LOST IN THE STARS, Carmen Bruni. Recensione.



TITOLO: Lost In The Stars
AUTORE: Carmen Bruni
SERIE: The Falling #2
GENERE: Contemporary romance
EDITORE: self-publishing
PAGINE: --
DATA DI USCITA: 21 Febbraio 2020



Allontanati, Tyler.»
«Hai paura di non resistermi?»
«…Stai invadendo il mio spazio.»
«Il tuo spazio è sempre stato anche il mio.»



Come si può combattere contro qualcosa che si desidera disperatamente?
Due anni fa Gwen ha deciso di chiudere la sua storia con Tyler Scott una volta per sempre.
Sa che sarà difficile dimenticare il ragazzo che ha rubato tutte le sue prime volte, ma è stanca di vederlo soltanto per una settimana durante le vacanze e poi perderlo per interminabili mesi.
E quando finalmente arriva il momento di lasciarselo alle spalle, anche il destino sembra essere dalla sua parte, perché lui scompare nel nulla.
Tyler non aveva in programma di tornare a Snow City, ma è l’unica soluzione che ha per cambiare vita.
Non sarà facile ambientarsi in un paesino sperduto dove la gente sospetta di lui, ma sa di certo che non gli mancherà la compagnia: Gwen Harper gli appartiene.
Vedersi e poi non incontrarsi di nascosto è impensabile, stare nello stesso posto senza toccarsi è impossibile e lui ha tutta l’intenzione di non privarsi più di lei.
Ma se il loro legame non fosse più quello di una volta? Se tutto ciò che era facile come respirare all’improvviso fosse difficile e doloroso?
Fra caldi ricordi, nuove emozioni e battaglie impervie contro il cuore, Gwen e Tyler scopriranno che non sempre la strada prefissata è quella giusta da percorrere e perdersi fra le stelle è l’unico modo per illuminare nuovi cammini.




"Una volta per sempre".
Ho sempre trovato coinvolgente la scrittura di Carmen Bruni ed ero veramente curiosa di incontrare Gwen e Tyler; se vi interessa sapere cosa ne penso di loro, continuate a leggere.
A Snow City tutti si aspettano di vedere Tyler al funerale di suo nonno, John Griffin; l'unica che teme di rivederlo, ma nello stesso tempo rimane segretamente delusa dalla sua assenza, è Gwen: conosce Tyler da quando erano ragazzini, accomunati dalla passione per l'astronomia. Con il tempo la grande amicizia instauratasi tra loro si trasforma e la relazione tra i due muta: trascorrono insieme ogni momento, scoprono il sesso, che è strepitoso, e la lista delle loro prime volte assieme si allunga sempre più. Peccato però che Tyler non abiti a Snow City, ma venga a trovare il nonno, responsabile dell'osservatorio astronomico del posto, solo una volta all'anno. Durante quella settimana sono inseparabili, vivono in simbiosi e trascorrono tra le lenzuola più tempo possibile. Per Gwen il giovane è tutto: lei, che si sente invisibile agli occhi degli altri, sa di essere speciale per il suo amico, che è l'unico a vederla realmente, ad apprezzarla e a capirla. Per il resto dell'anno poi non c'è alcun contatto tra di loro. Gwen comincia però a essere stanca di questo tipo di rapporto e a un certo punto decide di troncarlo. Tuttavia Tyler non si fa vivo per ben due anni consecutivi…
Un motivo ben preciso ha impedito al ragazzo di tornare a Snow City, ma ora, seppur in ritardo, sente di doversi allontanare da New York e la piccola cittadina del Vermont è il solo luogo ad attirarlo.

"Adesso che ero sopravvissuta alla collisione, lo osservai attentamente penetrando nel verde delle sue iridi, raggiungendo un fondo che in genere non mi lasciava vedere mai. Avvertii le mie labbra schiudersi e una strana sensazione attanagliarmi lo stomaco man mano che mi rendevo conto del suo cambiamento. C'era qualcosa di diverso in lui. Totalmente."
In questo tempo Tyler è cambiato: si è fatto un uomo, duro, alto e tatuato. Il suo carattere si è inasprito, è pieno di rabbia e spesso deve dominarsi per non lasciarsi andare ai suoi istinti selvaggi. Usa un linguaggio crudo e volgare: non risparmia a Gwen frasi sconce e parolacce, perché vuole provocare nella ragazza una reazione, ma anche perché lui in fin dei conti è fatto così; un lupo solitario, violento e istintivo, passionale e bramoso. I tatuaggi che gli coprono le mani riportano a una condizione di solitudine e imperfezione e insieme al suo comportamento denunciano un profonda insicurezza e mancanza di fiducia in se stesso, dovute al suo triste vissuto. Attacca prima di essere attaccato, eppure al cospetto di Gwen il suo lato dolce e possessivo, quasi disperato, esce spesso allo scoperto.

