BACK TO DECEMBER, CARMEN BRUNI. Recensione



TITOLO: Back to December
AUTORE: Carmen Bruni
SERIE: The Falling
GENERE: Contemporary romance
EDITORE: self-publishing
PAGINE: 270
DATA DI USCITA: 21 dicembre e-book; 29 dicembre cartaceo

“Perché l’amore vero sopravvive anche sotto strati e strati di gelo”.

Reveah è sicura di aver ormai dimenticato il ragazzo che in segreto le faceva battere forte il cuore quando era ancora un’adolescente.
Lui, la neve e le montagne del Vermont sono stati segregati nel baule dei ricordi che non si azzarda mai ad aprire, contiene cose che le fanno troppo male. Proprio per questo rimane di stucco quando si risveglia in mezzo a una bufera stretta al corpo caldo di quel ragazzo diventato ormai uomo.
I suoi occhi di ghiaccio la guardano in un modo… Come ha sempre sperato, come ha sempre sognato. Ma Reveah non è tornata a Snow City per quello, non è tornata per lui.
Wesley aveva previsto di passare la serata con la sola compagnia della sua fidata bottiglia di whiskey, ma si ritrova sotto lo stesso tetto con una ragazza che se ne va in giro facendo ondeggiare sinuosamente la sua lunga chioma rossa; una vecchia amica che si era ormai rassegnato ad aver perso per sempre e che risveglia in lui istinti con cui faceva a pugni da un sacco di tempo.
Sin da subito Reveah e Wesley verranno investiti da un’intensa attrazione che li porterà a rincorrersi di continuo, ad alimentare il fuoco del desiderio che li fa bruciare non appena si sfiorano.
Giorno dopo giorno i sentimenti li travolgeranno come una valanga, feroci e inarrestabili, costringendoli a ergere spessi muri intorno ai loro cuori feriti. Ma non esistono ferite del cuore che non possano guarire e non esiste muro che non possa cadere…
Bisogna solo trovare il coraggio.

