Io ti proteggerò, Penelope Douglas. Recensione.

 
Titolo: Io ti proteggerò
Autore: Penelope Douglas
Editore: Newton Compton
Genere: Contemporary Romance- Forbidden - 
Age Gap - Reverse Harem 
Pagine: 485
Prezzo: eBook  € 5,99
 Cop. Flessibile € 14,90
Data dio uscita: 13 Aprile 2022


Dall’autrice dei best seller Mai per amo re e Odiami come io ti amo. Una casa sperduta nel bosco. Il capovolgimento di ogni regola. Un inverno indimenticabile.

Tiernan De Haas non ha avuto un’infanzia felice. È cresciuta tra agi e ricchezza, ma non ha mai conosciuto l’amore di due genitori presenti. E così, quando un incidente distrugge la sua famiglia, Tiernan sa che dovrebbe essere devastata, ma non riesce a provare nulla. Dopotutto è sempre stata da sola. Ad assumere la sua tutela per due mesi, prima che compia diciotto anni, è Jake Van der Berg, fratellastro di suo padre, che vive insieme ai due figli, Noah e Kaleb, in una casa sulle montagne del Colorado, tra i boschi. Tiernan sarà in grado di affrontare il freddo rigido dell’inverno in arrivo?


Torna la Douglas, l’autrice che da sempre è una garanzia, con un nuovo romanzo autoconclusivo tutto da scoprire.
La sinossi è molto avara di informazioni, ma quali sono le premesse?
La protagonista contesa da tre uomini: un padre e i suoi figli.
Non tenterò di riportare il mio stupore misto a incredulità quando l’ho appreso, e tutto ciò che la mia fervida immaginazione ha partorito, perché davvero è difficile, di sicuro ho sperato non fosse un flop, cioè una trama tutta eros e sesso trasgressivo senza alcuna sostanza.
Alcuni definirebbero questo libro un forbidden, altri un reverse harem, tuttavia la sottoscritta non collocherebbe questo romanzo in nessuna delle categorie.

Che tipo di libro è dunque “Io ti proteggerò”?

Una storia tumultuosa, sofferta e tenera a sprazzi, di quelle che ti fanno sentire le farfalle nello stomaco e provare la sensazione di essere sulle montagne russe. Misteriosa e intrigante al punto giusto, tiene incollati alle pagine e non fornisce tempo per annoiarti. Erotica e passionale in egual misura, dona brio ed eccitazione in quantità e allo stato puro.
Dopo anni di tate, collegi e campi estivi in cui è stata parcheggiata, e dopo essere stata cresciuta da tutti tranne che dai suoi genitori, Tiernan è sola. Andare a vivere in Colorado dal fratellastro di suo padre e i suoi figli, in un ranch sperduto tra le montagne, forse è quello di cui ha bisogno. Tuffarsi in qualcosa di diverso, perché l’unica cosa che prova da molto tempo è stanchezza e apatia.
Dopo la tristezza, durante l’infanzia la rabbia è stata una mia compagnia costante. Poi se n’è andata e non è rimasto niente.
Appena arrivata in Colorado è subito palese che la vita che conducono Jake Van Der Berg e i suoi figli, Kaleb e Noah, non ha nulla a che vedere con quella che conduceva assieme ai suoi genitori: niente capi firmati, solo roba a buon mercato; niente lusso e comfort, solo duro lavoro; niente villa con pavimento in marmo, ma una baita fatta di legno pregna di testosterone. Un cambiamento di vita drastico, non c’è che dire, e una convivenza che all’inizio risulterà abbastanza ardua e complicata.
A causa del suo traumatico vissuto, Tiernan sarà molto silenziosa e rigida, quasi impaurita, difficile da decifrare e un po’ tutti non sapranno come gestirla. Da subito Jake si dimostrerà ospitale e gentile e Noah amichevole. Forse fin troppo. Per quanto riguarda Kaleb, lui è tutta un’altra storia, readers. Gli uomini Van Der Berg, ognuno a modo loro, la sproneranno ad aprirsi per esternare ciò che prova e vivere la vita che le è sempre stata negata.
Ha bisogno di molte cose, tutte cose che non si possono comprare. Ha bisogno di ridere e di ubriacarsi. Ha bisogno che qualcuno le faccia il solletico, la coccoli, le faccia perdere il controllo e la prenda in giro.
Essere alle prese con loro, partecipare attivamente alla loro vita, farà sentire Tiernan parte di una famiglia. Protetta e al sicuro. Preziosa. Amata. Tutte sensazioni a lei sconosciute, che faranno scaturire una serie di circostanze che molti faranno fatica a gestire. Ecco che più si va avanti con la lettura, più ogni sensazione provata in precedenza, e dapprima innocente, muta in desiderio intenso, del tipo che ti spiazza e brucia dentro. Jake, Noah e Kaleb non si faranno alcun problema a farle capire, in ogni modo possibile, quanto intensamente la vogliono e Tiernan sembrerà ricambiare in tutto e per tutto quell’ardente desiderio. E volete saperlo? Sempre più spesso mi è sembrata lei quella più smaniosa di lasciarsi andare e farsi toccare.
I tre uomini interagiscono con lei e ogni volta viene travolta da sensazioni che non è abituata a gestire: lussuria, sete di attenzioni e necessità di sentirsi speciale.
Tiernan inizierà a diventare sempre più esigente e da ragazzina timida e introversa, arrivata in Colorado, diverrà donna avida di passione e vogliosa di tenere le redini del gioco.
Sento lo stomaco ingarbugliato, allora chiudo gli occhi per permettere al mio cuore di calmarsi e alla mia mente di vagare. Non avrei dovuto fare quei pensieri su Noah quando eravamo sotto la doccia. E l’altra sera, avrei dovuto fermare Kaleb nel momento stesso in cui ha iniziato. Non dovrei sentirmi…nervosa…quando sono con Jake Van Der Berg. Sono confusa e alla disperata ricerca di attenzioni.
Voler bene ai Van Der Berg darà vita a una Tiernan mai esistita. Nulla e nessuno sarà più come prima. Né lei né loro.

