TITOLO: Dove finisce il cielo
AUTORE: Katy Evans
EDITORE: Newton Compton Editori
EDITORE: Newton Compton Editori
SERIE: Real #2
PAGINE: 352
PUBBLICAZIONE: 13 dicembre 2018
GENERE: Contemporary romance
COSTO: € 5,99 ebook
Innamorata di Remington Tate, il campione di pugilato dei violenti incontri clandestini, Brooke sa che è necessario combattere per il loro amore. Stargli accanto come fisioterapista, infatti, l’ha resa più forte e più decisa che mai a non voltare le spalle al suo cuore. Remy è determinato a vincere il torneo e reclamare una volta per tutte il titolo a cui aveva dovuto rinunciare per amore di Brooke. Ma dopo un episodio in cui il disturbo bipolare di Remy esplode, il lieto fine non sembra più così scontato. Specialmente perché, quando Brooke scopre d i essere incinta, lo stress dei combattimenti clandestini rischia di mettere la sua vita e quella di suo figlio in grave pericolo. Stare lontani significherà mettere il loro amore alla prova ancora una volta.
Un amore potente, imperfetto e reale che consuma completamente
«Seducente, selvaggio e irresistibile.»
Christina Lauren, autrice bestseller del New York Times
Quando combatti per amore lo fai fino in fondo
“Remy, sei il mio re”. Lo abbraccio forte. “Non c’è partita a scacchi per me senza di te”.Dopo un'attesa durata tre anni e mezzo, finalmente torna in Italia Katy Evans con "Dove finisce il cielo" secondo capitolo della serie Real, serie che racconta la tormentata e turbolenta storia d'amore tra Remington "Riptide" Tate, pugile affetto da bipolarismo, e Brooke Dumas, la sua fisioterapista. Prima di parlarvi di questo secondo capitolo, facciamo un piccolo passo indietro: Remy è un pugile professionista; nell'ambiente è conosciuto per essere una vera e propria macchina da guerra, non c'è avversario che tenga e non riesca a mandare knock down. Tutto di lui urla forza e potere, a cominciare dal suo aspetto fisico, ma in realtà la sua personalità nasconde un lato oscuro, vulnerabile, fin troppo fragile. Remy è in realtà un ragazzo segnato nell'anima a causa dei ripetuti abbandoni e da una tremenda malattia, una malattia dal nome terribile: bipolarismo, che spaventa solo a sentirla pronunciare. Salire sul ring e boxare, è per lui sinonimo di normalità; è quel tanto che gli basta per avere uno stralcio di vita, senza la quale sarebbe ancora più vuota e buia. Remington conosce Brooke casualmente durante un incontro. Un colpo di fulmine, una scintilla scoppiata senza preavviso e da quel momento lei diventerà il centro di tutto il suo mondo, al punto tale che sarà disposto a perdere tutto, a mettere a repentaglio non solo la sua carriera, ma la sua stessa vita pur di renderla felice. Brooke dal canto suo, nonostante il forte sentimento che sente di provare per quel ragazzo spezzato, ha paura; teme che il suo lato oscuro possa un giorno prevaricare sull'altro, e quando il peso di tutto ciò che comporta stare al fianco di una persona come Remy diventa insopportabile, scappa. Si convince che lasciarsi alle spalle Remy e tutti i suoi demoni sia la soluzione migliore per entrambi. Per due mesi staranno lontani e saranno due lunghi mesi scanditi dal senso di colpa e dai rimpianti; ma sapranno ritrovarsi, perché l'amore che provano l'uno per l'altra continuava ad urlare a gran voce e farlo tacere era diventato impossibile.
"Lo voglio più di quanto non lo desiderino tutte queste donne che urlano. Voglio ogni sua piccola parte. Voglio il suo corpo. La sua mente. Il suo cuore. La sua bellissima anima."Ed è proprio da qui che si apre "Dove finisce il cielo". Brooke e Remy sono di nuovo insieme e sono più innamorati che mai; lei è tornata a seguirlo durante gli incontri e lui ha ripreso ad allenarsi duramente per riappropriarsi del titolo che gli è stato strappato con l'inganno.
Ma le minacce sono sempre in agguato, e un vecchio nemico è ancora più spietato e sempre più determinato a distruggere Remy. L'unico modo per riuscirci è prendere di mira lei, il suo unico punto debole, la sua dinamite, Brooke, l'amore della sua vita. Questa volta hanno troppo da perdere: continuare a seguirlo significherebbe esporsi e da quando hanno scoperto che avranno un bambino, rischiare non è un'opzione. L'unica soluzione per salvaguardare il benessere del bambino e di Brooke è quella di separarsi. Ma stare lontani, non potersi toccare, non potersi "sentire", un bisogno indispensabile per entrambi come è indispensabile l'aria per continuare a vivere, rischierà di far crollare tutto come un castello di sabbia.
Ti voglio. Voglio che tu mi tocchi, che metta le labbra sulle mie... come prima. Voglio che tu mi ami. Cazzo, Brooke, smettila di punirmi. Io ti amo.Sicuramente sono una fra quelle lettrici che aspettava con trepidazione l'uscita di questo romanzo. Ho amato tantissimo "Sei tu il mio per sempre", e Remy, nonostante la personalità dalle mille sfaccettature, è un personaggio che ti entra dentro e che difficilmente si dimentica. Nutrivo grossissime aspettative su questo sequel e mio malgrado sono state disattese. Devo confessarvi che se non fosse stato per la presenza di Remy, avrei abbandonato la lettura. Lui è l'unico protagonista indiscusso di questa serie; è il suo personaggio che riesce a tenere in piedi l'intero romanzo. Il suo, nonostante le mille fragilità, è un personaggio positivo: è un combattente, dentro e fuori dal ring. È un uomo che quando cade, trova sempre la forza per rialzarsi. Ha un passato difficile alle spalle, fatto di violenza, soprusi e abbandono; un passato per il quale soffre molto, ma non gli ha permesso di averla vinta. È diventato un uomo dolce, sensibile e protettivo; è un uomo che quando ama, lo fa con ogni fibra del suo corpo. Non è perfetto, ma è "unico" nonostante le mille imperfezioni.
Non posso dire lo stesso di Brooke. Non mi era piaciuta nel primo romanzo e la situazione non è affatto migliorata. È infantile e immatura. I suoi continui discorsi sul sesso e su quanto desideri essere toccata dal suo uomo, risultano snervanti e fuori luogo; capisco che una donna durante la gravidanza è in balia degli ormoni, ma così è troppo, e come sapete: " Il troppo stroppia". Brooke Dumas per me è un grosso, mastodontico "NO".
Anche la trama, nonostante il potenziale, risulta inconsistente: è piena di incongruenze e ripetizioni inutili, che appesantiscono la lettura. Anche al tema della malattia, che costituisce un elemento fondamentale per il personaggio di Remy, non è stato trattato in maniera approfondita. È un vero peccato, perché conosco bene la Evans, ho letto diversi suoi romanzi, e pare che questo romanzo le sia sfuggito di mano. Il mio voto quindi è tutto per lui, Remington Tate, l'unico e inimitabile.
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IN CAMBIO DI UNA RECENSIONE ONESTA
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