OGNI TUO DESIDERIO, MEREDITH WILD. Recensione in Anteprima.




TITOLO: Ogni tuo desiderio
AUTORE: Meredith Wild
EDITORE: Newton Compton
SERIE: The Bridge series
PUBBLICAZIONE: 3 luglio 2018
GENERE: Erotic romance
PREZZO: E-book 2,99



Maya Jacobs ha detto di no. Quando Cameron le ha chiesto di sposarlo, lei ha scelto di rinunciare all’amore per prendersi cura della sua famiglia. Per anni ha rimpianto quella decisione, ma ora la sua vita è tutta incentrata sulla carriera. Non soffrirà mai più per un uomo. Cameron Bridge ha trascorso gli ultimi cinque anni nell’esercito, lottando contro il dolore che il ricordo di Maya gli provocava. Ma dopo aver combattuto la sua guerra personale nel deserto, è pronto a cominciare una nuova vita a New York. Quando il destino li farà incontrare nel cuore della città che custodisce le loro speranze e i fantasmi del passato, Cameron saprà riconoscere la ragazza che ha amato nella donna che Maya è diventata? 





Il romanzo di cui ho il piacere di parlarvi oggi in anteprima è Ogni tuo desiderio di Meredith Wild, primo volume della serie "The Bridges" composta da tre volumi autoconclusivi che raccontano la storia dei fratelli Bridge: Cameron, Darren e Olivia.
Maya Jacobs è una studentessa di economia, è fidanzata con Cameron Bridge, un ragazzo che si è da poco arruolato nell’esercito, del quale è molto innamorata. Durante una licenza Cameron le chiede di sposarlo, perché anche lui la ama ed è stanco di starle lontano, e solo sposandosi avrebbero la possibilità di vivere insieme fuori dalla base; per quanto Maya lo ami e desideri ardentemente stare con lui, non se la sente ancora di sposarlo, soprattutto perché c’è qualcosa che le impedisce di fare un passo così importante. Cameron purtroppo non prenderà bene il suo rifiuto, se ne andrà via infuriato senza mai più voltarsi indietro.
Tornai a quel giorno: ero stata così felice di averlo di nuovo con me, per poi vedermi strappato via il mio amore per lui. Non l’avevo mai dimenticato. Mi ero addormentata in lacrime per settimane pensandoci, piena di rimpianti ma sapendo che non avevo altra scelta. Mi ero punita per mesi, anni, perché non avevo potuto dare il mio cuore e scappare dalla mia vita, per quanto l’avessi voluto.
Sposami. Quella parola aveva rovinato tutto.
Sono passati cinque anni da quel terribile giorno, e Maya non è più la ragazzina innocente che era un tempo; si è laureata e lavora per un’importante finanziaria di New York. Pur detestando il suo lavoro, è una stacanovista, la sua vita privata è vuota e piatta, non ha da tempo una relazione stabile e non la cerca nemmeno; l’abbandono di Cameron (e non solo) le ha lasciato delle profonde cicatrici, che non le consentono di voltare pagina. Si limita a frequentazioni casuali e di poco conto, mere avventure di tipo fisico, che non le lasciano nulla, ad eccezione dell’appagamento momentaneo. In quegli anni è diventata cinica, detesta tutto della sua vita e detesta più di tutto se stessa, della vecchia Maya è rimasto solo un guscio vuoto, ha perso completamente il controllo della sua vita, è un automa che sembra agire sotto la guida di un pilota automatico. Non si sarebbe mai aspettata che a distanza di cinque anni, in una città con tantissimi abitanti, si sarebbe trovata faccia a faccia con l’amore della sua vita, il suo rimpianto più grande, e che questo avrebbe sconvolto ancora una volta la sua vita. 


Cameron ha passato gli ultimi cinque anni della sua vita cercando di dimenticarla, ha lasciato l’esercito e si è da poco trasferito a New York; è il proprietario della Bridges Fitness, che gestisce insieme al fratello Darren. Anche lui come Maya non è riuscito a voltare pagina, lei è rimasta al centro dei suoi pensieri e quando per caso scopre che anche lei vive a New York, è convinto che non si tratti di una coincidenza, ma un segno del destino ed è pronto a dare alla loro relazione una seconda possibilità. Malgrado l’attrazione e la passione che li legava non si è mai sopita, Maya a differenza di Cameron non si sente pronta per dare al loro rapporto una seconda chance, perché se lui è pronto a lasciarsi il passato alle spalle, Maya sente ancora forte la pressione dei fantasmi del passato;  non riesce a fidarsi di lui, a malapena è riuscita a sopravvivere la prima volta e se lui dovesse ferirla ancora, di lei non resterebbero nemmeno i cocci.
Cameron… mi aveva guardata come se mi amasse ancora, mi aveva ipnotizzata con i suoi occhi azzurri. E mi aveva toccata come aveva sempre fatto: in modo dolce ma possessivo.
No. Era impossibile. Mi avrebbe ferita. Mi aveva spezzato il cuore come nessun altro aveva fatto. Non potevo ricompensarlo con un bacio, né con una seconda possibilità.
Riuscirà Maya a ritrovare la fiducia nell’uomo della sua vita? E Cameron sarà pronto ad affrontare la grossa sfida che lo attende? Troveranno un modo per ricostruire un futuro insieme?


