QUALCOSA DI STREGATO, ANGELA WHITE. Recensione


TITOLO: Qualcosa di stregato
AUTORE: Angela White 
EDITORE: self publishing 
DATA DI USCITA: 15 settembre 2020
PAGINE: 288
GENERE: Contemporary Romance 
COSTO: € 3,99 ebook - € 11,99 cartaceo

Charlotte non credeva nelle fiabe. Finché non si trovò a viverne una.

La vita non è facile per una giovane sanguemisto nella New York di fine Ottocento. Ma Charlotte è una ragazza forte: una sarta di talento, decisa a non scendere mai a compromessi e a mantenere la sua libertà e indipendenza. Tutto cambia quando la casa di fronte all’umile soffitta di Charlotte è presa in affitto da un misterioso straniero. Colto e affascinante, il giovane dottor James Willmot si dimostra sorprendentemente a suo agio nei pericolosi bassifondi del Lower Est Side. Charlotte è conquistata dai suoi modi di gentiluomo, ma è anche attratta dalla sua parte più oscura e selvaggia. James, però, è un uomo con profondi segreti, che manderanno in crisi il mondo di Charlotte, costringendola a confrontarsi con dolorosi ricordi a lungo dimenticati. Quando realtà inimmaginabili si sveleranno agli occhi di Charlotte, solo l’amore potrà proteggerla. E solo l’amore le darà la forza di combattere per James, cambiando un crudele destino che sembra già scritto da secoli… ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
Sarebbe banale iniziare questa recensione dicendo che questo libro mi ha stregata, ma vi devo confessare che è stato proprio così: non avevo mai letto un fantasy e sinceramente non pensavo di trovarmi per le mani un libro di questo genere, quando ho iniziato Qualcosa di stregato; eppure, sono davvero felice di aver avuto il battesimo del fuoco con un’autrice che stimo molto e che ha reso questa lettura appassionante e incredibile. Seguitemi se volete scoprire come. 

Il prologo ci porta sulle coste inglesi, sul finire dell’Ottocento; qui si incontrano Robert Stevenson e James Willmot. Il primo, lo sappiamo tutti, è l’autore, tra l’altro, de “Lo strano caso del dottor Jeckyll e del signor Hyde”; il secondo è un giovane e bellissimo quanto misterioso medico, appartenente alla nobiltà e che fin da subito ci lascia intendere di essere una persona inquieta e inquietante… In lui sembrano convivere gli estremi, l’aspetto raffinato e irreprensibile dell’aristocratico e l’animo sfrontato e strafottente del giovane borghese; ma non solo... Di certo non gli mancano sicurezza e conoscenza, però solamente proseguendo nella lettura ci possiamo rendere conto a cosa siano dovute. Quest’atmosfera gotica e brumosa, assieme al dialogo tra i due uomini, crea subito una sensazione di mistero e di magia, che mi ha coinvolta, perché amo l’imponderabile, l’insondabile. Lo stesso James, o Jimmy, o Jack, ci fa capire che ci troviamo di fronte a una persona particolare, combattuta e tormentata. 

A migliaia di chilometri di distanza, in una modesta residenza del Lower East Side di New York, Charlotte, mezzosangue di una bellezza strabiliante, fa uno strano sogno e si sveglia turbata al ricordo evanescente dell’uomo che ha visto nel sonno; che sia lo stesso uomo che sbarca a New York portando con sé un oggetto magico e potente? Certo all’arrivo di James succedono alcuni fatti inquietanti, forze misteriose abitano le strade buie della città e oscure mani preparano la scena ad avvenimenti di grande portata. Mentre Charlotte è completamente ignara di quello che sta succedendo, suo nonno, Samuel Brown, è cosciente della guerra che sta per scatenarsi; da sempre ha cercato di difendere la nipote dalle forze del male, che ne hanno stravolto la vita in modo atroce e lui ha opportunamente celato alla sua memoria un passato terribile. Sam è un influente sciamano, dalla pelle del colore dell’ebano, un rispettato Maestro della magia del bayou che ha abbandonato tredici anni prima, e percepisce il pericolo imminente: qualcosa di stregato sta per succedere.
“James respirò l’odore della sua pelle, assaporando una fragranza freschissima di pulito e giovinezza. Nessuna nota di papavero, ginepro o mughetto. Nessun profumo scelto per attrarre e sedurre. Non ne ha bisogno, pensò James, sfregando lievemente il naso contro la sua gola delicata. “Lasciatemi andare?” gli ordinò lei. James sorrise, incontrando i suoi magnifici occhi. La ragazza aveva una bella voce, che l’affanno rendeva morbida come cotone.”
Lo sguardo ipnotico di James, con quel colore delle iridi così particolare, lascia Charlotte senza fiato fin dal loro primo incontro: quegli occhi tanto belli la inchiodano ed è tardi per darsi alla fuga. D’altra parte, quella ragazza bellissima e fatata risveglia in James istinti primordiali e quasi incontrollabili. La lotta tra il desiderio di averla e quello di proteggerla in lui si fa forte, ma il suo obiettivo è vicino, quello che sta per scatenare non lascia spazio a distrazioni di nessun tipo e l’epilogo può essere solo uno, quello che James insegue e persegue da tanto tempo e che non prevede Charlotte al suo fianco. 

