LEGATI DALL'ONORE, CORA REILLY. Recensione


TITOLO: LEGATI DALL'ONORE
AUTORE: CORA REILLY
SERIE: MAFIA CHRONICLES #1
TRADUTTORE: RAFFAELLA PATRIARCA
PROGETTO GRAFICO: ANGELICE 
GENERE: MAFIA ROMANCE

Nata in una delle principali famiglie mafiose di Chicago, Aria Scuderi fatica a trovare la sua strada in un mondo in cui non c’è nessuna possibilità di scelta.
Aria aveva solo quindici anni quando i suoi genitori l’hanno promessa a Luca “la Morsa” Vitiello, il figlio maggiore del Capo della mafia di New York, per assicurare la pace tra le due famiglie. Ora che lei è diciottenne, il giorno che ha temuto per anni, quello del matrimonio con Luca, si sta avvicinando minaccioso. Aria è terrorizzata all’idea di sposare un uomo che conosce a malapena, soprattutto uno che ha ottenuto il soprannome la Morsa per aver strangolato una persona a mani nude. Luca potrà anche essere uno degli uomini più ricercati di New York, grazie al suo bell’aspetto, alla ricchezza e al carisma da predatore che irradia potere, ma le ragazze dell’alta società che si gettano ai suoi piedi non sanno ciò che Aria sa: la sua nomea di cattivo ragazzo non è solo un gioco, perché sangue e morte si annidano dietro gli affascinanti occhi grigi e l’arrogante sorriso di Luca. Nel mondo di Aria, un bell’aspetto esteriore spesso nasconde un mostro all’interno; un mostro che può tanto facilmente ucciderti quanto baciarti.
L’unico modo per sfuggire al matrimonio sarebbe scappare e lasciarsi tutto alle spalle, ma Aria non riesce a sopportare il pensiero di non rivedere mai più la sua famiglia. Nonostante la paura, decide di procedere con il matrimonio. Aria è cresciuta tra predatori come Luca e sa che persino i più freddi bastardi hanno un cuore, e lei ha tutte le intenzioni di farsi strada in quello di Luca.

Nascere, crescere e vivere nella mafia, soprattutto per una donna, significa silenzio, rispetto e obbedienza. 
Le coppie che si formano al suo interno vengono decise dalle Famiglie e nessuna femmina ha mai potuto obiettare su tale decisione. 
Non c'è amore che li leghi, non ci sono sentimenti, solo un sodalizio unico e inviolabile. 
Ci si unisce con il sangue e ci si divide attraverso il sangue. 
Una volta vincolati dal matrimonio, solo la morte può separare. 

Aria ha solo quindici anni quando viene messa al corrente dal padre che dovrà sposare Luca Vitiello, futuro Capo dei Capi della mafia italiana di New York e boss di un clan nemico che, a causa di nuovi attacchi mafiosi da parte di fazioni straniere, è costretto ad allearsi con il boss di Chicago, padre di Aria. 
Le donne promesse in sposa sono costrette ad accettare il loro destino e potranno conoscere l'uomo per loro scelto solo alla loro festa di fidanzamento. 
Aria è la più grande di altre due sorelle e un fratello. 
Vive per loro e l'idea di separarsene le provoca un dolore fisico devastante, ma è altresì consapevole che non potrà sottrarsi al volere del padre e di Luca. 
Il giorno del loro primo incontro, Aria è ancora una bambina e, nonostante sia stata cresciuta ed educata per rispettare il suo promesso sposo, nessuno le vieta di esserne terrorizzata. 
Luca era muscoli, forza, potere, io, invece, mi sentivo di vetro.
Luca Vitiello è preceduto dalla nomina di sanguinario, detto "La morsa" per il modo con cui ha saputo uccidere il suo stesso sangue traditore a mani nude. 
Di una bellezza rude e devastante, Luca è un uomo imponente e dallo sguardo impenetrabile; apparentemente non mostra nulla oltre la sua alterigia, ma la cosa che Aria nota fin da subito è il modo in cui il suo sguardo vigile non l'abbandona mai. 
Appena Aria raggiunge il diciottesimo anno d'età, tutto è pronto per sancire quel patto che la porterà via dalla sua famiglia e il suo nome cambierà. 
Nonostante si sia preparata per anni a quel momento, non riesce a smettere di avere paura e a tremare; sapendo ciò che l’aspetta la prima notte di nozze, è devastata psicologicamente e fisicamente. 
Di sicuro, non poteva immaginare che dietro al volto impenetrabile di Luca si nascondesse un uomo rispettoso della sua donna e disposto a qualunque cosa pur di proteggerla. 
Quello che Aria dovrà capire è se Luca la ritiene solo una sua proprietà o la donna della sua vita. 


