COLLIDE, ALICE DC. Review party




Titolo: COLLIDE
Sottotitolo: A tale of life, ice and love
Autrice: Alice DC
Genere: Sport romance (volume autoconclusivo)
Data di uscita: 23/03/2022
Prezzo Kindle: 2,99€

Il ghiaccio aspetta.
Faith McCormick vive per lambirne la superficie a ritmo di musica, indossando quei pattini che rappresentano le sole ali in grado di renderla libera. Regina canadese della danza su ghiaccio e prigioniera di una gabbia d'oro che la soffoca, è trascorso un anno dalla sua ultima gara e i campionati mondiali sembrano ormai irraggiungibili: il suo corpo da atleta ha affrontato ombre che il suo cuore non può dissolvere e adesso che è tornata, deve scontrarsi con una forma fisica sbiadita, una famiglia che pretende il massimo e il timore che il sogno di una vita sia sfumato per sempre.

Il ghiaccio terrorizza.
Solomon Curtis teme quella superficie che a ogni riflesso gli ricorda chi è stato e cos'ha raggiunto. Un sogno sfiorato con la punta delle dita che ora è perso nel ghetto di Detroit, città in cui vive con un padre malato e un pugno di speranze infrante, in cui i giorni si assomigliano un po' tutti e la sua carriera di danzatore su ghiaccio è chiusa in una scatola insieme alle medaglie. Quel ghiaccio però lo chiama di nuovo, seguendo un ritmo hip-hop che è la sua cura, lo chiama e stavolta ha una voce diversa, pelle come la luna e occhi che somigliano proprio al riflesso di quel sogno.

Il ghiaccio arde.
Brucia costante nel sogno dei mondiali che entrambi condividono, s'incendia nei loro sguardi, in quelle mani che si sfiorano a ritmo di musica, nei corpi intrecciati durante gli allenamenti, neve contro cenere in un contrasto così netto e giusto, un binomio unico che profuma di rivalsa e desiderio. Faith non ha bisogno di Solomon, però è lui che ha scelto. Solomon non merita un angelo come lei, eppure non può fare a meno di cadere nella sua luce. Quando per la prima volta queste due anime si respireranno, non si tratterà solo di un semplice incontro, ma di una vera e propria collisione. Inaspettata, intensa e impossibile da evitare.
Ho avuto il piacere e l’onore di seguire questa autrice sin dalla pubblicazione del suo primo romanzo e di scoprire la sua meravigliosa e ricca penna. Tutte le sue storie precedenti mi hanno regalato emozioni infinite, tenendomi incollata a quelle pagine come pochi romanzi al mondo sono riusciti a fare. Con questo nuovo sport romance, incentrato sulla danza su ghiaccio, Alice ci racconta una storia d’amore e di vita, di sogni che a volte si realizzano, mentre altre volte no. Di quanto sia difficile rialzarsi in piedi dopo una caduta e per ricominciare da capo serva una forza d’animo che nessuno ci può dare, ma che dobbiamo trovare dalle radici di noi stessi.
Quasi quindici anni trascorsi a tagliare quella superficie con due lame affilate ai miei piedi, mentre ora a stento rammentavo come si allacciassero gli scarponcini.
Dove sei, Faith? In quale angolo di te stessa ti sei persa? C’è una guerra in quell’anima che ti trascini dentro e tu la stai ancora comabattendo.
Per vinerla basta trovare le armi giuste. Il ghiaccio è la tua arma, Faith.
Lo è sempre stata e adesso puoi scegliere. Scegliere se restare nascosta, oppure tornare e provare a vincere.
Faith McCormick, fin dalla prima infanzia, non ha fatto altro che pattinare, fino a quando il ghiaccio non le è sembrato solo un ricordo lontano. Da poco meno di un anno la sua vita è cambiata drasticamente, divenendo un'esistenza nella quale lottare era diventata la sua quotidianità. Riprendere in mano i cocci rimasti, i brandelli del suo animo distrutto e tornare nel suo elemento naturale sarà la sua unica priorità. Cadere capita a tutti, ma la vera sfida è riuscire a rialzarsi in piedi.
Mi facevo masticare e non m’interessava, perchè avevo imparato a farmi risputare fuori, o peggio, a masticare a mia volta. Vivo in guerra, ma cerco solo pace.
Il ghetto è il posto al quale tutte le sere Solomon Curtis fa ritorno e che ogni notte sogna di poter abbandonare per sempre. Sono pochi i dettagli piacevoli che ricorda della sua infanzia. Molti quelli orribili. E’ un modo edulcorato, readers, per dire che la vita gli ha sputato in faccia e preso a calci nelle palle ben più di una volta. Sono rimasta parecchio sorpresa quando l’ho letto, ma Solomon, pur vivendo in un quartiere malfamato e arrancando per sopravvivere, è un pattinatore professionista. Uno di quelli che ha vinto molte gare, con i sogni distrutti e ogni giorno alle prese con incubi schifosi. Ma perché ha smesso?
Non aprivo più quella scatola dei ricordi. La lasciavo sotto il letto a impolverarsi, sperando un giorno di dimenticarla. Pregando di scordare quanto quella vita mi mancasse, fingendo che non mi fosse mai appartenuta. Fingendo di non aver mandato tutto a puttane.
Quell’atleta c’è ancora, nascosto da qualche parte. Quello che vive per pattinare, perché il suono delle lame sul ghiaccio è l’unica cosa in grado di estraniarlo dal caos della sua vita. Quello che sogna di vincere, di riscattarsi dagli errori commessi e le ingiustizie subite. Quello che vuole farcela, nonostante il mondo intero gli urli di mollare.


