THE ROYAL TRIALS - L'IMPOSTORE, TATE JAMES. Recensione in anteprima


TITOLO: The Royal Trials – L’impostore 
AUTORE: Tate James
EDITORE: Queen Edizioni
SERIE: The Royal Trials Trilogy #1
GENERE:: Fantasy Erotico
USCITA: 26 Luglio 2019
PREZZO: e-book € 4,99 cartaceo € 15,90 
PAGINE: 350
NB: Libro disponibile nei vari store.

Tre prove. Tre settimane. Tre Principi Reali.
Doveva essere un compito facile per un’abile ladra come Rybet Waise, irrompere nel palazzo reale e salvare il suo amico destinato al patibolo. Ma quando Rybet, si qualifica per sbaglio al Torneo, non ha altra scelta se non quella di andare fino in fondo.
Un sottile velo di glamour ed eleganza dettati dall’etichetta, nasconde la vera natura del Torneo. A porte chiuse le prove sono brutali e sanguinose.
Sotto le luci della ribalta e obbligata a competere con le favorite del regno, Rybet si ritroverà a stringere strani legami con alleati improbabili.
Ma c’è qualcuno che non si fermerà finché non la vedrà fallire, dopotutto lei è soltanto una stracciona dello Stagno.
I Principi possono anche andare al diavolo: Rybet farà tutto ciò che è in suo potere per sopravvivere e arrivare illesa al Golden Ball.
È con enorme piacere ed entusiasmo che oggi vi parlo del primo volume della trilogia “ The Royal Trials - L'impostore”, scritto da Tate James e pubblicato grazie alla Queen Edizioni. Andiamo a conoscere questo favoloso mondo fantasy… 


Le vicende si svolgono a Teich, un regno una volta matriarcale, dove la corona veniva passata di madre in figlia, insieme alla magia che sosteneva l’equilibrio della natura; ma dopo l'assassinio di Sua Maestà e la sparizione della piccola principessa Zarina, la magia andò perduta e sul regno di Teich scese l'Oscurità, mandando la civiltà indietro di anni e provocando tanti danni a numerose terre. Una tra queste, è la cittadina di LakeHaven dove è situato lo Stagno, un ghetto impregnato d'acqua, confinante con i territori del palazzo. Qui è cresciuta la nostra protagonista, Rybet Waise, orfanella trovata e tirata su da “Padron Boodeye”, reputato padrone dello Stagno da tutti i suoi abitanti. All’età di diciotto anni, possiede già una grande reputazione a Teich. È la pupilla del suo padrone e la fama che ha raggiunto in così poco tempo non è certo immeritata. No, lei ha un istinto innato verso il pericolo. Gli straccioni dello Stagno non sono considerati da nessuno e nessuno mai muoverebbe un dito se qualcuno di loro si ritrovasse in pericolo, ma per Rybet non è così; quando il suo amico Flick si ritrova a essere catturato da una delle guardie reali e rinchiuso nelle segrete del palazzo, l’unico pensiero della ragazza è quello di lanciarsi in quella folle impresa e tentare di salvarlo, senza finire lei stessa nei guai.
“Al palazzo non importava che fosse solo un bambino. Era un abitante dello Stagno, ed era considerato un dovere civico sfoltire il nostro numero in ogni modo possibile”
Le cose non vanno come nei piani e la ragazza viene presa nel mirino del Serpente del re, Lord Taipanus, uomo estremamente letale e impossibile da battere in combattimento, nonché capo dello spionaggio del re. Salvata in extremis da lady Mallard, capo delle domestiche reali, Rybet è costretta ad assumere l’identità di lady Callaluna di Riverdall, una delle nobili fanciulle in gara nel Torneo Reale, antica tradizione della durata di tre settimane del regno di Teich, che darà la possibilità, a ben 27 fanciulle, di gareggiare per diventare la sposa di uno dei tre attuali principi, dei quali solo uno salirà al trono. Senza possibilità di scelta, Rybet (anzi lady Callaluna) si sente completamente nuda ed esposta a palazzo. L’unico modo che conosceva per sopravvivere, come criminale a Teich, era quello di passare completamente inosservata, cosa che si rivelerà impossibile da quel momento in poi. Dovrà solo aspettare di essere buttata fuori dal Torneo, dato che una stracciona dello Stagno non può di certo essere all’altezza delle fanciulle nobili in gara. Facile, no?
“Dovevo solo fare in modo di fare una tremenda prima impressione, assicurandomi così che i principi non scegliessero me. Facile. Il caso voleva che far infuriare le persone in posizioni di potere fosse una mia specialità”
Sì, lo sarebbe, se non fosse che le tre altezze reali rimangono estasiate da lei e dai suoi modi arroganti e bruschi, decisamente poco regali, decidendo di tenerla; e non può nemmeno tentare di scappare senza il consenso del re e della regina in persona. Tutte le concorrenti, infatti, devono firmare il Giuramento Vincolante, una specie di patto magico che garantisce l’impegno preso dalle fanciulle nel Torneo e la massima concentrazione e determinazione nelle Prove.
“La donna scoppiò a ridere e scosse la testa. “Oh no, cara. Hai capito male. Non andrai da nessuna parte finché non verrai eliminata dal Torneo”
Se si venisse meno a tutto questo, il Giuramento provocherebbe delle gravi ripercussioni magiche sulla malcapitata. Più che Torneo Reale, io lo chiamerei Torneo Mortale. Ah, non ve l’ho detto? Al termine di ogni giornata, la lady che avrà ottenuto il minor punteggio nella lezione quotidiana, sarà ELIMINATA. Senza contare che qualcuno sembra abbastanza determinato a voler sabotare la partecipazione di Rybet al Torneo.
“Com'era possibile che fosse andata così male? Invece di farmi buttare fuori a calci, avevo…che cosa? Disegnato un grosso bersaglio sul mio petto?”
Tra lezioni quotidiane, lo stress di dover mantenere per tutto il tempo un’identità non sua, il forte odio verso i reali, una pericolosa attrazione per i suoi professori e le mostruose e brutali prove, Rybet arriverà illesa alla fine della Prima Prova? E se a furia di essere qualcuno che non è, lo diventasse realmente? Non combatterà per il matrimonio o per la corona. Combatterà per la sua vita.
“Rybet Waise non esisteva più. Io ero lady Callaluna… o nessun altro. Vincerò questo stupido gioco e farò rimpiangere loro tutto questo bagno di sangue”
Qui mi fermo, perché, per quanto mi piacerebbe restare a parlare di questa storia meravigliosa, vi ho già rivelato troppo. È un romanzo narrato dal singolo punto di vista femminile, dalla lettura ubriacante e a perdifiato. Possiede un’aura sinistra e magica che tiene la curiosità viva e attiva grazie ai mille misteri di cui è composto il fantasy. Adrenalina, azione, erotismo mi hanno lasciata estasiata, ansimante e in una forte e trepidante attesa per il secondo volume di questa trilogia, che è partita davvero con i botti e proseguirà anche meglio, se ho ben decriptato i messaggi in codice lasciati dall’autrice.


