ENGLISHMAN, VERONICA DEANIKE. Recensione in anteprima



TITOLO: English Man
AUTORE: Veronica Deanike
GENERE: romance suspence
EDITORE: self publishing
PREZZO: € 2,99 ebook
DATA DI USCITA: 15 giugno 2019

Alexander FitzMaurice III, Lord della camera dei Pari, discendente ed erede unico di una tra le più antiche e nobili casate d’Inghilterra. Il viso sfregiato, che offende la bellezza algida e austera, gli ricorda, ogni giorno, il suo fallimento. “Non sono riuscito a salvarle.” Il tormento dell’anima lo avvolge come una coperta scura e regala, a chi lo guarda, la sinistra consapevolezza della sua pericolosità. 
“Sono pronto a tutto. Quella bambina è come una figlia per me.Piccola peste... Ha trovato la chiave del mio cuore, ammesso che io ne abbia uno.” 
Una donna irrompe nella sua vita. Messicana di nascita, americana del Bronx nel temperamento. I suoi modi irruenti, la lingua tagliente e la brutta abitudine di essere fin troppo sincera, lo irritano profondamente, ma ha bisogno di lei. Deve tenere duro e tollerarla fino a quando tutto non sarà finito. E poi, forse, prima di restituirla alla sua vecchia vita, si concederà la soddisfazione di dimostrarle che non è l’uomo che lei lo accusa di essere. Un uomo di ghiaccio. Oh sì, quella sarebbe stata la parte più divertente.
L’incipit di questo nuovo romanzo di Veronica Deanike racconta l’antefatto, in un’atmosfera noir, di quello che succederà successivamente e ci proietta in una situazione che intendiamo essere pericolosa e misteriosa.
Lord Alexander FitzMaurice vive a Londra, in una residenza bellissima, ma lugubre, con la madre che da qualche tempo non sta bene e la governante di origini messicane, Isabelle.
L’arrivo improvviso della nipotina dei FitzMaurice richiede l’intervento di una persona in grado di seguire una bambina di cinque anni, con una situazione particolare alle spalle; viene quindi fatta arrivare Jennifer, sorella di Isabelle e laureata in psicologia dell’età evolutiva. E qui comincia il bello…
Jennifer è una splendida venticinquenne, ribelle, scarmigliata, intollerante alla ricchezza e all’ostentazione; con queste premesse, appare ovvio che l’incontro tra i due provoca scintille: due caratteri forti e indomabili a confronto, ma chi avrà la peggio?
“In quel momento, guardandola dall’alto, si accorse del liquido che aumentava le trasparenze dei suoi indumenti. Due punte irte, sfacciate, scure come il peccato, si affacciavano dal cotone sciatto che indossava come un manto regale. Era un uomo e i suoi istinti erano bassi come non avrebbe mai ammesso. Il rigido controllo e la buona educazione, ancora una volta, lo salvarono.”
Sì, perché Alexander è una persona particolarmente austera: l’educazione e la disciplina ne hanno fatto un uomo rigido, controllato e inflessibile. Per contro Jennifer è insofferente alle regole dell’etichetta, spontanea e coraggiosa nello sfidare, più o meno apertamente, il suo datore di lavoro; ne risultano battute esilaranti e vi assicuro che ho molto amato questi momenti di confronto tra di loro, in cui la tensione sale e si studiano come due avversari. Oh, come gliele canta Jennifer! Non si lascia certo intimidire dall’aura di autorevolezza del signore del castello… Mi è subito piaciuta questa giovane esuberante e sincera! E quando il dialogo prende una piega decisamente sexy, credetemi che la temperatura si alza di parecchi gradi! È uno spasso assistere ai loro dialoghi, Veronica Deanike ancora una volta ha saputo crearne di accattivanti, e imbarazzanti, e sensuali. Poi Alexander le presenta la madre; e se Jennifer aveva pensato che l’uomo fosse rigido, deve subito ricredersi: di primo acchito la donna, allettata, è una megera, che comunque il figlio riesce a gestire, sebbene mi abbia fatto tenerezza il modo in cui reagisce alla sfuriata dell’anziana…


Onestamente mi pare che questo libro sia più maturo dei precedenti, che pure ho amato, di quest’autrice: i personaggi, soprattutto Alexander, sono più profondi, più psicologicamente delineati. O forse sono io, che mi trovo in un momento particolare e sono più pronta a cogliere determinati aspetti. Certo è che mi si è stretto il cuore per il comportamento che la mamma di Alexander gli riserva, e se da un certo punto di vista ho ammirato la sua reazione composta, dall’altro le sue parole e il successivo comportamento, ne lasciano intendere il dolore e l’amarezza che prova. Ed è la stessa empatia che sente Jennifer, che gli si avvicina commossa e turbata.

