DOVE INIZIA LA TEMPESTA, Nicole Teso. Recensione in Anteprima.




Titolo: Dove inizia la tempesta
Autore: Nicole Teso
Editore: Newton Compton
Pubblicazione: 12 novembre 2019
Genere: Mafia romance 
Prezzo: € 2,99 ebook

E se dove inizia la tempesta ci fosse la fine di tutto?
Se fosse il rumore violento della pioggia sul selciato, a nascondere un bacio, una carezza o addirittura una relazione?
È questo che succede a Malik Bykov e Katrina Ivanov.
Lei, figlia del narcotrafficante più potente della Russia. Lui, spia dei servizi segreti.
Due vite passate a dimostrare il proprio valore.
Due anime che si incontrano in una notte tempestosa.
Ma cosa succede quando splende il sole? Quando le bugie, i segreti e i sotterfugi risalgono a galla?




Questa è la storia di un poliziotto sotto copertura e della figlia di un grande narcotrafficante russo. Due persone agli antipodi, due mondi nemici che in realtà hanno molto in comune. Desideri silenziosi, segreti, lussuria, rischio e pericolo: tutto questo sono Malik, un temporale che squarcia il cielo e Katrina, il caos che dilania la tranquillità.
Come ho già accennato, Malik Bykov è un poliziotto sotto copertura che lavora come spia per il governatore della Russia: di giorno deve far rispettare la legge, di notte infrange l’infrangibile. È il migliore nel suo campo, il migliore in tutto quello che gli viene ordinato e non si è mai tirato indietro di fronte a niente, diventando forte, insensibile e strategico in questo lavoro, ma ora è costretto a svolgere una missione che sminuisce le sue capacità: fare il babysitter fantasma a una ragazzina egocentrica, Katrina Ivanova. Lei è la sua missione e Malik dovrà diventare la sua ombra, il suo presagio, una sagoma sempre presente, dovrà scoprire tutto di lei senza mai mostrarsi e/o farsi scoprire e usandola dovrà arrivare a suo padre, Vladimir Ivanov, un uomo tanto irraggiungibile quanto furbo, sleale e calcolatore. Non è un compito che Malik accetta di buon grado, ma non può ribellarsi al governatore, specialmente se quest’ultimo lo tiene sotto ricatto e gli ha promesso la libertà se riusciranno a smantellare il narcotraffico di Ivanov.
“Quindi, era quella la missione? Fare la badante a una stronzetta? Mi bastava fissare il viso scavato, le labbra gonfie e l’espressione fiera, per rendermi conto di quanto mi apparisse insopportabile. Era esattamente il tipo di donna che avrei eliminato dalla faccia della terra”
Doveva essere una missione semplice: studiarla di nascosto e riferire tutte le informazioni utili alla base, ma di certo Malik ha sottovalutato quella “poppante viziata”.

“Regola numero uno: non interagire con il soggetto per nessun motivo al mondo. Non devi mai parlarle, né toccarla. Niente di niente…la sua vita sarà la tua. Sarai il suo amico immaginario, qualcuno che veglierà su di lei finché non coglieremo Vladimir Ivanov con le mani nel sacco”
Assetata di sangue, sadica, disposta a tutto pur di conquistarsi il suo posto al fianco del padre: questa è la primogenita di Vladimir Ivanov. Suo padre desiderava un figlio maschio a cui cedere il potere, un uomo che diventasse la sua ombra e la sua imitazione: freddo, insensibile e anaffettivo. Era rammaricato di avere una figlia (le donne erano considerate solo delle fattrici nella mafia, strumenti per mettere al mondo eredi maschi), ma più il suo rammarico era visibile, più l’odio di Katrina nei confronti di suo padre cresceva.

“È dura quando nasci per diventare una guerriera, ma è ancor più dura vedere la luce in un mondo in cui non ce n’è”
Sin da bambina ha rinunciato alla sua infanzia per iniziare quell’addestramento che l’avrebbe resa una guerriera degna del cognome che porta. Ha rinunciato alle tenerezze e alla spensieratezza infantili per ereditare il trono del suo vecchio, il suo potere, il completo controllo sul narcotraffico. Ha tramutato il suo cuore in un fossato buio, colmo di dolore e sofferenza, ma a Vladimir non è mai bastato.
Ora, all’età di ventisei anni, è giunto il momento di dimostrare il suo valore e conquistare la fiducia del padre, anche se questo significa scendere all’inferno e lottare. Nel mondo in cui ha sempre vissuto è tutto nero e rosso: il nero rappresenta il dolore e il rosso il sangue.