I personaggi politeisti sono descritti meravigliosamente, quelli secondari sono di grande impatto, aiuto e fonte di pericolo a loro modo, ma la protagonista li batte tutti. La adoro già: determinata, caparbia, testarda e con una giusta dose di pazzia e ironia. Per quanto possa essere una stracciona o ladruncola proveniente dallo Stagno, trovo che tutte queste qualità siano degne di una sovrana. Dei tre principi non vi parlo molto, un po’ perché sono personaggi le cui identità verranno celate sino alla fine (i reali non posso mostrarsi a viso scoperto), anche se saranno abbastanza partecipi in tutto il romanzo, un po’ perché vi è un grande mistero che li riguarda (io l’ho sospettato dall’inizio, chissà se anche voi lo capirete). Rybet non ha mai fatto mistero (nemmeno con loro) di non essere una fan dei reali, in quanto hanno tenuto la magia tutta per loro, dando una misera o nulla importanza a terre nel degrado come il posto da cui proviene la protagonista; ma è partecipando al Torneo che si accorge di come il suo odio verso di loro non abbia limiti.
“Come potrei mai amare un reale che permette al suo popolo di soffrire, solo perché lui possa avere qualcosa di bello all’ingresso di casa sua? No, non sono affatto qui per i principi di Teich, e sarei ben felice di andarmene”
Cercherà di arrivare illesa alla fine, ma mai sarà disposta a sposare uno di loro; questo è il suo piano. Eppure il fato, e anche la magia, hanno programmi diversi. La metteranno di fronte alle sue paure e ai suoi sentimenti come mai prima e chissà se, nei prossimi volumi, sarà costretta a rivalutare tutto quello in cui credeva. Il libro narra, come prevedibile, soltanto della settimana riguardante la Prima Prova, ed essendo solo il primo volume della trilogia, per quanto frustrante, ho trovato giusto e normale che ci siano più domande che risposte. Il finale mi ha lasciata esultante da una parte e con il cuore in gola dall’altra. Spero fortemente che la casa editrice non ci faccia attendere molto per il seguito, o potrei impazzire. Che altro dire? Siete amanti del genere fantasy? Questo è il libro che fa per voi: dialoghi frizzanti e divertenti, passione, competizione, magia, intrighi, misteri e tradimenti! Consigliato a occhi chiusi davvero.


PRODOTTO FORNITO DALLA CASA EDITRICE

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