L’autrice ci presenta di volta in volta i personaggi che animeranno questa storia: famiglie che vivono al limite della legalità, famiglie influenti ma dal passato torbido, ma anche personaggi che si muovono come pedine in un gioco più grande di loro e che talvolta hanno l’unica colpa di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato. Senza dimenticare figure misteriose, dall’aspetto tenebroso e dalle azioni inintelligibili: un mondo fatato, magico e fantastico. La trama si fa appassionante anche grazie allo stile di Angela White, che ancora una volta ricorda il miele, che scivola, avvolge e accarezza dolcemente, nutre e riempie spazi dell’anima: è commovente la dolcezza delle parole, toccante la magia delle descrizioni, coinvolgente la preziosità di certe sue definizioni. E così io, che pure non ho mai avuto desiderio di leggere un fantasy, mi sono trovata rapita da queste atmosfere magiche, da questi personaggi misteriosi e talvolta inquietanti, incuriosita da una storia appassionante e desiderosa di conoscerne l’epilogo, di capire come mondi tanto diversi e per certi versi contrastanti, possano convivere, trovare un equilibrio, unirsi e amalgamarsi. L’intreccio è stato studiato talmente bene, che è difficile capire da che parte schierarsi, è difficile capire chi lotta per il bene e chi per il male; anche perché gli equilibri sembrano mutare, sotto le spinte di patti e alleanze prima improbabili.
“No” gemette spaventata. Lui non rispose. Era oltre le parole. Era istinto, desiderio, e un controllo appeso a un filo sottilissimo. Sciolse con decisione il nodo che chiudeva la cintura, aprì il pastrano, facendo scivolare le mani sul corpo di Charlotte vestito della scandalosa camicia da notte. Lei singhiozzò sotto la carezza delle sue mani. Ripensò a come le sue dita avevano danzato sul manico del violino. E adesso stavano toccando lei. La stavano facendo vibrare intensamente come quelle corde.”
In questa lotta oscura e sinistra, Charlotte sembra diventare una pedina, da usare per i propri scopi; ma qualcuno la protegge. Mentre tutto si predispone per il grande scontro, la tensione sale e l’ansia di sapere, instillata in chi legge dalla bravura dell’autrice, aumenta e rende le pagine calamite in grado di tenere l’attenzione e l’aspettativa ai massimi livelli. Si innesca una spirale di violenza e ancora una volta non si capisce da che parte stanno i buoni: le situazioni si invertono ed episodi incredibili si susseguono. 

In tutto questo, l’unica certezza è la passione che scoppia tra Charlotte e James: per lui la ragazza è disposta a rinunciare al suo bene più prezioso, perché non è solo il desiderio carnale a spingerla tra le braccia del dottore: un sentimento puro e profondo la rende forte e coraggiosa, capace di affrontare un passato terribile e disposta ad andare incontro a un futuro incerto. Un magone mi ha stretto la gola al loro primo rapporto: la disperazione di James è toccante, il suo bisogno e le sue paure commoventi. 


Ho pensato a quali parole usare per descrivere James Willmot, ma le migliori sono quelle che prendono vita nel cuore e nella mente di Charlotte: “Un uomo tormentato e bellissimo, e il suo animo era un labirinto di ghiaccio e diamanti, fiamme e sangue”. In lui coesistono due personalità contrastanti e opposte, ma non è un po’ così per tutti noi? Non abbiamo spesso emozioni e sentimenti in lotta tra di loro? Non siamo tutti combattuti tra il bene e il male, tra ciò che è giusto e ciò che non lo è? Non è uno sforzo continuo per far prevalere la parte migliore e cercare di tenere sotto controllo quella più opportunista, istintiva e ferale? Non so voi, ma io questo personaggio l’ho amato proprio: mi sono sentita vicina a lui e ne ho provato tenerezza per la disperata sete di amore e la tragica pulsione al puro istinto. Solo alla fine si comprende la scelta fatta, solo nelle ultime pagine se ne riconosce la grandezza, la forza d’animo e lo spirito di sacrificio. E solo in ultimo si riesce a rispondere alla domanda se l’amore sia sempre sufficiente a riunire, a sanare e a salvare.
“Sapevo che saresti stata perfetta tra le mie labbra. Così dolce e morbida” sussurrò James, soffiando sulla pelle bagnata dalla sua lingua. Charlotte gemette, e lui sembrò divertito. “Sembri un gattino, mia bellissima dea. E la tua pelle… adoro la tua pelle. È stupenda, e voglio conoscerla tutta.” Tracciò una scia di baci lungo il suo sterno, fino al ventre”
Un romanzo potente, che ancora una volta consacra Angela White tra le mie autrici top: una scrittrice capace di confrontarsi con generi diversi e di piegarli di volta in volta alla sua bravura, alla sua fantasia, al suo stile inconfondibile eppure sempre nuovo e mai ripetitivo. Un libro in cui la magia viene sapientemente miscelata all’amore e alla sensualità, dando vita a un risultato assolutamente consigliabile e ad atmosfere accattivanti e mai banali. 

Unico neo: ho riscontrato parecchi errori, refusi e non, ma questa volta non mi sento di abbassare il voto per questo, perché per me questo rimane un libro

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