FIGLIA UNICA, Sunny Valerio. Recensione in Anteprima

Titolo: Figlia unica
Autore: Sunny Valerio
Genere: Paranormal
Editore: Nua Edizioni
Pagine: 206
Data di uscita: 16 dicembre 2022


Matilde e Rachele sono due sorelle inseparabili di nove e undici anni. Vivono in una baita con i loro genitori a Cadria, in alta montagna. La neve, come ogni inverno, blocca le famiglie in casa, costringendo le bambine a passare tutto il tempo insieme, in compagnia di Sibilla e suo figlio Stefano, trasferitisi lì per rimediare alle lezioni scolastiche interrotte.
Matilde è entusiasta di avere per sé la sorella maggiore e le giornate scorrono serene, a dispetto della tormenta di neve oltre le mura della loro casa, fino al giorno in cui i genitori Christopher e Brigitte non affrontano con la piccola un discorso molto serio: Rachele non esiste, è pura immaginazione, e le sue fantasie sono diventate inaccettabili.
Il mondo di Matilde si frantuma in quel terribile momento. Lei non può credere alle parole dei suoi genitori perché Rachele è vera: la vede, la sente e condivide con lei ogni ricordo della sua vita. Allora perché gli adulti si ostinano a definirla una sorella immaginaria e tentano di reprimere la sua esistenza imponendo la presenza di Stefano?
Venti gelidi, notti in cui il silenzio bisbiglia ed eventi angoscianti si abbatteranno sulla famiglia e metteranno a dura prova l’equilibrio e la mente di tutti: anche la più razionale vacillerà incerta di fronte alla terribile verità.

Non mi perderò in chiacchiere per snocciolare la trama di questo thriller paranormale (la sinossi è del tutto esaustiva e quindi non farei che ripeterla), preferisco andare direttamente al sodo perché ho veramente voglia di parlarvi di questo romanzo mozzafiato.
Che cosa è capitato a Matilde, bambina tanto dolce, sensibile e altruista, per costringerla a inventarsi una sorella? Chi è Rachele? Un’amica immaginaria, come la definiscono i suoi genitori, o la storia è molto più complicata di così?
Nessuno avrebbe mai preso il posto di Rachele e nessuno l’avrebbe mai convinta della sua inesistenza.
Il titolo è un rompicapo.
Se nella trama si fa cenno a due sorelle, perché "Figlia unica”? La risposta a questa domanda potrebbe essere semplice, forse scontata, ma vi assicuro che la storia non lo è affatto.
Sin da subito mistero e inquietudine travolgono il lettore e acquisiscono potere e capacità di suggestione man mano che la lettura scorre.
Leggere questo romanzo mi ha donato la stessa sensazione di quando da bambina avevo paura del buio e di ciò che si nascondeva in esso. Ogni cupo avvenimento mi ha fatta sentire sempre più piccola. Non c’è nulla di logico o di pratico nella storia; nulla è ancorato alla solida terra.
L’evoluzione narrativa non include solo la piccola Matilde, ma la sua intera famiglia e la “maledizione” di cui è vittima.

Ho tentato di far mie le sensazioni di Matilde, fra le pagine ho colto ciò che la piccola prova (senso di inquietudine, di oppressione al petto, di confusione e incomprensione), ma non sono sicura di esserci riuscita davvero.
Il romanzo, narrato in terza persona, si divide in due parti ben distinte e raccontate in diversa maniera. Nella prima, i protagonisti sono Matilde e la sua famiglia – i quali vengono presentati in maniera molto dettagliata, compreso lo valenza che hanno nella trama confinati nella baita in montagna – alle prese con un susseguirsi di avvenimenti ambigui.
Nel momento in cui la storia inizia a prendere forma e le pagine prendono vita, il lettore ha modo di unire i pezzi del puzzle e farsi un quadro generale della situazione, arrivando addirittura a trarre le proprie conclusioni. Ma per quanto possano apparire chiare, i capitoli che compongono la seconda parte del romanzo rimescolano le carte, dando vita a nuovi dubbi e contenuti difficili da sviscerare.
Sunny Valerio, autrice del tutto nuova per me, sa come catturare l’interesse e tenerlo vivo.
Sa come trascinarti nella storia e non lasciarti più andare. Ha dato forma a una storia paranormale in cui gli eventi si susseguono ad un ritmo serrato e ambiguo (questa ambiguità prende forma soprattutto a causa di un personaggio in particolare), custode di segreti oscuri e dolori profondi che sconvolgono la psiche e costringono a valicare il confine che si pone tra fantasia e realtà.
“Il dolore annebbia la mente. La offusca, rende tutto nero, ed è più facile costringersi a credere che le cose brutte non siano davvero successe, perché fa troppo male sapere ed essere coscienti.”
La sua penna, dotata di sfumature poetiche oltre che misteriose, apre le porte verso un mondo di conoscenza superiore, fuori da ogni ragionevole concezione, una dimensione differente, ma condivisa da due mondi.
Cose non dette, segni da decifrare, strane coincidenze, una perenne aura oscura che aleggia in ogni singola pagina e un epilogo che assicura qualche lacrima.
Vi piacciono storie come il film “The Others”? Se la risposta è sì, non potete perdervi questo meraviglioso e inquietante thriller.
Vi svelo un segreto: se mai diventasse una pellicola cinematografica, sarei la prima ad acquistare il biglietto.

Ps. Io l’ho scoperto solo recentemente e dopo aver terminato la lettura, ma voglio dare a voi, cari readers, la possibilità di farlo: nel 2018 è stato pubblicato un romanzo, della stessa autrice, intitolato “Il bacio del lago”. A mio parere è da considerarsi a tutti gli effetti un prequel di “Figlia unica” che potrebbe farvi da guida tra queste vicende misteriose.



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