO DALLA CASA EDITRICE

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