DOLCE PRIGIONIA, JULIA SYKES. Recensione in anteprima


Titolo: Dolce prigionia
Autore: Julia Sykes
Genere: dark romance
Editore: Grey Eagle Publications
Serie: sweet captive #1
Pagine: 297
Data di uscita: 31 ottobre 2019
Prezzo: € 4,99 ebook


Non mi piace essere toccata. Sono la dea dell’hackeraggio informatico dell’FBI. Quando mi nascondo dietro il mio schermo, mi tengo a distanza di sicurezza da tutti; isolata, potente. Nessun uomo mi ha mai toccata, ma, quando vengo rapita dal boss della droga colombiano Andrés Moreno, non ho più il diritto di rifiutare. È sfregiato e spaventoso, e il suo crudele fratello Cristian gli ha affidato il compito di piegarmi. Cerco di combattere, ma non posso sfuggire alle sue braccia forti e alla sua dura disciplina. Pretende che io accetti il suo tocco, e il mio corpo vergine non può fare a meno di reagire alle sue esperte manipolazioni.

Più rimango intrappolata con lui, più giungo a sospettare di non essere l’unica prigioniera in casa di suo fratello. Le cicatrici di Andrés sono più profonde dei diabolici solchi incisi nella sua carne, il suo dolore si riflette nelle oscure pretese che mi impone. La sua ossessione è deviata e sbagliata, ma forse sono deviata anch’io.

Voglio che mi salvino da lui? Oppure è lui quello che ha realmente bisogno di essere salvato?
Questa autrice, già nota alle lettrici italiane, è conosciuta per il suo stile oscuro e i temi di sottomissione.
Ama creare personaggi maschili alfa dal temperamento forte e un po' fuori dagli schemi, ma, per quello che mi riguarda, non ho apprezzato in pieno ogni suo libro.
Questa volta, invece, mi sono ritrovata a leggere DOLCE PRIGIONIA in un soffio, fagocitata dalla trama intrigante e avvincente e da due personaggi interessanti, soprattutto a livello psicologico.
Ma veniamo alla trama.


Samantha è un’agente dell'FBI, ma, pur facendo parte del gruppo operativo, non è altro che una nerd che vive per i suoi computer. Non è esattamente un carattere espansivo e, in linea di massima, ama rimanere nelle retrovie ed evitare apertamente il contatto umano, sia fisico che mentale.
È una ragazza introversa, timida, con una mente talmente iperattiva che trova calma e pace solo quando è dietro a uno schermo, che sia un pc o un cellulare, e può scavare nella vita delle persone, hackerando qualsiasi dispositivo a lei noto, o semplicemente giocando a un video game.
Si considera la migliore, un eroe (eroina?) nel mondo hacker e questo la innalza a un posto di prestigio nel suo mondo fatto di pixel e codici.
Ma quando si tratta di interagire con i colleghi o con chiunque abbia un carattere dominante rispetto al suo, ecco che il suo sguardo vaga ovunque, tranne che negli occhi delle persone e la sua ansia la porta a sproloquiare a mitraglia.
Non è di certo l'agente più adatto a lavorare sul campo, ma la sua scelta nasce dalla cotta spietata che ha verso il suo migliore amico, nonché collega di lavoro, Dex.
Quell'uomo, dall'aria distinta e raffinata, biondo, dagli occhi penetranti e dal fisico asciutto, travia i suoi pensieri in maniera quasi ossessiva e lei scava nella sua vita per conoscerlo al meglio nell'unico modo che conosce, ovvero hackerando il suo pc e scoprire tutti gli eventuali altarini di cui lei non è al corrente.

