LA STRADA VERSO TE, Melissa Toppen. Recensione in Anteprima.

Titolo: La strada verso te
Titolo originale: The road to you
Serie: Conclusivo
Autrice: Melissa Toppen
Traduttrice: Silvia Zucca
Genere: Romance Contemporaneo, New Adult
Data di uscita: 16/07/2021


La vita è fatta di scelte, possibilità, momenti.
Possibilità che ci rammarichiamo di non aver colto. Scelte che vorremmo poter cambiare.
E poi ci sono i momenti che ci definiscono.
Kam è stata la mia scelta…
Quello che mi ha rubato il cuore all’istante.
Kane era la mia occasione…
Quello che è riuscito a incendiarmi con un solo sguardo.
Erano il mio momento…
Due Fratelli che possedevano entrambi una parte di me.
Due Fratelli che ho amato in modi e per motivi diversi.
Un fratello ha distrutto il mio cuore.
L’altro l’ha rimesso insieme.
Entrambi mi hanno cambiata per sempre.


Ciò che mi ha spinto a leggere questo romanzo è stata la sinossi che, come potete vedere, narra di come due fratelli abbiamo messo gli occhi sulla stessa ragazza, influenzando la sua vita e le sue emozioni sia in bene che in male. Infatti si evince che uno di loro le spezza il cuore, l’altro lo ricompone. In un primo momento mi sono subito venuti in mente i fratelli Salvatore di The Vampire Diaries, ma ora che ho terminato il romanzo posso chiaramente affermare che non avrei potuto fare un paragone più sbagliato.
La strada verso te” è un contemporary romance autoconclusivo che narra di un amore tormentato, nato da un profondo dolore condiviso. Se vi aspettate una lettura leggera, ahimè ne resterete delusi.
Elara, ragazza temeraria e avventuriera che ha sempre spinto se stessa e le sue capacità oltre i limiti, ha trovato ciò che di più prezioso ci sia mai stato nella sua vita: Kamden, il suo migliore amico, compagno di mille avventure e gioie condivise. La loro amicizia, che profuma chiaramente d’amore, non potrebbe essere più perfetta: lui, molto più cauto e ragionevole, la trattiene quando lei si spinge troppo oltre i limiti e lei gli da una spinta quando lui ha bisogno di lasciarsi andare. Non pensate anche voi che si completino a vicenda? Loro lo pensano, tanto da credere che il loro bellissimo rapporto durerà per sempre. Quel “per sempre”, però, arriva troppo presto quando Kamden perde la vita precocemente, lasciando Elara in balia di un’agonia talmente intensa da preferire la morte. La sua vita le è sempre sembrata piena e colorata, ma questo solo perché Kamden ne faceva parte. Ora, niente più ha senso e ogni singolo attimo della sua esistenza le pare buio, vuoto e freddo. Come superare la morte di una persona che per te rappresenta tutto? Come razionalizzare il fatto che la tua vita sia stata privata dalla presenza di un grande amore? Nessuno potrà mai sostituire Kamden o farle provare l’intenso batticuore che le regalava lui.
“Come farò a vivere in un mondo in cui Kam non c’è? Come posso tornare alla mia vita quando lui ne era una parte così enorme? Come potrà mai aggiustarsi tutto? Kam è stato il mio inizio, la mia metà e la mia fine. Senza di lui sono persa. Senza di lui non so nemmeno chi sono.”
Inaspettatamente tutto cambia quando Kane, fratello maggiore di Kamden, entra nella sua vita a passo di carica, ma allo stesso tempo con delicatezza. Non si può certo dire che Elara lo conosca alla perfezione -lo ha visto soltanto una volta in tutta la sua vita e non le ha fatto una buona impressione- eppure, man mano che inizia a conoscerlo e frequentarlo, il suo cuore, fermo dalla morte di Kam, riprende a battere con vigore. Il modo in cui Kane la fa sentire è molto intenso e sfibrante, crudo e potente. Il tipo di sensazione che si prova con tutto il corpo e non solo con il cuore.
All’inizio tutta la loro conoscenza sarà incentrata esclusivamente sul volersi dare forza a vicenda, sul voler superare insieme il lutto di una persona cara a entrambi, ma più si andrà avanti più vi renderete conto di quanto l’attrazione diventerà innegabile tra i due: Elara scoprirà che Kamden non sarà stato l’unico dei fratelli Thaler a entrarle sottopelle, e Kane accarezzerà l’idea di una relazione a lungo termine con la ragazza a cui non ha mai smesso di pensare sin dal loro primo incontro, ma fino a quel momento a lui proibita.
“E’ difficile per me starti vicino.>
Non mi volto a guardarlo. Non posso.
<Perché?> gli chiedo, continuando a dargli le spalle.
<Perché mio fratello ti amava e , ogni volta che ti guardo, vedo la vita che non avrà mai,> ammette, la sconfitta è chiara nella sua voce. <Perché mi fai provare cose che non ho il diritto di provare. Perché quando sono con te…>”