Il destino intreccerà le strade di queste due anime perse, che hanno in comune non solo demoni, ma anche una passione che trasforma il loro dolore in un sogno non ancora infranto. E sarà proprio Faith, la piccola ninfa dei ghiacci dalle ali spezzate a riportare quell'atleta burbero e scontroso alla vita. Il loro primo incontro sarà una scena folle da qualsiasi punto la si osservi, ma anche piuttosto divertente, aggiungerei. Trovare un equilibrio non sarà facile: la fiducia stenterà a sbocciare e lasciarsi andare, lasciarsi conoscere, sarà un'impresa ardua. I loro dialoghi sono all’insegna di provocazioni continue; si sfideranno e questo li stimolerà a far sempre meglio, sia nello sport che nel loro rapporto. Non esiste equazione più complicata di quella che andranno a formare. L’uno l’opposto dell’altra in tutto, persino nel colore della pelle. Due contrasti viventi che si ritroveranno a dover interagire per raggiungere un sogno in comune.
E’ da un anno che ho smesso di sentirmi viva e se per tornare a vivere devo prima distruggermi, lo farò. Sono disposta a tutto, tranne che a non raggiungere il mio obiettivo.
…..
Potevo aspirare a tornare lassù, tra le promesse del pattinaggio, o avrei dovuto accontentarmi dell’ultima fila?
Ma non mi sono illusa, sapete? Ormai conosco perfettamente lo stile di Alice e non mi aspettavo che questa storia fosse tutta rose e fiori, incubi trasformati in sogni e lacrime tramutate in sorrisi, così per magia. Tutto quel mondo buio che sparisce quando pattinano, tornerà a tormentare Faith e Solomon all’improvviso, senza avvisare, pronto a separare i due dai loro sogni un’altra volta, con i loro cuori che si romperanno in silenzio, diventando sordi di fronte a tanta sofferenza.

Un romanzo sofferto, che parla di sogni infranti, speranze che solcano il cuore, come la lama dei pattini sul ghiaccio, e rinascita. Una storia che parla di quanto una passione possa bruciare dentro fino a spingerci a seguirla a ogni costo e di quanto possa essere poi difficile gestire le conseguenze di quella scelta. Tra queste pagine non si finisce mai davvero di conoscere gli infiniti strati che ricoprono l’anima. Ho letto questo romanzo, a volte a fatica, altre in un incastro perfetto di emozioni, sospesa al centro di esse, senza sapere bene quale direzione prendere. Quella di Alice è una scrittura che ti arriva addosso come un proiettile e ti si conficca nel cuore; ti fa provare emozioni intense, viscerali e incontenibili. Poetica, riflessiva, passionale e sofferta: attraversa l’anima impossessandosene e da subito mi è stato chiaro che con questo romanzo si fosse superata. Tratta temi sofferti, che ancora oggi sono taboo, come il razzismo, l'alcolismo e tanto altro, con una sensibilità, delicatezza e maestria difficile da trovare in un altra penna. Mi sono sentita scossa da tutte le emozioni provate, non riuscendo a catalogarle singolarmente e dar loro un nome. Come una naufraga sopra una zattera rotta, in mezzo alla tempesta delle mie emozioni. Asciugavo in fretta lacrime traditrici per non perdere di vista quelle righe, quelle pagine fatte di un mondo a me sconosciuto dal quale non riuscivo a separarmi. A lettura conclusa, la penna di Alice è ancora qui, perché la forza di questa storia è qualcosa di potente che ha lasciato in me un segno indelebile che, già so, mai più riuscirò a dimenticare. Non ho mai provato interesse verso questo sport, tanto meno lo conoscevo, ma vi confesso che per l’enorme curiosità, ho visionato video che trattano proprio la danza su ghiaccio, colonna portante della storia racchiusa tra queste pagine. Spicca in modo inconfondibile il duro lavoro di ricerca per rendere il tutto il più reale possibile. Nulla è lasciato al caso, ma non mi stupisco più di tanto: i romanzi di Alice sono sempre stati vividi e precisi anche nel più piccolo dettaglio. Questa è una delle qualità che più apprezzo: non è mai frettolosa nella narrazione, impiega il giusto tempo per qualsiasi cosa e i risultati sono delle storie che spiccano per la loro veridicità. Come guardare un’intera vita da dietro un sipario, o meglio, viverla in prima persona. E’ una scrittura perfetta, capace di modellarsi in qualunque forma decida di cimentarsi. Possiede un magnetismo, una flessibilità e una sensualità che scuote. Perlomeno, questo è il modero parere della sottoscritta.


