LA MIA OSSESSIONE, ANNA ZAIRES. Review party




TITOLO: La mia ossessione
AUTORE: Anna Zaires 
SERIE: Il mio tormentatore #2 
EDITORE: Mozaika Publication 
PAGINE: 496 
PUBBLICAZIONE: 30 marzo 2018 
GENERE: Dark Romance 
COSTO: € 5,99

L'ho rapita di notte. L'ho imprigionata perché non riesco a vivere senza di lei. E' il mio amore, la mia dipendenza, la mia ossessione. 
Farò di tutto per tenere Sara con me.

Il mio tormentatore ha attuato la sua minaccia. Mi ha rapita.

Abbiamo concluso il precedente capitolo con Peter e Sarah in fuga.
Una Sarah inconsapevole di aver scelto l'uomo che tanto odia, ma che non avrebbe sopportato l'idea di vederlo ucciso dall'FBI.
Quell'uomo che gli è entrato nel sangue in modo prepotente e inaspettato, ma che ancora non ha scoperto fino in fondo chi e cosa si cela nel suo animo tormentato.
Ma non avrebbe mai immaginato che la portasse via con sè, che la rapisse e le sconvolgesse l'esistenza.

Questo libro è una profonda scoperta interiore dei nostri personaggi.
Di una Sarah che si è vista strappare dalla sua vita, dalla sua quotidianità e dalla sua famiglia.
Di un Peter disposto a qualunque cosa pur di riuscire a tenersi stretta la donna che ama disperatamente.
Odio e amore due facce della stessa moneta.
I sentimenti si equivalgono e vivono su un filo così sottile che non è sempre semplice capirne le mille sfaccetture.
Sarah odia Peter, profondamente, per aver ucciso suo marito, per averla legata a sè in maniera incomprensibile, e per farle provare sensazioni che solo una mente malata, dopo tutto ciò che le ha fatto, proverebbe.
Peter ama Sara, ma odia il fatto di non riuscire ad averla anima e corpo. Non riesce a farle credere che quello che prova è reale e che la sua ossessione è qualcosa che va oltre ciò che può spiegarle a parole.
È una bugia, un'illusione. Non tiene a me. L'ossessione non è amore, e questo è ciò che prova per me: una terribile ossessione oscura che rovina e distrugge.
Peter, dopo averla portata via dalla sua casa, insieme ai suoi fedeli uomini, la porta in una sorta di fortezza dove per lei sarebbe impossibile scappare.
In Giappone, sulla cima di una montagna dove non esistono strade percorribili e l'unico modo per raggiungerla è volando.
Sarah nel primo periodo lotta con tutte le sue forze per opporsi alla sua nuova vita, tirando fuori le unghie e i denti per far capire a Peter che da lei non avrà mai altro oltre al suo corpo traditore.
Ma quella segregazione e convivenza forzata, li portano ad una conoscenza tale che per Sara diventa sempre più difficile non vedere oltre la dura corazza di quell'uomo. Si sente coccolata, venerata e infinitamente donna tra le sue braccia.
Ma oltre questo, combatte ogni giorno verso un sentimento che vìola il suo cuore. Non può cedere alla natura del suo odio nei suoi confronti, non può permettersi di affezionarsi a lui dopo tutto ciò che ha fatto a lei e al marito. Ma al tempo stesso sente una brama così schiacciante verso Peter che la destabilizzano ogni giorno che passa al suo fianco.
Basta un suo tocco per calmare i suoi demoni interiori, una carezza per farle tremare le gambe, e persino quando abusa di lei in maniera brutale, sente verso quell'uomo un trasporto imprescindibile ad ogni senso logico.