Non vi nego che ho riflettuto parecchio prima di imbarcarmi in questa lettura; non perché non ne fossi attirata, ma perché ultimamente certe storie hanno perso di spessore e avevo paura di ritrovarmi a leggere una novella come tante altre. 
Beh, mi ero sbagliata su tutta la linea. 
La Reilly mi ha gettata in un mondo totalmente diverso: mafia sì, ma dal punto di vista delle donne, questo non lo avevo mai visto. 

E per donne parlo di donne indifese, senza nessun potere decisionale e che sono costrette ad eseguire ordini ed educate fin dalla nascita come merce di scambio, carne da macello. 
Mentre i maschi vengono forgiati per diventare dei sanguinari senza morale e senza indugi, le donne vengono cresciute nella consapevolezza che devono solo compiacere il proprio marito, in ogni modo possibile. 
Testa bassa, rispettose, senza nessun diritto di parola e senza poter conoscere il proprio compagno intimamente. 
Aria è arrivata al matrimonio totalmente ignara di come sia fatto un uomo, di cosa si provi nell'essere baciata o toccata e terrorizzata dalla sua stessa verginità. 
Le donne che l'hanno preparata mentalmente a questo grande passo non hanno fatto altro che spaventarla per la quantità di dolore che avrebbe provato e l'enorme perdita di sangue che ne sarebbe derivata. 
Quello che scoprirà lei stessa, con il tempo, sarà che quelle donne hanno sposato degli animali e che nessuno di loro le ha rispettate abbastanza per non far loro del male. 

Cosa vi posso dire di Luca Vitiello? 
Ne sono rimasta rapita. 
Luca è uomo d'onore che ha firmato la sua condanna in quella vita reietta quando aveva solo undici anni e non conosce altro oltre dolore e sangue. 
"Nascere nel nostro mondo significa nascere con le mani sporche di sangue. A ogni respiro, il peccato s'insinua sempre più in profondità nella nostra pelle".
Sacrificabile come qualunque altro membro della Famiglia, non ha potuto fare altro che uccidere per non essere ucciso e ha preferito diventare il migliore piuttosto di dover sottostare ai comandi di altri Capi. 
Nessuno può toccare ciò che è suo, che sia una proprietà fisica o la sua donna. 
Il giorno che ha incontrato Aria, nonostante avesse solo quindici anni, ne è rimasto folgorato. 
La sua bellezza era indiscutibile e il suo modo di fare, da vera donna della mafia, l'ha sancita come perfetta. 
Educata a onorare e rispettare l'uomo che diverrà suo marito, ma soprattutto una donna che sa come stare nella Famiglia, come crescerla e come amarla. 
Ha aspettato tre lunghi anni prima di poterle mettere un anello al dito e consacrarla sua per sempre, ma il terrore che vede nei suoi occhi ogni qualvolta la guarda o il tremolio delle sue mani ogni volta che la tocca, lo manda totalmente fuori di testa. 
L'idea di vedere il disgusto nello sguardo di Aria lo destabilizza, sentirla sobbalzare ogni volta che la sfiora lo sconcerta, quindi deciderà di procedere come mai nella sua vita avrebbe dovuto fare: come un debole. 

Ho amato la penna di questa autrice, così maledettamente coinvolgente e intensa. Mi ha totalmente rapita nel suo stile di narrazione e ho amato ogni parola di questo libro meraviglioso. 
Entrambi i personaggi sono due persone psicologicamente forti, con passati diversi, ma che non hanno potuto decidere la loro strada né essere se stessi. 
Aria e Luca scopriranno che insieme, per la prima volta, potranno fidarsi totalmente di qualcuno e donarsi completamente l'uno all'altro sarà una benedizione. 
Dovranno attraversare l'inferno, subire umiliazioni, perdite e versare molto sangue compreso il loro, ma solo per scoprire che anche nella mafia si può amare incondizionatamente. 
Questo vuol dire essere dei deboli? Sì. 


PRODOTTO FORNITO DALLA CASA EDITRICE

Nessun commento