Ma ora, lasciate da parte le riflessioni sullo stile di scrittura dell’autrice, mi piacerebbe parlarvi un po' di Solomon e Faith, il ragazzo del ghetto e la ragazza dei quartieri alti, entrambi con lo stesso sogno combattuto e la voglia di riscatto.

Ve li ho descritti per come li presenta il romanzo, ma voglio provare a parlarvi di loro per come li hanno conosciuti il mio cuore e la mia anima.
Faith avrete capito che è scesa a patti con un destino che le ha portato via la propria ragione di vita; l’ho immaginata più volte come una crisalide debole, ancora dentro il suo bozzolo rattoppato, infreddolita e insicura, terrorizzata di non riuscire a spiegare le ali. E ho sentito la sua passione, il coraggio di rimettersi in gioco. La sua forza, quella di rialzarsi e combattere per una vita che rischia di perdere, mi ha quasi fatto paura. Ma l’ho amata, rispettata e adorata per questo, proprio per quella forza d’animo difficile da eguagliare e talvolta da trovare in noi stessi. Ho assaporato tutta la felicità di fare ciò che più ama e l’amore verso quello sport, verso se stessa, verso Solomon, l’unica persona al mondo che l’ha conosciuta e accettata per quella che è, senza aspettarsi nulla di perfetto o grandioso da lei.

Solomon è un personaggio maschile magnetico e misterioso da cui non puoi lasciarti rapire; interessante e intrigante più di qualsiasi altro personaggio che la penna di Alice abbia partorito. Ricordo con che voracità e curiosità leggevo i capitoli dal suo punto di vista e di come ogni volta li attendessi con il fiato sospeso. A primo impatto risulta essere pericoloso, e in parte è così, ma alla lunga ho scoperto quanto questo ragazzo afroamericano grande e grosso sia soltanto una creatura persa, alla ricerca di se stesso, paralizzato dalla paura di fallire ancora. E che, nonostante gli errori, sceglie di seguire il suo cuore e il suo istinto provando a realizzarsi. Faith compirà un miracolo scavando nel suo muro fatto di rabbia e silenzio, fino ad arrivare dall’altra parte e trovarlo, toccarlo con il suo smisurato amore. Lei lo spingerà a credere in se stesso fino a far venir voglia a Solomon di diventare una persona da ammirare, su cui poter contare e fonte di ispirazione. L’ho amato ogni volta che ha compreso Faith senza che lei dicesse una parola, per la sua capacità innata di farla uscire dal guscio e permetterle di diventare la meravigliosa donna che conoscerete.

Ci sono sfumature di buio all’ interno di entrambi, verità nascoste che nessuno ha il coraggio di confessare all’altro. Faith e Solomon sono come luce e buio che condividono il cielo nell’attimo in cui il giorno si affaccia al mondo. Insieme sono uniti nell’amore, nel dolore e nella passione per questo sport, protagonisti di un mondo in cui mi sono persa e di una storia che ho amato dalla prima all’ultima parola.
Non è nel trovarsi, la vera magia. E’ nel tenersi. Stretti, dopo aver fatto l’amore come fosse l’ultima volta. Per mano, mentre si condivide un sogno. Sorreggersi quando la vita fa male, abbracciarsi per dire ti amo. Baciarsi per promettersi un altro istante, un giorno ancora. Una vita intera. Fino a collidere nell’infinito.

PRODOTTO FORNITO DALL'AUTORE


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