“Avevo passato metà della mia vita a desiderare di avere le palle, anziché la fica, ma avevo realizzato anni dopo che non mi servivano due prugne di pelle flaccide a intralciare il mio cammino. Sarei diventata una Ivanova. La più forte di tutti i tempi”
Ricordate quando ho detto che Malik avrebbe dovuto studiarla nell’ombra? Manderà a monte una delle regole principali imposte dai suoi superiori, perché stregato dalla sua bellezza eterea e dalla lingua boriosa di quella ragazzina, attirato dal quel fascino proibito in una maniera che non comprende nemmeno lui. La sensualità di Katrina lo renderà esposto, ma le cose si complicheranno quando, pur di salvarle la vita, Malik sarà costretto a uscire allo scoperto e cambiare tattica alla sua missione.
Stare insieme, interagire, gli darà modo di pensare che Katrina non rispecchi affatto il profilo spietato che lui conosceva. In poco tempo quella ragazza riuscirà a occupare tutta la sua mente: ogni pensiero andrà a lei, a studiarla, a seguirla… a capirla. Doveva diventare l’incubo peggiore di quella ragazza e guadagnarsi la libertà distruggendola, ma arriverà al punto di mentire a se stesso pur di rimandare l’inevitabile. Ma Malik non è il solo che sta rischiando grosso. Troppo sveglia e astuta, Katrina avrà un milione di motivi per battere in ritirata e stare lontana da quel poliziotto, soprattutto ora che l’impero di suo padre è in pericolo, ma finirà per infrangere tutte le regole, infischiandosene delle conseguenze. 

“Chi eravamo sotto quel cielo? Sotto quella tempesta? C’erano delle regole per due bugiardi come noi? Ma soprattutto, con quelle prospettive, quanto ci avremmo messo a incasinarci la vita irrimediabilmente?”
Lui rischia la missione e di conseguenza la sua libertà; lei rischia la gogna dal padre. Al destino piace giocare con chi sa fronteggiarlo e Malik e Katrina rientrano in quella categoria. La passione che li travolge vale tutti i rischi che stanno correndo?
Subito dopo aver terminato il romanzo ho pensato che fosse una storia completamente insensata perché il finale mi ha lasciata basita e perplessa, con tante falle e interrogativi aperti nella trama. Ero scioccata e incredula, ma tutto ha acquisito senso quando ho saputo che “Dove inizia la tempesta” non è autoconclusivo, ma ha un seguito. Avete capito bene! Le vicende di Malik e Katrina non finiranno qui! Quella ragazzina, che si definisce “troppo ostinata per morire”, quei protagonisti, che si sono fatti strada tra buio e morte, sono troppo ostinati anche per lasciare i loro lettori così presto, anche se l’ansia da finale me l’hanno lasciata eccome: quella non si conclude con l’ultima pagina.
Nonostante la chiarezza che mi ha fornito il sapere che ci sarà un seguito, non posso fare a meno di pensare che ho notato dei punti deboli nella storia; prima di tutto la trama, che in questo primo volume è piuttosto lineare, senza un reale punto di svolta, nonostante gli input ci siano stati da parte dei personaggi. Altra cosa che mi è saltata all’occhio è stato il surrealismo di alcune scene, che mi hanno fatto storcere il naso all’inverosimile: com’è possibile notare sul monitor di una telecamera un puntino nero e dedurne una figura umana, riconoscendone anche il volto? Ma sul serio? Nemmeno Clark Kent aveva una super-vista così (smile). Alcune vicende mi hanno dato modo di pensare che ci sarebbe stata più azione, più movimento, ma così non è stato. Mi è anche sfuggita la presenza dei personaggi secondari, uno in particolare vicino a Katrina, ma a questo punto credo che avrò più chiarimenti nel secondo volume della storia.
Il punto forte, invece, sono proprio loro: Katrina e Malik insieme. Tra loro l’attrazione è carica di elettricità, sono esplosivi. Lui si diverte ad aizzarla e provocarla e le reazioni di lei sono troppo esilaranti, di sicuro gli tiene testa: una lotta a colpi di ego nel vero senso della parola. E questa è la parte divertente del romanzo, ma ce n’è anche una molto tenera e commovente, che ha suscitato in me sorrisini felici e tristi allo stesso tempo: stare insieme dona loro spensieratezza e leggerezza, quella vita che non hanno mai conosciuto e vissuto realmente, portandoli lontano dalle guerre che li vedono protagonisti indiscussi.
Katrina, nel suo mondo, è diversa rispetto alla persona che conoscerete con Malik. Sola è lasciva, dura e gelida; con Malik vengono fuori l’umanità e l’innocenza sepolte in lei e si rivela pura, delicata e più sensibile di quanto voglia dare a vedere. Con lui agisce autonomamente, senza lasciarsi influenzare dalla sua dottrina; lui è l’eccezione a una lista interminabile di regole. L’ho interpretata come una criminale in cerca di libertà, una fenice che rinasce dalle ceneri. La conoscete la frase “Il sorriso è il volto più bello di una donna”? Ecco, è una frase adatta alla protagonista, perché in tutto il romanzo non c’è nulla di più bello che vederla ridere di gusto, vedere il suo fardello che le si alleggerisce sulle spalle, la tristezza evadere dai suoi occhi. Katrina e Malik sembrano molto diversi, ma non potrebbero avere più cose in comune: entrambi detestano la propria vita e hanno dovuto scendere a patti con il diavolo per sopravvivere, sono entrambi due bugiardi, non amano sottostare alle decisioni altrui e soprattutto non sono mai stati amati. Li vedrete mettersi a nudo per poi rivestirsi, capirsi a vicenda nelle bugie; li vedrete aprirsi cuore e mente a vicenda, fin quando non si scontreranno e si faranno male.
Venite a conoscere il rapporto di bramosia, eros e squilibrio di questi due personaggi, la storia proibita e pericolosa di Malik e Katrina, narrata in prima persona a pov alterni e riccamente dettagliata.



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