Bloody Sky, Bianca Ferrari. Recensione in Anteprima.



Titolo: Bloody Sky
Serie: Flames Series #2
Autore: Bianca Ferrari
Editore: Self publishing
Genere: Contemporary Romance, Angst, Second Chance
Formato: Digitale e cartaceo
Prezzo: 2,99 € (ebook) – 13,99€ (cartaceo) – disponibile in KU
Data di uscita: 25 marzo 2020 (in preorder dal 21/03/2020)






Da tre anni Alexander e Skylar non sanno niente l’uno dell’altra.
Eppure, nessuno dei due è riuscito a scordare l’amore travolgente che li ha visti perdere i propri confini sulla sabbia rovente dell’Iraq.
Mentre Skylar presta servizio per missioni umanitarie in giro per il mondo, Alexander vive rinchiuso in una topaia a Seattle e porta sulle spalle il peso del proprio sacrificio, sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta.
Bastano un evento drammatico, il trillo di un telefono e il contatto con un amico di vecchia data per sconvolgere tutto il suo mondo.
E così Alexander si trova catapultato in Africa, con una missione da compiere e un destino beffardo da sconfiggere.
La vita offre a Skylar e Alexander l’occasione di riavvicinarsi, una seconda chance per difendere il loro amore dalle peggiori avversità.
Ma è possibile dimenticare il passato, perdonare le menzogne e superare traumi che spezzano dentro e fuori?







“Era ciò che gli serviva. Che qualcuno, al mondo, sapesse e potesse testimoniare che lui non aveva mai smesso di amarla.”

Adoro le autrici che quando scrivono una storia in più volumi non lasciano passare troppo tempo tra l’uno e l’altro; perché vi giuro che aspettare anche un solo mese non è per niente facile, quando si ha in sospeso una storia appassionante come quella di Skylar e Alexander!
Poi finalmente hai tra le mani questo libro, lo apri bramosa di sapere come l’autrice lo vuole continuare, e bam!, già il prologo ti butta nell’angoscia, ti sfonda lo stomaco e ti dà l’idea di come sarà la lettura del sequel di Burning Sand…
Sono passati tre anni da quando la vita di Skylar Richardson è finita, da quando il soldato Alexander Lewis non è più con lei e, dopo aver pianto tutte le sue lacrime, ha capito che per dare un senso alla sua esistenza avrebbe dovuto partire e, missione umanitaria dopo missione umanitaria, ha finalmente trovato uno scopo, grazie anche alla paziente presenza di Armand. Ma nel suo cuore, e non solo lì, il ricordo di Alexander è indelebile.
La vita dell’ex Navy seal è un tormentoso percorso fatto di rabbia, dolore, angoscia e solitudine. Gli fanno compagnia solo l’alcool e gli antidolorifici e il suo pensiero fisso è rivolto a una dottoressa bionda, l’unica donna che abbia mai amato in vita sua e per la quale ha sacrificato ogni cosa.

Se l’ultima parte del primo libro è stata dolorosa, la prima di questo è angosciante e straziante: la terribile situazione vissuta da Sky e la tristezza infinita di Alexander mi hanno chiuso lo stomaco, accelerato il battito e fatto letteralmente tremare le mani. Non potete capire, se non leggendo, quello che hanno passato i due protagonisti e, credetemi, la bravura di Bianca Ferrari nel descrivere la loro vita negli anni successivi a quando si sono separati, è crudelmente perfetta.
Alla sofferenza più profonda e atroce per Alex si aggiunge il pensiero continuo di cosa sarebbe successo se tre anni prima avesse fatto una scelta diversa: è sempre convinto di aver agito per il meglio, ma il pensiero di Sky è ossessivo. Eppure, nonostante sia stato difficile da un punto di vista emotivo leggere quello che ha vissuto l’uomo negli ultimi anni, la sofferenza e l’angoscia mi hanno travolto completamente leggendo le vicissitudini di Skylar. Mi sono chiesta più volte fin dove possa arrivare la crudeltà e quanto dolore una persona possa sopportare prima di uscire di senno. Sì, perché Sky si trova proprio in una brutta, brutta situazione…

Il suo coraggio, la sua etica professionale, la sua testardaggine, le hanno procurato guai seri; ma lei non vuole arrendersi e, più le circostanze si fanno tragiche, più il ricordo del suo amore perduto la sprona a non perdere la dignità, a non piegarsi; ma quanto potrà resistere?

Le scene crudamente realistiche descritte da Bianca Ferrari fanno accapponare la pelle, sono di un'intensità che genera dolore, che viene amplificato dal pensiero che purtroppo la realtà è spesso peggiore della fantasia. Ho letto pagine e pagine con il cuore che batteva impazzito e gli occhi pieni di lacrime; solo a notte inoltrata sono riuscita a strapparmi via dal Kindle, con l’affanno e l’adrenalina a mille.

