THE ULTMATE SIN, HARPER MCKENZIE. Recensione

 

Titolo: The ultimate sin
Autrice: Harper McKenzie
Genere: romance contemporaneo, forbidden romance, age-gap
Editore: Triskell Edizioni
Lunghezza: 330 pagine


Juls Morgan sta vivendo un periodo quasi perfetto della sua vita o perlomeno è quello di cui le piace convincersi. Quando le si presenta l’occasione di una cattedra annuale di Studi Geografici, presso una delle migliori scuole della contea del Carmarthenshire, non si lascia sfuggire l’opportunità. Poco importa se la scuola è cattolica e lei no, l’entusiasmo per l’occasione è totale. Fino a quando non incontra il preside della scuola, padre Taylor, uomo severo, altero ma terribilmente affascinante.
Padre James Taylor, dal canto suo, non immagina nemmeno quanto il suo decennale servizio sacerdotale verrà stravolto dall’arrivo della nuova insegnante, spesso refrattaria alle regole, dalle risposte sagaci, quasi a sfidarlo e metterlo alla prova. Occorrerà una dolorosa presa di coscienza per comprendere quanto Juls, con un diverbio alla volta, stia per strapparlo a un passato da cui cerca espiazione e perdono ma da cui è trattenuto da un profondo senso di colpa.
Né James né Juls usciranno illesi dall’intensa connessione emotiva e fisica da cui verranno travolti. Tuttavia non sempre l’amore è in grado di guarire i cuori se ambedue non viaggiano sugli stessi binari. Le strade si possono dividere e possono tornare a incrociarsi ma soltanto in presenza di un sentimento puro e autentico si riconosceranno legati. Ma quanta sofferenza può tollerare un cuore che ama?



Ognuno di noi ha nel cuore un film o una canzone che segnano ricordi indelebili. Anche con i libri succede che una volta intrapreso un percorso di lettura qualcosa dentro di noi cambi per sempre.
Con una trama densa di passione e intrisa di peccato, ecco l’ultimo romanzo di Harper McKenzie , un gioiello del romance che una volta letto non potrà più essere dimenticato.
“Padre James Taylor io lo volevo.
Nonostante il suo ruolo.
Nonostante il mio imminente matrimonio.
Nonostante la preoccupazione di essere scoperta.
Nonostante tutto io lo volevo.”
La vita di Juls Morgan sembrerebbe perfetta: ha un fidanzato premuroso, una famiglia bellissima, e ha trovato il lavoro dei sogni come insegnante in una scuola cattolica. Tutto scorre in modo sereno fin quando non conosce il severo e intransigente preside dell’Istituto: Padre James Taylor. Quello è l’istante preciso che cambierà per sempre la sua esistenza e il corso della storia.
“Lui era il preside? Quell’uomo bello come il peccato? Quel maschio dalla sensualità oltraggiosa? Che cazzo.”
Inizia così un racconto che vi porterà ad affrontare un viaggio struggente nelle emozioni più contrastanti, analizzandole, sezionandone ogni sfumatura, sarete completamente attirate in un caleidoscopio di reticenza, peccato, passione, paura, illusione, resilienza e infinito Amore. Una storia raccontata con uno stile realistico in cui anche il tempo è un grande protagonista perché necessario alla maturazione
dell’identità sentimentale di Padre James ma anche di Juls.
“- Io non posso e non devo guardarti. Io non devo toccarti. Non devo immaginarti e non devo sentirmi bruciare dentro quando ti vedo, - disse di getto, -però succede. –“
James Taylor ha un passato turbolento che cela un segreto lacerante. Da dieci anni è diventato Padre James e la vita ecclesiastica in qualche modo placa il dolore enorme che racchiude nel cuore. Con l’arrivo di Juls nella scuola in cui è preside, la quiete interiore si sbriciola in mille pezzi. Burbero, saccente, non propriamente il classico “messaggero di Dio”, l’arrivo di Juls ricorda a James di essere un uomo prima che un sacerdote. Juls inizia lentamente a scalfire tutte le corazze di cui si è armato per sopravvivere fino a lasciarlo inerme e fragile davanti all’ enormità di un sentimento considerato da tutti il peccato assoluto.
Questo romanzo sviscera in modo eccellente le emozioni dei suoi protagonisti: racconta la forza sconvolgente di un sentimento “inopportuno” che vorrebbe essere vissuto ma non ha diritto di esistere.
Parla dei pregiudizi, della forza morale di due persone che non riescono a vincere l’ordinarietà, le regole non scritte imposte dalla vita, ma che lottano con tutta la forza possibile per farcela insieme. E non dimentica di condire il tutto con spazi di vera comicità intrisi di un’ironia che alleggerisce la scorrevolezza della lettura.
“Ogni volta che ti vedo, ogni volta che non ti vedo, che lasci la stanza o la scuola, ogni volta che non sei vicina, io avverto dolore Juls. Un dolore che mi strazia, mi dilania e non mi dà pace…. Mi cammini nella mente. Sempre.”
Ho sempre affermato che Harper McKenzie fosse una splendida scrittrice e devo ammettere che quest’ultimo romanzo è un totale, completo capolavoro, un’assoluta novità che conferma l’opinione su questa autrice di raro talento e dallo stile elegante e sempre più peccaminoso che merita , a mio avviso, un successo maggiore di quello che le viene riservato.
Durante la lettura di THE ULTIMATE SIN il pensiero si è incollato all’essenza spirituale dei due protagonisti empatizzando con le loro emozioni talmente in profondità che non sono riuscita a soffermarmi molto sul loro aspetto fisico. Li ho immaginati inizialmente durante la fase descrittiva ma poi nel prosieguo del viaggio ho dimenticato i loro volti e toccato letteralmente le loro anime. Una sensazione che raramente ho provato nella lettura di un romanzo e che penso sia il regalo più bello dà fare ad un lettore.
Sono follemente, irrimediabilmente, innamorata di Padre James e Juls. La loro storia si imprime nella pelle, nel cuore, nella testa. Non leggere di loro sarebbe davvero l’unico PECCATO.
“ – Io ti amo, cazzo. Ti amo.-
- Ti amo anch’io, fottuto prete.- “
Un romanzo così toccante da mettere le ali al cuore.
Grazie Harper McKenzie.


Wanessa

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