Dopo tanti capitoli iniziali all’insegna del dolore, dello sconforto e della tensione, dell’agonia e della tristezza allo stato puro, di un peso onnipresente e opprimente sul petto -non saranno facili da digerire, vi avverto, poiché io stessa ho perennemente avuto il cuore stretto in una morsa e gli occhi e il viso completamente inondati di lacrime amare come fiele-, la Toppen ci regala qualche capitolo di respiro e spensieratezza -e lasciatemi dire che serviva davvero-; attraverso la bolla di benessere e sensazioni positive in cui Elara e Kane si rinchiuderanno per imparare a conoscersi e scoprirsi, per cercare di capire come tornare alla vita e farlo insieme, per cercare di comprendere come far funzionare la passione che li coglie alla sprovvista e quei sentimenti innegabili che provano entrambi. Ma, arriverà il momento in cui la bolla scoppierà ed entrambi dovranno scontrarsi faccia a faccia con la loro coscienza e i loro demoni. Da qui inizia la vera sfida: dovranno capire chi sono e che cosa vogliono e voi, readers, non potrete fare altro che cercare di non lasciarvi sopraffare dalle emozioni che, potenti come un uragano, arriveranno per travolgere. Se vogliono un futuro insieme, devono prima lasciar andare il passato ed esorcizzare rabbia e sensi di colpa.
Senza dubbio questo è uno dei romanzi più commoventi che abbia mai letto. Mi ci sono persa sempre più mentre mi addentravo nella lettura. Non provo alcuna vergogna nel dirvi che ho passato la maggior parte del la lettura con il magone in gola e il corpo scosso da singhiozzi. La Toppen ci regala una storia d’amore drammatica e straziante, resa vivida oltre ogni dire dalla sua penna estremamente emotiva. “Perdita” è la parola chiave di questo romanzo, che affronta la tematica del lutto dall’inizio alla fine; perché anche se Kamden ci è dato conoscerlo solo attraverso i flashback di Elara e Kane, il suo fantasma sarà una costante presenza evocata in ogni singola sensazione ed emozioni che i protagonisti potranno provare. Per questo mi sento di sconsigliare questa lettura a tutti quelli di voi che si sentono emotivamente vulnerabili in questo momento o che hanno di recente subito una grave perdita. Magari il mio non è un buon consiglio e potreste trovare conforto tra queste pagine. O magari potreste uscirne emotivamente provati.
Sono rimasta molto colpita dalla struttura della storia, perché davvero ha preso pieghe che non mi sarei aspettata: non è difficile, leggendo la sinossi o guardando la copertina, credere che si tratti di una storia all’insegna dell’eros -che non manca, ma non è nemmeno marcato- in cui la protagonista scarta un fratello e prende l’altro, ma non è assolutamente così. Non mi aspettavo tutta questa emotività e personaggi così ben definiti da poterli analizzare nel profondo. Avrei voluto più capitoli dal pov di Kane per riuscire a inquadrarlo meglio -ci è dato conoscerlo attraverso quelli di Elara-, ma alla fine non è stato difficile da capire che tipo di personaggio avessi di fronte.
Kane è un tipo molto serioso, molto diverso dal fratello, sempre allegro e giocherellone; è quasi intimidatorio, ma c’è molto di più di quel che appare in lui. É un tipo molto profondo che mi ha sorpreso in tanti modi. Dire che è come un colpo di frusta non basta affatto a spiegare il modo in cui mi ha fatta sentire: caldo, freddo, caldo, freddo. Lui ha donato luce e amore in una storia che non era nient’altro che buia e dolorosa.
Elara: calarsi nei suoi panni non è stato affatto facile. La confusione non è stata poca quando ho avuto a che fare con questo personaggio e confesso che non ho capito subito determinate scelte o atteggiamenti. La risposta e la comprensione, in seguito, sono arrivati in maniera lampante: nessuno passa ciò che ha passato lei e resta la stessa persona. É facile commettere sbagli e convincersi che sia la cosa giusta quando la confusione prende il sopravvento per il carico da novanta che il destino ti mette sulle spalle. Di confusione e senso di colpa ne sarà travolta nel suo rapporto con Kane e gli abbagli non mancheranno. Ma la cosa che più mi ha affascinato, è come sia riuscita a trasformare in opportunità il dolore che la vita le ha riservato. E non ditemi che è soltanto un libro e devo darci il giusto peso, perché esperienze simili sono tutt’altro che frutto della fantasia.
Kane ed Elara insegnano a cogliere ogni momento e a vivere la vita appieno, senza rimorsi, poiché da un momento all’altro si potrebbe perdere tutto. Perché alla fine non c’è niente di garantito, soprattutto il domani.
“Niente di perfetto dura per sempre. Diamine, niente dura per sempre. Ma Kane vale il rischio? Com’è il famoso detto? Meglio aver amato e perso che non aver amato mai. Penso sia più facile a dirsi che a farsi quando hai sperimentato la perdita come ho fatto io.”
Che cosa mi spinge a consigliare questo romanzo? Il fatto che sia una storia incredibile in cui tutto sembra sbagliato, eppure stranamente giusto allo stesso tempo.
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