Titolo: Due volte nella vita
Autore: Christina Lauren
Editore: Leggereditore
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 233
Prezzo: eBook € 7,99
Data d'uscita: 9 Marzo 2021
Sam Brandis era tutto per Tate Jones: il suo primo amore, il suo unico mondo... compreso il suo primo tradimento.
Durante una travolgente vacanza di due settimane all’estero, Sam e Tate si sono innamorati solo come accade nel primo amore, condividendo le speranze, i sogni e i segreti più profondi. Sam è stata la prima e unica persona a cui Tate – figlia scomparsa da tempo di una delle star più famose del cinema – abbia mai rivelato la sua identità. Ma quando è diventato chiaro che la sua fiducia era mal riposta il suo mondo è crollato per sempre.
Quattordici anni dopo Tate, ora un’attrice emergente, non pensa più a quella vacanza e quando entra sul set della sua prima grande occasione Sam è l’ultima persona che si aspetta d’incontrare. Eccolo qui, lo stesso uomo affascinante e sicuro di sé che conosceva, ma ancora più affascinante di quanto ricordasse. Costretta a confrontarsi con l’uomo che l’ha tradita, Tate dovrà chiedersi se è possibile fare la cosa sbagliata per una giusta ragione oppure se quello che si dice “una volta nella vita” possa invece capitare due volte. Improbabile? Certo, ma non impossibile..
“Non sono andato bene per nessun’altra.”
Quando inizio un nuovo libro di questo prolifico duo, non so mai cosa aspettarmi: le autrici hanno infatti la capacità di alternare romanzi leggeri e frizzanti, con una buona dose di sensualità, ad altri di grandi intensità. Continuate a leggere se volete sapere a quale delle due categorie appartiene “Due volte nella vita”!
Il romanzo si può dividere in due parti: nella prima Tate, diciott’anni appena compiuti, si trova a Londra con la nonna Judith, che assieme alla madre Emma l’ha vista crescere in un piccolo paese a nord di San Francisco. Conduce una vita molto appartata, nascosta quasi; ha un segreto da nascondere e da subito si delineano le diverse personalità delle donne. Mentre la nonna è ossessionata dal proteggere Tate, fin quasi alla paranoia, la madre è molto più rilassata in tal senso; è premurosa e dolcissima e tenta di lasciare a Tate una certa libertà, disposta a vederla felice pur facendo scelte che hanno fatto soffrire lei.
A Londra Tate conosce Sam Brandis, di poco più grande di lei. Sam vive nel Vermont, nella fattoria dei nonni, che lo hanno cresciuto con amore infinito; è lì con Luther, il nonno, un uomo dalla pelle scura che ha sposato in seconde nozze Roberta, l’amore della sua vita. Sam è un gigante buono: ha lo sguardo provocante e dolce insieme, e presto i giovani si trovano a condividere sotto il cielo stellato di Londra i segreti della loro vita. Tutti.
“Tra gli spintoni, Sam avvolse un mignolo intorno al mio. Ero un pesciolino, e lui mi aveva fatta abboccare. Mi sembrava ci fosse qualcosa di criminale, nel modo in cui quella reazione fisica mi serpeggiò lungo il braccio, giù per il torso, in mezzo alle gambe. Mi guardò e mi sorrise, facendomi l’occhiolino. “Non dimenticarti di dire a tua madre che sono un ragazzo dotato di ogni sorta di talento.” disse piano.”
Il feeling tra loro è tale, che Tate si confida con il suo nuovo amico, con il quale in pochi giorni raggiunge un grande affiatamento; Sam, dolce e saggio, ma anche gentile e premuroso, riesce a comprendere fino in fondo Tate, e quello che è nato come un bisogno di complicità, presto muta in un sentimento più profondo. Nonostante i giorni a loro disposizione stiano per finire, i giovani, ora più uniti che mai e felicemente innamorati, stanno facendo progetti per il futuro, progetti che li vedono insieme, anche ad affrontare il passato di Tate. Tutto viene però sconvolto dall’improvvisa sparizione di Sam e di Luther, mentre nella vita di Tate scoppia il finimondo: il giovane l’ha tradita nel più bieco dei modi e in tutto quel pandemonio l’unica nota positiva è che Tate può contare su Marco, un rampante PR che da quei giorni frenetici l’accompagnerà per tutta la vita con dedizione e affetto sinceri.
Quattordici anni dopo Tate è diventata un’affermata attrice, ora in procinto di recitare accanto a suo padre, il grande Ian Butler. Il cast e tutta la troupe si troveranno a Mendocino, a vivere alcuni mesi isolati per girare le riprese del nuovo film, Milkweed, scritto da uno sceneggiatore emergente e la cui trama ha fin da subito attirato l’attenzione di Tate: la giovane è letteralmente innamorata del suo personaggio, una donna forte e intelligente, che decenni prima ha saputo superare mille difficoltà e vivere in piena serenità la sua vita accanto all’uomo che ha amato fino alla morte.