Dex, in realtà, ha una fidanzata e non ha mai visto in Samantha qualcosa di più di un'amica da proteggere, ma la fissazione di Sam è degna di uno stalker e scopre, a modo suo, che i gusti sessuali del suo amico la intrigano moltissimo, nonostante la donna non ami essere toccata da nessuno.
Samantha, infatti, odia interagire fisicamente con le persone anche per questo motivo: perché la gente, quando parla, ha la brutta abitudine di toccare gli interlocutori e lei, quei gesti, non li tollera.
Solo a Dex, forse, lo permetterebbe.
Non ero a mio agio con le persone. Preferivo di gran lunga stare seduta dietro lo schermo del mio computer, a distanza di sicurezza da tutti su internet, per non dire completamente anonima.
La squadra operativa di Samantha è sulle tracce del boss della droga più pericoloso al mondo, noto per i suoi traffici in droghe da stupro e smercio di donne: Cristian Moreno.
Entrare nel gruppo operativo, per lei, significa dare un aiuto maggiore nell'acciuffare quell'uomo senza morale e pericoloso assassino, ma non immagina di certo quanto il suo scarso addestramento a livello fisico la renda una pedina inerme.
Ed è così che, in una sera qualunque, Samantha viene drogata e portata via dalla sua stessa casa, per finire proprio nelle mani di quell'uomo così temuto dall'intero mondo della malavita.
Non riuscivo a parlare, riuscivo a malapena a respirare. La mia mente cominciò a spegnersi mentre l'adrenalina causata dalla paura mi offuscava il cervello.
Le dita di Cristian strinsero la presa sui miei capelli, procurandomi una fitta di dolore.
"Resta con noi, Samantha" ordinò affabile.
Il mondo intorno a me si mise a fuoco con crudele nitidezza appena prima che il dolore mi trafiggesse. La punta del coltello incise una linea tortuosamente lenta lungo la mia clavicola destra.
Il taglio era poco profondo, ma il sangue sgorgò quando la lama grattò l'osso. Il grido che era rimasto intrappolato dentro di me scoppiò mentre il dolore bruciante mi attraversava.
Cristian Moreno vuole informazioni e, se non le otterrà, Samantha non diventerà altro che carne da macello come tutte le altre pu**ane che vende al miglior offerente o offre in cambio di denaro grazie alle sue droghe.
Lui non ha tempo da sprecare, ed è per questo che "cede" la donna alle mani sapienti di suo fratello Andrès che, con i suoi metodi di manipolazione e sottomissione, è in grado di addestrare qualsiasi donna a diventare un bravo cagnolino ubbidiente.


Andrès Moreno non è altro che lo zerbino di quell'uomo che chiama Fratello: Cristian.
Lui è quello che fa il lavoro sporco, quello inviato a destra e manca, quello che si occupa dei suoi traffici, e Andrès odia tutto questo.
Odia non riuscire a reagire al suo destino, odia lo schifo in cui è coinvolto e odia nel profondo quel fratello che nella vita gli ha portato via tutto, soprattutto i suoi affetti più cari.
Se all'inizio Samantha non è che un lavoro come tanti altri, ben presto si accorgerà che quella donna, così combattiva e dalla lingua tagliente, l'attrae molto più di quanto dovrebbe.
Ora appartieni a me, Samantha.
La disobbedienza comporterà una punizione.
L'obbedienza sarà ricompensata.
Scegli tu quale delle due preferisci.
Come ogni dark che si rispetti, anche qui parliamo di personaggi dalla mentalità deviata.
Andrès, profondamente ferito nel fisico e nell'anima, vive tentando di tenere a bada una rabbia feroce, che da troppi anni, ormai, lo scava nel profondo.
Il suo sfogo sfocia nella sottomissione altrui e ogni donna è una nuova sfida.
Ma Andrès, al contrario del fratello, non le droga e soprattutto non le tocca senza il loro consenso.
Attraverso la loro sottomissione e arrendevolezza, sente di poter placare quell'ira che nutre dentro al cuore e il fatto di poterle avere legate e alla propria mercé gli regala quel senso di appartenenza che di solito non ha con nessuno.
Ma Samantha smuove in lui, per la prima volta, qualcosa di totalmente diverso dentro a quel petto arido e deturpato.
La sua "sirenita" si rivela una sfida molto più grande di quel che pensava e legge dietro ai suoi occhi una verità profonda che, forse, nemmeno lei stessa è in grado di comprendere completamente, ma fino a quando?


Come spiegavo a inizio recensione, era molto, molto tempo che non mi appassionavo a un libro di questo genere.
Amo i dark in ogni loro sfaccettatura, ma il tema BDSM lo trovo spesso trito e scontato dopo aver letto tanto (troppo) su questo argomento.
Invece – e me ne rallegro – in questo libro il tema è trattato con i guanti bianchi, con sapienza e soprattutto con rispetto.

Il personaggio femminile, che all'apparenza sembra una bimbetta impaurita dal solo respirare vicino a qualcuno, con Andrès, attraverso i suoi modi ammalianti e a tratti rudi, si scopre una donna con esigenze molto precise e che, per la prima volta, scopre di non avere paura se a decidere per lei è qualcun altro.
La sottomissione volontaria ad Andrès, per Samantha, diventa la sua nuova aria e quell'uomo, apparentemente inguardabile, diventa la sua nuova ossessione e ragione di vita.
Potrebbero risultare un paradosso i tempi brevi in cui avviene tutto questo, ma parliamo di due persone psicologicamente destabilizzate e il perché lo dovrete scoprire durante la lettura.

Che altro dire?
Questo testo è totalmente scritto al femminile, ma so che il prossimo libro della serie sarà, al contrario, scritto completamente al pov maschile e la cosa mi incuriosisce moltissimo.
Nuova storia, nuovi personaggi, speriamo stesso entusiasmo.
Intanto, Dolce prigionia ve lo consiglio assolutamente.


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