Sounds of Silence, Daria Torresan. Review Tour.

 

Titolo: Sounds of Silence
Editore: Self-Publishing
Autore: Daria Torresan
Genere: New adults
Categoria: Hate to love
Data di pubblicazione: 21 maggio 2021

𝙀𝙢𝙢𝙖 𝙎𝙪𝙚
Il mio mondo era sempre stato silenzioso.
Fin da piccola avevo imparato ad ascoltare con gli occhi, avevo lavorato su me stessa per non sentirmi diversa e avevo combattuto i pregiudizi per essere considerata come tutti gli altri.
Poi, era arrivato lui.
Joshua Mason mi aveva distrutta con parole sprezzanti e, insieme al suo branco, mi aveva tormentata con scherzi crudeli.
E, alla fine, mi aveva costretta a trasferirmi in una scuola adatta alle persone come me.
Quattro anni dopo, ero pronta ad affrontare il mio primo giorno di college. Ma non a ritrovarmi faccia a faccia con la mia nemesi del passato: il borioso e arrogante capitano della squadra universitaria di basket.
Lo chiamavano AmStaff, ma aveva lo stesso sguardo tempestoso e il sorriso sprezzante di allora.
Impossibile fingere che non esistesse. Impossibile ignorarlo.
Mi faceva perdere il controllo e tutta la sicurezza che avevo forgiato negli anni.
Mi faceva provare sensazioni che non riuscivo a contrastare.
Un uragano stava per investire la mia vita.
Ma, quella volta, non avevo intenzione di fuggire.

𝙅𝙤𝙨𝙝𝙪𝙖
Quando posai lo sguardo sul profilo armonioso di lei, detestai l’effetto che quella vista ebbe su di me. Lo annientai, cercando nel profondo l’acredine che le avevo sempre riservato.
E quando i suoi occhi si incagliarono nei miei, potei vedere la serie di emozioni che si susseguirono sul suo viso. Ma quella che maggiormente le marcò lo sguardo fu l’odio.
E sapevo di meritarlo tutto.

“Una bellissima canzone di A. Celentano recita:
Io non so parlar d'amore
L'emozione non ha voce
E mi manca un po' il respiro
Se ci sei c'è troppa luce
La mia anima si spande
Come musica d'estate”
Cari amici di “Tra Le Braccia di un Libro”, oggi ho l’immenso piacere di parlarvi del nuovo libro nato dalla penna di Daria Torresan: Sounds of Silence.
Questa storia non narra solo le vicende di Emma Sue e Joshua, ma racchiude tra le sue pagine tematiche serie ed estremamente attuali, descritte a tratti in maniera tanto cruda quanto reale e a tratti capaci di regalare vera e propria poesia.

Emma Sue è nata priva della capacità di udire in una famiglia amorevole e affiatata, che fin da subito l’ha aiutata e sostenuta affinché questo con costituisse un limite sotto nessun punto di vista. La conosceremo in un momento estremamente triste della sua vita: ha infatti appena perso il suo adorato padre e il dolore che la attanaglia è immenso. Questa morte improvvisa non sconvolge la sua vita solo a livello emotivo, infatti per restare vicina alla madre e alla sorella sarà costretta a frequentare l’università della sua città, dalla quale si era allontana quattro anni prima a causa dell’ennesimo e disumano atto di bullismo per la sua “diversità”.

Emma Sue spera con tutta se stessa che gli anni trascorsi abbiano portato un minimo crescita, di maturità e coscienza a quel branco che verso di lei aveva sempre e solo mostrato rifiuto e cattiveria.

La giovane, in cuor suo, si augura che la maggior parte di loro abbia deciso di frequentare università lontane dalla sua città. Ma nonostante una partenza decisamente positiva nella sua nuova vita accademica, rappresentata da nuove amicizie e qualche stralcio di felicità, ecco che ad un tratto e inaspettatamente i fantasmi del passato tornano a tormentarla e si ritrova faccia a faccia con quei giovani ora forse un po’ più adulti anagraficamente, ma rimasti astiosi come allora verso tutto ciò che non rientra in quella che loro credono la normalità.


Sarà l’incontro con Joshua a sconvolgerla maggiormente, proprio il giovane che negli anni passati l’aveva torturata e denigrata maggiormente, colui che aveva studiato mille espedienti infami pur di ferirla e vederla umiliata, lui la causa dell’allontanamento dalla sua amata famiglia per tutti quegli anni. Ma la nostra coraggiosa protagonista non è più disposta a sopportare nuove angherie, ora non è più una liceale non udente, ora è una giovane studentessa universitaria capace di stare al passo con gli altri e forse essere anche meglio. Forte di queste convinzioni e dell’appoggio della sua migliore amica, Emma Sue è determinata nel voler seguire il suo percorso universitario senza intoppi e soprattutto senza farsi condizionare da quei volti del passato, che purtroppo anche nel presente la intimoriscono, ma a cui allo stesso tempo non vuole dare il potere di frenarla nel suo percorso.

