Colpa delle Fate, Dora L. Anne. Recensione in Anteprima.




Titolo: Colpa delle fate
Autore: Dora L. Anne
Genere: Romance contemporaneo/ Forbidden autoconclusivo 
Pagine: 380
Prezzo: 2,99
Data di uscita: 29 giugno


Esiste l’amore senza etichette? Quello che arriva come un tornado, ti schioda da terra e ti rende libero dalle catene?
Adriel, a diciannove anni, non si è mai posta questo problema. Cantare è la sua vita. Poi, di colpo, un incidente cambia tutto. La famiglia e la voce vengono a mancare. E, come se non bastasse, si ritrova catapultata nelle grinfie di Reed, socio del padre, che viene nominato suo tutore per il tempo necessario a definire la situazione.
Alcune battaglie rendono indistruttibili. Altre invece travolgono tutto, tanto che rimanere in piedi è impossibile.
È così che si sente la nostra protagonista.
Fragile. Sola. Incompresa.
Non è facile decifrare le ragioni del cuore, specialmente quando vent’anni di differenza sembrano troppi. E le malelingue tante.
O forse no? Forse l’amore ha un linguaggio universale per tutti. Basta chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dai sogni.





“E quando si ergono a giudici con la pretesa di spiegare l’amore voi non credetegli. Perché l’amore non può essere spiegato. Si vive e basta. Fino in fondo.”

Quando questo romanzo è stato proposto nel blog, l’ho subito scartato perché non abbastanza intrigata dalla sinossi. Sbaglio mio. Leggendo con più calma ho poi notato che vedeva protagonisti un uomo e una donna con una notevole differenza d’età – fattore che mi attira sempre – e ho chiesto se si potesse quindi rimediare. Oggi posso affermare che lasciarmi sfuggire la suddetta storia sarebbe stato un gran peccato, perché davvero sono rimasta piacevolmente colpita ed estremamente emozionata da questa penna che, prima d'ora, non conoscevo. Dare per scontato che sia il tipico romanzo hot e passionale tra un uomo maturo e una ragazzina – per chi non conoscesse l’autrice, come me – sarebbe comprensibile: l’ho pensato anch’io in un primo momento, ma ho avuto modo di constatare quanto mi stessi ingannando.
Questo è un libro che ti lascia orfana di qualsiasi sentimento positivo. Ogni capitolo è una coltellata al cuore, provoca emozioni intense e dolore che ho ricacciato indietro per non esserne sopraffatta. Ho dovuto mettere un laccio emostatico al susseguirsi di sensazioni esplose troppo in fretta che minacciavano di schiacciarmi: dolore distruttivo, un agonizzante torpore in cui sono precipita senza trovare appigli. Venite a conoscere Adriel, Reed e la loro storia che vi annienterà la razionalità, avvolgendola nei sensi.