“lo guardo ancora, e lui accenna un sorriso sconsolato. I suoi occhi cercano di decifrare la mia espressione. Nei suoi vedo del rimorso, ma anche tante altre cose che non voglio darmi pena di interpretare. È troppo, decisamente troppo. È ancora… Sam, con gli occhi verdi in cui avrei voluto perdermi, la bocca che ho baciato fino a diventare rossa e scorticata, il corpo che mi sembrava una fortezza.”
È uno shock per lei trovarsi improvvisamente davanti quel Sam Brandis che tanti anni prima l’aveva ferita così profondamente; l’uomo invece non sembra sorpreso di vederla… In ogni caso la reazione di Tate mi ha commossa e anche fatto provare una certa ansia; le reazioni che la travolgono, sorpresa, rimpianto, rabbia e frustrazione, sono tutte lì, concentrate in pochi istanti. Al lettore appare evidente che per suscitare sentimenti tanto profondi nonostante i molti anni passati, quello che Tate ha provato per Sam a Londra è stato davvero intenso. Ora mille domande le affollano la mente e non è certo facile convivere con il ritorno di Sam nella sua vita; quando poi origlia una sua telefonata, quello che sente la ferisce ancora e ancora...
Per quanto ami moltissimo il personaggio che deve interpretare, per quanto la troupe sia fantastica e la location un posto da favola che le ispira tanta serenità, Tate giornalmente deve fare i conti con i difficili rapporti con le due persone che tanta importanza hanno ricoperto nella sua vita: Sam e suo padre.
Ian è un vero attore: al mondo offre la maschera del padre perfetto, ma nella realtà le cose sono leggermente diverse. Vi lascio scoprire quanta finzione caratterizzi la sua vita, mentre vi confesso che a me fanno pena personaggi come lui, attenti solo alla propria persona, fatalmente vuoti e tristemente soli, nonostante le folle li osannino a gran voce…
Ho pianto quando Sam ha spiegato a Tate il suo gesto di tanti anni prima, anche se era prevedibile, la tensione creata e l’intensità della scena descritta dalle autrici sono state emozionanti.
“Vuoi la verità?” mi chiede, affondando le mani nelle tasche e chinandosi in avanti. “Ho odiato vederti sul prato con Nick. Ho odiato vederti a letto con lui oggi. Non ne ho alcun diritto, ma l’ho fatto. Ogni volta che mi sei accanto non posso toccarti, non posso avvicinarti a me. Devo starmene lì a friggere. Sei bellissima, divertente, ambiziosa.”
È difficile per Tate accettare la verità, ma anche liberatorio: ora può iniziare un nuovo rapporto con Sam e fare pace con il passato; forse. Perché cosa succederebbe se entrambi scoprissero che i sentimenti provati a Londra sono ancora vivi? Se Sam si rivelasse geloso di Nick, il protagonista maschile che recita a fianco di Tate? E quando una nuova tegola cadrà sul loro ritrovato amore, sapranno superare questa difficile situazione, o darà un taglio definitivo alla loro storia?
Ho amato profondamente questo romanzo: mi sono ritrovata spesso a rileggere alcuni brani, per assaporarne fino in fondo la profondità, per vivere meglio le emozioni dei protagonisti. Tate e Sam mi hanno conquistata fin dall’inizio, quando hanno vissuto con entusiasmo il loro amore, quando hanno progettato un futuro che è stato strappato via da circostanze drammatiche. Se dovessi fare un appunto, potrei dire che mi è mancato il pov di Sam: avrei davvero gradito che le autrici avessero dedicato almeno qualche capitolo a raccontare le emozioni di Sam, perché è un personaggio che ha molto da dire.
Attorno a Tate e Sam si muovono una cerchia di personaggi secondari di tutto rispetto. Nella prima parte, nonna Judith e nonno Luther hanno contribuito ad animare la lettura, mentre durante le riprese di Milkweed, tutto il cast è stato testimone della storia tra i due giovani: Nick, Charlie, Gwen, Devon, Marissa, ma soprattutto Ian. Questo è un personaggio che fin dall’inizio non ha suscitato le mie simpatie: l’aver fatto della sua vita un set cinematografico, lo porta ad avere atteggiamenti ambigui e poco condivisibili, fino all’ultima sua azione, davvero spregevole; ciò tuttavia ci aiuta a capire il terrore di certe celebrità di perdere la visibilità e i tentativi talvolta messi in atto per evitare di cadere nell’oblio.
Le autrici hanno poi dimostrato di padroneggiare la materia di cui trattano, con le descrizioni accurate delle procedure di registrazione di un film, che hanno reso per me ulteriormente interessante la lettura di questo libro.
Insomma, la storia di Tate e Sam mi ha conquistata, e soprattutto se amate le ambientazioni cinematografiche, il patinato mondo di Hollywood e la grandi differenze sociali proprie degli Stati Uniti, non potete perdervi questo piacevolissimo romanzo!
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