MADNESS, JULIA B. WILLIAMS. Recensione


Titolo: Madness
Autore: Julia B. Williams
Genere: contemporary romance
Serie: I Bjork #1
Editore: self-publishing
Data di uscita: 28 novembre 2019

Mi chiamo Elia Björk, sono nata e cresciuta a Stoccolma e già da piccola ero convinta che se solo mi fossi impegnata abbastanza sarei riuscita a cambiare il mondo. Le certezze di una vita si sono infrante sulla Troncal de occidente in Colombia, dove ho imparato cosa significa avere paura e ho iniziato a sgretolarmi come un foglio di carta lasciato al sole troppo a lungo. Esteban Alvarez è riuscito a capovolgere la mia realtà senza nemmeno sforzarsi; ancora adesso mi domando quanto io sia stata folle ad averglielo permesso. Mi chiamo Esteban Alvarez, sopravvivo grazie al narcotraffico e ammazzo la gente quando mi ostacola. Non ho mai creduto che ci fosse un’altro modo di vivere la mia vita, faccio parte di questo ambiente da sempre e per me non è mai stato un problema.

Elia Björk mi è piombata addosso con la stessa intensità che avrebbe avuto una tromba d’aria, un incidente di percorso di cui avrei volentieri fatto a meno. É l’unica persona al mondo che riesca a fare a pezzi il mio autocontrollo solo respirando. Sapevo che sarebbe stata una fottuta rogna e il tempo mi ha dato ragione.

Le sue mani avevano il potere di plasmarmi come creta e io mi scomposi sotto di esse... perchè lo volevo e perchè non avevo scelta.
Dopo due anni, finalmente torna Julia B. Williams con un libro davvero esplosivo. 
Se con i precedenti ci aveva abituate a un erotismo d'eccellenza, questa volta la Williams ci stupisce modificando il suo genere, ma senza tralasciare la sensualità e la passione che tanto la contraddistingue. 
Ci catapulta in un modo sporco, dove il narcotraffico la fa da padrone e ci mostra una Colombia che non conosciamo: violenta e spesso avvolta nel sangue. 


Elia Bjork è una donna esuberante che ha sempre sperato, attraverso l'insegnamento, di poter cambiare il mondo dei giovani per mezzo della conoscenza e dell'educazione. 
Quando, grazie a suo fratello Isak, si trasferisce a Cartagena, in Colombia, per insegnare in una scuola di ragazzi di tutte le età, è convinta di poter fare la differenza e di riuscire a trasmettere un po' del suo entusiasmo a quei giovani, così distanti dalla sua abituale realtà. 
Elia infatti è svedese e, dopo una relazione non del tutto appagante, decide di cambiare aria; trasferirsi per un anno le sembra l'idea più giusta. 
Ma si renderà presto conto che la Colombia e i suoi abitanti sono un mondo molto complesso, ed è molto facile pestare i piedi alle persone sbagliate, provocandone l'ira. 
Il suo errore sarà quello di prendere troppo a cuore uno dei suoi studenti: nel tentativo di scoprire di più su di lui, si imbatterà in uomini senza scrupoli e senza morale che farebbero di tutto pur di ottenere ciò che vogliono. 
Anzitutto, il fratello di quel ragazzino altri non è che El padron de Cartagena: Esteban Alvarez. 

Esteban è uno dei più importanti narcotrafficanti della Colombia e non è di certo un uomo con cui scherzare. 
Per ottenere quel ruolo, infatti, ha dovuto vendere la sua anima al diavolo in persona e nessuno vorrebbe mai mettersi contro di lui. 
Quando Elia lo vede per la prima volta, ne rimane scossa nel profondo. 
Il suo sguardo grida "pericolo", ma il suo corpo urla "peccato". 
È come una calamita che attrae e, con la stessa forza e potenza, ti impone di stargli lontano. 
Per Elia diventa una vera sfida, tra allontanarlo e cercarlo, e questa diverrà la sua più grande condanna. 
Occhi che mi avrebbero tormentato di notte;
occhi che non sarei riuscita a cancellare neppure in un milione di anni.
Julia B. Williams ci incanta con le sue descrizioni dettagliate di luoghi maestosi e viste mozzafiato e ci fa conoscere due personaggi totalmente agli antipodi. 
Elia ha un carattere sbarazzino e decisamente dalla lingua troppo lunga, a volte totalmente inconsapevole del pericolo che continua a rincorrere.
Devo dire che all'inizio l'ho trovata particolarmente irritante, superficiale e maledettamente logorroica, ma tutto fa parte di uno schema preciso del personaggio che l'autrice ci porta a scoprire poco alla volta. 
Esteban invece è l'apoteosi dell'uomo risoluto, che è dovuto crescere in un mondo crudele e che ha dovuto imparare a gestirlo per non rimanerne sopraffatto. 
Dentro di me qualcosa si chiuse lasciando fuori l'umanità che giorno dopo giorno stavo perdendo, non c'era spazio per la compassione, non c'era spazio per il desiderio, non c'era spazio per nulla all'infuori della violenza che il mio mondo prometteva.
Nel suo sangue scorre odio e violenza in egual misura, ma il profondo affetto che nutre per il fratello lo porterà a fare scelte molto lontane dal suo modo di vivere; per lui è disposto a tutto, forse anche a redimersi. 
Sulla sua strada, Elia non era prevista, e ciò che gli farà provare determinerà in gran parte le sue scelte future. 
Elia Bjork era tutto ciò che detestavo in una donna: cocciuta, irascibile, fastidiosa e incapace di pensare prima di dar voce a qualunque idiozia le passasse per la testa. Era una mina vagante che si nascondeva in bella mostra attirandoti in modo tale che tu non potessi evitarla e così venire polverizzato.
Era una cacofonia di suoni e odori che non sarebbe passata inosservata neppure tra la folla di un concerto.
Era la mia criptonite.

Questo, però, non vorrà dire che per i due esisterà un domani. 
Esteban è più che consapevole di essere un uomo troppo deviato per stare al suo fianco, ma questo non vuol dire che non tenterà di proteggerla in ogni modo possibile, o nell'unico che conosce. 
Per entrambi sarà un viaggio alla scoperta di loro stessi e nel tentativo di fuggire da chi li vuole morti. 
Elia scoprirà cose sconcertanti e vivrà sulla sua pelle dolore e sangue che non potrà più dimenticare. 
Il libro , ahimè, ci lascia con un finale sospeso che, vi assicuro, vi lascerà a bocca aperta. 
Ora non resta che sperare che il secondo libro di questa avvincente serie arrivi presto nelle nostre mani. 
mi ero assicurato un posto all'inferno, nessuno sconto di pena per Esteban Alvarez, una lista troppo lunga di peccati e così poche buoni azioni da non essere sufficienti a far sollevare la bilancia dalla parte giusta.
La PROFESORA era un'altra cosa, lei prometteva pace dove prima c'era solo guerra; regalava amore dove l'odio era radicato in profondità; immaginava un futuro quando la morte era l'unica salvezza possibile.


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