DUKE, NAIKE ROR. Recensione in anteprima



TITOLO: Duke
AUTORE: Naike Ror
GENERE: dark suspence
PAGINE: --
SERIE: r.u.D.e. #3
EDITORE: self publishing
DATA DI USCITA: 30 novembre 2018



Las Vegas, Giugno 1997

«Prima o poi ti ci chiudo davvero in quel barile pieno d’acqua» minacciò, sussurrando, la Duchessa avvicinandosi alle labbra dell’uomo.
«Oh Sunrise, minacci di uccidermi almeno cinque volte al giorno, finirà che quando mi ucciderai davvero sarò sollevato dal non sentirti più dirmi le stesse cose» replicò flemmatico il Duca.

Las Vegas, Giugno 2016

Il presunto cadavere di Duke Guillelm Leroy, il più grande escapologista dai tempi di Houdini, viene trovato in avanzato stato di decomposizione all’interno di un barile pieno d’acqua.
Un probabile omicidio per la polizia di Las Vegas; l’ennesimo scherzo di cattivo gusto secondo Hunter, unico figlio legittimo di Duke.
Il macabro ritrovamento, omicidio o beffa che sia, obbliga però Hunter a tornare a Las Vegas e con lui anche Paige Lee e Cody, adottati dal padre quando erano bambini.
I tre si ritrovano quindi, dopo quasi dieci anni, nell’ambiente fatto di paillettes, champagne, gioco d’azzardo e gelosie che li ha visti crescere e dal quale sono fuggiti, perdendosi di vista.
«Semplice: io sono l’uomo di latta, senza cuore, tu sei lo spaventapasseri, senza cervello e se tanto mi dà tanto, dietro la porta ci sarà Dorothy» concluse Hunter.
«E se invece ci fosse il mago di Oz?» chiese Cody.
«Il mago uscirà fuori al momento opportuno, fidati!» replicò suo cugino.
Odio, amore, ricatti, passione, inganni e un amore impossibile.
Conti riaperti, altri saldati.
E forse, una seconda possibilità per tutti.
Ma quel che accade a Las Vegas, può davvero restare per sempre sepolto a Las Vegas?


Duke Leroy, detto il Duca, è stato, di fatto, il più famoso escapologista di Las Vegas degli ultimi venti anni. 
Con i suoi trucchi sbalorditivi ha intrattenuto gente di tutto il mondo e i suoi spettacoli vengono ricordati come i più maestosi e ammalianti di sempre. 
La sua vita è stata una continua tensione al perfezionamento delle tecniche per creare qualcosa di indimenticabile agli occhi degli spettatori.
Duke Leroy, detto il Duca, nato da un fallito artista di strada e una puttana di Tolosa, era così: perfezionista fino all'osso, dipendente dagli applausi, dal successo, dalla gloria.
Duke, nonostante l’eccessivo narcisismo, amava la vita famigliare e per lui avere i figli a fianco era un orgoglio imprescindibile. Ma molto spesso , a causa del suo egocentrismo, non ha dato il giusto peso a quei figli di cui era immensamente innamorato; anche la seconda moglie, Sunrise (conosciuta come Duchessa, sua assistente negli spettacoli) non ha brillato in amore per quei ragazzi, perché si è sempre concentrata più su se stessa e sul successo, che non a investire sui rapporti umani. 
Nel corso di quegli anni, all'apice della carriera, Duke ha decisamente perso di vista i desideri dei ragazzi che ha cresciuto e, senza quasi che se ne rendesse conto, i figli uno alla volta si sono allontanati, lasciandolo solo e in balia di un declino emotivo apparentemente impensabile. Infatti, non ha dato modo a nessuno di comprendere quel profondo malessere che cresceva in lui, continuando nelle sue imprese illusorie finché non è diventato troppo vecchio per quel mondo in continua evoluzione. 
I tempi cambiavano, ma lui era fermamente convinto che nulla avrebbe prevalso su ciò che aveva sempre conosciuto, idolatrato e venerato. 
Come si sbagliava!




Il suo corpo viene ritrovato privo di vita in un giorno come tanti, chiuso in un barile pieno d'acqua, e la morte sembra farsi beffe di lui proprio con uno dei trucchi che lo ha consacrato a genio della magia. Omicidio? Chi potrebbe essere mai stato? Sunrise, durante le loro liti furibonde, prometteva spesso a Duke che un giorno lo avrebbe chiuso in un barile e lasciato morire affogato, ma potrebbe davvero essere arrivata a tanto? 

Partiamo dal fatto che quello che vi ho appena raccontato non è che l'introduzione a una storia molto più articolata e decisamente fuori dagli schemi. 
Duke è il fulcro di questo libro, ma i veri protagonisti sono Page Lee, Hunter e Cody, i figli di Duke. 
Questi ragazzi, che nel frattempo sono diventati adulti, ognuno con la propria vita, sono stati chiamati a raccolta proprio dopo il ritrovamento del cadavere del padre. 
Dopo lo stupore iniziale, i tre “fratelli” inizieranno un percorso di indagine per capirne di più, e per scoprire chi lo volesse addirittura morto; questo li unirà di nuovo come un tempo, anche se tornare a Las Vegas, per tutti loro, non sarà semplice a causa dei ricordi non sempre idilliaci.
Ho scritto “fratelli” fra virgolette, perché in realtà portano lo stesso cognome, ma non hanno vincoli di sangue diretti. 
Hunter è l'unico figlio biologico di Duke, avuto con la prima moglie. 
Cody è un cugino, figlio della sorella di Duke e adottato quando era solo un bambino. 
E poi c'è Page Lee, detta P.J., figlia di Sunrise, seconda moglie di Duke. 
Duke ha sempre amato l’idea di una famiglia numerosa e avrebbe voluto altri figli da Sunrise, ma per lei la maternità era qualcosa che non aveva mai desiderato molto e avere una figlia lo considerava già troppo (che donna deliziosa!). 

