JACOPO SALVA IL NATALE, Bianca Marconero. Recensione.

Titolo: Jacopo salva il Natale
Autore: Bianca Marconero
Genere: Contemporaneo
Editore: Self-publishing
Pagine: 154


Essere il punto di riferimento di tutta la propria famiglia può essere davvero impegnativo. Lo sa bene Jacopo Serristori che, alle soglie della Vigilia di Natale, viene ingaggiato da sua madre per completare l’acquisto dei regali e per occuparsi di Niccolò, il fratello perennemente confinato in zona punizione.
Essere la pecora nera della famiglia può essere davvero impegnativo. Lo sa bene Niccolò Serristori, troppo diverso dai suoi fratelli per sentirsi parte della famiglia, troppo arrabbiato con il padre per sentirsi amato. E in genere troppo impegnato a tirare di boxe per occuparsi di altro.
Essere fratelli può essere piuttosto complicato, quando si è diversi come il giorno e la notte, quando il Natale sta per arrivare e bisogna coalizzarsi, quando forse ci si sta innamorando della stessa ragazza, o forse si ha solo paura che accada.
Essere genitori può essere davvero impegnativo, lo sanno bene Brando e Agnese alle prese con i loro quattro figli, i loro amici di sempre e figure del passato che non si rassegnano alla sconfitta.
Tra giri per il centro di Roma, risse di strada, vecchie conoscenze e nuovi amici, Jacopo cercherà di salvare il Natale della sua famiglia e salvare se stesso da un’ospite inattesa che sta arrivando da Milano. Qualcuno in grado di scombinare tutte le sue certezze e fargli perdere la testa.

**attenzione, la novella è raccontata dal punto di vista di personaggi NUOVI e può essere letta da chiunque.
La storia si svolge nell'universo narrativo delineato in "Un maledetto per sempre" e in "L'ultimo bacio"**



Chiunque abbia letto le mie recensioni ai libri di Bianca Marconero sa quanto io ami quest’autrice. Nel senso che secondo me è il top; nel senso che se mai volessi diventare a mia volta una scrittrice, il suo stile sarebbe il faro illuminante; nel senso che la sua scrittura completa qualcosa dentro di me, mi appaga e mi emoziona come nessun altro autore finora è riuscito a fare.
L’incipit di questa novella ne è la conferma: poche parole, poche frasi e Jack è entrato nel mio cuore; la tenerezza che mi ha suscitato è forse dovuta all’aver conosciuto la sua prima infanzia, al riconoscere che esserne usciti indenni non dev’essere stato facile, ma l’avrei abbracciato fin da subito. Oddio, è un perfettino e la sua aria composta ed educata mi ha ricordato il mio amatissimo Alessandro Francalanza Visconti, però dover essere sempre all’altezza delle aspettative altrui può essere faticoso e talvolta frustrante.
Poi ho fatto la conoscenza degli altri fratelli Serristori e, credetemi, non saprei fare una classifica sul mio preferito; anche se Jacopo e Niccolò se la giocano alla pari, sono sicura che Filippo potrebbe raccontarci tante cose interessanti: per quanto la sua presenza nel racconto sia stata più marginale, le sue apparizioni sono state intriganti e quell’aria da nerd mi ha affascinata! E che dire del piccolo di casa, Lorenzo? Adorabile!
Sapete quanto i libri di Bianca mi abbiano tenuta sempre sulle spine e provocato bruciori di stomaco micidiali, ma questa novella mi ha fatto spesso ridere; qui manca la parte drammatica e sebbene qualche bella riflessione faccia capolino qua e là, l’autrice, in pieno spirito natalizio, ci ha regalato una storia più distesa, a tratti spassosa.
La prima risata mi è scappata quando ho letto cosa ha combinato Niccolò, detto Nico: si comprende subito che questo ragazzo ha un caratterino pepato e chissà perché il pensiero è corso subito a un Brando giovane e spregiudicato… Nico tira di boxe, è un adolescente fatto e finito, con tutte le ribellioni e le provocazioni tipiche dell’età; ma ha anche un’inquietudine che lo tormenta che per un attimo mi ha fatto venire un dubbio, fortunatamente fugato (almeno spero!).
Jack e Nico sono due opposti: quanto il primo è preciso e organizzato, tanto il secondo è impetuoso e irrequieto; hanno una cara amica in comune, Cecilia, la figlia di Giamaica, una ragazzina che riesce a fare da cuscinetto tra le tempeste che infuriano tra i due fratelli. E poi ci sono ovviamente Agnese e Brando, gli zii di una vita, Camilla, Pier e Giamaica; e purtroppo c’è anche lui, quel Lucio Barberini che ritroviamo sempre a seminar zizzania… Insomma, un ritorno in grande stile di tutta la famiglia Serristori, che ci introduce un Natale com’è nel suo stile: frenetico e stressante, ma pieno di amore e affetto, circondati da tutte le persone che abbiamo conosciuto e amato nei precedenti libri di Bianca (sì, perché troverete una sorpresa, dal momento che sul finale ritroveremo anche…)

“Jack odia essere sorpreso”, dichiara, poi schiaccia i capelli con la mano, non perché si stessero ribellando, ma per intimargli di non farlo in futuro. “Nostro fratello vuole avere ragione. Per quanto si basi, come il resto di noi, su indizi che potrebbero essere sbagliati. La sua è una mente molto ordinata. Ha paura che qualcuno gliela metta in disordine.” Lo guardo a bocca aperta e mi chiedo se davvero abbiamo condiviso la pancia di nostra madre. “Ti ho perso alla parola ‘Jack’”, riconosco. “Puoi riassumere?” Lui mi guarda con quell’intenzione inafferrabile che ricorda la mamma. “Jack ha paura, Niccolò” dice, “Nostro fratello ha solo paura”.
No, ragazze, ve lo devo proprio dire: Jack e Nico sono due super personaggi e scommetto che ci faranno dannare e affannare; perché fortunatamente la stessa autrice rivela di riservare loro una storia ciascuno, storia che manco a dirlo non vedo l’ora di poter leggere! Comincio a fremere già da adesso, perché, per quanto vi abbia confessato che la novella è prevalentemente improntata al divertimento, sul finale certe atmosfere “marconeriane” non sono certo mancate; insomma, Bianca Marconero è sempre una garanzia e in questi giorni di festa la sua novella non può mancare tra le vostre letture!





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