IL NOSTRO GIORNO IMPERFETTO, EMMANUELLE DYSON. Recensione in anteprima


TITOLO: Il nostro giorno imperfetto

AUTORE: Emmanuelle Dyson / M.S.
EDITORE: self publishing
GENERE: Contemporary romance

DATA DI USCITA: 5 marzo 2019PREZZO: € 0,99 ebook (i primi 3 giorni), poi 2,99 €

Astrid e Michele hanno 17 anni quando si ritrovano per la prima volta da soli, chiusi in una stanza d’albergo, durante una gita scolastica. Due anime opposte: lei povera, lui ricco; lei scontrosa, lui più naturale; lei solitaria, lui più socievole; lei gioca a tennis per arrabbiarsi solo con se stessa, lui gioca a pallavolo per essere il leader del gruppo. Quello che succede lascia in loro un ricordo indelebile. 

Vogliono incontrarsi ancora, ma la realtà che c’è fuori da quella stanza glielo impedisce. Accadrà solo quattro anni dopo. In un’altra città. Sempre nello stesso giorno: il 29 febbraio, nell’anno in cui si svolgono altre Olimpiadi. Un caso? Forse. Ma qualcosa li separerà ancora. E così andranno avanti per gli anni a venire, tra promesse, menzogne, desideri e voglia di un’altra vita.
Quando si capisce di essere innamorati? Quando invece è solo passione che cala col tempo? Quando è una combinazione di amore e passione? Quando è il tempo che dà una risposta a queste domande? Per stare insieme Astrid e Michele dovranno trovare il modo di essere se stessi.


Quanto tempo deve passare prima di scoprirsi innamorati?

Quanti anni devono trascorrere, prima di annullare ogni paura e realizzare che abbiamo sempre avuto la felicità sotto mano e non l'abbiamo colta?

Michele e Astrid hanno capito di essere fatti l'uno per l'altra la prima volta che si sono visti e, ancora di più, la prima volta che hanno avuto la possibilità di passare un po' di tempo insieme, lontano da tutti, da occhi indiscreti, da malelingue, dall'intero mondo.

Era il 29 febbraio del 1992; durante una gita scolastica a Barcellona, Michele e Astrid hanno colto l'opportunità di appartarsi per qualche ora in una camera dell'albergo dove risiedevano. Ma, al contrario di quello che molti potrebbero pensare, non lo hanno fatto per combinare chissà cosa, ma solo per estraniarsi dal mondo e chiudersi in una loro bolla personale che potesse farli sentire speciali per una volta.
Astrid era, nella sua scuola, la ragazza considerata facile, che si concedeva a chiunque le desse attenzioni e con la quale i ragazzi si vantavano di essere stati.
Veniva da una famiglia semplice e senza fronzoli, dove si usavano gli abiti dismessi dai cugini e si compravano i libri di seconda mano.
Amava il tennis e si impegnava molto in quello sport, tanto da farlo diventare, nel futuro, la sua vita.
Michele, invece, era un rampollo milanese, destinato a dirigere l'azienda di famiglia e cresciuto in un ambiente dove l'etichetta di chi si frequentava era la cosa più importante per la propria reputazione.
Ma Michele, oltre questo, aveva il sogno di diventare un campione della pallavolo: avrebbe sputato sangue per diventare il numero uno, ma la sua famiglia non lo avrebbe mai appoggiato, a meno che non fosse stato solo un capriccio fanciullesco e passeggero.
La sua vita era programmata e in quel destino scritto in anticipo non era previsto che si potesse innamorare di una ragazza di un ceto sociale distante dal suo.
Se, all'inizio, in quella stanza a Barcellona era entrato per avere qualcosa da raccontare agli amici, ha ben presto capito che quella ragazza non era assolutamente come veniva descritta.
In sua compagnia ha percepito fin da subito una complicità mai sperimentata con nessun altro; d’altro canto, Astrid ha provato verso quel ragazzo una fiducia che mai avrebbe immaginato.
Un walkman, una canzone, due cuffie e un pavimento.
Raccontarsi è stato semplice. Capirsi e familiarizzare, ancora di più. Uno sfiorarsi di mani e sguardi rubati e da quella giornata è nato qualcosa di indissolubile.
Ma, una volta usciti da quella stanza, tutto ha ricominciato a scorrere come se quel momento non fosse mai accaduto e come se le loro vite non si fossero mai incrociate.
Per Astrid era stata una grande delusione non venire più cercata da Michele.
Le speranze che aveva riposto in lui sembravano essersi dissolte come neve al sole, ma la vita per loro aveva in serbo molto di più e lo avrebbero scoperto ogni quattro anni, sempre il 29 febbraio.
"Ci si vedrà solo il 29 febbraio" ribadisce lui mentre lei gli infila le mani sotto la cintura. "Una città diversa ogni volta. Lo decideremo alla fine di ogni incontro" aggiunge lei. "Non si parlerà per strada, solo in camera da letto". "Non si parla del mondo da cui si viene" ribadisce lei. "Saremo solo noi, come se fossimo visti il giorno prima". "Si potrà parlare del passato, ma non della famiglia con cui vivremo il resto del tempo". "Si trascorre un giorno intero insieme, malati, feriti, o quant'altro. Nessun impedimento dovrà fermarci. Se ancora lo vorremo".


