TITOLO: Memento
AUTORE: Laura Pellegrini
GENERE: contemporary dark/suspence
EDITORE: self publishing
PAGINE: --
PREZZO: € --
DATA DI USCITA: 7 luglio 2018
Un bambino della Germania dell’Est vede cadere davanti ai propri occhi il muro che divide la città, lo stesso giorno in cui assisterà alla caduta della propria famiglia.
Costanza, febbraio 1994
Un intero quartiere viene dato alle fiamme. Un uomo ha dato vita alla propria vendetta uccidendo ogni singola persona, tranne una. La colonna di fumo nero si staglia su di un cielo azzurro mentre gli occhi chiari di una bambina piangono lacrime inconsolabili.
Berlino, oggi.
n fucile di precisione, il tetto di un palazzo, una falce di luna che galleggia nel cielo scuro. E’ notte e fa freddo. Dikran Petrosyan, per tutti Eis, è un sicario, è la mano stessa della morte e non sbaglia mai. Ma ciò che Dikran non sa è che è un uomo braccato. Qualcuno vuole la sua vita, lo stesso qualcuno che vuole vendetta.
Una partita a carte giocata con la morte stessa. Nessun amico, solo nemici e due anime perse che si incontrano tra un passato e un presente che si mescolano in un unico destino.
Può un uomo solo rovesciare le sorti dell’intera Europa? Può il desiderio di vendetta essere superiore a quello dell’amore?
Memento, il nuovo romanzo di Laura Pellegrini.
Si consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole a causa di scene forti.
Leggi sempre con la testa.
Qual è la cosa più bella che ricordate dell'essere bambini?
Sicuramente la spensieratezza, la voglia di giocare, di divertirvi e immaginare il futuro come qualcosa di meraviglioso, magari diventare come i vostri genitori, imitarli, essere loro.
Anche Dikran immaginava tutto questo.
Ma non immaginava di certo che il suo futuro sarebbe stato segnato quando era ancora così piccolo, con la voglia di giocare nel cuore, e la curiosità di scoprire il mondo.
Per Dikran il padre era un esempio da seguire, un uomo che ammirava e di cui andare fiero, nonostante i suoi modi spesso bruschi e autoritari.
Per Dikran il padre era un esempio da seguire, un uomo che ammirava e di cui andare fiero, nonostante i suoi modi spesso bruschi e autoritari.
Un padre imperioso, che aveva deciso che otto anni erano l'età giusta per far capire al figlio che un giorno avrebbe concepito la vita come la sporca fogna che era, fatta di bianco o nero, di polvere e fango, di odio e sangue.
Nessuna possibilità di scelta.
Una pistola in mano per scegliere chi deve vivere e chi deve morire: tu o loro, noi o voi.
Istinto di autoconservazione e devozione per quel padre padrone, non diedero scelta alcuna a quel giovane uomo che ancora non sapeva nulla della vita e della morte.
Butto fuori l'aria, miro al centro della sua testa. Sparo.
Sangue. Grida. Buio e poi di nuovo silenzio.
"Spara, eisiger Blick"disse mio padre. "Spara figliolo".
L'ho fatto padre.
Quello fu il giorno che sancì il suo destino da sempre segnato e che rese il piccolo Dikran, con il tempo, un uomo senza emozioni: Eis, ghiaccio dentro l'anima e nel cuore.
Un uomo che vive di sangue e di vendetta, di odio e di colpe.
Un uomo che spera ogni giorno di essere portato via dall'amica morte, nonostante la veda ogni giorno negli occhi degli uomini che uccide.
Un'unica regola.
Non si uccidono donne e bambini.
Sono un sicario, un killer. Un dannato figlio di puttana perchè è ciò che so fare meglio
< ... >
Passo il dito sulla lama, lo fermo sulla punta, percependone la freddezza.
È come il sesso, come la dolce promessa di due cosce aperte che aspettano solo di esser sbattute. Il fremito interiore che prelude il piacere più intenso, l'attimo che anticipa l'orgasmo.
Questo è il mio lavoro.
Nella sua vita e con il mestiere che conduce, ha lasciato dietro di se una scia di oscurità e nemici, nemici che oggi lo vogliono vivo o morto ad ogni costo.
Ma proprio quando pensa di essere in trappola, colpito in un momento di forte debolezza, compare sulla sua strada una donna misteriosa che lo salverà più di una volta da quel destino infausto.
Ma chi è quella donna bellissima e spietata?
Ma chi è quella donna bellissima e spietata?
LEI è come lui, una macchina perfetta capace di uccidere a sangue freddo, dai tratti sinuosi e movenze di una fata, ma fredda come solo il ghiaccio sa essere.
Una donna apparentemente forgiata per combattere, ma che porta dietro al suo sguardo la stessa tristezza e amarezza che avvolge Eis.
Con le pietre taglienti che vivevano ormai d anni nel cuore bucato ci aveva fatto il callo.
Le conosceva una a una e a ognuna aveva dato un nome:
privazione, amarezza, solitudine, astio, vendetta.
Le accarezzava ogni sera e ogni notte, prima di chiudere gli occhi sul mondo che l'aveva resa schiava di un sistema di cui non si era mai sentita parte, tesseva trame, ragnatele di odio puro in cui lanciava i desideri evanescenti di una vita ormai andata.
Eis non si è mai fidato di nessuno, nemmeno di se stesso, ma con LEI c'è una connessione quasi istantanea, qualcosa che li lega a doppia mandata e che non riesce a scrollarsi di dosso.
I loro passati sono correlati da dolore, un destino che nessuno ha chiesto ma obbligati dalla loro natura.
Inseguiti dai loro stessi fantasmi, lotteranno per supremazia, per non morire, per sopravvivere ai nemici e a loro stessi.
Laura Pellegrini ci trasporta in un mondo sanguinoso e oscuro, dove la morte è la vita stessa, e uccidere è l'unico modo per tenersi cara la pelle.
Ma questi personaggi hanno l'oscurità perpetrata dentro l'anima, ed entrambi hanno segreti inconfessabili.
Non è il destino che li mette sulla stessa strada, ma è il destino che unirà due anime sole in un'unica essenza indissolubile.
I pov alternati aiutano il lettore a scoprire al meglio l'evolversi della storia, e in un alternarsi tra passato e presente, Eis e LEI faranno scoprire quanto più possibile di loro e dei loro pensieri.
La conoscenza tra quest'uomo e questa donna avverrà con la forza della loro caparbietà, per la curiosità di capire cosa e chi ha creato quello che sono diventati.
Eis e LEI saranno destinati ad amarsi secondo voi? Riusciranno ad imparare a fidarsi l'uno dell'altra, abbastanza per liberarsi dalle loro catene invisibili? O i nemici li raggiungeranno prima di riuscire a capirlo?
"Siamo anime perse, ... Perse..."
"Perse, sì, ma non sole".
La scrittura è fluida, ma a tratti impegnativa. Forse i primi capitoli vi risulteranno un po' lenti com'è successo a me, ma tutto ha un senso, e necessario per capire molti particolari che si susseguiranno.
I colpi di scena non mancheranno e la lettura, man mano che prosegue, diventerà scorrevole ed incalzante. Molto intriganti le nozioni al cantico dell'inferno ad ogni inizio capitolo. Davvero molto azzeccato :D
Devo però affermare che preferisco l'autrice in una veste più romantica, anche se apprezzo sempre moltissimo il volersi mettere in gioco con nuove tematiche e generi.
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