CENTO VOLTE E POI ANCORA, Dora L. Anne. Recensione.

Data di uscita: 19 Maggio
Titolo: Cento volte e poi ancora
Autore: Dora L. Anne
Genere: Romance contemporaneo- chick lit- mistery-
Volume Autoconclusivo
Pagine: 378
Prezzo: 2,99
Piattaforma: Amazon self publishing
Kindle Unlimited: disponibile


Eva è una scrittrice di successo, ma a un certo punto qualcosa cambia e l’ispirazione svanisce. Tutto sembra remarle contro, specialmente i suoni molesti che provengono dal piano di sopra, impedendole di comporre nuove trame e nuovi progetti.
Le amiche suggeriscono un cambio di rotta.
Basta thriller, pensa in rosa!
Lei, romantica come un cactus in un mondo pieno di palloncini, vorrebbe sprofondare dentro un pozzo senza fondo.
Cosa potrebbe andar peggio?
Il destino risponde presto alla sua domanda. Una risposta nient’affatto piacevole.
Una risposta che arriva di notte, quando il resto del mondo riposa e le idee traboccano per finire sulla carta, tradotte in capitoli.
Uno sguardo alle stelle e via, dritti in braccio all’imprevedibile.
Guardare fuori dalla finestra non è mai stato tanto pericoloso. Tanto rocambolesco. Adrenalina pura. Finché l’amore non strizza l’occhio a chi guarda. Ma solo se vuoi sul serio crederci.


Anche questa è un’altra storia in pieno stile Dora L. Anne: leggera, intensa, appassionata e con un pizzico di suspense e mistero. Ricordo che una volta la stessa autrice ha dichiarato di procedere senza schemi quando scrive, che sono i personaggi a dettare legge, capitolo per capitolo, e a lei non resta altro che seguire la corrente e vedere dove porta l’ispirazione. In questo romanzo conoscerete Eva e Damien, due anime che vanno sfogliate e comprese fino all’ultima pagina: lei abile, meticolosa e complicata con delle amiche pazze da legare, mentre lui è provocatore, sfacciato, arrogante e si diverte un mondo a metterla in difficoltà. Damien è un imprenditore finanziario, sulla soglia dell’esaurimento nervoso, intento a ristrutturare l’appartamento del suo migliore amico come valvola di sfogo. Il rumore assordante degli attrezzi da lavoro zittisce per un breve lasso di tempo tutto il caos che impera nella sua vita e sfinirsi di stanchezza, per distrarre la sua mente e arrivare stanco morto a fine giornata, è proprio ciò di cui ha bisogno. Ma, se il rumore e il caos sono un toccasana per Damien, non è lo stesso per la bella inquilina del piano sottostante. Eva è la persona meno romantica del pianeta, una vera asociale emotiva e quello che sa sull’amore è che non fa per lei. L’unico vero amore l’ha provato unicamente verso la scrittura, mai verso un uomo. Infatuazione ce ne sono state, certo. Mai durature. Mai illogiche. Mai da memorabile tuffo al cuore. Ciononostante, armata di coraggio, decide di mollare il genere thriller, che ha sempre caratterizzato la sua penna, per dedicarsi proprio ad un romanzo rosa.
“L’ho scelto davvero?
Quanto alcool ho bevuto?
La sottoscritta scriverà un romance. Una storia sdolcinata per ragazze che sognano l’amore.”
Descrivere in maniera vivida sensazioni che non ha mai vissuto, o anche solo immaginato di poter vivere, non è cosa semplice, metteteci anche le continue distrazioni dovute ai rumori e abbiamo fatto notte. Senza nemmeno conoscerlo, Eva si ritroverà a detestare Damien con tutte le sue forze proprio perché a causa di tutto quel tran tran non riuscirà a concentrarsi e portare a termine il suo romanzo: come si fa a elaborare una trama decente col baccano di una ristrutturazione che imperversa a pochi metri dal soffitto? Un evento agghiacciante, che perseguiterà entrambi sino alla fine e degno di un thriller coi fiocchi, sarà il filo conduttore che porterà i due giovani a conoscersi. I loro primi incontri saranno fatti di sguardi, battibecchi (soprattutto Eva la vedrete battagliera e lapidaria come una freccia intinta nel veleno) e figuracce epocali. Eppure non faranno altro che cercarsi e tentare invano di esorcizzare l’idea che i loro pensieri vadano sempre a schiantarsi dove non vogliono: l’una verso l’altro.
“E’ davvero possibile perdere la testa per qualcuno?
Damien finora me l’ha fatta esplodere un paio di volte.
Che sia un preludio a qualcosa di simile?”
Contro ogni previsione Damien, con il suo fascino magnetico, diventerà il protagonista perfetto non solo del nuovo romanzo di Eva, ma anche delle fantasie bollenti che la scrittrice si ritroverà a desiderare di voler vivere. E Damien sentirà che con Eva la possibilità di ricominciare a vivere e impegnare tutto se stesso in amore non sarà più una chimera impossibile da raggiungere. Non c’è poi molto da dire poiché per quanto intensa emotivamente, la storia è davvero semplice e leggera da leggere, ma con Eva e Damien ho provato meravigliose sensazioni in cui ho galleggiato senza averne abbastanza. C’è il coraggio. C’è la passione. C’è la follia. C’è la speranza. Tra queste pagine matura sempre più la consapevolezza che la vita succede, attimo dopo attimo, e non puoi stare sempre lì a pianificare, a meditare, a elaborare piani che non servono a niente. Sono due personaggi ben strutturati che ho apprezzato moltissimo. Entrambi con la paura di osare, sbagliare e soffrire. La scrittura di Dora è sempre così: semplice, intensa, incisiva, vivida da rubarti il cuore e farti sognare. Le piccola sfumature di mistero e suspense che pone, accendono la curiosità e stimolano ad andare avanti per capire l’intreccio. Nelle mie precedenti recensioni ho sempre ribadito che i colpi di scena non sono il suo forte, ma in questo romanzo sono rimasta piacevolmente colpita dal lieve cambiamento che si percepisce. Certo, non aspettatevi chissà quali scossoni, ma di sicuro è innescata e alimentata la voglia di continuare la lettura fino all’ultima pagina. Una storia avvincente che sin dal prologo mi ha magicamente risucchiata nel suo mondo e tenuto in buona ed emozionante compagnia per qualche ora. Ogni libro è un viaggio. Spesso meraviglioso, a volte scomodo. Certo è che, alla parola “fine”, si è sempre un po’ diversi rispetto a come si era all’inizio. In molti lo chiamano “leggere”, ma con il romanticismo che dona Dora alle sue storie si potrebbe definire “sognare”.

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