TITOLO: A TOUCH OF DARKNESS
SERIE: Ade e Persefone #1
AUTORE: Scarlett St. Clair
EDITORE: Queen Edizioni
GENERE: Urban Fantasy
PAGINE: 400
FORMATO: Ebook - Copertina Rigida
PREZZO: Ebook € 5,99 - cartaceo 18,90
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 Febbraio 2022
NB: Libro disponibile in libreria e su tutti gli store online
Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca. Dopo essersi trasferita a New Athens, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese. Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili. Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà. Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere… Ed è proibito.
Ciò che mi ha spinto a leggere questo romanzo è la forte ossessione che nutro per la mitologia greca, per il mito di Ade e Persefone, precisamente. Arriva sulle nostre librerie Scarlett St Caire, autrice che non conoscevo e che ha rivisitato questo mito in chiave moderna, con uno stile passionale e oscuro che lascia senza fiato.
Sapete già chi è Persefone, readers? Lei è la dea della primavera, figlia di Demetra, dea del raccolto. Nell’antica Grecia a lei si attribuiva la primavera, lo sbocciare di meravigliosi fiori sulla terra ad ogni suo passo, ma in questo romanzo sappiate che Persefone non è in grado di far sbocciare, anzi tutto il contrario: ad ogni suo tocco qualsiasi pianta o fiore avvizzisce. Per quale motivo? Questo è uno dei più grandi enigmi che mi ha accompagnata per tutta la storia. La piccola dea ha passato tutta la sua vita in una campana di vetro per volontà dell’iperprotettiva madre, ma ora è libera di vivere una vita comune tra i mortali per gentile concessione di Demetra. Una sola è la condizione posta: stare lontana dagli dei e in particolar modo da Ade.
In questa storia Ade non è solo il signore dell’Oltretomba. E’ un uomo altamente raffinato, affascinante e provocante, il più benestante tra gli dei e, si vocifera, anche il più terribile. Tra i tanti locali di cui è proprietario, il Nevernight è quello più gettonato. In quel posto i mortali giocano contro di lui per ottenere qualcosa: soldi, amore, potere. La parte peggiore è che se i mortali perdono, è Ade che decide la posta in gioco. E di solito chiede di fare cose impossibili.
Si diceva che Ade apprezzasse una buona scommessa e che raramente accettasse una posta diversa dall’anima umana.
Persefone, contro ogni previsione o aspettativa, una sera si ritroverà a giocare con il dio dei morti, perdendo la partita: da quel momento in poi avrà sei mesi di tempo per creare la vita nell’oltretomba o resterà prigioniera di quel mondo per l’eternità.
Da qui avrà inizio la storia e le loro interazioni (preparatevi perché ne vedrete delle belle). Ogni volta che il dio aprirà bocca, Persefone troverà l’ennesima ragione per disprezzare lui e il suo modus operandi, sebbene quella bocca poi la ecciti da morire al medesimo tempo. Nonostante la rabbia e il disprezzo tangibili, dopo il suo incontro con Ade la piccola dea si ritroverà a volere cose che non avrebbe mai desiderato prima. Sarà incuriosita da lui e dal suo mondo e troverà interessante il suo essere estremamente elusivo. In poche parole il dio dei morti rappresenta tutto quello che lei non è, qualcosa di oscuro e allettante. Allettante perché quell’uomo è un vero e proprio mistero e i misteri sono avventure, quello che lei tanto desidera avendo passato gran parte della vita sottochiave.
Ma un conto è trovare attraente il dio dei morti, un altro è desiderarlo.
Perché nessuno l’aveva avvisata che Ade era un bastardo affascinante? Che il suo sorriso toglieva il respiro e il suo sguardo fermava i cuori?