Quale sarà il ruolo di questa protagonista in tutta la storia?

Quello di una giovane donna alla ricerca di se stessa, destinata a portare scompiglio nelle vite di tre uomini che credevano di avere un destino già segnato e cambiarlo per sempre.

Non so con esattezza come descrivere questa storia, né ciò che provo al riguardo. L’unica cosa che so è che molte situazioni mi sono sembrate sbagliate - pensieri inappropriati, talvolta fuori luogo, che stonano profondamente con l’essenza dei personaggi e delle loro scelte - e non le ho digerite e comprese del tutto. Ma, nonostante tutte le mie seghe mentali, non posso fare a meno di pensare che tutta quanta la faccenda mi è sembrata dannatamente giusta. Ci sono stati attimi profondi, righe che mi hanno regalato un intenso bruciore dietro gli occhi e degli aghi in gola che ho dovuto spingere giù. Non sapevo come si sarebbe dipanata tutta questa aggrovigliata matassa, se in una specie di poliamore oppure no e neppure voglio dirvi nulla a riguardo perché l’effetto sorpresa sta proprio in questo, non sapere come si evolveranno le cose tra i quattro personaggi e come si concluderanno, ma i capitoli finali li ho adorati e divorati in un solo boccone.
Dall’inizio, l’astuzia della Douglas conduce in mille scenari diversi, ti porta a pensare tante situazioni, a creare trame che si allontanano parecchio da quello che poi effettivamente è il romanzo, ma quando ho capito a quale tipo di epilogo aveva pensato, ho amato la sua penna come mai prima, perché in silenzio e fra le lacrime mi aveva sorpresa e resa entusiasta ancora una volta.
Non è un libro facile da recensire e di cui parlare, ma voglio darvi un consiglio da lettrice: sicuramente non è una lettura per tutti, ma se decidete di intraprendere questa avventura fatelo con la mente aperta. Indossate le scarpe di Tiernan e fatelo senza giudizi né pregiudizi. Ciò che ho compreso io è che al di là di tutto quello che accadrà, Tiernan ha trovato qualcosa nei Van Der Berg che va oltre il desiderio sessuale. Ha trovato un posto, delle persone da considerare casa. Una famiglia.
Per quanto riguarda i Van Der Berg, cosa dirvi di loro? Vi ho già accennato che Jake e Noah saranno molto amichevoli, due personaggi affabili che instaureranno un bel rapporto con Tiernan. Due menti in cui avrete poco modo di entrare, per via degli scarsi capitoli dal loro punto di vista, ma che capirete fin da subito perché sono come libri aperti per il lettore. Kaleb è un mondo a parte, un vero e proprio mistero difficile da svelare e ancor di più da capire e dai primissimi capitoli subito vi accorgerete che in lui c’è qualcosa che non va. È il personaggio più “oscuro e tenebroso” mai scaturito dalla penna della Douglas. Si comporta come un animale, è puro istinto e non ha nulla di civile. Ma ha molto da raccontare. Un attimo prima è una brezza innocua, quello dopo è un ciclone. Fa esattamente ciò che vuole. È gentile ed è orribile. Vulnerabile, ma anche odioso. Ed io l’ho amato in ogni singola fibra del suo essere e sono certa che farà breccia anche nel cuore di moltissimi di voi, amici readers.
Avrei voluto che queste pagine non terminassero più. Avrei voluto rimanere incastrata tra le montagne del Colorado per molto tempo ancora. Non ne ho abbastanza dei Van Der Berg e, se il mio sesto senso non mi inganna, nemmeno Penelope Douglas. Io incrocio le dita di mani e piedi affinché sia così.

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