Ancora una fermata, Casey McQuiston. Review Party

 


Titolo: Ancora una fermata
Autore: Casey McQuiston
Editore: Mondadori
Genere:
Pagine: 427
Data di uscita: 7 giugno 2022

August Landry ha ventitré anni e ha trascorso gli ultimi cinque spostandosi da una città – e università – a un'altra. Cinica e disincantata, non si fida di nessuno e porta sempre con sé un coltellino svizzero perché, come le ha insegnato sua madre, "è meglio non farsi cogliere impreparate". Quando decide di trasferirsi a New York, non ha grandi aspettative. Dopotutto è cresciuta pensando che non ci sia alcuna “magia” nella vita, che le storie d'amore tanto celebrate nei film non esistano e, soprattutto, che possiamo contare solo su noi stessi perché, in fondo, siamo soli al mondo. Mai e poi mai potrebbe immaginare che proprio nei suoi eccentrici coinquilini troverà la famiglia che le è sempre mancata e un posto da poter finalmente chiamare casa. E, soprattutto, che i suoi viaggi quotidiani in metropolitana diventeranno qualcosa di eccitante. Chi poteva pensare, infatti, che nella sua vita sarebbe piombata lei, Jane, la ragazza con la giacca di pelle nera che August incontra ogni volta che prende la linea Q. Jane, la parte migliore della sua giornata. Sarebbe davvero tutto perfetto se non fosse che la ragazza sembra incapace di scendere, da quel vagone della metro. Ma August non è una che si arrende facilmente e farà di tutto, compreso ciò che del suo passato aveva cercato di lasciarsi alle spalle, pur di "salvarla". E forse salvare anche se stessa imparando che, alla fine, vale la pena iniziare a credere in qualcosa. E negli altri.

Dopo il grande successo riscosso dal romanzo Rosso, Bianco e Sangue Blu, Casey McQuiston torna in Italia con un nuovo romance lgbt+ dal titolo Ancora una fermata edito Mondadori.
Protagonista di questa storia è August Landry, originaria di New Orleans che si è appena trasferita nella Grande Mela per concludere gli studi universitari, ma più di ogni altra cosa spera che a New York possa finalmente trovare la sua dimensione, un posto in cui mettere radici da poter chiamare casa. Ma August è disillusa, è sopraffatta da mille dubbi e incertezze su se stessa e sul futuro, per il quale non nutre grosse aspettative; non crede nell'amore e tantomeno nell'amicizia. Il destino però metterà sul suo cammino una "combriccola sgangherata di disadattati" e una splendida ragazza dai tratti orientali e dallo stile un po' vintage di nome Jane, conosciuta per caso sulla linea Q della metropolitana che prende ogni giorno per andare a lezione. Ma chi è questa ragazza e perché sembra essere uscita da un'altra epoca? Ogni giorno August fa di tutto per incontrarla, c'è qualcosa nello sguardo di Jane che la incanta; lei rappresenta tutto ciò che lei non sarà mai: è disinvolta, risoluta e fiera; vorrebbe conoscerla, invitarla ad uscire, ma non può. Jane di fatti sembra essere bloccata nel tempo da ben quarantacinque anni, ancorata sui vagoni del treno della metro della linea Q, dalla quale non può scendere. August, insieme all'aiuto dei suoi strambi coinquilini darà il via ad una corsa contro il tempo solo per aiutare Jane a scendere da quel treno. Ci riuscirà? 
La prima volta che August ha visto Jane, si è innamorata di lei per un paio di minuti e poi è scesa dal treno. É così che succede sempre in metro: incroci lo sguardo di qualcuno, immagini una vita fra una fermata e l'altra, e poi ritorni alla tua giornata come se la persona che hai amato in quel breve periodo esistesse solo su quel treno.
Miei cari readers, Casey McQuiston è riuscita ancora una volta a compiere la magia; se con Rosso, Bianco e Sangue Blu ha raccontato un vera e propria favola andando oltre l'immaginario romantico, in Ancora una fermata rende i lettori spettatori di viaggio introspettivo, un viaggio che che ha un unico scopo: quello di infondere un messaggio di speranza e inclusività.

Il tema del viaggio rappresenta un elemento essenziale all'interno della narrazione. Come molti di voi sapranno, il viaggio è sempre stato un tema letterario ricorrente sin dalla letteratura classica, indipendentemente che si trattasse di un viaggio simbolico, fisico o allegorico, l'eroe di turno doveva affrontare mille avversità prima di raggiungere la meta tanto ambita.
Ed è esattamente ciò che accade alla protagonista di Ancora una fermata; il viaggio che August compie insieme a Jane ogni giorno sulla linea Q della metropolitana è una metafora di vita; sia August che Jane rappresentano il viaggiatore inquieto descritto in epoca romantica, che compie un viaggio interiore alla ricerca di sé, una ricerca incessante di quell'io profondo in lotta continua con regole sociali soffocanti e retrograde; ma mentre August deve trovare se stessa e capire cosa vuol essere nella vita, Jane deve ritrovarsi; da quando è intrappolata in un limbo tra realtà e irrealtà e non sa più chi è.
Il punto focale dell'intero romanzo non è tanto la storia d'amore tra Jane e August, ma il desiderio incessante di quest'ultima di trovare una sua dimensione, il suo posto nel mondo, ma per riuscirci dovrà imparare a fidarsi del prossimo. 
August troverà in quella combriccola di coinquilini disadattati quella famiglia che le è stata negata ma che sempre desiderato; troverà amici fraterni che si amano e si rispettano per ciò che sono, e che le dimostrano quanto la diversità possa essere un valore aggiunto. 
Ancora una fermata è il primo romanzo che leggo della McQuiston- anche se confesso, ho letto diversi estratti di "Bianco, Rosse e Sangue Blu" e me ne sono innamorata- e non sarà di certo l'ultimo. 
Questa donna ha un talento innato; oserei quasi dire che è nata per scrivere; in pochi possiedono il dono di riuscire a scavare in profondità dell’animo umano e lei con il suo stile evocativo e intimista riesce a compiere la magia; ogni storia raccontata, ogni frase scritta, non è mai fine a se stessa, ma ha sempre un fine ben preciso. 
Ancora una fermata è un vero Inno all’amore in tutte le sue forme, che si aggiudica un posto nell'olimpo della mia lista personale di BEST BOOKS 2022.

«Per cinque minuti facciamo finta che tutto il resto non importi, e io sono io, e tu sei tu, e siamo sedute su questo treno, e stiamo tentando di capire qualcosa delle nostre vite.»

P.S Non posso però esimermi da segnalare che il testo presenta diversi errori di traduzione ed editing, e da una CE dal calibro della Mondadori mi sarei aspettata una cura maggiore.
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