Pian piano si perderà nei sentimenti per quel dio a tal punto da entrare in guerra con se stessa. Verrà confusa da passione e rabbia, in bilico tra la sorpresa e il disgusto per ciò che quell’uomo ha creato e per il suo modo di vedere la realtà. A tutto questo aggiungete anche l’estrema attrazione che prova per lui. La narrazione è in terza persona, dal solo pov di Persefone, ma vi garantisco che pur non potendo entrare direttamente nella mente di Ade, vi sarà presto chiaro che non tutto è come sembra e i giudizi di Persefone si riveleranno affrettati e talvolta ingiusti. Insieme si renderanno vulnerabili, incoscienti e selvaggi: ogni loro approccio sarà un tentativo disperato di ignorare la verità, cioè che sono destinati a stare insieme. Ma, tutto ciò che ci sarà di intimo tra loro - e non parlo solo di sesso - è proibito e come tale faticherà a sbocciare. E che succederebbe se la famigerata Demetra scoprisse il tutto? Riuscirà Persefone a creare vita nell’Oltretomba guadagnandosi la libertà e il cuore del dio dei morti? E perché Ade non si lascia andare alla passione che, molto chiaramente, nutre per la sua piccola dea? Ci sono troppe cose in gioco, troppe cose proibite.
Patti del genere avevano gli artigli, e non sarebbe stato possibile uscirne priva di cicatrici.Ade è il nemico. Lui è il tuo nemico. Ti ha incastrata in un contratto con l’inganno e ti ha sfidata a usare poteri che non hai. E ti imprigionerà se non riuscirai a generare vita nell’ Oltretomba.
Mi sono persa in questo volume, nell’Oltretomba, in Ade e Persefone e in tutto quello che promettono. Passione e desiderio, oscurità e lussuria, mistero: qualità che troverete in abbondanza in questo romanzo. Ade e Persefone insieme sono totalmente irrazionali e mi hanno fatta ammattire e innamorare nel vero senso della parola. La loro è una storia carnale, avida e ardente che toglie il respiro e invade ogni muscolo. La scrittura della St Claire, poi, è qualcosa che ipnotizza e incastra il lettore tra queste pagine. Ade scommette con i mortali per la loro anima? L’autrice lo fa con i lettori, scommettendo di rubare anima, cuore e mente. E indovinate? Ha vinto! Ho letto ogni singolo capitolo con una fame vorace da capogiro e mi sembrava di non averne mai abbastanza. Anzi, mi correggo: NON NE HO ABBASTANZA DI QUESTA STORIA. Siamo solo all’inizio, più che promettente direi, e già sono in brodo di giuggiole, in trepidante attesa che giungano a me i prossimi volumi che compongono una serie da cui mi aspetto molto successo. È una lettura romance, erotic fantasy che non annoia mai e non appesantisce; ti porta alla scoperta di un mondo inesplorato pieno zeppo di misteri e intrighi tutto da scoprire. Un mondo in cui gli dei distruggono e trasformano per puro divertimento; un mondo in cui i mortali sono un popolo timorato e gli dei la nobiltà. Ecco, non potevo trovare metafora più calzante.
Voglio svelarvi un segreto: è stato davvero divertente, oltremodo spassoso, immaginare il dio dei morti che gioca a... sasso - carta - forbici (se potessi vi allegherei mille faccine che ridono). Non trovo difetti, nemmeno uno, in questa splendida, accattivante e possessiva storia, se non quello che dovrò aspettare chissà quanto per avere tra le mani il prossimo volume (qui vi allegherei le faccine che piangono).
Non dubito certo del loro amore, ma i timori per il futuro ci sono, timori che incombono come nuvole sui prossimi romanzi. Demetra è solo uno di questi. Gli altri sono molto più complicati. Che cosa ci ha riservato l’autrice nel prosieguo? Non resta che attendere per scoprirlo! Se siete appassionati di mitologia greca e amate le storie oscure e passionali, non potete perdervi “A touch of darkness”.
Io vi do appuntamento con “A game of fate” stesso romanzo dal punto di vista di Ade, che ci darà modo di conoscere il dio dei morti a 360 gradi e svariati retroscena che, in questo volume centrato dal punto di vista di Persefone, non ci sono stati svelati.
Scarlett St Claire, sii buona e non farci attendere molto.
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