È facile innamorarsi di Ty: oltre alla straordinaria bellezza, chi legge è colpito dalla sua solitudine. Il suo sentirsi sempre un perdente, una persona non degna, ha scatenato in me un forte senso di protezione e di empatia nei suoi confronti; a questa sensazione di inadeguatezza va aggiunto il dolore per la perdita del nonno e per non essere stato presente per poterlo salutare. È tormentato, Tyler, ma i suoi botta e risposta con Gwen lo mostrano anche estremamente vulnerabile, bisognoso di affetto e soprattutto della presenza della giovane: l'ho amato moltissimo nel momento in cui propone a Gwen di "dimenticare" quel loro strano pomeriggio, inconsapevole che il gioco si può fare in due. E ho davvero adorato la confessione di Tyler a Gwen, nel magazzino del suo negozio di famiglia: sono rimasta senza fiato per l'intensità delle emozioni provate. Sì, perché Ty sente profondamente sua Gwen, ce l'ha dentro, il suo legame con lei è talmente viscerale, che non vive come importante il fatto di stare a Snow City solo sette giorni all'anno: allo stesso modo non ha bisogno di parole per saperla sua, è un dato di fatto, una certezza; che purtroppo non è sufficiente per la giovane. Bisogna però considerare che Gwen ha un rapporto particolare con la sua famiglia: tutti lì hanno il loro posto, importante e chiaro, mentre lei si sente trasparente, poco considerata; è la strana del gruppo, quella che non crede nell'amore eterno, quella che non ha il fidanzato, quella che non assomiglia a una Barbie, quella che rimane in disparte a guardare e a osservare la felicità degli altri. Ecco perché per lei sarebbe fondamentale avere delle certezze almeno da parte dell'uomo che la conosce come nessun altro. Inoltre cerca da tanto tempo l'approvazione e l'attenzione da parte della sua famiglia e questo suo desiderio la porterà presto a mettere in secondo piano le esigenze sue e di Tyler, facendo soffrire entrambi.

"Ty…" sussurrai il suo nome afferrandogli le guance e portandolo di nuovo sulla mia bocca. "Ty…" sussurrai ancora, agganciata al suo respiro, gli occhi sigillati. "Sono qui" bisbigliò premendo un palmo sulla mia nuca. La sua lingua mi divise le labbra e affondò nella mia bocca scatenandomi dentro un desiderio lancinante."
Un banale equivoco crea una brutta situazione tra di loro: volano parole aspre, volte a ferire. Ma se è vero che talvolta le parole possono chiarire, in altri casi è la passione a parlare e il fuoco che brucia tra loro da troppo tempo ora esplode e incendia i loro sensi e anche l'animo del lettore. Le descrizioni delle scene mostra una nuova maturità nella scrittura di questa brava e giovane autrice: il coinvolgimento è profondo, nulla è lasciato al caso e anche il linguaggio crudo non disturba assolutamente, inserito com'è in un contesto di appassionante tensione.
Carmen Bruni ha creato due personaggi davvero intriganti, ma confesso che ho adorato soprattutto Ty. In un primo momento ho riflettuto sulla sua scarsa autostima: spesso si definisce "marcio", è convinto di essere un perdente, di non valere nulla e, anche se brama Gwen con tutto se stesso, è certo di non essere l'uomo giusto per lei, in quanto troppo selvaggio. Questo atteggiamento tormentato ha scatenato la mia tenerezza, perché è un lupo aggressivo, un balordo senza dimora, un uomo forgiato dal dolore, ma con Gwen tira fuori il suo lato debole, il suo cuore tenero e purtroppo rimane ferito più e più volte dal comportamento timoroso e indeciso della ragazza. Le confessioni che le fa mi hanno commossa proprio perché denotano una sofferenza nascosta, intima, ma tangibile. Eppure un attimo dopo non esita ad attaccarla: quando si sente in trappola, quando una situazione lo spaventa, le parole che le vomita addosso sono di una durezza e di una crudeltà incredibili. Mi sono arrivate al cuore, mi hanno indotto il mal di stomaco e per di più questo suo atteggiamento annulla Gwen, la fa piombare nel baratro.
"Ti voglio così bene, Ty…" disse all'improvviso sfregando la sua guancia sulla mia. Smisi di respirare e ci fu uno scricchiolio nel mio petto che scatenò un dolore sordo e bellissimo, mai provato prima. Sfiatai lentamente, sconcertato. Quante prime volte mi avrebbe dato Gwen?"
Ho letto tutti i libri di Carmen Bruni, ma non ricordo un'intensità tale: qui l'autrice ha tirato fuori tutta la sua bravura, ha scavato in sé e nell'animo del suo protagonista e ha creato un personaggio maschile da urlo, per più di una ragione… Quando Tyler colpisce, sembra quasi gioirne o meglio sembra soddisfatto di aver dimostrato di essere l'animale che pensa alberghi in lui. L'intensità raggiunta in certi passaggi mette i brividi: due anime sole e disperate che si sentono complete solo quando sono insieme, ma che non perdono occasione per ferirsi, unicamente per nascondere paure intime e insicurezze profonde; il tutto narrato con incredibile sensibilità e bravura.
Voglio concludere spendendo due parole su Landon, il fratello gemello di Tyler: spero che Carmen abbia una storia pronta anche per lui, perché pur essendo davvero diverso dal fratello (direi che più diverso di così si muore), è un tipo interessante e la magia della penna dell'autrice potrebbe raccontarci una storia altrettanto bella di questa!

**COPIA ARC FORNITA DALL'AUTRICE A TITOLO GRATUITO IN CAMBIO DI UNA RECENSIONE ONESTA**

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