Ma torniamo ai ragazzi, perché è davvero interessante conoscerli a fondo. Hunter è un uomo anaffettivo, senza scrupoli e ossessivo. 
Ha vissuto la sua infanzia provando un dolore sordo e incessante, che l'ha forgiato in una persona schiva, che non esprime i sentimenti a nessuno e che ha creato un muro invalicabile per chiunque tenti di avvicinarlo o anche solo sfiorarlo. Ha sempre odiato mettersi in mostra ed è per questo che ha aiutato il padre negli spettacoli, ma rimanendo dietro le quinte di quel mondo fatto di luci invadenti e vestiti luccicanti di pailettes e lustrini. Lo ha fatto per amore del padre, ma ha sempre saputo che avrebbe, un giorno, scelto tutt'altra strada. 
Oggi è un burattinaio politico. Eh?, penserete, di che diamine sto parlando? 
Be’, Hunter è un addetto stampa (ghostwriter) di un senatore degli Stati Uniti. Sapete che significa? Che è colui che tira i fili di quel senatore, gli dice chi frequentare, quali colori indossare, cosa dire o non dire e quante volte può andare al bagno. 
Rimanere ai margini ha continuato a essere il suo modus operandi, ma nella maniera in cui voleva lui e al servizio delle sue ambizioni. 
La sua vita è programmata al millimetro e niente può deviare dal suo maniacale ordine di idee. Come scimmiette che devono obbedire agli ordini dell’ammaestratore, tutti ne seguono le direttive alla lettera. 
Non c'è nessuno che possa mettere in discussione il suo volere; è conosciuto e temuto nel suo ambiente. 
Ma quell'uomo, all'apparenza senza cuore, in realtà quel cuore lo ha donato a una donna, molto tempo prima, e non potrà battere mai per nessun’altra; solo il destino, forse, riporterà tra le sue braccia quell’unico amore. 

Page Lee, la piccolina di casa Leroy, è una procacciatrice d'affari per un’agenzia di mediazione. Lei, al contrario di Hunter, amava e ama il mondo in cui è cresciuta, ma non avrebbe mai voluto diventare una persona venale e interessata come sua madre ed è per questo che, anche grazie a suo fratello, ha studiato e si è allontanata da Las Vegas. 
Anche lei è diventata una persona molto decisa. Nel suo lavoro è molto apprezzata e aspira a una realizzazione personale fatta di soddisfazioni e ottimi affari. 
Cresciuta alla stregua del Duca, ha imparato a sfruttare la manipolazione a proprio vantaggio: è abile nel far credere all’interlocutore ciò che vuole, per poi ottenere esattamente ciò che si era prefissata. Per quanto riguarda i rapporti affettivi, non ha mai apprezzato approcci troppo diretti e sfacciati. 
Anche il suo cuore è stato ferito, molto tempo prima, e vive nella speranza che un giorno l'uomo che ama da sempre torni a reclamarla. 

Cody è un personaggio, a parer mio, di contorno. Nonostante sia rilevante ai fini della storia, non ho sentito per lui molta empatia. 
Abbiamo già chiarito che era il nipote di Duke, adottato dallo zio perché la madre non poteva occuparsene. 
Lasciata Las Vegas, Cody ha proseguito con un’esistenza fatta di eccessi, passando da una dipendenza all'altra, dove il poker l'ha fatta da padrone per moltissimi anni. 
Ha vinto molto, nel corso del tempo, ma stava perdendo se stesso a causa della ludopadia; dopo essersi ritrovato più volte sul ciglio del baratro, ha deciso di riprendere in mano la sua vita anche se con notevole fatica. 
Perdere Duke è stato un enorme dolore, soprattutto non avergli potuto dire quanto gli volesse bene e tenesse a lui. 
Grazie alla dottoressa che segue le indagini, riuscirà a scoprire molto sulle dinamiche di quella morte, ma è anche per colpa di ciò che emergerà, che potrebbe rischiare di ricadere in uno stile di vita autodistruttivo.




Naike Ror ha la capacità di farti immergere nelle sue storie, trasportandoti in un mondo fatto di sensazioni e contraddizioni. Amo il suo modo di narrare e i suoi personaggi, sempre così particolari e pieni di pathos. 
Ho vissuto con gli occhi dell'autrice un mondo fatto di illusioni e magie, di luci intense ed emozioni gratificanti. Ho visto con i miei occhi il Duca durante le sue tante imprese, l'ho immaginato avvolto da mantelli brillanti, con il fumo da palcoscenico che nascondeva un trucco epico. Ho sentito le emozioni di un uomo che ha vissuto per creare un sogno, ma che ha perso per strada gli affetti più cari, trovandosi improvvisamente da solo e bistrattato. 
E poi ho amato alla follia Hunter Leroy. Per me LUI è la storia nella storia. Un uomo così ferito che per proteggersi ha creato un muro fatto di indifferenza, ma che nel cuore ha tantissimo amore da donare. 
Cosa vi posso dire ancora, a parte che non potete perdervelo?
...solo lì, con Dorothy stretta nel più amorevole degli abbracci, tra le mura di un asettico corridoio dell'Upper West Side, un cuore caldo era tornato a battere nel freddo petto dell'uomo di latta.



PRODOTTO FORNITO DALL'AUTRICE

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