                   
Finalmente si arriva a un punto in cui le cose sembrano migliorare e la dolcezza dei primi timidi contatti tra Skylar e l’uomo che si fa chiamare Mark leniscono in parte il dolore, anche il nostro: la giovane donna è stupita dal senso di protezione che la vicinanza di quello sconosciuto le procura e, nonostante le terribili esperienze vissute, non lo allontana; anzi, il pensiero che lui non sia più al suo fianco le provoca un senso di smarrimento e quel suo fare taciturno le ricorda una persona del suo passato.
“Aspetta!”, lo pregò. “Fammi sentire il cuore. Solo quello.” Alexander trascinò la mano di Skylar sul suo collo, poi sul petto, fino a raggiungere il lato sinistro, sopra la felpa. “Non… non voglio essere invadente, ma…” “Ho capito”, la fermò. Spostò le sue dita e le portò in basso per infilarle sotto l’orlo inferiore della stoffa. Poi la lasciò libera di esplorare il suo torace e di cercare da sola ciò che desiderava percepire sotto i polpastrelli. Lei si mosse con delicatezza, una lacrima le sfuggì dagli occhi ancora aperti. Superò gli avvallamenti dei suoi addominali, passò sul pettorale destro, poi si piazzò nel mezzo dello sterno. A quel punto Alexander pressò le mano sulla sua, separati solo da un sottile strato di cotone.”
Ed è proprio a Mark che si lega ogni giorno di più, lo cerca e lui è l’unica persona in grado di calmarla. Alex è tormentato e combattuto sul da farsi, ma sa che la verità ormai non può più essere nascosta. E prende la sua decisione…
Sono due coraggiosi, Alexander e Skylar, lo sono sempre stati e lo dimostrano anche in quest’occasione: hanno mille dubbi, ma vanno incontro al loro destino. Tuttavia è sufficiente il coraggio, quando si è provato un dolore così intenso e duraturo? È sufficiente il ricordo di un amore travolgente, quando un tale segreto li ha divisi e straziati?
Nell’ultima parte del romanzo ritroviamo quegli Alexander e Skylar che avevo adorato in Burning sand: due arieti che si combattono, si insultano, si avvicinano e si amano con passione: la scena che si svolge nella nuova casa è un capolavoro e da sola riassume i loro caratteri, il loro modo di rapportarsi. Ancora una volta ho amato alla follia Alexander, un uomo che pur non perdendo la sua dignità, la sua mascolinità, si dimostra a tal punto innamorato, da cedere a ogni richiesta di Skylar, ma sempre a modo suo…
“Si avvicinò alle scale, per scendere i gradini e raggiungerlo all’auto, ma fu bloccata dal ritorno furioso di Alexander. “Skylar, sei una fottuta spina nel fianco. Sappi che mi candiderò per ricevere il Nobel della pazienza e lo vincerò, lasciandoti cinque giorni da sola con la giuria.” Alexander aveva la felpa già in mano e la lasciò cadere per terra, nell’ingresso. La maglietta a maniche lunghe che indossava fece un volo e finì sul pavimento di legno color mogano, incerato da poco. Le scarpe finirono vicino al divano. I pantaloni caddero sul primo gradino, la canotta bianca sul sesto e a quel punto Alexander le arrivò di fronte con i boxer appesi a un dito, in piedi sul penultimo scalino, giusto all’altezza perché i loro occhi si potessero incatenare allo stesso livello. “Volevi questo scempio? Goditelo, stronza.”
Ho ammirato Skylar per la sua tenacia nel cercare il bello della vita, nonostante tutto quello che ha passato; non ha perso la capacità di amare, ha superato i brutti ricordi e solo un piccolo passo le manca per la completa felicità, un passo che riuscirà a fare anche grazie alla costanza di Alexander, che non demorde e si dimostra più testardo di lei.

Questa, readers, è una storia che va letta assolutamente (munitevi di fazzoletti e camomilla però), un percorso che ha provocato dolore ai due protagonisti, dolore anche fisico, ma proprio da questo dolore hanno saputo affrancarsi e ritrovare qualcosa per cui combattere, un sogno a volte, ma sempre presente e incoraggiante. E quando questo sogno si è trasformato in realtà, hanno affrontato altre difficoltà per non lasciare che si spegnesse, hanno lottato proprio perché la loro storia d’amore è di quelle che possono superare tribolazioni e prove, che travolgono e spostano l’asse della vita, è un amore forgiato dal sole e dalla sabbia bollente dell’Iraq, temprato dal sangue e dalle lacrime e reso eterno dalla profondità e dalla purezza delle emozioni.
Il talento dell’autrice ha fatto il resto: lo stile è lineare, pulito e perfetto a rendere i sentimenti e i pensieri dei due protagonisti. Il lettore rimane stregato, incapace di staccarsi dalle pagine e ammaliato dalla narrazione, che è in terza persona, ma i capitoli alternano il punto di vista di Skylar e di Alexander.

Prima di concludere, ho una preghiera da rivolgere all’autrice: Double D si è dimostrato fin da subito un personaggio degno di avere un suo romanzo; la sua simpatia, la sua sfrontatezza, possono regalarci pagine meravigliose, soprattutto se scritte dalla magica penna di Bianca Ferrari!




 **COPIA ARC FORNITA A TITOLO GRATUITO DALL'AUTRICE IN CAMBIO DI UNA RECENSIONE ONESTA**

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