LOVE CHALLANGE, VI KEELAND. Recensione



TITOLO: Love challange
AUTORE: Vi Keeland
EDITORE:Sperling&Kupfer
PAGINE: 320
PUBBLICAZIONE: 16 giugno 2020
GENERE: Contemporary romance 
PREZZO: € 7,99 ebook

Una coppia di pubblicitari sexy e ambiziosi: rivali in ufficio, alleati in privato. In ballo c'è molto più di un posto di lavoro... Quando le loro agenzie pubblicitarie si fondono, i due direttori creativi, Bennett e Annalise, si trovano a competere per conquistare il posto di art director nella sede centrale di San Francisco ed evitare di essere spediti nel bistrattato ufficio di Dallas. Al loro primo incontro, Bennett scoprirà che la sua rivale non è prossima alla pensione, come gli aveva fatto credere un collega, bensì una trentenne mozzafiato dalla bionda chioma selvaggia. Annalise, dal canto suo, si troverà di fronte un giovane sexy e affascinante, che si dimostra fin da subito un arrogante narcisista. Tra loro si innesca così una lotta senza esclusione di colpi, che ben presto si trasforma in un'irresistibile attrazione. Dopo qualche tentennamento, i due cedono alla passione, stabilendo però che quella relazione sarà puramente fisica e con una data di scadenza: il trasferimento di uno di loro in Texas. Quando la sfida in ufficio sta per giungere al termine, tra Bennett e Annalise qualcosa è cambiato: riusciranno a scegliere l'amore e a mettere da parte ogni rivalità?

“A volte la sua sicurezza mi faceva venire voglia di schiaffeggiarlo. Evidentemente, altre volte mi faceva venire voglia di togliermi i vestiti.”

La prima volta che Bennett Fox vede Annalise O’Neil, lei si trova in una situazione che definirei compromettente; la seconda volta lei è sfuggente; la terza, lei lo stende proprio, anche se solo in senso figurato. Quest’autrice, come è nel suo stile, ci regala un inizio frizzante e promettente, delineando fin da subito due personaggi che sembrano assicurare una lettura spensierata e piacevole. 

Annalise e Bennett concorrono entrambi per mantenere il posto di direttore creativo nell’agenzia pubblicitaria in cui lavorano; è una vera sfida e chi la perderà dovrà trasferirsi nella filiale texana. I due sono completamente diversi: lei iperorganizzata, nella vita e nel lavoro; lui, sicuro di sé e arrogante, quando è in blocco creativo scarabocchia super eroine con attributi prominenti. Mentre Annalise è reduce da una relazione, ora in pausa, durata otto anni, Bennett è allergico alle storie che durano più di qualche mese. 

Fin da subito si punzecchiano e se conoscete la Keeland saprete che lei è la regina delle situazioni esilaranti e delle sorprese: non potete capire le risate che mi sono fatta durante la lettura di questo libro, a iniziare da quando i due si trovano alla Bianchi Winery per presentare i loro rispettivi progetti per la nuova campagna pubblicitaria; e quando Bennett racconta del periodo in cui, ragazzino, i suoi lo hanno considerato gay? 
Tra i due le battutine si sprecano, sono entrambi sicuri delle proprie capacità e Bennett anche del proprio fascino, ma Annalise ha un asso nella manica…
“Sì. Mi dispiace. Volevo solo farti arrabbiare. Renderti nervosa prima della tua presentazione.” “Bene. Molto bene.” Sfoderò il suo sorriso affascinante. “Cosa posso dire? In guerra e in amore tutto è lecito.” “Quindi siamo in guerra, giusto? E io che pensavo che il candidato migliore avrebbe ottenuto il lavoro grazie al merito, non sabotando l’avversario.” Bennett si raddrizzò e mi fece l’occhiolino. “Non stavo parlando di guerra. Tu mi ami già.” Risi. “Dio, sei proprio uno stronzo pieno di sé.”
Bennett può apparire un cazzone, ma in realtà ha un cuore d’oro: da tanti anni trascorre due sabati al mese con Lucas, un dodicenne che vive con Fanny, la nonna arida e avida, e che è figlio della più cara amica di Bennett, ormai morta. Il ragazzino si fida di lui e si confida, dandogli anche involontariamente consigli sulla gestione delle donne; e ho detto tutto! 


