Titolo: Number 8
Autore: Alessia D'Ambrosio
Serie: After Match #1
Genere: Sport romance
Editore: self-publishing
Pagine: 409
Autore: Alessia D'Ambrosio
Serie: After Match #1
Genere: Sport romance
Editore: self-publishing
Pagine: 409
“Non mi interessa l’amore, ho cose più importanti a cui pensare e non posso permettermi distrazioni. Devo entrare nella nazionale inglese di rugby e vincere il Mondiale. Questa è l’unica cosa importante per me. E non c’è proprio niente di confuso. Mi alleno, sudo, gioco, vinco. Semplice”.
Nel rugby, ogni giocatore ha un numero che definisce il proprio ruolo. Tranne l’otto, lui è semplicemente il Numero 8. Questa è la mia fede, la mia sola religione. Amo il rugby più della mia stessa vita e ho sete di vittoria e di riscatto.
Ho solo un piccolo problema: Lei, con i suoi due occhi azzurri e il sorriso più ingenuo mai visto sulla faccia della terra. In un secondo ha preso le mie convinzioni, le mie certezze e tutta la mia determinazione, poi, sotto il mio sguardo impotente, gli ha dato fuoco. Mi ripeto spesso che devo darmi una scrollata e andare avanti ma lei, Lucy Collins, mi conquista e mi trascina fuori rotta.
Il mio nome è Daniel Wilson, sono il Numero 8 dei Saracens e non ho alcuna intenzione di farmi schiacciare da una ragazzina.
Cosa c'è che conta più dei tuoi sogni?
Questo è in piccolo quello che pensa Daniel, il Numero Otto dei Saracens, che è determinato più che mai a vincere il campionato di rugby, entrare in nazionale e stringere tra le mani la coppa tanto agognata.
La sua vita va avanti tra allenamenti, partite e la sua famiglia; non esiste altro per lui, è come se fosse una piccola macchina da guerra, determinato nella sua impresa.
Come sempre, però, basta poco per mandare a monte i piani, e nel caso di Daniel sarà l'incontro con Lucy, una ragazza molto più piccola di lui ma che in qualche modo attira la sua attenzione.
Daniel si è preso una sbandata, è questo quello che credono. E non ci sarebbe niente di male se io non fossi Daniel Wilson, il Numero Otto dei Saracens, uno dei giocatori di rugby più promettenti, candidato a entrare nella rosa della nazionale inglese. E se lei non fosse Lucy, di cui non so neanche il cognome, ragazzina ventiduenne, che ancora studia, che sogna di fare l’attrice e che non sa assolutamente nulla di come si sta al mondo.Lucy è un’aspirante attrice, che studia e lavora, per mantenersi, nel ristorante che Daniel e la sua famiglia frequentano spesso; la ragazza soffre per un amore non corrisposto e dalla vita ha avuto solo delusioni.
È durante una serata da "Angelo" che Daniel la nota nella sua fragilità, e l'istinto di protezione prevale, perché ai suoi occhi Lucy è troppo piccola per lui, è ancora una "ragazzina".
Sarà uno scambio di cellulari a rimettere tutto in gioco, un consiglio su come ottenere qualcosa d'importante e si ritroveranno a letto insieme.
Daniel sa di aver sbagliato, è perfettamente consapevole che non doveva cedere a quell'attrazione e metterà subito le cose in chiaro: non è lui l'uomo giusto per lei! Lui non può concedersi distrazioni, non può permettersi di amare, lui non è abituato alle relazioni e non può "perdere tempo" con una ragazza.
Troppe cose li dividono, prima fra tutte l'età, ma anche i suoi obiettivi nel rugby; sarà una guerra tra sentimento e ragione, una di quelle guerre dove i dubbi sono tanti e le certezze poche.
Non smetto di guardarci attraverso lo specchio e mi chiedo cosa ci sia che non va. Dov’è l’errore, se quello che vedo è solo bellezza. Impeccabile e inimitabile splendore.
Vincerà il sentimento o la ragione?
Per me hanno vinto entrambi, e l'autrice è stata molto brava in questo, mi ha fatto sperare nel sentimento ma mi ha fatto capire il perché della ragione.
Non avevo mai letto nulla di Alessia e sinceramente me ne pento, perché mi sono innamorata della sua scrittura, riflessiva ma scorrevole; il modo in cui descrive i personaggi è talmente realistico che ti sembra di averli accanto sempre.
Non parlo solo dei protagonisti, ma anche dei personaggi secondari, introdotti in modo sapiente.
Leggere Number 8 è stato come assistere a una partita, dove i giocatori studiano le tattiche per poi metterle in atto, ma non tenendo conto degli imprevisti, e io ero lì che dagli spalti facevo il tifo a gran voce.
Ho fatto il tifo per Daniel, che non è il classico bad boy, ma anzi un ragazzo fin troppo responsabile e premuroso, e ho fatto il tifo per Lucy perché meritava un amore con la A maiuscola, anche se a volte li avrei voluti soffocare entrambi per le loro scelte.
Sicuramente sono caparbi e orgogliosi, due persone con grandi differenze, sia per ideali che per esperienze di vita, ma li accomuna la determinazione.
Ma questo libro non è solo sesso, rugby e amore, no! Questo libro è un gran bell'insegnamento, perché ti fa capire che non è accantonando le cose meno importanti che raggiungi i tuoi obiettivi, t'insegna che si può concedere e ottenere allo stesso modo, e che quando l'amore è vero non c'è età, distanza o tempo che possa fermarlo.
«Allora, Daniel», inizia la vecchietta posando la tazza sul tavolo. Incrocia le mani sul ventre e mi fissa con due occhi celesti che mi mettono i brividi. «Cosa vuoi da mia nipote?». Non c’è che dire, è una che non perde tempo. Sgrano gli occhi e mi agito sulla poltrona.
Number 8 è anche un inno alla famiglia, colonna portante di entrambi i protagonisti, che con determinazione e con amore è sempre pronta a sostenerli e spronarli. E qui, lasciatemi dire che ho avuto un debole, fin dalla sua prima apparizione, per nonna Prudence, una donna che con i suoi scherzi e le sue parole porta sempre Daniel e Lucy a riflettere.
Aspetto con trepidazione la storia di Scott (Number 9) che si annuncia scoppiettante e intrigante già dal prologo.
«Un giorno ti innamorerai e capirai che il mondo non è solo bianco o nero, ci sono miliardi di sfumature e avrai voglia di esplorarle tutte».
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