FOR THE LOVE OF ENGLISH, A.M HARGROVE. Recensione in Anteprima.







TITOLO: For the love of English 
AUTORE: A. M. Hargrove 
EDITORE: Quixote Edizioni
PAGINE: 434
PUBBLICAZIONE: 1 maggio 2018
GENERE: Contemporary romance 
PREZZO: € 4, 99 ebook; cartaceo--


Beckley Bridges, padre single, è sexy da far paura. Sul serio, è la cosa più bollente da quando è stato creato il sole, tanto che se gli rompi un uovo addosso, quello inizia a sfrigolare. Quindi qual è il problema? Che è anche uno stronzo colossale. Lo odio, quel bastardo. Cerco di evitarlo in ogni modo, ma per qualche motivo salta fuori ovunque io vada. Il vero problema, però, è sua figlia, English. È un’adorabile, eccentrica bambina di prima elementare, e la cosa più dolce da quando hanno inventato il tè freddo. Ed è una dei miei scolari, ma è anche l'amore della sua vita. Perciò devo per forza avere a che fare con lui a livello professionale. Non è semplice. Su una scala che va da facile a difficile, avere a che fare con Beckley Bridges è come avere a che fare con delle unghie che grattano sulla lavagna. Ma dato che la madre di English cerca di ottenere la custodia, dopo averla abbandonata sulla porta di Beckley quando era una neonata, lui è disposto a fare tutto il possibile per tenerla con sé. È per questo che mi ha fatto la proposta. E per quanto la cosa possa sembrare folle, mi sono ritrovata a pensarci su.



Il romanzo di cui ho il piacere di parlarvi oggi in anteprima è For the love of English di A.M Hargrove, autrice che sarà presente al Rare#18 che si terrà a Roma il prossimo giugno e che arriva in Italia grazie alla Quixote Edizioni. Devo confessarvi che non avevo mai letto nulla di suo, e devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita da questo romanzo; un romanzo semplice, senza troppi fronzoli, che si legge in una manciata d’ore. Se avete imparato a conoscermi, dovreste già sapere quanto io adori i romanzi i cui protagonisti maschili sono dei genitori single, vederli alle prese con i loro piccoli e la dolcezza con cui se ne prendono cura, mi manda in brodo di giuggiole, ovviamente è successo anche con Beck, il nostro protagonista.
Beckley Bridges era il tipico studente del college; feste della confraternita, una ragazza diversa ogni sera, una vita spensierata, sempre all’insegna del divertimento, proprio come dovrebbe essere la vita di un diciannovenne; questo fino a quando una mattina trova sul portico di casa uno scatolone con dentro una neonata e una lettera allegata; nella lettera c’è scritto che la piccolina si chiama English ed è sua figlia. La madre, una ragazza di cui a malapena ricorda il nome, non è nelle condizioni di prendersi cura della piccola, e per questa ragione gli cede la custodia esclusiva. Adesso, sei anni dopo l’arrivo di quel fagottino biondo, Beck è un padre single che ha dedicato la sua completa esistenza alla figlioletta, e non c’è niente al mondo che non farebbe per lei. English è un concentrato di allegria ed esuberanza, e diciamolo, lo tiene per le palle.
Sheridan Monroe ha ventidue anni, ha appena terminato il college ed è in procinto di iniziare un lavoro come insegnante di scuola elementare. Insegnare ai bambini è sempre stata la sua massima aspirazione, adora la loro spontaneità e il loro desiderio di conoscenza ed è super eccitata di iniziare la sua carriera. Tra i suoi alunni c’è la piccola English, con la quale sembra avere un feeling particolare sin da subito; quella ragazzina tutta riccioli, è un vero e proprio uragano di allegria e in pochissimo tempo riesce a conquistare il suo cuore.
Sarà durante un semplice incontro genitori/insegnanti che Sheridan conoscerà Beckley, peccato che l’incontro non sarà per nulla idilliaco, perché non solo lui si presenterà con più di un ora di ritardo, ma per di più si mostrerà rude e maleducato. Di solito è la prima impressione quella che conta, giusto? Poco importa se Beck è un dio sceso in terra; ma più lui si dimostra scostante, più lei non riesce a smettere di pensarlo.


«Sono Beckley Bridges, il padre di English. Mi dispiace per il ritardo. Ero fuori città, e sono appena rientrato.» Me la offre un po' bruscamente, per essere una spiegazione.
«Oh. Beh, me ne stavo andando, ma in questo caso…»
«Bene,» mi interruppe lui. «Non ci vorrà troppo, no?»
Cosa? Qui si tratta di tua figlia, Cristiddio.
«Uhm, no, ma…»
«Perfetto.»

Mi guarda con aria di aspettativa. Io apro la porta ed entriamo. Ci accomodiamo entrambi, io alla cattedra e lui su una delle sedie che ho preparato lì accanto. Devo prendere il materiale dalla borsa, e mi ci vuole un minuto per ritrovarlo, il tutto mentre lui se ne sta lì seduto a tamburellare le dita sulla cattedra in maniera irritante. Mentre sto tirando fuori le cartelline una si impiglia nel bordo della borsa, e l'intero contenuto mi vola via dalle mani. Tutti i fogli finiscono sparsi sul pavimento nel più completo disordine. Io alzo lo sguardo e lui inarca un sopracciglio mentre si china in avanti, appoggia i gomiti sulle gambe accavallate e unisce le punte delle dita.
Bastardo di un ratto. Sta cercando di intimidirmi, o di deridermi. ……..