Scopriremo molto di più sul passato di Sokolov.
Abbiamo già scoperto perchè la sua esistenza è votata alla vendetta, ma la morte della moglie e il figlio, non sono che la goccia che hanno fatto traboccare un vaso pieno di odio e soprusi avvenuti molto prima di quel fatto.
Peter non ha mai potuto contare su una famiglia.
Ha vissuto gran parte della sua esistenza in un orfanotrofio e a quel tempo le adozioni erano veramente poche, soprattutto per ragazzi come lui già in età pre-adolescenziale.
Quel posto era una sorta di lager dove i bambini venivano trattati come schiavi, facendoli studiare per due ore al giorno e lavorare per almeno quattordici.
Chi li seguiva nella loro "istruzione" non erano di certo degli amorevoli insegnanti o educatori, ma uomini crudeli e spesso veri criminali.
Tutto ciò che ha subito e ha visto subire ad altri bambini, anche più piccoli di lui, lo ha forgiato nell'uomo che è oggi, con l'odio nel cuore e senza un briciolo di compassione.
Ma Sara per Peter è diventata la sua intera esistenza, l'unica aria che gli permetta di respirare, ed anche se si rende conto che il suo sentimento si avvicina alla follia, non riesce a scindere da quella brutale appartenenza.
Mi sento come un predatore, con la fame dentro di me così selvaggia e oscura che somiglia appena a qualcosa di così elementare come un desiderio sessuale.
Quando è insieme a lei non riesce a non toccarla e quando non è con lei la pensa costantemente fino a logorarsi in mille congetture.
È convinto che con il tempo Sara smetterà di odiarlo e imparerà ad amarlo, ma le parole dure che escono dalla bocca della donna nel negare i suoi sentimenti per lui, lo feriscono ogni volta come una pallottola dritta al cuore.


La Zaires ha usato questo libro con uno scopo ben preciso.
Non avrete la solita sensazione di adrenalina che rincorre i nostri protanisti, anche se qualche sporadica scena ci sarà, ma si è basata sull'interiorità di questi personaggi, a mio avviso, molto profondi.
Le loro personalità e i loro sentimenti, vengono alla luce attraverso i pov alternati di Sara e Peter e ci daranno modo di capire fino in fondo ogni emozione da loro provata.
Scopriamo un Peter oltremodo ossessionato da questa donna che ama in maniera viscerale, e comprenderemo il perchè di questo suo attaccamento così morboso da risultare a tratti davvero opprimente.
Credo che per chiunque di noi, che nell'arco della vita, si è visto strappare ogni piccola certezza ed ogni briciola di affetto, diventi indispensabile trattenere anche con la forza l'unica fonte di sostentamento emotivo che troviamo sulla nostra strada.

Peter senza Sara morirebbe, perchè non riesce più a comprendere una vita senza sentire battere il cuore all'impazzata per lei, senza poterla stringere e sentire il suo calore, senza la brama che vede nei suoi occhi ogni volta che la sfiora.
Per Sara sarà un percorso personale e di una consapevolezza che nega in ogni modo possibile. Vorrebbe scappare dal suo rapitore, allontanarlo dalla sua vita, e cancellare dalla sua mente ogni cosa che lo riguardi, ma ogni volta che parte per una missione l'idea di non vederlo più tornare la manda nel panico più totale e questo continuo sali scendi di emozioni dentro di lei, la mandano in una profonda crisi che non la rendono lucida abbastanza per capire che non può più contrastare quello che prova per lui, che non può più vivere senza di lui, e che la sua vita sarebbe vuota senza il suo tormentarore.

La storia si divide in quattro parti ed ogni parte è caratterizzata da un susseguirsi di sensazioni e decisioni che apriranno un baratro nei cuori di entrambi.
L'autrice con questo testo ci ha aperto un mondo emozionale e di conoscenza che ci porteranno a comprendere a pieno cosa passa per la testa di entrambi. Incontreremo alcuni dei personaggi della seconda trilogia della Zaires, che faranno da filo conduttore all'ultimo libro della Obsession mine.
Credo che ci aspetti un gran finale, con una reunion di tutti i personaggi delle tre trilogie collegate e chissà ... forse un happy end per tutti?
Io non vedo l'ora di scoprirlo.
Per ora non posso fare altro che consigliarvi questo libro.
Buona lettura!






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