TITOLO: Appuntamento in terrazzo
AUTORE: Felicia Kingsley
EDITORE: newton compton
PAGINE: 100
PUBBLICAZIONE: 20 aprile 2020
GENERE: Chick-lit
COSTO: € 2,99 ebook
“Rimanete a casa, rimanete a casa”, si sente urlare dagli altoparlanti delle uniche auto che circolano per le strade deserte di Milano. La vita congelata nel momento del lockdown ha colto tutti impreparati. Ma alcuni di più.
È il caso di Alex che, nel momento in cui il Governo annuncia la quarantena nazionale, si ritrova in isolamento con quella che da poche ore è diventata la sua ex, l’ultima persona con cui vorrebbe condividere l’aria. A distanza di una parete, nell'appartamento accanto al suo, c'è Didi, tornata a casa dei suoi per una breve visita, rimasta ostaggio della sua chiassosa famiglia: una madre complottista dipendente dai social, un padre drogato di lavoro che ha trasformato la casa in un ufficio, una sorella diciottenne aspirante influencer con cui è costretta a dividere la camera e un nonno nostalgico. Per Alex e Didi la situazione è soffocante e, privati dei propri spazi, non resta loro che un posto per trovare un attimo di pace: il terrazzo. Le vite di Alex e Didi s'incrociano in un momento di emergenza e, quello che nasce come un incontro inaspettato, diventa un piacevole appuntamento quotidiano. È possibile che un'amicizia nata in una situazione ai limiti del reale possa trasformarsi in qualcosa di più?
“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità. Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…” Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry
In questo periodo credo che abbiamo tutti bisogno di leggere qualcosa di divertente, frizzante e delicato, per contrastare gli effetti dell’isolamento; ecco perché ho accolto con gioia la notizia di questa nuova uscita di Felicia Kingsley, una delle autrici italiane che apprezzo di più per la verve che mette nei suoi romanzi.
Quando poi ho letto che i proventi di questo suo lavoro saranno devoluti all’Ospedale Policlinico di Modena, alla contentezza si è sommata una buona dose di stima, che in realtà si è andata ad aggiungere a quell’ammirazione che già provavo per quest’autrice, capace di regalarci sempre commedie esilaranti e scritte in modo scorrevole e molto piacevole.
Quando l’Italia tutta viene dichiarata zona rossa, Alex e Daiana si trovano nello stesso palazzo, a Milano; sono addirittura dirimpettai, ma non si conoscono perché lei lavora a Berlino da ormai cinque anni, mentre Alex si è trasferito lì da pochi mesi. Succede però che in tempo di coronavirus i due si trovino in quarantena a vivere forzatamente con una fidanzata, pardon, ex fidanzata bellissima ma fedifraga, e una famiglia rumorosa e un po’ pazza. La situazione non è ovviamente facile per nessuno dei due e il balcone di casa sembra essere il posto migliore per avere un po’ di privacy e allontanarsi dall’interferenza di famigliari ed ex. È così che si conoscono: dai loro terrazzini si scambiano inizialmente poche parole, ma giorno dopo giorno si trovano a parlare apertamente dei loro problemi e dei loro sogni per il futuro.
“Alex mi piace molto. Mi piace così tanto che stanotte non sono riuscita a dormire per la fretta che arrivasse oggi. Il modo in cui siamo riusciti a ritagliarci una dimensione solo nostra in un momento in cui sembra che non ci sia spazio per niente e per nessuno, in cui ogni giorno sembra uguale all’altro al punto che si arriva a dimenticare se sia mercoledì o sabato, mi fa sentire viva.”
Scoprono di aspettare con ansia il momento in cui si si vedranno, seppur per pochi minuti: certo Alex è un gran bel ragazzo, e Daiana non gli è da meno, ma l’autrice è molto brava a chiarire come non sia l’aspetto fisico a contare in questo momento: non c’è tra i due un’attrazione immediata, loro si scambiano battute, si confrontano sulla vita, passata e presente, imparano a conoscersi anche nelle piccole cose. Insomma, capiscono che il tempo che trascorrono insieme è prezioso e anzi gli danno un valore ancora maggiore, proprio perché questo momento storico particolare ha insegnato loro che sono le piccole cose ad avere rilevanza.
Ben presto raggiungono un’affinità invidiabile, quasi si conoscessero da molto tempo: trovano anche il modo di trascorrere insieme almeno un’ora intera al giorno, lontano dalla curiosità sempre crescente dei loro conviventi. Si accorgono che sta nascendo un sentimento delicato ma profondo, che vivono con la calma e la pazienza dei tempi andati e che ora sono imposte dall’impossibilità di toccarsi dettata dall’epidemia. Ma questo non toglie nulla alla bellezza di scoprirsi innamorati; anzi, questo amore è impreziosito da gesti e parole tanto teneri, quanto veri e intensi.
“Le sue dita sfiorano le mie, indugiando come se stesse cercando di capire se ritirerò il braccio o no. Invece rimango lì, con il mio indice che giocherella con il suo a nascondersi e poi a ritrovarsi, finché non finiamo con le dita intrecciate e le mani strette l’una nell’altra, ancora nel secchiello dei pop-corn, come se avessero fatto tutto da sole, ribellandosi al nostro controllo.”
La loro positività, l’attesa di un ritorno alla normalità vengono premiate e quindi il messaggio di speranza sotteso al finale rallegra il lettore e lo porta inevitabilmente a guardare con fiducia al futuro.
In queste poche parole non sono forse riuscita a rendere la bellezza di questo breve romanzo: è una fedele rappresentazione della nostra vita in questo momento di emergenza, vi sono sapientemente narrate le situazioni che abbiamo vissuto di persona o visto in tv, la paura, l’insofferenza, la delusione. Ma per chi sa cercare oltre, per chi sa cogliere l’opportunità di guardare aldilà della situazione drammatica, ci sono anche la gioia, l’amicizia, l’affetto di una famiglia che si rivela amorevole. E la fiducia che anche da una situazione difficile può nascere qualcosa di bello e splendente.
Ho amato moltissimo la descrizione di questo sentimento puro e manifestato con gesti gentili e azioni che rivelano attenzione e riguardo per l’altro: emergono in primo piano la delicatezza e la dolcezza di cui la vita frenetica pre-coronavirus ci aveva quasi privati. Apprezzabile anche l’indagine psicologica di Alex e Daiana: le loro emozioni vengono analizzate, vissute ed elaborate dallo stesso lettore, che si trova ad ammirare la sensibilità con cui vengono narrate.
Niente da dire sullo stile sempre ammirabile di Felicia Kingsley, che personalmente riesce ad incatenarmi alle pagine dei suoi romanzi e a rendermi vorace nel divorare pagina dopo pagina i suoi lavori.
Ah! Sicuramente nei prossimi giorni guarderò “I sogni segreti di Walter Mitty”!
Concludo con delle parole che ho trovato molto belle e che sono a mio parere di grande profondità.
“La felicità la conquisti quando smetti di aspettare e ti prendi il meglio dell’attimo che stai vivendo.”
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