“Eravamo due anime ammaccate, prosciugate, ormai spente. Stare insieme era impensabile, eppure sembrava l’unica cosa giusta da fare”.
Ho atteso con una certa trepidazione questo lavoro di Carmen Bruni per due motivi: perché è ambientato in un posto quasi magico, fiabesco direi, dove l’abbondante neve rende tutto ovattato e speciale, e queste sono sensazioni che ricollego alla mia infanzia, quando le forti nevicate che colpivano la cittadina in cui vivo ammantavano tutto il paesaggio rendendolo simile a una cartolina natalizia. Il secondo motivo sta nel titolo stesso: dicembre, un mese che nell’immaginario collettivo porta con sé gioia, magia, amore… In realtà nell’arco della lettura si capisce che per i due protagonisti dicembre ha portato nel passato solo dolore, amarezze e sensi di colpa. Vediamo il perché. Reveah Adelaide Jones, capelli rosso fuoco e viso cosparso di lentiggini, fin da ragazzina amava la neve, lo sci, Snow City e Wesley. Con i genitori, a cui era legatissima, raggiungeva Snow City appena possibile; lì, maschiaccio avventuroso, si divertiva con il suo caro amico Wesley e gli altri giovani del posto: si arrampicava sugli alberi, correva nei boschi, scendeva dai pendii con gli sci ai piedi. Essendo altruista e disponibile, era ben accolta dall’intera comunità del piccolo paese, ma non da Ivy, la bellissima e perfetta figlia del sindaco nonché fidanzata di Wesley. Ma un anno a dicembre succede un fattaccio che la porta ad abbandonare Snow City e a tagliare tutti i ponti non solo con i suoi abitanti, ma anche con Wes, del quale ben presto si era innamorata (a proposito, ho letto con tenerezza gli sforzi che la tredicenne Reveah mette in atto per non far capire a Wesley di essere cotta di lui!). Eppure il giovane aveva fatto di tutto per mettersi in contatto con lei, ma alla fine aveva dovuto desistere. Wesley Rise, occhi colore del ghiaccio, dal dicembre di tre anni fa vive di sensi di colpa, beve fino a stordirsi e sopporta le occhiate sprezzanti dei suoi concittadini. Quello che è accaduto lo ha precipitato in una vita di rimorsi, e troppo spesso l’alcool è la sua compagnia preferita. Un mese, due storie drammatiche e una di speranza… Dodici anni dopo aver lasciato definitivamente Snow City, Revaeh ci fa ritorno, ma la sua impulsività ancora una volta l’ha messa nei guai: l’automobile su cui viaggia si ferma nel bel mezzo di una tempesta di neve e quando ha perso quasi ogni speranza di sopravvivere, ecco che arriva in suo soccorso proprio la persona che tanto ha significato per lei, quella che non ha mai dimenticato e che immagina ormai felicemente sposata… Il loro primo scambio di battute non è proprio all’insegna della simpatia, come d’altra parte era successo quando erano ragazzi. Dopo essersi riconosciuti, presto il loro rapporto torna confidenziale e i loro battibecchi provocatori e divertenti. Amo molto quando le autrici inseriscono nelle loro storie riflessioni profonde per bocca dei loro protagonisti: da esse traspare l’equilibrio e il giusto senso che si dà alla vita. Carmen Bruni lo fa spesso e così escono dalla sua penna passi che fanno riflettere, aldilà della bellezza della storia che ha creato.
“Perché il passato bello o brutto che sia ci rende ciò che siamo. Senza ricordi, senza appigli, siamo semplicemente gusci senz’anima, pedine di una scacchiera per cui non esistono regole di gioco.” 
Wesley è un tipo riservato, ama la solitudine della sua baita, eppure non è assolutamente infastidito dalla presenza di Reveah e presto si rende conto di guardarla con gli occhi non proprio di un amico: la ragazzina pelle e ossa che ricordava si è trasformata in una splendida donna e la fissità con cui la osserva non ha nulla a che vedere con il gioco che facevano da bambini “vediamo chi distoglie prima lo sguardo”.
“Wesley apparve dietro di me e mi afferrò per le spalle tirandomi contro il suo petto “Te la senti di rimanere da sola per dieci minuti?” Uno sciame di farfalle apparve dal nulla sul fondo della mia pancia e mi fece inspirare di colpo. Dio, non ci avrei mai fatto l’abitudine al suo tocco “Dipende da quello che devi andare a fare” scherzai. Lui rafforzò la stretta emettendo un verso divertito. Il suo cuore mi batteva al centro della schiena, il suo odore mi avvolgeva insieme alla forza che emanava ed era una sensazione così nuova, così intensa e bella che avrei tanto voluto non finisse più.” 
La presenza di Reveah scatena la fantasia di Wesley: flirta continuamente con lei, ma la paura di perdere un’amica appena ritrovata pone un freno al suo desiderio. Bisogna dire che Wes ha sofferto molto quando Ree ha lasciato improvvisamente Snow City senza una parola; questo dolore si è protratto a lungo, per trasformarsi poi in un sottile risentimento. E ora vuole sapere, vuole capire perché l’amica ha tagliato i ponti, escludendo perfino lui da qualsiasi contatto. Incalza quindi Releah con domande dirette. Per la giovane il ritorno a Snow City, non volontario e sicuramente traumatico almeno all’inizio, è in realtà liberatorio: l’aiuta a superare il dolore per il dramma che si è consumato tanti anni prima e che l’ha costretta a lasciare la cittadina. Questo può succedere grazie alla vicinanza di Wesley, ma anche al suo coraggio: una volta presa la decisione, affronta la neve e ciò che per lei rappresenta, sì con ansia, ma anche con determinazione, decisa a recuperare la casa di famiglia che per tanti anni ha trascurato.
“Wesley?” “Mmm?” “Cos’hai da fissare?” … “Mi piaci e ti guardo. Qualcosa in contrario?” lei tossicchiò imbarazzata e bevve un sorso di Coca cola. “Fai pure” Contemplai le sue lentiggini, le labbra lucide e poi il taglio allungato degli occhi, dolce, ma anche sensuale da morire.” 
Arriva il momento in cui Wes non sa più tenere a bada la passione e la bacia, ma accompagna il bacio con parole tanto dolci, che arrivano al cuore di Reveah e non solo… La loro storia procede tra alti e bassi: la paura di Reveah di essere ferita, il senso di colpa che non molla Wesley, uno scandalo che investe in pieno Ree e la comparsa improvvisa di una persona dal loro passato, contribuiscono a tenere incollati alle pagine, grazie anche alla bravura dell’autrice e al suo stile così piacevole e accattivante. Ma siamo a dicembre, mese in cui tutto può succedere, e stavolta potrebbe anche portare una seconda possibilità a questi due giovani che hanno tanto sofferto in passato: questo libro, così dolce e ricco, profondo e divertente, va letto in questi giorni per assaporarne fino in fondo l’atmosfera natalizia che l’autrice ha così ben descritto, la magia del Natale che porta in dono amore e gioia! Reveah è una di quei personaggi di cui ci si innamora: non è perfetta, qualche casino nella vita lo ha combinato, ma è così tenera che le si perdona tutto! Inoltre mi è piaciuto il suo rapportarsi con Wesley, la sua determinazione quando finalmente capisce che bisogna anche sapersi buttare e godere del momento.


Di Wesley c’è poco da dire: simpatico, faccia da mascalzone e lingua che ti fa sciogliere anche in mezzo alla neve, di lui ho adorato le sue battute provocanti, il suo parlare per doppi sensi e la profondità dimostrata nell’affrontare certe situazioni. Il libro si svolge tra presente e passato e a pov alternati. Ci sono anche altri personaggi a fare da contorno ai protagonisti: la madre di Wes, Siska, mi ha farro morire dal ridere! Innanzi tutto è molto affezionata a Reveah, ma quello che mi ha divertito è il terzo grado che fa al figlio in macchina, con domande che mettono in imbarazzo Wesley tanto sono dirette! E’ un tipetto tutto pepe, che ha sempre sperato in una storia d’amore tra Wes e Reveah. Poi ci sono gli amici dell’uomo, Shawn e Piper, per i quali auspico una storia tutta loro… Rispetto alla perfezione di altri romanzi di quest’autrice che amo molto, ho trovato qualche piccolo errore, ma nulla che potesse rovinare un libro che davvero consiglio di leggere , possibilmente al caldo di un camino, con un the profumato di spezie e una coperta coccolosa ad avvolgervi!


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