Nonostante sia ben intenzionata ad ignorare Josh e la sua banda, una serie di eventi la porta sfortunatamente a dover preparare un progetto scolastico proprio con lui, il suo acerrimo nemico da sempre.

Sebbene Emma sia priva di uno dei sensi principali, sicuramente riesce a compensare questa assenza con una forte empatia e forse abbandonarsi al suo acutissimo sesto senso, non sarà poi un errore; qualcosa è cambiato in Josh in quegli anni, anche se neppure lui ne è pienamente cosciente, ma insieme a Emma Sue magari potrà riscoprirsi?
“Perché tu fai rumore Joshua.
Fai rumore nella testa, fai rumore nel cuore.
Nel silenzio in cui la mia vita è sempre stata avvolta, tu sei stato il rumore più assordante.”
Anche per Josh è stata una sorpresa ritrovarsi di fronte la ragazza vittima delle sue attenzioni tutt’altro che gentili. Questo incontro lo inonda di sensazioni contrastanti e più la conosce, più si rende conto che Emma Sue ha un mondo che vale la pena scoprire. Certamente non sarà facile per lui far capire ai suoi amici che non è più intenzionato a tormentarla, ciò significherebbe scegliere tra loro e la ragazza, che fino a poco tempo prima disprezzava.

Il progetto scolastico concede ai due giovani la possibilità di conoscersi veramente, ma soprattutto apre gli occhi a Josh, che per troppi anni si è nascosto dietro la facciata del duro, in un certo senso anche lui come Emma è sordo! Lo è in quanto incapace di sentire se stesso e il proprio essere, a tratti cieco perché non riesce a vedere chi e ciò che è realmente e a tratti muto, perché dar voce al suo io interiore gli sembra impossibile.
“Bloccato tra le mura del mio castello, sentii che la mia prigione non si limitava a quelle pareti addobbate con gusto.
La prigione ce l’avevo dentro.
Potevo attendere il ritorno del sole e uscire all’aperto, ma dentro…
…dentro non avrei smesso di sentirmi prigioniero della mia vita.
…Una vita che molti invidiavano, senza sapere cosa ammirassero. Si soffermavano sulla fama, sul denaro.
Non vedevano il buio in cui ero avviluppato.”
Sarà solo quando avrà il coraggio di aprire il proprio cuore a se stesso che vivrà quell’esplosione di colore che gli permetterà di riappropriarsi dei propri sensi al 100% e quindi della propria vita.
Sicuramente la vicinanza di Emma Sue e la storia che condivideranno lo aiuterà leggersi meglio.
Il loro rapporto sarà un continuo scambio di fiducia, un dare e avere di cui entrambi, inconsapevolmente avevano bisogno.
“Ero sempre stata convinta che la sordità mi desse il diritto di sentirmi diversa e di soffrire per le difficoltà davanti alle quali mi poneva la gente.
Ma in quel momento compresi che chiunque avrebbe potuto sentirsi fuori luogo nel mondo, anche se non nasceva con una disabilità.”
Ma se Josh ad un certo punto riuscirà a vedere oltre, lo sapranno fare anche i suoi amici, che lui definisce famiglia? E se fosse costretto a scegliere? Vi assicuro che non sarà facile trovarsi difronte a quel bivio, cosa deciderà di fare alla fine?

Leggere questo libro mi ha permesso di conoscere due personaggi tanto contrastanti quanto simili, le loro storie intrise di sofferenza li rendono fragili ma la voglia di ribalta e riscatto che li accomuna ci mostra anche la forza che bisogna saper tirare fuori nelle situazioni più buie.
Sicuramente il messaggio sul rispetto che va dato a chiunque indipendentemente dalle abilità o disabilità è chiaro e forte, ma anche quello di riuscire a dare una seconda possibilità e nel credere nel cambiamento lo è, e Daria è riuscita perfettamente in questo intento.

La scrittura della Torresan è come sempre fluida e godibile in qualunque situazione descriva, in questo romanzo in particolare è riuscita a inserire un’intensa nota poetica, soprattutto durante i POV di Emma Sue in cui si viene catapultati in un mondo di colori e sensazioni incredibili descritti in maniera meravigliosamente realistica ed esplicativa.
Alcune scene sono poi di una bellezza idilliaca, mi riferisco per esempio al modo in cui Emma si è abbandonata al suo corpo pur di sentire ogni vibrazione di una musica suonata al pianoforte, resterete estasiati in quella scena ve lo assicuro.
Ho trovato anche le scene di bullismo e crudeltà estremamente reali, una di queste mi ha tenuta col fiato letteralmente sospeso facendo battere il mio cuore a mille.

Insomma, non mancherà nulla!
Dal canto mio, posso dire che questo libro mi ha toccato l’anima, trattando la tematica complessa in maniera vera e allo stesso tempo delicata.
Vi consiglio calorosamente di immergervi nel Mondo di Emma Sue, sono certa che lo amerete.
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