TEMPESTA E FURIA, JENNIFER L. ARMENTROUT. Recensione

TITOLO: Tempesta e furia
AUTORE: Jennifer L. Armentrout
EDITORE: Harper Collins
SERIE: Harbinger #1
PUBBLICAZIONE: 27 febbraio 2020
PAGINE: 512
GENERE: paranormal romance
PREZZO: € 6,99 ebook

Gargoyle incaricati di proteggere l’umanità, demoni ribelli e una ragazza con un segreto esplosivo.

Il primo romanzo di una nuova trilogia, collegato alla serie Dark Elements.

Anche se sta diventando cieca, Trinity Marrow può vedere fantasmi e spiriti e comunicare con loro. Il suo dono, però, è parte di un segreto così pericoloso che è costretta a vivere nascosta in un luogo isolato, sorvegliata a vista dai Guardiani, gargoyle mutaforma incaricati di proteggerla. 
Perché se le creature degli Inferi scoprissero la verità sul suo conto la divorerebbero per accrescere il loro potere. 
Quando i Guardiani di un altro clan si presentano e le svelano che nel mondo reale c’è qualcuno che uccide sia i demoni sia i gargoyle, di colpo il mondo che Trinity ha sempre considerato sicuro implode. 
E a complicare le cose c’è il fatto che uno degli stranieri giunti in visita, il biondo Zayne, è la persona più indisponente che lei abbia mai conosciuto. 
Ma quando i demoni attaccano, collaborare diventa l’unica alternativa: per salvare la sua famiglia e forse il mondo intero, Trinity dovrà imparare a fidarsi di lui. Cosa niente affatto facile nel bel mezzo di una guerra tra potenze soprannaturali...
Tempesta e furia è il primo capitolo della nuova serie The Harbinger di Jennifer Armentrout, spin-off di The dark elements.
Trinity è una giovane ragazza che vive da tutta la vita all’interno di un villaggio di Guardiani Gargoyle (il cui compito è uccidere i demoni, ndr.), conscia di essere molto importante per un qualcosa che nemmeno lei sa identificare bene.
“La maggior parte dei Guardiani credeva che fossi solo un’orfana umana che Thierry e Matthew avevano voluto aiutare, ma io ero tutt’altro. La mia parte umana veniva da mia madre. […]. Quanto al mio lato non umano… Bè diciamo che non somigliavo a mio padre.
Per niente.”
Si troverà presto ad affrontare delle nuove minacce con un nuovo (o vecchio, trattandosi di un personaggio importante della vecchia saga) alleato, Zayne, con il quale pare avere un legame speciale. Quando, infatti, il migliore amico di Trinity viene rapito da un potente demone, non le resta che farsi aiutare da Zayne per cercare di salvarlo. La seconda metà del libro si concentra dunque sull’analisi di indizi e sulla ricerca di Misha, anche con l’aiuto di altri personaggi della saga precedente. Molto importante è ovviamente il rapporto che si sviluppa tra Zayne e Trinity, basato, soprattutto all’inizio, su molte incomprensioni e litigi.
“Possiamo anche pensare di conoscerci e so che hai sentito delle cose su di me, ma in realtà non mi conosci, non sai le esperienze che ho vissuto e quelle che non ho vissuto” continuò lui. “Proprio come io non so che cosa hai passato tu. Quello che so su di te è che sei forte, tosta e leale. So anche che sei abbastanza intelligente da capire che dobbiamo essere entrambi riposati per essere pronti a ogni evenienza.”
Il finale è particolarmente vincente, con un bel colpo di scena e una difficile decisione da prendere per Trinity. Il finale aperto lascia al lettore la curiosità di capire cosa potrebbe succedere adesso ai due protagonisti.

Particolare la personalità della protagonista, Trinity: secondo i più moderni cliché di mercato, è una giovane caparbia e testarda, sempre pronta a contrapporsi alle varie autorità in nome di un sentimento di incomprensione; ma non lo è mai in maniera fastidiosa, anzi fa delle sue forze e delle sue debolezze degli argomenti umani con i quali diventa facile relazionarsi. La malattia agli occhi della protagonista (che la accomuna all’autrice) è una caratteristica nuova e originale da osservare in un personaggio principale, che ben si lega al suo ruolo di eroina “tostissima” e “super speciale”, donandole una tridimensionalità e un realismo unici.

Jennifer Armentrout è una scrittrice molto prolifica nell’ambito del paranormal young adult, con già molte saghe di successo alle spalle. L’esperienza nello scrivere è percepibile rapidamente, grazie a una prosa leggera e mai pesante, che rende la lettura scorrevole e piacevole. L’unico elemento di fastidio può essere attribuibile a una continua e meticolosa descrizione dell’abbigliamento dei personaggi, che per quanto ormai comune in questo tipo di libri è spesso inutile e ridondante. Ciò soprattutto quando è la stessa protagonista che, parlando in prima persona, descrive ogni volta ogni singolo capo d’abbigliamento che le capita sotto tiro.
Sebbene all’inizio, complice anche la carenza di introduzioni vere e proprie, ci si possa sentire un po’ persi, la storia è perfettamente autonoma e non impone affatto la lettura o la conoscenza dei personaggi e delle avventure della saga da cui è tratta. Anche le dinamiche tra i personaggi della saga precedente sono sufficientemente spiegate, alla protagonista e al lettore, tanto da non far sentire un pesce fuor d’acqua chi già non le conoscesse.

In conclusione il libro è sicuramente un must have per coloro che hanno apprezzato la saga di origine, soprattutto visto il ruolo di maggiore spessore che immagino i vecchi protagonisti avranno l’occasione di ricoprire in futuro, ma anche per tutti gli appassionati del genere che sono interessati a cimentarsi in un mondo nuovo e appassionante.






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