I loro battibecchi sottendono una tensione sessuale che va aumentando di volta in volta e che solo il ferreo autocontrollo di Alexander riesce a tenere a bada.
“Sentiva il corpo di lui che si eccitava con una bramosia che, di riflesso, travolse anche lei. Fu in quel momento di massima intensità che le ultime inibizioni rimaste crollarono inesorabilmente. Le sue labbra furono sostituite da un accenno di lingua, leccò quel marchio, dall’alto verso il basso, corse lungo il taglio fino a trovare la sua bocca. Si comportò come quegli animali che, senza casa, in notti fredde e senza luna, si leccano le ferite … In uno scatto che colse entrambi di sorpresa la coricò sulla schiena, le divaricò le gambe e si strusciò bramoso nel suo centro. Aprì la bocca e la divorò.”
La cicatrice che deturpa il bellissimo volto di Alexander gli rammenta in ogni istante quello che ha passato e chi gliel’ha procurata; ovviamente ciò gli provoca ondate di angoscia. Ora però questa giovane donna indisciplinata ha sovrapposto a questi ricordi altri, molto più piacevoli, e baci e carezze vanno a sostituire il dolore e il tormento passati.

Il desiderio che provano l’uno per l’altra raggiunge livelli altissimi; è sempre più difficile contrastarlo e non lasciarsene travolgere. Fino al momento in cui non ci riescono più, ma Alexander sbaglia l’approccio e ferisce Jennifer, che si ritrae imbarazzata e combattuta. Ma è possibile che l’uomo cambi le sue intenzioni? È possibile che per una volta ascolti il cuore e non il senso del dovere, la rigida educazione e il freddo passato? Anche perché grazie alla compagnia di Jennifer sta riscoprendo quella vena selvaggia e primitiva che aveva da giovane, prima che l’inflessibile formazione lo cambiasse. Sì, è possibile, e Alexander regala a una Jennifer ormai innamorata una favola, nella splendida campagna inglese, alla luce di un tramonto indimenticabile...
“Non voglio una donna che mi teme, che trema di paura. Non voglio una donna qualsiasi. Voglio la ragazza che, ogni giorno, mi fa ribollire le vene, quella che mi risponde male, che mi seduce senza saperlo, spensierata, allegra, leggera come il più bello dei sogni. La donna che bacia senza permesso, che temo al pari di quanto la desidero, perché ha un potere smisurato sul mio corpo e sulla mia coscienza.”
L’intimità raggiunta è tale che l’uomo si confida con lei, le racconta la triste storia della cicatrice che gli attraversa il viso, le confessa il senso di inadeguatezza e impotenza provati e i tentativi mai cessati di rimettere le cose a posto. Sono le confessioni di un uomo solo, che sente finalmente l’esigenza di avere qualcuno vicino, mentre si scopre umano e bisognoso di calore. Sono le confessioni di un uomo innamorato? Jennifer non lo sa, non sa se Alexander ricambia il suo amore e non riesce a scoprirlo, perché la situazione, idilliaca fino a un momento prima, assume una piega drammatica. Il mistero che ha attraversato tutto il romanzo e che gli ha dato una piacevole connotazione di giallo, si scioglie; la suspense raggiunge il suo climax, ma per Jennifer la soluzione è triste e desolante: decide di lasciare la casa di Lord FitzMaurice e quell’uomo tormentato che in poco tempo ha imparato ad amare così profondamente…
“Lo spogliò. Lo fece lentamente. Sfiorandosi come si sfiorano le cose preziose, che possono spezzarsi o svanire nel nulla. Jennifer trovò che la sua vita fosse davvero ingiusta: proprio adesso che avevano trovato l’amore li sottoponeva alla più dura delle prove. Quella da cui si esce insieme o separati per sempre.”
A questo finale emozionante, si aggiunge un ulteriore dramma, che ovviamente non vi voglio svelare, ma che ci aiuta a riflettere sulla fragilità della vita e sull’amore nella sua accezione più ampia.

Ho molto apprezzato il doppio POV dei protagonisti, e ben presto oltre ai due si delinea una nuova coppia all’orizzonte, di cui non si dice nulla, ma che si intuisce: quella formata dalla sorella di Jennifer, Isabelle, e da Lui, il sicario che Alexander ha assunto per sbrogliare il mistero e che nello stesso tempo protegge lui e la sua famiglia dal pericolo che incombe.
Ebbene, questo misterioso personaggio merita sicuramente uno spazio più ampio di quello che ha trovato in questo romanzo e sono certa che ha una lunga e drammatica storia da raccontare. Per ora posso solo dirvi che nella vita ha sofferto molto e in più occasioni ha perso qualcosa di molto prezioso; spero che l’autrice gli dedichi presto un libro tutto suo!

Lo stile sempre piacevole di Veronica Deanike, la complessità delle sue storie, ben articolate, i personaggi carismatici che crea e la giusta e sapiente dose di sensualità che li permea, ne fanno certo un bel romanzo da leggere e al quale assegno volentieri


PRODOTTO FORNITO DALL'AUTRICE

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