“Mi sento uno schifoso rottame, l’ombra sfregiata della ragazza che ero. Però, ironia della sorte, è il cuore a sanguinare peggio del resto, quasi volesse schizzar via dal petto e scoppiare in un macabro caleidoscopio di mortali pezzetti. Magari lo facesse! Finalmente sarei libera dal rimorso. Forse.”
Forte, ottimista e una vera ribelle: Adriel è sempre stata così, sin da bambina. Ora è solo l’involucro della persona che era. Odia ciò che è successo. Lo odia come si odiano i mostri delle storie, quelli che da piccola ti tengono sveglia ad abbracciare il cuscino. Dal giorno che ha cambiato per sempre la sua vita, è preda di un’amara rassegnazione. Quel giorno è come un film dell’orrore che è costretta perennemente a vedere di notte nei suoi incubi e di giorno nei ricordi. Quel maledetto giorno ha perso tutta la sua famiglia e anche la possibilità di fare ciò che più voleva nella vita: cantare. È viva, ma solo a metà.
Rimasta sola al mondo e non avendo ancora compiuto l’età adulta, è costretta a trasferirsi da colui che sarà, a tutti gli effetti, il suo tutore legale: Reed Chambers, socio d’affari di suo padre. Adriel non vede Reed da moltissimi anni, tanto da non ricordarsi più il suo aspetto, ma di certo non credeva di dover convivere controvoglia con un uomo che trasuda fascino e virilità, nonostante i suoi quarant’anni. Ma poco importa: Adriel non vuole vivere in una casa che non è la sua, non vuole fare l’ospite e tanto meno è disposta a sottostare alle tiranniche regole del padrone di casa. E pensare che una volta entrambi condividevano un legame molto speciale, legame che si è rotto definitivamente in un preciso momento di un preciso giorno, facendoli diventare dei completi estranei.
Abituato da tutta la vita a stare solo, Reed si ritrova a essere il tutore di quella che reputa una ragazzina incosciente. Non è minimamente pronto per una responsabilità del genere per il semplice motivo che non sa affatto come comportarsi con Adriel, per la tragedia che le è piovuta addosso e per il fatto che è in età adolescenziale. Quando il suo socio, padre di Adriel, gli ha fatto giurare di occuparsi della ragazza qualora lui non avesse più potuto farlo, Reed ha accettato, non aspettandosi di doversi assumere questa responsabilità per davvero. Né tanto presto. Ma il destino, la vita, hanno voluto diversamente. La bambina tutta sorrisi, dolce e tenera che ricordava, si è tramutata in una donna fatta e finita che lo colpirà con il suo atteggiamento brusco, distaccato e scontroso. Da incallito donnaiolo quale è, ha conosciuto moltissime donne, ma Adriel gli scatena determinati pensieri e fantasie che non dovrebbe affatto avere, perché sarebbe inappropriato, data la situazione e differenza d’età, farne di simili. Eppure…
“Non so come prenderla. Mi sfida di continuo, non accetta il mio aiuto, si ostina a voler fare tutto di testa sua. Mi rende pazzo. Per non parlare dell’effetto che ha sui miei ormoni.... Osservo le labbra carnose, i riflessi ramati delle ciocche ribelli, la curva acerba dei seni. E vacillo senza ritegno. La confusione dura in tutto qualche secondo, dopodiché scuoto la testa, ritiro di scatto la mano e mi do del coglione, tentando di ristabilire una parvenza di controllo”
Cari readers, che cosa dirvi, su questa dannata – sì, dannata è il termine giusto – convivenza, senza rischiare di parlare troppo? Avrebbe dovuto, complice la vicinanza e il sostegno di Reed, aiutare una Adriel trincerata in se stessa a trovare un po’ di pace dalla solitudine, dal senso di colpa e dal rimpianto che, giorno dopo giorno, la consumano lentamente. Ma le cose non andranno esattamente in questo modo. Recuperare ottimismo e compiere il primo passo verso la normalità sarà molto difficile per lei e non avete idea di quante volte ho sofferto, lasciando che il mio cuore si sgretolasse in sincrono con il suo. È stato devastante leggere e figurarmela stanca, terrorizzata e impotente mentre la vita le scorreva davanti e le parole pronunciate in un impeto di rabbia la logoravano dentro. Ho pensato a quanto possono fare male le parole e quanto dolore carico di rimorso possono portare in determinate situazioni. Possono tormentarci ogni secondo di ogni minuto di ogni ora di ogni giorno trascorso nel rimpianto di non poter tornare indietro e sistemare le cose.
È così che vedrete Adriel, per lo più: una reduce senza appigli, vittima di una tempesta devastante che la rende incapace di mantenere l’equilibrio da sola. Ostenta fragilità e durezza in un modo che è difficile affermare quale prevalga, perché anche in questo stato catatonico sarà molto abile a esasperare gli istinti di Reed.


Di lui che cosa posso dirvi? Appena lo conoscerete vi renderete conto di quanto non sia semplice adattarsi al suo carattere. È un maniaco del controllo che pretende di averlo su tutto, cose e persone. Un tutore elegante nei modi e composto nell’aspetto all’apparenza, ma Adriel farà venir fuori “la belva” che è in lui. Capace di far scattare sull’attenti chiunque e quando vuole, non sarà contento di appurare che quella ragazzina si rifiuta di compiacere la sua tirannia. È corretto affermare che Adriel abbia portato scompiglio nella austera quotidianità di lui, ma non potrà negare il fatto di essere incuriosito da quello che lei pensa e fa. Non potrà evitare di sentirsi schiacciato dal peso di fantasie che si susseguono rubando la decenza.
Ignorarla e mantenere la promessa al suo socio è quello che Reed si impone sin da subito.
Trovare un collante che unisca i loro due mondi, aiutarla a non essere vittima di se stessa, ritrovare quella sintonia che in passato avevano: come poterlo fare se Adriel rifugge ogni suo tentativo di stabilire un contatto? Insomma, Reed e Adriel sono tutto fuorché normali e state in campana, readers: questi due personaggi vi faranno ammattire con i loro battibecchi divertenti e stuzzicanti in stile La Bella e la Bestia.
Tirando le somme, vi dico con certezza che in questo romanzo Dora L. Anne mi ha scaraventata in una storia non mia, desiderosa di leggere ogni dettaglio a occhi spalancati e viverlo attraverso Reed e Adriel. Venite a conoscere una storia in cui i veri protagonisti non sono Adriel e Reed, ma i loro gesti. Gesti che parlano al cuore.


P.S. L’unica pecca, a parer mio, è la poca presenza del fattore “musica”, dettaglio che, mi era sembrato, fosse molto importante e rilevante per la protagonista e per il romanzo in sé. Parliamo di una passione che è il moto di tutta una vita per Adriel e mi aspettavo quindi più sostanza e tangibilità su questo argomento.
Adriel e Reed avranno il loro lieto fine? Ciò che li unisce sarà più forte di ciò che li divide? Leggete e lo scoprirete…

“Alcune battaglie rendono indistruttibili. Altre invece travolgono tutto, tanto che rimanere in piedi è impossibile”

**COPIA ARC FORNITA A TITOLO GRATUITO DALL'AUTRICE IN CAMBIO DI UNA RECENSIONE ONESTA**


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