Annalise è molto bella: alta, slanciata, bionda e riccia, ha uno splendido sorriso e un fisico mozzafiato; sarà per questo che Bennett comincia a esserne attratto? E poi c’è questo fatto curioso: durante qualche sessione di lavoro svolto insieme, Annalise chiede proprio a lui consigli sugli uomini in generale e su Andrew, il suo quasi ex, in particolare. Vi assicuro che questi scambi sono scritti in modo leggero, ma nascondono alcuni quesiti che molte donne si pongono sulla natura maschile.
“Le donne erano sempre imprevedibili, ma una donna in lacrime doveva essere trattata come un puma ferito steso in mezzo alla pianura che stai cercando di attraversare. Poteva rimanere disteso, dolorante, leccandosi in silenzio le ferite inflitte da qualcun altro, o poteva decidere in qualunque momento di azzannare uno spettatore innocente e divorarlo per pranzo. In pratica, le donne in lacrime mi spaventavano a morte.”
Ragazze, ve lo giuro: Bennett è uno spasso! E non guasta che sia alto, prestante, sicuro di sé e sexy… 
Trascorso qualche giorno comincia ad avere fantasie sulla sua collega e di sicuro non sono fantasie innocenti. Comincia a notare anche le più piccole cose di Annalise e questo lo irrita e lo spinge ad attaccarla con parole dure e fuori luogo; insomma, invia messaggi contrastanti, ma più passa il tempo e più si sente geloso di ogni uomo che si avvicina a lei; l’attrazione aumenta fino a trovare sfogo e le scene di sesso che seguono sono narrate in modo superlativo. Raggiungono un accordo: per un mese, cioè fino a quando uno dei due partirà per il Texas, avranno una bollente storia di sesso, monogama e di nascosto dai colleghi. Tuttavia è facile coinvolgere l’altro nella propria vita privata: Bennett arriva perfino a invitare Annalise a Disneyland, dove si reca con Lucas in occasione del suo compleanno. Inconsapevolmente scivolano entrambi verso una relazione diversa da quella che avevano concordato, perché stare assieme è piacevole e appagante al di là del sesso, e sempre più spesso cercano la compagnia dell’altro; l’intimità e la confidenza raggiunte non sono solo dovute alle bollenti esperienze che vivono giorno e notte.
“Se non fossi stata così incazzata, probabilmente mi sarei fatta distrarre dalla vista di Bennett che mi apriva a petto nudo. Ma ero furiosa, perciò vedere che aveva un addome scolpito mi fece arrabbiare ancora di più. Ovviamente ha anche un corpo perfetto. Che stronzo. Gli passai accanto, entrando nella sua stanza d’albergo. Restò lì sbattendo le palpebre per un momento, con un’aria confusa. Alla fine, rassegnato, lasciò andare il pomello della porta che stava ancora stringendo nella mano. “Entra pure. Non è che mi stessi spogliando o cose del genere.” “Hai una bella faccia tosta.” “Eccome se ce l’ho. Ma dovrai essere più precisa per spiegarmi qual è il tuo problema.” 
Annalise prende coscienza di provare qualcosa di più, ma purtroppo basta una domanda, o meglio una risposta, per riportarla con i piedi per terra. Quando però succede qualcosa che la allontana da Bennett, l’uomo angosciato rivede e rivaluta la sua vita da ogni punto di vista possibile, ma… 

Per quanto l’autrice si sforzi di descrivere Bennett come un disinvolto stronzo arrogante, cosa di cui peraltro è convinto pure lui, ai miei occhi è apparso sempre ben diverso: forse perché si percepisce in lui una bontà di fondo, un senso di correttezza che riaffiora piano piano e una giocosità che con Annalise si manifesta fin da subito. O forse perché si intuisce anche per lui un dolore che lo ha toccato non solo fisicamente e che lo ha allontanato dall’amore. Bennett tra l’altro è il genere di personaggio maschile che amo molto leggere: bello, simpatico, scanzonato e irriverente; ha sempre la battuta pronta e stuzzica Annalise fin dai primi istanti. 
Si scopre presto che questo uomo così sensuale è anche un tenerone e tutte le sue convinzioni cominciano a cadere di fronte alla sua determinata collega. 
Annalise da parte sua mi è piaciuta molto anche nelle sue stranezze: dovete leggere cosa fa mentre è alla guida di un’automobile, o come affronta un viaggio in aereo o ancora come reagisce quando racconta bugie: è davvero spassosa! Inoltre rende pan per focaccia a Bennett e rintuzza punto su punto le sue provocazioni. 

In romanzi come questo il doppio pov, qui adottato dall’autrice, è un punto di forza e la Keeland tra l’altro è davvero brava a descrivere ogni stato d’animo, tanto che ci sembra di condividerli tutti con i protagonisti. 
Ora, ci sono libri che sai già dall’inizio che ti faranno soffrire, o altri che ti faranno riflettere e meditare. Non è il caso di quest’autrice: tutti i suoi libri che ho letto sono piacevolissimi, divertenti e leggeri: è difficile trovare drammi al loro interno; sono commedie frizzanti, con protagonisti avvenenti e imperfetti, ma spassosi e sfrontati. Tuttavia c’è da dire che qualche brano che emoziona e commuove lo si trova sempre: per me, che sono una sentimentale, le parole dette in ufficio da Bennett a Jonas, hanno fatto lo stesso male che ha avvertito Annalise quando le ha involontariamente ascoltate. 

Un ultimo appunto sulla cover, degna di un romance: complimenti alla Casa editrice che ha scelto di mantenere quella originale! 
Questo è un libro che consiglio assolutamente, soprattutto se volete trascorrere qualche ora in compagnia di due bei personaggi e di una bella commedia romantica, raccontata con la grazia e la simpatia che è tipica di quest’autrice; una storia estiva che sono sicura divorerete in poco tempo.


PRODOTTO FORNITO DALLA CASA EDITRICE

Nessun commento