Manuel Sgarella, con questo libro, rivela il suo alter ego Emmanuelle Dyson, differenziando così il genere letterario pubblicato.
Per chi conosce l'autore dagli esordi, come me, sa che la penna romance di Manuel non lascia mai nulla al caso, e trasforma in emozioni ogni suo testo.
Questa è la storia di due ragazzi che si incontrano molto giovani, spaventati e succubi di una società capace di bollare le persone senza giusta ragione.
Entrambi atleti, ma con sogni e mentalità diverse, sono separati dal bigottismo e dalla paura di sentirsi sempre sbagliati.
Astrid lotta tutta la vita per diventare qualcuno, alla ricerca di un amore paterno mai avuto e di una sicurezza mai provata.

Michele è il classico ragazzino viziato che non trova il coraggio di far comprendere i propri desideri ai genitori e che preferisce accettare uno stile di vita imposto, invece che rimboccarsi le maniche e realizzare quel che più gli piace.
Mentre Astrid riesce a sfondare nel tennis a livelli professionali, Michele invece non raggiunge mai i suoi sogni di pallavolista e deflagra in una vita che non lo appaga e senza stimoli.
"Il gioco" di rincontrarsi ogni quattro anni in una città diversa nasce per caso, esattamente quattro anni dopo Barcellona.
Ma non si rendono nemmeno conto che per loro, con l'avanzare del tempo, quei quattro anni di attesa diventano sempre meno una scusa per evadere dalla propria vita, e più un’esigenza di riabbracciarsi, appartenersi, viversi.
Un solo giorno ogni quattro anni per tornare a essere loro stessi, completi.
Ancora una volta, passare anche solo pochi minuti con lui è come se il tempo lo avessero fermato. Come se quei quattro anni non fossero davvero mai passati: non per i giorni, i mesi, gli anni che li hanno separati, ma per le emozioni che non sono mai cresciute davvero. Oppure, meglio, come se quelle emozioni, quelle sensazioni fossero state chiuse in un cassetto refrigerante, congelate, ibernate.
Ma quanto può durare un rapporto del genere? Come si può rimanere separati per tanto tempo dalla persone che si ama? Perché parliamo di amore, vero?
I capitoli sono tutti strutturati con doppio pov, ed è una scelta azzeccata quanto coraggiosa.
Ogni capitolo ci trasporterà nel corso degli anni e a ogni loro incontro il 29 febbraio, il loro giorno che non esiste, perfetto fino a quando la vita reale rimane al di fuori della stanza che li vede protagonisti.
Anche questa volta Manuel ha dato corpo a una storia appassionata e con personaggi ricchi di pathos, coinvolgenti ed emozionanti.
Il tempo, ancora un volta, sarà il vero protagonista della storia: cosa che Sgarella ama molto menzionare nei suoi libri ma che non smette mai di stupire, nel farci comprendere quanto sia così prezioso per ognuno di noi.
È il tempo che è diventato reale, tangibile. Unico.
Imperfetto e irripetibile. Non programmabile, eppure dirompente.
Come i momenti indimenticabili. Quelli che nessuno potrà estirpare dai tuoi ricordi.


PRODOTTO FORNITO DALL'AUTORE

Emmanuelle Dyson è lo pseudonimo di Manuel Sgarella dedicato ai romanzi romance. Già autore in passato di “Il tempo che ci serve” e “I tuoi occhi sono qui” (firmati come M.S.), con il romance “Playing with me” è nata la firma Emmanuelle Dyson. 
Ecco quindi il nuovo romance “Il nostro giorno imperfetto”, con il quale le due anime Manuel/Emmanuelle si uniscono in un'unica storia.


Dichiarazione dell’autrice/autore

Si torna dopo più di due anni dall’ultimo romance. Nel 2016 pubblicai “Playing with me” creando lo pseudonimo Emmanuelle Dyson, poi per molti mesi mi sono dedicato alla realizzazione di un altro sogno: fare un film. Alla fine ce l’ho fatta, ma scrivere mi è mancato. Adesso eccomi con “Il nostro giorno imperfetto”, sapendo benissimo che in tanti, magari, non si ricordano più di M.S. o Dyson. È come ricominciare quasi da zero, con tanta umiltà, sperando che questa nuova storia piaccia ed emozioni. Una storia che nasce da una semplice considerazione: quante volte, soprattutto in amore, lasciamo passare il tempo per paura di prendere una decisione?


SOCIAL

Emmanulle Dyson
Instagram: @emmanuelle_dyson


Manuel Sgarella (M.S.)
Instagram: @m.s._ebook

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