Suddently love è
un romanzo autoconclusivo che segue le vicende di Emma, una studentessa di
Fisica a Dublino, narrando anche quelle dei suoi coinquilini e amici.
Dopo un incontro casuale in un pub scaturito dalla forte attrazione che provano
l’uno per l’altro, Emma ed Esteban iniziano a frequentarsi con numerosi alti e
bassi grazie soprattutto alla forte insistenza di lui che si impegna per
ritrovarla dopo quella sera. Inizialmente volendo mantenere una relazione
superficiale i due decidono di non raccontarsi informazioni personali, fino a
quando questa scelta non inizia ad avere delle conseguenze.
Nella seconda parte del romanzo i due
protagonisti dovranno affrontare le problematicità nate da una situazione particolare che impedirà loro di rendere pubblica la loro relazione. Parte
integrante della trama sono anche i coinquilini di Emma e le loro storie che si
intersecano con quella della protagonista.
““Luis non parla con questa nostalgia di Belo Horizonte” gli dissi giocherellando con un tovagliolino.
“Il tuo amico ha qualche anno meno di me e può godere appieno il presente.”
“Disse Matusalemme” lo presi in giro “Quanti anni potrai mai avere?”
“Ne ho trentasette.” Ci aveva quasi preso Claire.
“Okay ne hai un po’ più di lui. Ma tu non lo fai?”
“Cosa?”
“Godere del presente” gli ricordai
“Lo sto facendo adesso” asserì fissandomi con sguardo inteso.”
I personaggi principali sono sicuramenti quelli di Emma ed
Esteban, che in quanto protagonisti sono al centro della trama.
Il personaggio di Emma risulta sicuramente molto affascinante ed è facile
empatizzare con lei. Si tratta di una ragazza italiana all’estero per studiare
con una relazione tragica finita male alle spalle da cui sta ancora cercando di
riprendersi, ma determinata a prendere in mano la sua vita e rimettersi in
piedi. È un personaggio determinato e fiero, che cerca di non farsi mettere i
piedi in testa da nessuno, giudizievole e in sintonia con tutto il suo gruppo
di amici.
Di Esteban non posso dire di avere avuto una impressione altrettanto positiva.
La grande differenza di età tra i due protagonisti non si palesa mai come un
problema pratico e quanto in una normale situazione avrebbe potuto creare
attrito tra i due non lo fa mai: il non volere andare a feste di giovani
adulti, il non volere andare a un pub per ragazzi tutte le sere, differenti
orari in cui si desidera andare a dormire o semplicemente stare in giro, differenti
impegni, differenti priorità, ecc. Esteban con i suoi quasi quarant’anni fa la
vita di un ragazzino e non gli pesa. L’age gap è però un muro tra di loro
innalzato dallo stesso Esteban sempre pronto a rinfacciare questa differenza di
età non appena qualcosa non va come vuole lui, arrivando a sminuire qualsiasi
preoccupazione di Emma come derivante dalla sua immaturità e giovane età.
““Esteban… io non voglio più rivederti.” E morsi l’interno della mia guancia per trattenere le lacrime.
Si portò due dita sulla radice del naso e inspirò profondamente. Il suo sguardo si fece carico di delusione e rabbia, e nonostante tutto percepii il forte magnetismo che mi attirava a lui.
Assentì grave con il capo, fece un cenno alla cameriera per il conto e senza degnarmi di uno sguardo andò via.
Strinsi le dita attorno alla tazza ormai fredda e per l’ennesima volta mi chiesi cosa ci fosse che non andava in me. E cosa lui mi avesse fatta sin dalla prima volta che ci eravamo visti.”
Esteban inizialmente mente senza alcun motivo sull’avere un figlio, sminuisce e
mortifica Emma e dopo ogni litigio lui l’accusa di comportarsi in modo infantile per poi tornare
disperatamente da lei chiedendole di riprovarci e arrabbiandosi di nuovo e
riniziando il ciclo al suo rifiuto.
Dalla sua però Esteban può vantare un look affasciante e una bellezza esotica
che riescono a confondere Emma a tal punto che finisce sempre per
cedere e cadere ai suoi piedi.
“Non potevo mettere nelle sue mani la fine dei miei studi. Avevo diritto di essere apprezzata per ciò che avevo fatto!
“Io non te l’ho mai chiesto di amarmi.”
“Ma l’amore si dona senza chiedere!” esclamò con disappunto.
[…]
“Non voglio gettare all’aria un anno di studi!”
“Nessuno ti costringe a farlo.”
“Esatto. È una mia scelta. E io scelgo la mia integrità.””
Il libro è narrato interamente dal punto di vista della protagonista e spesso anche
i suoi pensieri fanno capolino in corsivo tra le righe, cosa che permette
certamente al lettore di comprendere a pieno il suo pensiero, forse una scelta non così necessaria in un libro in prima persona. La prosa
procede fluidamente dopo i primi capitoli e risulta chiara e diretta
nell’esposizione dei fatti e dei sentimenti di Emma permettendo di empatizzare
con lei ancora di più.
In conclusione si tratta di un libro, nel complesso
piacevole per un pomeriggio di relax permettendo al lettore di essere
trasportato tra le nuvole di questa relazione al limite del proibito o di
affrontare tra sé e sé un acceso dibattito sullo stato della società moderna.
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