«Allora, English è molto intelligente e mostra una grande attitudine per il vocabol…»
«Sì, vediamo di tagliare corto. Mi dica quello che non so. Ha un ottimo vocabolario, capacità di matematica, ragionamento, bla, bla, bla. Che cosa devo fare io a casa?»
……….
I suoi occhi mi trafiggono mentre chiede: «C'è nient'altro nella sua agenda per quanto riguarda English? Perché se dobbiamo discutere di idiozie del genere, io considero chiuso quest'incontro.»
Non c'è una sola cosa al mondo che mi venga in mente da dire a quest'uomo orribile. Beckley Bridges è il più gigantesco stronzo del pianeta.
Mi bruciano gli occhi per le lacrime, ma le spingo via costringendomi a sorridere, e scuoto la testa. Lui si alza in piedi ed esce dalla stanza senza pronunciare una sillaba.


Sarà grazie a English che i due si avvicineranno; la situazione si complicherà quando la madre biologica della piccola si rifarà viva, rivendicandone la custodia. Per Beck sarà come ricevere una secchiata di acqua gelida, ma è disposto a tutto per proteggere la sua bambina, anche dover sposare l’insegnante della figlia, solo per dare una parvenza di stabilità davanti al giudice. Sheridan in un primo momento rimarrà spiazzata da questa proposta, ma vuole troppo bene a quella piccolina per non accettare di aiutare il padre, ovviamente non si sarebbe mai aspettata che nel frattempo si sarebbe innamorata di lui così velocemente. Ma sarà sufficiente un semplice matrimonio per mantenere la custodia esclusiva della bambina? E Sheridan si pentirà di aver acconsentito a quella farsa, se ancora una volta a farne le spese saranno i suoi sentimenti?


Una storia romantica, sexy, dolce, con quel pizzico di angoscia che non guasta mai!! Come ho già accennato all’inizio di questa recensione, adoro i romanzi che hanno come protagonista un paparino sexy, aggiungete all’equazione che la piccola in questione è dolcissima, intelligentissima e divertente, e il mio cuore di mamma è esploso in un milione di pezzettini per la gioia.
Nonostante il romanzo possa apparire ricco di luoghi comuni, a farne la differenza sono i protagonisti, che per una volta non saranno due ma tre: Sheridan, Beckley e English; quest’ultima sarà il personaggio catalizzatore dell’intero romanzo. English, è una ragazzina tutto pepe: stravagante, intelligente, buffa, con un vestiario che è una vera e propria tavolozza di colori. Io l’ho adorata, l’autrice ha fatto un lavoro straordinario su di lei, senza snaturarla o renderla eccessiva.

Beckley, è bello, sexy, con un fisico da urlo e due occhi che non passano certo inosservati; ma più di tutto è un padre straordinario, che pende completamente dalle labbra della sua bambina. Nonostante sia diventato padre molto giovane, è riuscito a prendersi cura di lei in maniera egregia, anteponendo i bisogni della piccola English a qualsiasi cosa; è un padre devoto, dolce e presente. Purtroppo a farne le spese è stata la sua vita privata e per questa ragione fa fatica a rapportarsi con gli altri; la povera Sheridan lo scoprirà sulla sua pelle quanto può essere indisponente.
Sheridan è una vera eroina, la vita non è stata per nulla magnanima con lei, l’ha ricoperta di letame da quando aveva quattordici anni, eppure con tenacia è riuscita a rialzarsi e affrontare tutto con dignità. Con grandi sacrifici ha completato gli studi, e trovare un lavoro subito dopo la laurea è stato per lei una grande soddisfazione. Ho adorato le sue elucubrazioni; è logorroica e quando è particolarmente nervosa è solita lasciarsi andare a colorite imprecazioni, diciamolo, sembra uno scaricatore di porto, ma riuscirà a strapparvi un sorriso.

Il romanzo è suddiviso in tre parti, ciascuna scandirà le fasi della relazione tra Beckley-Sheridan e English. Non mancheranno i momenti di angoscia, e credetemi in più di un’occasione avrei dato a Beck due testate, il ragazzo se le sarebbe meritate tutte, ma riuscirà a farsi perdonare, complice l’aiuto della piccola English. Tantissime situazioni esilaranti, smorzeranno la tensione all’interno della narrazione, perché l’autrice in questo romanzo ha inserito una tematica importante: la lotta per la custodia dei figli; è riuscita a fare un resoconto accurato di ciò che deve affrontare un genitore che si trova a dover lottare per il proprio figlio.
Uno stile semplice e accattivante quello della Hargrove, con un ritmo narrativo incalzante che vi terrà incollate alle pagine.
Se proprio devo trovare un difetto a questo romanzo, si tratta del finale, troppo frettoloso e poco approfondito, avrei preferito conoscere qualcosa in più sul futuro di questa splendida famiglia. Detto questo, se siete alla ricerca di un romanzo romantico, con un pizzico di pepe in più, For The love of English fa al caso vostro.





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