Meredith Wild con questo primo romanzo della serie “The Bridge” mi ha piacevolmente sorpresa; è riuscita a raccontare una storia triste, a tratti straziante e emotivamente coinvolgente, in maniera molto semplice, curando minuziosamente la parte introspettiva dei personaggi, al punto tale da renderli umani, tangibili. Malgrado questo, non è riuscita convincermi totalmente, perché ho trovato degli aspetti fondamentali nella storia poco approfonditi, e questo non solo mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca, ma mi ha fatto storcere un po’ il naso. Cercherò di spiegarmi meglio: Cameron e Maya sono fondamentalmente due persone ferite, che stanno cercando di vivere la vita al meglio delle loro possibilità; ma mentre Cameron ha un carattere più forte e combattivo, è un uomo che ha imparato a riconoscere i suoi errori e cerca di porvi rimedio, Maya si è lasciata travolgere dagli eventi che hanno condizionato il corso della sua vita. Da quando lui l’ha lasciata senza voltarsi indietro, la sua vita privata è andata completamente a rotoli, e per cercare di tenersi a galla ha sviluppato un atteggiamento autodistruttivo, che pian piano la sta portando verso la via del non ritorno. Tende sempre a non mostrare le sue emozioni, e sfoga tutto il suo dolore nelle poesie che scrive su un quaderno che tiene nascosto; mentre leggevo i capitoli in cui è lei a parlare ho provato tanta sofferenza per questa donna spezzata, e se da un lato avrei voluto abbracciarla e stringerla forte, dall’altro avrei tanto voluto prenderla a sberle, per cercare di destarla dal torpore perenne in cui tende a rifugiarsi. È stato proprio questo aspetto, il tema della dipendenza, che a mio avviso è stato trattato con un po’ troppa superficialità; non mi reputo certo un’esperta in materia, ma non credo che si guarisca da una dipendenza, sviluppandone un’altra.

Sei mia. Ogni tuo irascibile centimetro». Affondò le dita nelle mie natiche e fece sfregare i nostri bacini. «Fermo». Lo allontanai di nuovo. Le sue parole mi stavano uccidendo.«Non mi fermerò mai». Catturò la mia bocca, mordicchiandomi e succhiandomi il labbro inferiore. «Non me ne andrò mai». Il pensiero di lui che andava via mi colpì. La vecchia ferita era ancora aperta. Tutte le emozioni volevano uscire fuori quando diceva quelle cose. Lo strinsi a me, intrappolandolo contro il mio corpo. «Non voglio pensare a niente di tutto quello. Le cose che dici… non posso gestirle».Le sue carezze rallentarono mentre parlavo. «Non posso dirti che sei stupenda? E che ti amo così tanto che fa male?». Porca puttana. Strinsi gli occhi. «Devi… solo volermi, Cam. Non parliamo del nostro passato o di quello che proviamo». Si fermò. «Mi stai dicendo di stare zitto e scoparti?».
Trattenni il respiro a quel commento glaciale, e in risposta inarcai la schiena verso di lui. «Qualcosa del genere», ansimai. Era davvero ciò che volevo? Qualcosa che avesse meno significato, così il mio cuore non sarebbe scoppiato per le cose che mi stava dicendo in quel momento? Strinsi la presa della mia gamba sul suo fianco, spronandolo a muoversi. Il suo corpo si bloccò contro il mio. Nei suoi occhi lessi esitazione e desiderio. Sì, volevo che fosse forte e intenso. Volevo essere scopata, sparire nell’abbagliante ondata dei sensi che avevo conosciuto non molto tempo prima. «Allora ti scopo, Maya. Fino a farti svenire, se è quello che vuoi, ma devi sapere che tra noi c’è molto più di questo. Credimi, ho vissuto quella vita. Un corpo caldo è solo quello: un corpo caldo e senza amore. Tu per me non lo sarai mai». Mi sfiorò il petto con le labbra, il cuore mi batteva all’impazzata. Esclusi tutti i suoni: il mio respiro affannoso, il mio cuore, la sua voce. «Prenderò il tuo corpo, ma voglio il tuo cuore».

Molto probabilmente se l’autrice avesse dedicato maggiore attenzione a questo aspetto della storia, il romanzo avrebbe acquisito molto più spessore e avrebbe guadagnato dei punti. Nel complesso però l’ho trovata una lettura emozionante, che mi ha tenuta incollata al kindle fino a notte fonda. Personalmente adoro le storie sulle seconde possibilità, ed ho apprezzato molto il modo in cui la relazione tra Maya e Cameron si sviluppa; il tutto avviene in maniera graduale, soprattutto perché lei farà veramente fatica a fidarsi di lui, sarà un continuo tira e molla; ci metterà tanto, forse troppo tempo; tempo durante il quale Cameron mostrerà una pazienza non indifferente. Lo stile della Wild è incisivo e accattivante, trattandosi di un erotic romance, le scene di sesso sono tante ma non eccessive, descrittive e passionali, senza risultare volgari.  Adesso non mi resta che aspettare il secondo romanzo della serie dedicato all’affascinante play boy, Darren Bridge, che di mestiere fa il vigile del fuoco, quindi si prevedono fuochi e fiamme!!




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